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@Alessandro Pollastrini - ma il problema è anche un'altro. La formazione dei colori tra monitor e stampa è diversa: RGB(W) e CMYK.... Il primo RGB(W) usa il metodo addittivo, abbastanza simile alla nostra percezione visiva, che però riesce a riprodurre un numero "limitato" di colori a causa di molti fattori, anche se il modello potrebbe rappresentare quasi tutti i colori dello spettro visibile con l'occhio umano. Il suo limite è di tipo costruttivo nella pratica industriale; il secondo CMYK utilizza il modello sottrattivo, che viene usato nella stampa. Esso è in grado di rappresentare una gamma più ampia di colori, di conseguenza si può immaginare anche una GD migliore, però dipende moltissimo dalla qualità della carta utilizzata.
“ Classico caso di errore in tal senso è quello di pensare che una foto in jpg cambi qualcosa tra vederla in s-rgb o in adobe rgb... quando all'atto pratico il file al massimo contiene lo stesso numero di informazioni a livello di segnale (dettate dal limite di codifica) e ci si sta solo spostando tra le coordinate di uno spazio colore o di un altro.”
Fermi tutti questo mi interessa in via incidentale per rispondere ad una domanda: foto sia a colori che in b/n sviluppo srg vs AdobeRGB, entrambi in jpeg 8 bit. Cambia qualcosa dal punto di vista della quantità/qualità di transizioni tonali?
io comunque non ho capito se c'é una risposta al quesito che avevo posto, e cioè
e possibile a monitor visualizzare la GD (minore) che si avrà in stampa, così da non andare alla cieca, ma avere una effettiva corrispondenza di cosa uscirà, attenzione, non parlo di colori ma di contrasti
poi se mi dite che monitor e stampa hanno la stessa GD come ho letto, allora ho sempre sbagliato tutto, e la cosa più grave non ho capito dove
Io credo che l'unico modo per avvicinarcisi è il softproof
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