| inviato il 17 Settembre 2020 ore 8:23
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| inviato il 17 Settembre 2020 ore 8:41
Mauro io non credo che la rottura dell'attacco treppiede sia un problema di controllo qualita' ,non e' che alcuni corpi difettano,altri no,la basettina e' avvitata sulla parte della base in plastica(anche sulla 10mkIII e' cosi' ,l'ho avuta e rotta anch'io) basta forzare un po in piu e il danno e' fattoa questo punto l'unica soluzione praticabile e' quella di mettere una basetaa metallica ,un grippettino e poi attaccarci cio che si vuole ,sulle precedenti serie non accadeva(meno uso di plastiche) spero solo non sia lo stesso sulla 1mkIII in questo caso sarebbero masochisti dopo l'esperienza con la 10 e la 5 MKIII |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 9:15
Difficile scoprirlo, perché mediano il dato con quello degli epilatori “perfetti” a cui il controllo di qualità fa pelo e contropelo! |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 9:53
@Mauro17 Confermo che su una linea di produzione l'1,5% è una percentuale enorme! Ma qui presumo si stia parlando di rientri in garanzia! Allora nella casisitica tra l'altro sono compresi: i danneggiamenti da trasporto (in Italia hanno percentuali altissime), le cadute accidentali durante l'uso in garanzia che è bene ricordare oggi spesso arriva a 4 anni.... |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 10:07
Qui dissento dal comune pensiero. L'errore di Olympus è un altro ovvero la mancata avvertenza d'uso che avrebbe dovuto accompagnare la macchina. I nuovi materiali hanno pregi (risparmio di peso, costi ridotti?) ma si portano dietro anche accortezze in più. Faccio un esempio: da qualche anno ho una bici con telaio in fibra di carbonio. Fantastico per vari motivi (e il risparmio di peso non è quello principale) ma anche diversi problemi da gestire, che vanno dai serraggi dei componenti di metallo sul telaio in fibra da fare con molta più attenzione, dinamometrica anche per la stretta di un semplice collarino reggisella, al bloccaggio della bici sul portabici che mi ha costretto a prendere una barra addizionale da poter “pinzare” in maniera disinvolta a sua volta fissata al telaio della bike ma in punti metallici. L'esempio lo trovo molto calzante perché di fatto la soluzione è quella suggerita ovvero applicare un grip metallico esteso a tutto il fondello, a cui avvitare il plate Peak Design. Però allo stesso tempo Olympus dovrebbe aggiornare umilmente i manuali della E-M5iii ed E-M10iv con delle chiare avvertenze che definiscano le modalità d'uso. Così si cautela anche da usi impropri e risarcimenti. Dovrebbe prendere esempio da Peak Design e dal modo in cui ha gestito un paio di campagne di richiamo. |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 12:36
E qui Bigstefano avrebbe qualcosa da dire perché, secondo lui, i manuali troppo dettagliati sono fatti allo scopo di parare i costruttori da eventuali contestazioni sulla qualità dei loro prodotti. |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 13:58
A vedere i topic qua su Juza, Fuji sembra vincere a mani basse in quanto a problemi Ovviamente non si possono fare statistiche senza dati presi in maniera certa e accurata. Su una cosa però sono certo, molte volte viene mandato in assistenza materiale che non ha nessun problema se non quello si essere capitato in mano a gente che non ha voglia di leggere il manuale d'istruzione o che si aspettava delle magie solo schiacciando un pulsante |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 14:07
Non ho mai avuto grossi problemi con la mia attrezzatura Olympus che uso dal 2014. I corpi macchina mi paiono molto robusti e ben fatti rispetto alla concorrenza. Ho dovuto rivolgermi all'assistenza polyphoto due volte e non per guasti ma per avere dei ricambi. Sono sempre stati cortesi. Una volta mi spedirono dei ricambi gratis! |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 14:08
Anche a me |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 14:51
Sono d'accordo con quanto descritto dal Centauro ed è anche ben centrato il paragone ciclistico in cui la differente destinazione d'uso dei prodotti è più evidente. La domanda che mi faccio, però (ed è pura filosofia), è se non sia peak design a dover attenzionare rispetto all'utilizzo dei propri prodotti visto che la em-5 esce con cinghia e occhielli dedicati mentre destina all'utilizzo con treppiedi il foro incriminato. Detto questo utilizzo a tutto andare prodotti peak design e spider holster (che si avvitano allo stesso buco) perchè troppo comodi ed è questa la mia remora principale all'acquisto di una em5 III o della recente em10. In altre parole con un pò più di attenzione a questo particolare olympus avrebbe venduto almeno una em5 o em10 in più (anche se, in questo modo, prima o poi finisce che vende una em1 II in più ). Invece sulla questione ricambi e polyphoto, nonostante la cortesia dimostrata, purtroppo quello che serviva a me (e comunque in anni di utilizzo e tre corpi macchina ho solo un problema minore su un obiettivo) non si trova. |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 15:00
Io diffido in generale dalle plastiche che utilizzano le fotocamere... |
| inviato il 20 Settembre 2020 ore 23:47
non è un problema di controllo qualità , può essere un problema di progettazione o di compatibilità con quell'attacco...o di plastica. |
| inviato il 21 Settembre 2020 ore 9:33
credo che tutti i manufatti vadano valutati nel loro range di utilizzo per cui sono stati progettati ... se voglio una macchina a prova di carroarmato prenderò una M1 nelle sue declinazioni, una leggera un M10 e una media una M5 ... se uso molto il cavalletto o attacchi vari valuto se il fondello è in metallo o plastica lo stesso se voglio leggerezza valuto se il corpo è in plastica o meno ... credo che il problema non sia Olympus ma siano le scelte responsabili e informate degli utenti, Pesonalmente non ho mai avuto grandi problemi con le macchine fotografiche scegliendole proprio per la destinazione d'uso più che per le performance, poi, può capitare a sfortuna ma una scelta attenta a caratteristiche e necessità la limita molto ... | |

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