| inviato il 19 Settembre 2020 ore 12:25
Pur sapendo che ne sarei uscito devastato, ho portato mio nipote di 6 anni al parco natura viva di Pastrengo. Dopo aver girato il mondo e visto buona parte degli animali in natura .... vederli prigionieri senza alcuna colpa non può che convincermi ancora una volta che l'anima umana è morta (amesso che mai sia esistita). |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 13:02
“ se una civiltà superiore alla nostra ci mettesse in gabbia come succede allo zoo?.. „ E se chiedessimo ad un tigre se preferisce essere uccisa a fucilate o passeggiare in un parco faunistico? E se chiedessimo la stessa cosa ad un leone o ad un rinoceronte? Io prima di sentirmi devastato per l'esistenza di un parco faunistico mi sento devastato per l'uccisione diretta e indiretta (vedi habitat devastati) degli animali |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 13:28
“ non iniziamo con questi discorsi altrimenti tutta l'umanità dovrebbe stare chiusa in casa se pensiamo a quello che potrebbe succederci. „ Non ho capito cosa c'entra |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 13:28
L'essere umano è l'animale piu' stupido per antonomasia. Si eleva a Dio in questo caso, prima distrugge l'habitat poi tenta di salvare il rimanente. Un bel Bill Gates. Dice che detiene il maggior intelletto, che non fa altro a farlo stendere al sole per 8 ore mentre i gatti fanno la pennica al fresco dell'ombra e ad autoschiavizzarsi al lavoro pensando che sia l'unico modo degno di vivere. Il discorso delle uccisioni è limitato nasce dallo stesso problema, l'uomo. Se uscisse un bel Covid tosto non sto raffreddore che ci eliminasse per bene senza danneggiare il resto, farei firma. |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 13:36
Specie se chi ti chiude nel campo da calcio rappresenta il pericolo in questione specifica. |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 13:42
Come in tanti altri campi generalizzando si parte subito in errore, le gabbie da pochi metri quadrati sono fuori qualsiasi logica possibile, piuttosto che vedere un animale praticamente fermo e sudicio e meglio guardarsi una foto in rete standosene a casa, recinti dove accogliere animali curati e non più adatti all'ambiente libero o animali nati in cattività è cosa ben diversa a patto che siano di grandi dimensioni con possibilità da parte degli ospiti di sottrarsi dalla vista quando lo desiderano e che siano strutturati con diversi microhabitat dedicati alla specie in questione, costano ma basta farne pochi e fatti bene, gli introiti possono venire utili per scopi simili. Per esempio al Bayerischer Wald Nationalpark un buon numero sono estremamente piccoli ma alcuni si presentano accettabili per esempio quello dei bisonti o dell'alce, quello dei lupi è al limite sindacale e quello della lince servirebbe almeno il triplo. |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 13:52
“ se ti prendono e ti rinchiudono in un campo di calcio per salvaguardarti da qualsiasi minaccia a te va bene?" „ Non lo so,se in giro ci fosse qualcuno che gira con fucili pronto a farmi la pelle o se rischiassi seriamente che mi brucino casa con me dentro ci penserei e ti darei una risposta,ora non la so. Io ho detto di chiedere alla tigre,ma ovviamente non possiamo sapere cosa ne pensa Poi come dice giustamente SaroGrey quello che fa molto è la dimensione delle gabbie o degli spazi. Per esempio non condivido minimamente vedere un aquila o un avvoltoio in una voliera 5 metri x 5 o una tigre che fa su e giu in pochi metri quadrati Ma un parco faunistico con le giuste dimesioni io non lo condanno |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 14:37
Si può partire dagli zoo per arrivare agli allevamenti. Non sono contrario ne a uno ne all'altro. Da sempre l'uomo ha tolto libertà o vita agli animali. Da sempre l'animale più forte o più furbo costringe gli altri a sottomettersi e avere atteggiamenti costretti che spesso definiamo come loro naturale comportamento (umani e tra umani compreso). |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 14:42
Lo fanno anche le formiche. Alcune specie catturano di altre e le fa accudire ad esempio funghi o uova. Si chiama appunto sottomissione, non preservazione della specie tramite un aiuto gratuito. In natura non esiste questo sentimento. Potrei concordare sulle oasi faunistiche, dove appunto non c è un intervento vero dell'uomo perché a sommi capi se ne sta fuori. |
user177356 | inviato il 19 Settembre 2020 ore 15:00
Prima degli zoo chiudiamo tutti gli allevamenti intensivi. |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 17:30
Ma ovvio. Io vorrei passare all'induismo , e spero vivamente che chi gestisce quegli allevamenti per lucro si reincarni per i milioni di vite che ha tenuto in un metro quadro o in una gabbia. Così come però non capisco chi si ritenga animalista in assoluto negando la possibilità di mangiarli, mi pare il mondo sia andato avanti così e continui. Anche una capra ci mangerebbe se fossimo alla sua portata |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 17:40
Hai ragione Franco Esprimendomi sullo zoo, di primo acchito sarei ultra-negativo , mi ci portavano da piccolo e mai piu' vorrei metterci piede. Ammetto che sto male quando vedo le aragoste e granchi vivi in esposizione aspettando la morte al supermercato. Ma c'è da dire che alcuni zoo potrebbero rappresentare un oasi per delle specie che ormai in cattività hanno poche chances. Non tutti gli animali ne sembrano soffrire, è un po come i gatti che stanno a casa di mia madre. Minchia sono beati e pasciuti, mangiano e dormono e giocano. Alcuni selvatici in montagna dove la gente del posto per non avere una selva non sfama a vederli patiti (patiti sul serio) vivono liberi ma la civiltà pure in posti così naturali ha creato le condizioni per affamarli (troppi gatti, uccelli che stanno lontani). Ritorna l'unico problema, l'uomo. Quindi -forse- si allo zoo che tiene poche specie da aiutare perchè in cattività non ce la fanno. Che poi decidere quali e se non ce la fanno davvero .. mah.. chi può saperlo. Gli orsi bianchi stanno attuando miracolosamente nuove tecniche di caccia col poco ghiaccio, fanno una sorta di questing alle foche come fanno le zecche, aspettandole dalla terra in modo un po' differente dal passato osservato. |
user177356 | inviato il 19 Settembre 2020 ore 18:25
Non penso che la chiusura degli zoo sia una priorità. |
user155906 | inviato il 21 Settembre 2020 ore 8:49
se la razza umana vi fa così schifo perchè non cominciate l'estinzione di massa...magari da voi stessi? |
| inviato il 21 Settembre 2020 ore 9:22
io invito tutti quanti ad amare e conoscere. prima di fare speculazioni occorre capire e conoscere gli animali che sono uno differente dall'altro. L'uomo ha questo vizietto della catalogazione, del collezzionismo, anche degli animali. riguardo all'amare e conoscere ricordiamoci che anche gli acquari con i delfini sono degli zoo, invece non si può dire la stessa cosa per un acquario (ben gestito da un esperto) 60x100x60cm con pesci tropicali abituati da millenni a vivere in una pozza. occorre quindi conoscerli questi animali. per un ghepardo un campo da calcio è una misera prigione. Per un falco non c'è voliera sufficientemente grande. Per animali abituati a spostarsi, a migrare e macinare km si tratta di uno snaturamento. Ma non mettiamo al livello B la mucca rispetto all'antilope. Anche la mucca ha il diritto al movimento, allo spazio, alla maternità senza rubargli il figlio per metterlo all'ingrasso. Le prigioni non vanno bene, e la prigione non è determinata dai cm2 o dai m2 o dai km2 ma è la natura dell'animale che determina cosa NON è PRIGIONE, e in alcuni casi per non ridurre in prigionia occorre lo spazio di tutto il pianeta (cetacei). |
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