| inviato il 16 Agosto 2020 ore 21:57
Tony le ottiche a vite sulle digitali fanno schifo e i cinesi se ne sono accorti e non le comprano. |
| inviato il 16 Agosto 2020 ore 22:01
Vedi Nove, le ho usate e continuerò senz'altro ad usarle le Leica a pellicola, come userò la Monochrom CCD se ne troverò un esemplare perfetto ad un prezzo corretto.
Non è questo il punto.
L'esempio automobilistico è il più calzante.
Mettiamo che giro al Mugello con delle vetture granturismo di punta, roba da 6-700 e più CV di una vettura di oggi e 400 di una storica degli anni 60'.
Ovviamente con la storica perderò dei gran secondi al giro, rispetto alla moderna (non solo per i CV che sono compensati dal gran minor peso, ma anche per le gomme).
Se riuscirò a ridurre il tempo sul giro, non avvicinandomi ma riducendo la differenza tra i tempi, sarà comunque una grande soddisfazione.
Solo che per fare quel tempo sul giro della storica con la moderna, potrei guidare come un taxista, in tutto relax e chiacchierando con la sgnaccherona di turno auspicabilmente seduta nel sediolo di destra ...
Mente con la storica dovrei andare a palla e con il patema di fare milioni di Euro di danni.
Questo è il concetto.
Perchè rendersi più complicata la vita?
Poi, ripeto, uno si diverte come crede.
Io continuo e continuerò a fotografare con le mie vecchie signore, di cui ben conosco i grandi limiti, divertendomi.
Ma se voglio il risultato, il tempo sul giro, c'è ben altro!
Non so se mi sono spiegato.
Poi, come con le vetture, il gran tempo sul giro lo puoi fare con una 588 da "soli" 300K€, mentre lo stesso tempo te lo sogni con la GTO da 3M€ degli anni 60'.
Ma il tempo sul giro rimane.
Appunto: "de gustibus".
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user86925 | inviato il 16 Agosto 2020 ore 22:12
“ Vedi Nove „
scusami, non ho letto il tuo ultimo messaggio, ci stiamo avvitando senza poter dare un contributo valido a chi ha aperto il post, non ho altro da aggiungere e non mi piace essere ripetitivo, stacco la spina...un saluto. |
| inviato il 16 Agosto 2020 ore 22:20
Il contributo valido mi pare l'abbiamo dato un pò tutti.
Comunque mi pare che abbiamo, parimenti tutti espresso il ns. parere in modo molto civico.
Non me la prendo di certo se qualcuno la pensa diversamente:
de gustibus ... |
| inviato il 16 Agosto 2020 ore 22:22
@Belles13
A parte il fatto che di ottiche a vite non mi pare ne abbiamo mai parlato.
Tutto le ottiche di 90-60 anni fa, rispetto alle odierne, fanno più o meno schifo: non hanno i trattamenti multi coating, per dirla con la lingua di Albione.
Poi magari qualcuno, come il sottoscritto, le apprezza lo stesso e le usa volentieri con le moderne ML digitali, così come usa ed apprezza (per quello che può fare, rispetto alle moderne digitali) una M6.
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| inviato il 16 Agosto 2020 ore 22:35
Anche io, vecchietto che fotografa dal 1968, la penso come Tonyrigo. Ho avuto M4, M5 e M6 oltre alla mitica SL con esposimetro spot e R5. A quei tempi mettevi la stessa pellicola nelle macchine e la differenza con le giapponesi più in voga era evidente sotto diversi profili e la potevi constatare facilmente confrontando le immagini catturate. Oggi col digitale è diverso. Non confronti più macchine e ottiche, ma sistemi fotografici, costruiti attorno a sensori differenti.
Usare una Leica M digitale può essere solo la soddisfazione di un grande desiderio nostalgico; però l'elettronica, i pixels, il sensore, il visore sul retro non appartengono al mondo Leica e l'unico aspetto rimasto a differenziare una M digitale da una volgare mirrorless made in Japan (quando va bene!) è il telemetro; forse si potrebbe aggiungere il fondello da rimuovere per inserire batteria e scheda, uguale ad allora. Un tempo oltre a questo c'era tanto altro ancora a scaldare il cuore dei laicisti! Personalmente, come Tonyrigo, penso che nell'era digitale non ci sia più lo stesso gusto e neppure alcun vantaggio concreto nell'usare Leica, ma solo la volontà di rinnovare emozioni che, però, almeno per me, una volta erano più intense e avvolgenti. Ma, come dice giustamente Nove, il mondo è vario e varie sono le opinioni e le idee di ciascuno (e i rispettivi portafogli, ovviamente, vista la politica commerciale di Leica che cara è sempre stata, ma oggi mi pare lo sia in maniera esagerata).
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| inviato il 16 Agosto 2020 ore 22:38
Tiriamo 2 somme.
La M8 potrebbe andare se ad un prezzo stracciato.
La M9 ha la rogna del sensore.
La M10 spacca ma non ce sta na lira.
La M è ragionevole, si muove bene nell'ambito delle prerogative Leica ed è un prodotto che fa un passo avanti.
Le ottiche non si discutono, vecchie e nuove.
Il limite dell'indossare gli occhiali non è leggenda ma è vero.
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| inviato il 16 Agosto 2020 ore 23:03
“ @Noctilux88
Quale corpo e la faccenda della miopia (ma poi non sono una talpa, mi manca 1.50 a occhio). „
Con meno -1.50 senza lentina correttiva (133 euro) non ne azzecchi una di messa a fuoco...
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| inviato il 16 Agosto 2020 ore 23:05
Lo ammetto: esco per fotografare solo per street photography. Per questo scopo leica m non ha assolutamente rivali, con buona pace di tutte le altre fotocamere, compresa la ricoh gr . Dico questo, a mio modestissimo parere, perché la ricoh gr non ha mirino e non da la stessa sensazione allo scatto della leica m, oltre il fatto che oltre ad essere miope, mannaggia al telemetro, alla mia età comincio anche ad essere presbite e non vi nascondo il disagio nel guardare il monitor ( per lo stesso motivo ho dovuto vendere una Fuji x70). Quindi, riassumendo, leica m è un sistema antiquato, impreciso, limitato e dannatamente costoso ma, per chi fa street, è veramente la giusta scelta. |
| inviato il 16 Agosto 2020 ore 23:13
“ “ Leica M digitali (tutte) nel 2020: altamente sconsigliate!!! :-) ?
il tuo video, molto bello, invoglia invece a comprarle, deciditi MrGreen „
Avevo in mano quasi 16.000 euro fra macchia e obiettivo e non volevo sminuirli troppo... ?
Ma erano un paio d' anni che non usavo più Leica M digitale, e abituato ormai alle mie mirrorless Sony e Fuji, mentre scattavo quasi bestemmiavo per la difficoltà che avevo a tirar fuori qualche foto decente, ho trovato anche pessimo l' esposimetro, che lavora proprio male nei controluce. |
| inviato il 16 Agosto 2020 ore 23:38
io potrei anche spenderli 8K per una M, ma non voglio essere sempre obbligato al fuoco manuale, chiariamo amo scattare in manuale focus, ma non voglio precludermi la necessita dell'af in talune circostanze come soggetti in movimento, e perche il telemetro con ottiche f1.2 o f1.4 a Ta mostra i suoi limiti di fuoco preciso, quindi do ragione a Tony quando afferma che un trabiccolo come il TechArt potrebbero metterlo, e già che ci sono uno anche stabilizzatore sul sensore non farebbe male
una M cosi potrebbero semplicemente affiancarla alla M classica senza andare contro ai puristi |
| inviato il 17 Agosto 2020 ore 7:07
Ma che palle con la storia che le fotocamereLeica sono solo a pellicola, quelle si che sono da vetrinetta o per scatti della domenica. Io ho riscoperto la telemetro con una M8.1 e sono stato contentissimo di averla avuta presa usata nel 2009 e da allora le ho avute tutte, anche le due monochron. Con la M9 ho fatto circa 20.000 foto alla fine potevo regalarla dal risparmio sul costo delle pelicole |
| inviato il 17 Agosto 2020 ore 7:17
Condivido il Tuo pensiero Lomography.
Ah! Un'altra cosa portata solo dal voler rimanere uguale nel tempo, per rendere più difficile la vita al fotografo è il fondello.
A cosa serve nel mondo digitale il fondello che devi togliere ed appoggiare da qualche parte per cambiare batteria o la scheda di memoria?
Non bastavano uno o due comodi sportellini?
NO!
Si deve mantenere la tradizione.
Stesso discorso del telemetro ...
Ma sono quelle cose che non ho mai capito di LEICA.
Affascinante quanto volete, ma non ditemi che è anche comodo e razionale.
E pensare che le colleziono pure ...
Provate per esempio a caricare un rullino su di una LEICA a vite. Anche sulla più recente e la più avanzata la III° G prodotta fino al 1960 (all'epoca esisteva già la M3 da diversi anni...), tanto sono tutte uguali quelle a vite.
Avete mai visto una fotocamera a pellicola nella quale per caricare bene la pellicola devi:
- togliere il fondello;
- togliere l'ottica;
- mettere in T;
- scattare per aprire l'otturatore;
- inserire il rullino (previo ritaglio come sotto indicato);
- tirar fuori il rullo di trazione;
- inserire la linguetta del rullino nel rullo di trazione;
- accompagnare con il dito la pellicola oltre l'otturatore (che rimane aperto perchè è in T) e quindi contro il pressa pellicola, mentre si carica delicatamente la pellicola;
- ripetere l'operazione di sopra quanto basta (di solito 2 fotogrammi);
- scattare di nuovo per chiudere l'otturatore;
- rimontare l'ottica.
Prima ancora occorre con una forbice o meglio ancora con l'apposita taglierina ed una lametta modificare la linguetta della pellicola che si incastra nel rullo trainante.
Risultato per caricare la macchina stai almeno 2-3 minuti, contro i 15 secondi di qualsiasi altra fotocamera della stessa epoca che non si fosse ispirato a questo curioso sistema.
Poi con la serie M hanno migliorato: hanno messo uno sportellino che da dietro ti consente di fare la stessa cosa, senza dover togliere l'obbiettivo.
Ma vi pare?
La Contax G, la più avanzata fotocamera a telemetro mai costruita, per caricare starà 3 secondi: basta appoggiare il rullino, chiudere il dorso e ZZZZZZZZ.... fa tutto lei da sola e quando è finito il rullino ZZZZZZ .... riapri il dorso e trovi la pellicola già riavvolta.
Ah! Ha pure l'AF.
Questo è il mondo LEICA.
Affascinante quanto volete, ma non ditemi che è anche un mondo comodo e razionale.
E pensare che le colleziono pure ...
Ma il collezionismo non é razionalità.
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| inviato il 17 Agosto 2020 ore 7:53
“ Ah! Un'altra cosa portata solo dal voler rimanere uguale nel tempo, per rendere più difficile la vita al fotografo è il fondello.
A cosa serve nel mondo digitale il fondello che devi togliere ed appoggiare da qualche parte per cambiare batteria o la scheda di memoria?
Non bastavano uno o due comodi sportellini?
NO!
Si deve mantenere la tradizione.
Stesso discorso del telemetro ... „
Sul telemetro la penso diversamente, ormai lo uso poco perché la mia vista e gli occhiali preferiscono altri sistemi, ma continuo a credere che anche oggi ha una sua ragion d'essere, seppure per un numero limitato di utenti che preferiscono questo sistema e non devono necessariamente fare 'il tempo sul giro'.
Però sulla usabilità di alcuni aspetti, come il dover smontare il fondello per cambiare batteria o scheda, hai perfettamente ragione. Potevano usare lo stesso sistema che propone la Gariz con il suo fondello per le Leica M, molto più pratico.
E' la necessità di mantenere a tutti i costi aspetti della tradizione Leica che a volte non capisco.
Ad esempio hanno dei menù molto più razionali di altri marchi, non si deve avere una laurea in ingegneria per poterli usare e si padroneggiano in pochi minuti anche senza manuale, quindi massima razionalità, poi su alcuni aspetti come questo del fondello, per mantenere la tradizione, sono molto più scomodi della concorrenza, e di quanto il buon senso suggerirebbe. |
user86925 | inviato il 17 Agosto 2020 ore 10:51
“ Comunque mi pare che abbiamo, parimenti tutti espresso il ns. parere in modo molto civico.
Non me la prendo di certo se qualcuno la pensa diversamente:
de gustibus ... „
@Tonyrigo
condivido, nessuno se l' è presa... |
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