| inviato il 18 Settembre 2020 ore 18:40
Diebu: magari già lo sa... ma la differenza in GD (l'abitudine di posa se non ricordo male), tra un negativo in b/n è una diapo e' abissale - io continuo a girarci intorno, corpi e ottiche ci sono, proiettore preso da poco.... ma non riesco a partire... |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 18:41
ehhhhh Teo... lo sai che ti vai a infilare in un ginepraio dal quale poi non esci più vero? |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 18:44
Mauryg... che roba è la GD? |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 19:12
Si è sempre fotografato in diapositiva con una gamma dinamica di appena 5 stop o poco più, senza troppi problemi, se si sa cosa fare (motivo per cui le diapositive sono una grande scuola), solo che oggi il digitale ha abituato a una gamma dinamica elevatissima e si cambia fotocamera per passare da "soli" 13 stop a 14. Se uno non ha intenzione di imparare a gestire 5 stop di gamma dinamica o vede tale aspetto gone limite invalicabile allora è meglio che continui a fotografare in digitale. |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 19:27
grazie a tutti per i consigli, al momento ho ritirato la yashica fxd e sto gia utilizzando una ilford 5 plus asa 400 per il bianco e nero. Purtroppo a colori al momento aveva solo la kodak portra new 160 che usero sulla mju. Al momento lascio perdere le diapo, in seguito si vedra. Il laboratorio è valido e capace ma non credo che svilupperò la foto da solo |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 19:48
Attenzione Leo: è sbagliato dire che al momento aveva "solo" la Portra 160... la Portra 160 è una delle migliori emulsioni mai prodotte da Kodak e nel suo campo: ritratto, moda, beauty, una delle migliori pellicole di tutti i tempi |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 19:56
si mi era gia stato detto in negozio che era un ottima pellicola...per la serie non è roba per te, quelle piu economiche dovevano arrivare ma ho insistito per prenderla lo stesso. |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 19:58
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| inviato il 18 Settembre 2020 ore 20:12
Portra 160: due birre medie. Occhio Leo, diventare etilisti è un attimo se la merce è buona |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 20:34
Paolo, mi e' scappata ... Poi però mi sono corretto (con un discreto sforzo di memoria) |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 20:36
... Era bello con la kodachrome 64 fare + misurazioni spot e fare una media "a spanne" x esporre.... altro che Matrix ecc... |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 23:22
Ottima scelta la Portra.. L'ho usata su 6x6 nel paesaggio e dava delle tonalità splendide e ben bilanciate. |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 0:18
Posso intervenire da profano? Ho sempre scattato in analogico, spesso per prendermi una pausa dal digitale, ma come detto i risultati del laboratorio non mi soddisfano. Alcune foto sembrano prive di dettaglio.... Alcune specialmente I paesaggi con il 28mm anche a f8 non sono nitide...... Per procedere in maniera autonoma, dovrei procedere personalmente allo sviluppo? O anche la stampa incide sulla qualità finale della foto? |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 5:25
Certo che la stampa incide. A prescindere dalla tendenza storica dei laboratori di una volta che non focheggiavano mai con assoluta precisione per non enfatizzare la non perfetta pulizia della linea... eh già... la manutenzione costava, e pure molto, e allora la lasciavano solo alla linea delle stampe professionali, e comunque, anche nelle stampe professionali, una cosa è stampare con un Rodagon e ben altra è farlo con un APO-Rodagon |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 6:24
In ogni caso, Es1985, converrebbe che per lo meno lo sviluppo della pellicola B/N lo facessi personalmente |
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