| inviato il 11 Marzo 2021 ore 16:48
Scusate il leggero OT (non molto) , ma un impianto di riscaldamento basato sui pannelli solari (al nord italia) cosa può far sperare? D'inverno un minimo d acqua calda i pannelli lo producono anche per i termosifoni? |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 18:24
Abito in Versilia e c'è il riscaldamento globale...
In questa zona chi ha i pannelli vende elettricità all'Enel |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 19:20
Elnancio , in Normandia , tutte le nuove case "singole", hanno i pannelli solari che però non danno l'energia per il riscaldamento direttamente , sono la fonte di energia per il riscaldamento geotermico , il riscaldamento geotermico sfrutta le differenze di temperatura tra il sottosuolo e l'atmosfera , attraverso due compressori mandano il calore del sottosuolo in inverno verso i radiatori e in estate il calore dell'atmosfera verso il sottosuolo , i due compressori sono alimentati ad energia solare , questa descrizione è chiaramente grossolana ma è quella che mi hanno riferito gli abitanti del luogo , considerà però che io non parlo francese e quindi potrei aver capito in modo molto impreciso , il principio generale dovrebbe essere quello , vedendo tutti i tetti forniti di pannelli lì dove c'è spesso nuvoloso ho chiesto chiarimenti  |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 22:48
I pannelli solari per scaldare secondo me devono essere collegati alle batterie, poi c'è tutto un sistema con pompa di calore e pannelli solari per l'acqua sanitaria e riscaldamento, funziona meglio se hai il riscaldamento a pavimento che le temperature sono più basse. Con i radiatori è molto difficile. |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 0:09
Eh infatti il problema sono proprio i radiatori. Avendo già due stufe in casa vedo piu veritiero installare una termocucina al posto di una. |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 0:18
Io come già scritto prima ho messo la stufa ad accumulo e sono a posto. I radiatori li tengo per emergenza o nelle mezze stagioni quando non fa così freddo da tenere accesa la stufa. |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 0:24
A me servirebbe scaldare una casa a due piani 'old style' , scale interne ma stanze molto distanti dalle stesse . Quindi se la metto al piano terra è ben difficile scaldare il primo piano |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 3:23
Elnancio il solare termico funziona molto bene, in generale però è indispensabile avere un generatore ad integrazione questo perché se hai una settimana di brutto tempo l'impianto non rende e quindi non avresti il calore per scaldarti tu, conta inoltre che se non c'è sole non gode nemmeno la casa del suo apporto.
Il solare termico rende molto bene per la produzione dell'acqua calda sanitaria e bene per fare integrazione al sistema di riscaldamento ambiente a patto che questo funzioni a bassa temperatura (pavimento radiante) e che il campo solare sia sufficientemente dimensionato (in parole povere, serve una ampia superficie di collettori solari). Purtroppo con un impianto a radiatori, anche se questi non fossero dimensionati ad alta temperatura (ma non credo sia il tuo caso dato che dici che la casa è old style) ma a media temperatura (tipo 60-40gradi contro gli 80-60 gradi di vecchia concezione), l'integrazione solare è pressoché inutile e mai conveniente.
Ad ogni modo, se hai lo spazio per un bollitore e una buona esposizione sulla copertura , un impianto solare per la produzione di acqua calda sanitaria è un'ottima idea e funziona molto bene anche al nord Italia (io sto sull'Appennino ligure e da maggio a ottobre la caldaia non mi si accende mai per produrre acqua calda sanitaria...e abito in un complesso residenziale con 4 residenti e 5 appartamenti affittato come casa vacanza, e acqua gli ospiti ne fanno andare parecchia).
Il fotovoltaico per alimentare pompe di calore (il geotermico che è stato citato e i compressori non sono altro che una pompa di calore reversibile acqua/acqua con sonde geotermiche alimentate da rete elettrica e da impianto FV, sono un altro discorso. Funziona bene come impianto ma anche in questo caso l'apporto solare non sarà mai l'unica fonte di energia per il funzionamento della pompa di calore (quando non c'è sole l'impianto FV non produce quindi le pompe di calore assorbono energia dalla rete, ovviamente). Un piccolo appunto, gli impianti geotermici sono in genere molto costosi e non sono sempre la scelta più felice; la loro resa varia in funzione del terreno in cui sono installati (più è roccioso e meno rendono) e se il sistema edificio/impianto non è ben studiato e progettato si rischia di fare dei danni, mi spiego: in inverno sottraggo calore al terreno e lo trasferisco in casa. In estate devo prendere il caldo che ho in casa e trasferirlo al terreno (mi raffresco). Se il bilancio energetico è fortemente a favore del riscaldamento o del raffrescamento con l'andare degli anni esaurisco l'energia del terreno e allora avrò un impianto molto costoso che non funzionerà più; a furia di prelevare calore e non restituirlo mai, congelo il terreno, un po' come un pozzo da cui si sottraggono secchi d'acqua e non esiste nulla che ripristini il livello del liquido al suo interno, alla lunga si prosciuga. |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 10:24
“ In questa zona chi ha i pannelli vende elettricità all'Enel „
ma chi se non la pagano più niente e non la vogliono più perchè poi devono trasformarla... forse venti anni fa. |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 10:28
Scusa Alce , stai dicendo che riusciresti a raffreddare la terra ? La temperatura del sottosuolo non è limitata nei volumi , alle profondità in cui si posizionano le serpentine radianti è costante ed uniforme , le tubazioni dell'acqua si posizionano a pochi decimetri di profondità e sei sicuro che non ghiacciano mai , anche se fuori fa -20° . |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 16:07
Maurizio, esattamente quello...se faccio un impianto con sonde geotermiche in un terreno e da questo prelevo solo calore per scaldarmi durante l'inverno, senza mai "restituire" il calore durante il periodo estivo, con il passare degli anni esaurisco il terreno o meglio la sua energia. Quanto è forte il fenomeno? Dipende dalla natura del terreno, dalla quantità di calore che prelevo (maggiore sarà e più rapido sarà il deterioramento), dalla natura dell'impianto (sonde superficiali lavorano su un terreno che subisce maggiormente i cambi climatici stagionali, se uso sonde verticali, quindi profonde, in estate ed in inverno il terreno non subisce effetti di riscaldamento o raffreddamento e quindi un prelievo energetico è "maggiormente a senso unico". Il discorso comunque è abbastanza complesso ma a grandi linee è così. |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 16:41
@Alce
Se trovassi il bonus110 troppo ostico, cosa dici dell'idea della termostufa?
Ho già un impianto a gpl a se stante al primo piano (le stufe e l'accesso ai camini sono al piano terra) che fruirei per l'acqua sanitaria istantanea.
Hai un'idea del costo accessorio di montaggio oltre alla stufa in se che andrebbe a sostituire la cucina economica presente? |
| inviato il 13 Marzo 2021 ore 12:24
Scusate ma per chi acquista una casa singola praticamente da rifare, secondo voi può essere una buona soluzione demolirla e rifarci da zero direttamente una casa della rubner? Lo chiedevo sia per i costi di rifare completamente piani, tetto, cappotto, impianti etc. Sia a livello di sforare nei preventivi e non avere noie con qualche pratica o lavoro che poi non viene rispettato.
Nel senso una casa prefabbricata che io sappia ha un progetto chiavi in mano e il prezzo pattuito è quello, immagino sia uguale per i lavori a norma, si sa già tutto prima come verrà realizzato o sbaglio? |
| inviato il 13 Marzo 2021 ore 17:04
Alle79 , interessa anche a me , ma non credo che possa rientrare nel bonus 110% , so che godono già di incentivi , ma non saprei dire quali e di che consistenza . |
| inviato il 13 Marzo 2021 ore 19:47
Perchè dici che non rientra in ecobonus? Alla fine sono molto ecologiche e sicuramente il salto di due classi rispetto alla precedente casa in classe G ci sarebbe. |
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