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I capolavori di Dorothea Lange in una mostra online gratuita


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avatarsupporter
inviato il 18 Agosto 2020 ore 10:11

L'Oakland Museum della California ha creato un meraviglioso archivio digitale di fotografie catturate da Dorothea Lange che mostra alcune delle migliori opere della fotografa documentarista e fotoreporter del XX secolo.





Sito della mostra:
dorothealange.museumca.org/image/manzanar-relocation-center-manzanar-c

La sua "Migrant Mother" è una delle fotografie più famose della storia.




L'ampio archivio è suddiviso in quattro categorie:
1) la Grande Depressione;
2) la Seconda Guerra Mondiale come vissuta sul territorio USA;
3) i progetti del dopoguerra;
4) i lavoro "personali" .




Ciascuna delle categorie fornisce una sinossi del lavoro di Dorothea Lange durante i periodi di tempo specificati e divide ulteriormente le sue immagini in gallerie a tema, che mostrano non solo le immagini catturate dalla fotografa, ma anche materiale supplementare, come note provenienti dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti, provini delle immagini, mappe dei suoi percorsi di viaggio e altro ancora.

La mostra online è completamente gratuita e visitabile sul sito web dell'Oakland Museum of California.

Vi sengalo in particolare, perchè meno "conosciuta" , la sezione 3 "la Seconda Guerra Mondiale come vissuta sul territorio USA" .
E' un'opportunità unica di vedere come i giapponesi residenti in USA vennero trattati dopo il 7 dicembre 1941 (Pearl Harbour) e, in particolare, dopo l'Ordine Esecutivo 9066 emesso il 19 febbraio 1942 dal 32esimo presidente Franklin Delano Roosevelta che decretava che tutti i residenti sul territorio degli Stati Uniti di origine giapponese, tedesca e italiana, anche se nati in territorio americano, dovevano essere rinchiusi in appositi campi it.wikipedia.org/wiki/Ordine_esecutivo_9066 e offre uno spaccato tanto storico quanto drammatico di un periodo davvero complesso.
Il titolo della sezione non lascia spazio a dubbi:
Exposing Injustice: Incarceration of Japanese Americans

Vedremo come i bambini giapponesi venivano identificati:




Dove le famiglie venivano internate:




Come i negozi posseduti dai giapponesi sul suolo USA venivano chiusi e come un cartello fuori di essi indicava alla clientela che avebbero riaperto presto "sotto un nuovo management" .




Dorothea Lange è per me una delle più grandi fotografe dello scorso secolo, un'icona.

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Biografia

Dorothea Lange è una fotografa americana nata nel New Jersey nel 1895.

Trascorse un'infanzia segnata dalla malattia e dai problemi familiari. Da bambina fu colpita dalla polio, e quando aveva solo 12 anni il padre abbandono' lei e la famiglia.

Apprese le tecniche del ritratto in grande formato presso la Clarence White School di New York nel 1917, l'anno successivo si trasferi' a San Francisco dove avvio' uno studio fotografico di successo e sposo' il pittore Maynard Dixon nel 1920.

Nel 1929 si separo' dal marito e, a partire dal 1932, abbandono' progressivamente la ritrattistica per dedicarsi alla fotografia sociale. Nel periodo tra il '32 ed il '39, Dorothea Lange lavoro' col secondo marito, Paul S. Taylor, ad un progetto di documentazione dei problemi sociali legati alla depressione delle aree rurali, lavorando anche per il Dipartimento per le Aree Rurali americano. Vinse un premio Guggenheim nel 1941 e successivamente lavoro' sui i prigioneri giapponesi detentuti dagli americani.

Nel 1947 collaborò alla nascita dell'agenzia Magnum e nel 1952 fu tra i fondatori della rivista Aperture.

Nel dopoguerra viaggio' molto col marito e nel biennio fra il '54 ed il '55 lavoro' come fotografa di Life.

A causa delle cattive condizioni di salute in cui versò negli ultimi anni di vita, la sua attività subì una brusca battuta d'arresto. Morì a 70 anni per un cancro all'esofago.

Fotografia

La carriera di Dorothea Lange potrebbe essere riassunta in una sola fotografia. Come donna con una profonda coscienza sociale, nella seconda metà degli anni Trenta partecipo' ad una missione del Farm Security Administration. In questa occasione, dopo aver attraversato in lungo ed in largo la California e gli Stati Uniti Sud Occidentali, in un accampamento di raccoglitori di verdura incontro' una giovane donna con la sua famiglia. La donna, il cui nome rimane un mistero, racconto' alla Lange che per sopravvivere nutriva i tre figli solo con verdure congelate. La forza di questa fotografia , risiede nella composizone e nello sguardo deciso della madre, che trasmsette una volonta' incrollabile. La donna ha solo 32 anni, ma il viso e' gia' segnato dalle difficolta' della vita. Tuttavia non e' un'immagine dolorosa: in mezzo a tutta la sofferenza, risaltono l'orgoglio e la dignita', la sensazione che in qualche modo la donna e la sua famiglia ce la faranno, ed avranno una vita migliore. Questa foto e' divenuta una vera e propria icona del '900, un simbolo della sofferenza e della lotta per la sopravvivenza affrontata dalla gente comune durante la Grande Depressione.

Questa foto fu anche utilizzata dalla Farm Security Administration per scopi propagandistici e, a quanto pare, uno dei figli gli fece causa per incassare una parte delle royalties derivanti dall'utilizzo di quest'immagine.

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Per chi volesse approfondire la tematica delle foto ai giappo/americani segnalo i seguenti link:

1) La storia dell'internamento dei giapponesi negli USA it.wikipedia.org/wiki/Internamento_dei_giapponesi_negli_Stati_Uniti

2) I dettagli dell'Ordine Esecutivo 9066 it.wikipedia.org/wiki/Ordine_esecutivo_9066

3) Una significativa raccolta di Repubblica di fotografie dei prigionieri www.repubblica.it/r2-fotorep/2017/02/25/news/e_roosevelt_firmo_l_ordin

4) un articolo del Corriere della Sera nel merito
www.corriere.it/esteri/17_febbraio_02/quando-l-america-chiudeva-portei

Sito della mostra:
dorothealange.museumca.org/image/manzanar-relocation-center-manzanar-c

Fonte del presente 3d:
cameranation.it/dorothea-lange/

Fonte biografia:
www.grandi-fotografi.com/dorothea-lange

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2020 ore 12:32

Grazie!

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2020 ore 13:36

Interessamtissimo, grazie !

avatarsupporter
inviato il 18 Agosto 2020 ore 14:30

Ma di nulla Sig Mario e Jacopo, e' un piacere condividere pezzi di cultura fotografica con gli amici del forum anche se ogni volta devo prendere atto che 3d come questo interessano molte meno persone di quelle che si appassionano a discussioni dedicate a “Marchio 1 VS Marchio 2” o a “Ingrandimento al 400% e resa ai bordi”.
Pazienza, per ora e' cosi.
Ma io non demordo ;-)

Premesso questo c'è qualcosa di pionieristico nel lavoro della Lange.
Donna e divorziata che ben prima della seconda guerra mondiale inizia a ritrarre non l'America dei vincenti ma quella degli “sconfitti”.
Questa sua critica sociale le fa davvero onore.

Lei, un po' come la Maier, e' punta di diamante delle donne fotografe.



user86925
avatar
inviato il 19 Agosto 2020 ore 0:22

le sue foto più famose non mi hanno mai particolarmente attirato, però questa mostra online può essere una buona occasione per approfondire la sua fotografia, grazie _Axl_

user177356
avatar
inviato il 19 Agosto 2020 ore 0:36

Grazie mille!

Solo una precisazione: la migrant mother è stata identificata, sia pur diversi decenni dopo la foto. Non è mai stata intentata alcuna causa per l'utilizzo dell'immagine da parte del governo statunitense.

avatarsupporter
inviato il 19 Agosto 2020 ore 9:32

le sue foto più famose non mi hanno mai particolarmente attirato, però questa mostra online può essere una buona occasione per approfondire la sua fotografia, grazie _Axl_

Ma ti pare Nove!
Spero che questo 3d ti possa offrire degli spunti interessanti

Qui, se vuoi, c'è una bel documentario sulle sue foto (dura solo 4 minuti ;-) )


avatarsupporter
inviato il 19 Agosto 2020 ore 9:45

Grazie mille!
Solo una precisazione: la migrant mother è stata identificata, sia pur diversi decenni dopo la foto. Non è mai stata intentata alcuna causa per l'utilizzo dell'immagine da parte del governo statunitense.

TheRealB mi hai incuriosito e così ho approfondito.

Il nome della "Migrant Mother" è Florence Leona Christine Thompson (nata a Tahlequah il 1º settembre 1903 e morta a Modesto il 16 settembre 1983).

Nel marzo del 1936 Florence, insieme ai suoi figli, mentre era in viaggio per raggiungere l'Arizona si dovette fermare per motivi di manutenzione all'auto in un campo di migranti e poveri, Nipomo Mesa. La fotografa Dorothea Lange, per puro caso, sostò nello stesso campo pochi giorni dopo l'arrivo di Florence. Girando nel campo Dorothea vide una tenda al cui interno si trovava Florence insieme ai suoi sette figli, così incuriosita si avvicinò a Florence, chiedendole se poteva fare delle fotografie sia a lei che ai suoi bambini.





Inizialmente Florence fu contraria, ma Dorothea la convinse, dicendole che le foto sarebbero servite per cercare di cambiare le menti chiuse di coloro che reputavano i migranti e i poveri delle nullità, mostrando come vivessero realmente e quanto dovessero lottare per mantenere le famiglie. Florence accettò a patto che Dorothea non le chiedesse il nome per poterlo poi usare nelle note delle foto, rimanendo così nell'anonimato. Quando Dorothea pubblicò le foto, tra di esse si trovava la più importante, la "Madre Migrante", che diventò nel corso degli anni una delle icone più famose e simboliche di tutta l'America.

Dopo l'uscita delle fotografie Florence si trasferì a Modesto con la sua famiglia, dove trovò lavoro in un ristorante e in un ospedale come donna delle pulizie per mantenere i suoi figli. Dopo anni dall'uscita delle foto e con la rivelazione dell'identità della Madre Migrante, Florence confessò che negli scatti stava posando, cercando di rappresentare la povertà e adottando un'espressione adatta per le foto. Florence e Dorothea collaborarono nonostante la diversità tra le loro vite, una di povertà assoluta, mentre l'altra ricca di fama.

Dopo la seconda guerra mondiale Florence riuscì a trovare un equilibrio sia familiare che lavorativo, tanto da potersi permettere una casa per lei e per tutti i suoi figli. Florence, però, non era portata per vivere in una casa, e infatti trascorse il resto della sua vita nella roulotte che la accompagnò nei suoi viaggi dopo essersi trasferita dal campo di Nipomo Mesa.

Nel 1941 in una mostra fotografica il negativo della foto della "Madre Migrante" venne modificato, togliendo un pollice della fotografa Dorothea, e l'originale venne tenuto nascosto dato il suo grande valore economico e culturale. Alla fine degli anni sessanta vennero ritrovati in un cassonetto della spazzatura i 31 negativi originali di Dorothea completi di firma e note, tra cui il negativo originale non modificato.

Nel 1998, attraverso Celebrate the Century, la fotografia ritoccata della Madre Migrante divenne un francobollo del servizio postale statunitense. Due figlie di Florence erano ancora vive quando vennero stampati i francobolli, in violazione dei regolamenti del servizio postale, che vietano di rappresentare sui francobolli persone viventi. Nello stesso mese i negativi con le varie note e firme scritte a mano della Lange vennero venduti per 244.500 dollari a Sotheby's New York.

Nel 2002 la foto della "Madre Migrante" venne venduta a Christie's New York per 141.500 dollari. Nell'ottobre del 2005 un anonimo comprò dei negativi riguardanti la Madre Migrante per 296.000 dollari, quasi sei volte il loro valore stimato alla prima offerta.

Questi sono cinque dei sette scatti di Dorothea Lange[3] , che hanno reso famosa sia lei che Florence Leona Christine Thompson:





1) nella prima foto, sulla sinistra si trova Viola, di quattordici anni, seduta sulla sedia davanti alla tenda, con al suo interno sulla destra Ruby, di cinque anni, Katherine di quattro, e Florence di trentadue, con in braccio l'ultimo nato;

2) nella seconda, Ruby guarda Dorothea durante lo scatto fotografico, Florence allatta e Viola è seduta sulla sedia rivolta di profilo verso la madre;

3) nella terza, Florence allatta il figlio appena nato;

4) nella quarta, Ruby si posa sulla spalla della madre, mentre questa tiene in braccio il bambino;

5) nell'ultima foto, Florence smette di allattare il piccolo e insieme a Ruby guarda in un punto preciso, come se stesse succedendo qualcosa.

Fonte: Wikipedia

Per chi volesse approfondire troverà qui una interessantissima carrellata di immagini legate alla ripresa di questi migrant che, dalle un tempo fertili pianure americane colpite dalla c.d. "Dust Bowl"


iniziavano il loro tragitto verso le terre ritenute allora più ricche e prospere della Costa Ovest americana.

E qui, per chi si volesse renderle omaggio, troverà l'indicazione della sua tomba dal sito "Find a Grave" che in USA è una vera e propria istituzione.
it.findagrave.com/memorial/21325119/florence-leona-thompson

user86925
avatar
inviato il 19 Agosto 2020 ore 17:58

Spero che questo 3d ti possa offrire degli spunti interessanti


ho apprezzato molto il valore storico delle foto e l' aspetto umano della fotografa con la sua caparbietà e voglia di raccontare, mi ha colpito la capacità di rappresentare gli eventi che stava vivendo come se conoscesse già il corso della storia e la piega che avrebbe preso, con naturalità e senza forzature....
molto interessante _Axl_ l' approfondimento su Migrant Mother e devo dire che la prima foto della sequenza ritrovata mi ha davvero incantato, la mostra on-line è efficace per comprendere il lavoro della fotografa e ringrazio x averla potuta vedere...

user207512
avatar
inviato il 26 Agosto 2020 ore 12:44

Ottima segnalazione, non mi ero imbattuto nella mostra nonostante cerchi sempre cose del genere sul web. Certo, la fruizione delle stampe è sempre un'altra cosa, o sono troppo vecchio? MrGreen
Come per i libri, leggere su carta mi trasmette altre sensazioni e capacità di concentrazione, le fotografie viste in una mostra o stampate (bene) su libro ai miei occhi sono quasi un altro medium rispetto alla visione a monitor.

user207512
avatar
inviato il 26 Agosto 2020 ore 12:47

Aggiungo anche se superfluo, leggere i libri di Steinbeck, in particolare Furore e la Valle dell'Eden, è un ottimo complemento alle fotografie della Lange e non solo.

avatarsupporter
inviato il 26 Agosto 2020 ore 13:01

Ottima, ottima segnalazione Gianni, hai giustamente citato due pietre miliari della letteratura americana!

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2020 ore 13:36

conoscevo le foto ma non ricordavo l'autrice, grazie:-P

le foto della madre mettono i brividiTriste

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2020 ore 15:42

grazie, molto interessante;-)

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 11:43

Grazie per la segnalazione e l'esauriente introduzione e approfondimento Sorriso;-)

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