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Comunque si, la fase di sviluppo e stampa e' fondamentale - quando si e' esaurita la fase kodachrome, ho dirottato verso alternative + convenzionali, ma stufo di ricevere fotogrammi rigati, sono passato al negativo colore - inevitabilmente non sono riuscito ad abituarmi alla differenza in termini di "impatto visivo" e la qualità delle stampe non mi ha mai soddisfatto pienamente... e ho progressivamente abbandonato - ora quello che mi frena e proprio la parte sviluppo (sulla stampa potrei rimediare) - avevo già sperimentato lo sviluppo delle Dia (se non ricordo male meno laborioso del negativo colore - un passaggio in meno?) — ma allo stato attuale non ho ne tempo ne spazio x occuparmene
Vabbè facciamo una cosa, consigliatemi un link dove posso vedere come funziona lo sviluppo b/n in maniera tale che mi rendo conto degli spazi e della pericolosità dei prodotti chimici. Avendo casa piccola e bambine mi devo fare due conti.
Mauryg se devi sviluppare delle diapositive e non hai sotto mano un laboratorio affidabile, posso fornirti un paio di laboratori artigianali che della affidabilità hanno fatto una bandiera!
“ Vabbè facciamo una cosa, consigliatemi un link dove posso vedere come funziona lo sviluppo b/n in maniera tale che mi rendo conto degli spazi e della pericolosità dei prodotti chimici. Avendo casa piccola e bambine mi devo fare due conti. „
-tank paterson -delle caraffe graduate per preparare i chimici -un termometro per verificare che lo sviluppo sia a 20°
il caricamento della pellicola nella spirale deve essere fatto al buio assoluto (quindi od oscuri una stanza o prendi una changing bag) poi in resto si fa tutto alla luce
per la chimica devi prendere lo sviluppo l'arresto ed il fissaggio
per iniziare prenderei uno sviluppo liquido eviterei quelli in polvere. (ti consiglio il bellini hydrophen)
tutorial ce ne sono decine sul web
la chimica non è particolarmente nociva (basta che non te la bevi ) per lo smaltimento la raccogli in una tanichetta e la porti all'ecocentro del tuo comune
Grazie Paolo, mi faresti una bella cortesia - cosa mi consigli come Diapo (visto che kodachrome non esiste + / avevo provato la Velvia, quando era uscita, principalmente x la formidabile resa sulla vegetazione e, se non ricordo male, la Ilford 50 dai colori "gelidi" , ma dalla notevole resa nel dettaglio) - l'utilizzo sarebbe principalmente su scatti statici, in centri storici, piuttosto che ambientazioni panoramiche o cimiteri monumentali e poter avere una buona scannerizzazione - avevo provato a far scannerizzare vecchie dia (leggermente virate dal tempo), ad un laboratorio in zona.... inguardabili e.... cestinate
per quanto riguarda il colore essendo il processo c41 estremamente standardizzato, non ci sono differenze tra farlo a casa o in laboratorio, basta che il laboratorio non sia proprio un "cane randagio" nel fare il lavoro.
il bianco e nero invece in fase di sviluppo si possono fare delle scelte differenti a seconda dello sviluppo utilizzato in laboratorio invece lo buttano nel "brodo" standard....
è fondamentale arrivare ad ottenere un buon negativo, in quanto il processo non è reversibile, la stampa invece si può sempre rifare in qualsiasi momento.
per la stampa o scansioni i negativi e stampi inkjet, con tutti i pro ed i contro del caso. o stampi con l'ingranditore , ma in questo caso è meglio rivolgersi ad uno stampatore valido, perchè non basta mettere il negativo sotto la luce e via... stampare una foto è una vera e propria arte che si impara con molto esercizio
Se opti per la scansione puoi anche optare per la stampa su vera carta fotografica invece della stampa ink-jet, ad esempio inviando il file al sito Ilford oppure Whitewall. Non sarà un processo 100% analogico ma lo è senz'altro un pochino di più rispetto alla stampa ink-jet (sarà che a me non piacciono proprio)
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