| inviato il 14 Agosto 2020 ore 12:19
Non avendo più le entry level i profitti li faranno con le altre. Ed anche i fondi per R&D. Quindi su con i prezzi. Via con componenti comuni, e i più deboli spariranno. Ma a noi checcefrega? Se non abbiamo gli eurini teniamo quello che abbiamo. |
| inviato il 14 Agosto 2020 ore 12:26
Che è già più che sufficiente. |
| inviato il 14 Agosto 2020 ore 14:16
Durante la crisi prcedente, 2008 2009 le autorità monetarie europee e i paesi membri (al solito i virtuosi in testa) sbagliarono completamente le politiche economiche contro la crisi (innescata al solito dagli USA) ed esportata in tutto il mondo, stringendo i cordoni della borsa e castigando in modo esagerato i paesi che non erano "in linea". Prima di tutti la Grecia (ridotta alla miseria) perchè Germania, Olanda e altri avevano prestato molti soldi a tassi usurai e avevano paura di un default. Anche l'Italia ahimè, con governi tutt'altro che credibili, ebbe a sudare le proverbiali 7 camicie...per sfangarla.. Ora il covid ha infierito ancora più della crisi 2008/9 ma pare che l'esperienza sia servita, perchè l'atteggiamento attuale è quello di una politica economica che tende a spingere la ripresa, invece di contenerla come fece allora; è un poco quello che ho detto prima in un altro post, se in tempi di crisi non metti in campo tutte le energie possibili per superare la "buriana" e ti metti alla "Cappa" (gergo marinaresco), aspettando che la buriana passi, bene che vada rischi di rimanere fermo come prima ma, ancora più probabile, rischi di trovarti in mutande Kpdak falli non solo perchè era convinta di poer fare il bello e il cattivo tempo, ma ricrdo bene ogni fine di anno finanziario licenziava migliaia di operai in tutto il mondo...il giorno dopo le azioni risalivano e gli investitori "cuccavano" bei soldoni; sto giochino andò avanti per un bel pò, mentre Fuji per, dirne una, investiva milioni per migliorare i prodotti, al contrario di Kodak che avendo scelto di premiare con dividendi gli investitori non aveva soldi da investire in ricerca. Il colpo di grazia lo diede il non capire l'avvenire del digitale, nel non crederci, ma chi si adagia sugli allori prima o poi paga! Pensate che all'epoca dell'analogico ogni tot, la Signora, cambiava i bagni chimici degli sviluppi (tanto io ho il 90% del mercato mondiale di pellicole e macchine per sviluppo e stampa e posso fare quel che voglio... Ovviamente i bagni non andavano bene per i macchinari in uso..e quindi: "cambiare anche quelli! (centinaia di milioni di lire... Kodak, come dicevo prima, segò il ramo su cui sedeva! Ah, non sono antieuropeista, anzi...! |
| inviato il 14 Agosto 2020 ore 14:48
Ah, c'è online il Maestro di Mario Draghi? Io lascerei fuori dal forum il dibattito macroeconomico. |
| inviato il 14 Agosto 2020 ore 14:52
Sono dati interessanti. Sui quali non si devono fare seghe mentali ma che fanno capire dove il mercato va. |
| inviato il 14 Agosto 2020 ore 15:48
“ Siamo alle solite... continuate a ballare sul ponte del Titanic. È vero: su 121.500.000 pezzi venduti nel 2010 probabilmente 115.000.000 erano entry level, 6.000.000 erano le classiche semiprofessionali stile 5D et similia e solo 500.000 erano le professionali 1Ds e simili di altre case. Ora la questione è in questi termini: assodato che a fine 2020 sarà un lusso se i nostri marpioni perderanno solo 1/3 del mercato dello scorso anno secondo voi, con i restanti 10.000.000 di pezzi residui ce la faranno a continuare a tener su quella stessa baracca che prima si basava su un volume di vendite che era di dodici volte superiore? Secondo me no... ma se voi siete convinti del contrario non chiamatemi Cassandro... perché l'alter ego leggendaria aveva sempre ragione ma nessuno l'ascoltava! „ Intendiamo io non dico che le aziende non hanno problemi, dico solo che aziende ben organizzate, sanno prevedere il futuro e sanno lavorare per quando ci sarà la ripresa. Sono molto interessanti i grafici indicati da @Eosmatic Innanzi tutto si può notare che il picco di vendite delle compatte sia arrivato nel 2008-2010, mentre per le macchine ad ottiche intercambiabili è arrivato nel 2012, casualmente l'anno dell'uscita delle varie 1DX, 5D MKIII, 6D, D800, D600, D4, e lo stesso anno che gli smartphone hanno superato le compatte. Secondo me quella generazione di reflex fu la prima generazione veramente matura e per questo hanno fatto il botto. Nel 2010 avevamo Compatte: 110 milioni - 115 miliardi di yen Ottiche: 20 milioni - 45 miliardi di yen Reflex/mirrorless: 15 milioni - 45 miliardi di yen Totale - pezzi 145 milioni - 205 miliardi di yen Senza compatte - 35 milioni - 90 miliardi di yen Nel 2012 (picco per reflex e mirroless): Compatte: 88 milioni - 70 miliardi di yen Ottiche: 32 milioni - 50 miliardi di yen Reflex/mirrorless: 20 milioni - 75 miliardi di yen Totale - pezzi 140 milioni - 195 miliardi di yen Senza compatte - 52 milioni - 125 miliardi di yen Nel 2019 (ancora non siamo arrivati al fondo) Compatte: 5 milioni - 15 miliardi di yen Ottiche: 12 milioni - 38 miliardi di yen Reflex/mirrorless: 6 milioni - 45 miliardi di yen Totale - pezzi 23 milioni - 95 miliardi di yen Senza compatte - 18 milioni - 83 miliardi di yen Diciamo che la situazione è disastrosa. Io mi aspetto un mercato come ad inizio del millennio, con praticamente reflex+mirrorless+ottiche intorno ai 10 milioni di pezzi ed un fatturato intorno 20 miliardi di yes. Praticamente se fosse vero, il mercato fotografico torna come mercato normale come lo è stato negli anni 80-90.. se dovesse scendere ulteriormente allora ha ragione chi prevede un fallimento di molte case. |
| inviato il 14 Agosto 2020 ore 17:45
No dai Kodak non se lo ha meritato. Kodak ha inventato il sensore insieme a Canon (o comunque ha inventato una soluzione che poi è stata commercialmente vincente), solo che non ci ha creduto o semplicemente era un grossissimo elefante che doveva muoversi velocemente. Canon ha saputo sfruttare la novità, Kodak ha dormito sui vecchi allori. Casualmente qualche sera fa ho visto le quote dei produttore nel 2004 o 2006 (cercando altro), ovviamente al primo posto c'era Canon (forse il primo anno del suo lungo filotto), al secondo c'era sony (e si... incredibile), al terzo Nikon ed al quarto c'era Kodak (ovviamente solo compatte). Diciamo che la storia di Kodak e Canon, l'ho già sentita in passato. Penso ad esempio alla storia di Nintendo e Sony per la playstation, un prodotto sviluppato per Nintendo, ma quando il presidente Nintendo si accorse che i vantaggi sarebbero stati tutti per Sony (che forniva processore e lettore CD) ha stracciato il contratto, a quel punto Sony ha venduto la playstation mettendoci solo un trattino nel nome play-station, perché il nome era registrato per Nintendo. Il resto mi pare storia, Sony che sbaraglia la concorrenza, ha distrutto alcuni marchi (penso a Sega) e ha fatto fallire quasi Nintendo. |
| inviato il 14 Agosto 2020 ore 22:28
No Elfoleo, l'errore di Kodak è stato quello di non credere alla pellicola che oltretutto all'epoca dei fatti in questione, stiamo parlando dei primissimi anni di questo millennio, era ancora di molto superiore a qualsiasi sensore digitale, ivi compresi pure i "rivoluzionari" formato Leica da ben, udite udite, 10/11 megapixels. Senza contare che quegli idi-oti non furono neppure in grado di prevedere che la rivoluzione digitale avrebbe cambiato del tutto la dinamica di fruizione delle immagini fotografiche spostandola dalle stampe alla condivisione sul web... e quindi sui monitor dei computer. E dal momento che la ricchezza di Kodak non stava nelle pellicole ma piuttosto nei milioni di chilometri cubi di carta da stampa di cui era di fatto l'unico produttore mondiale, mi pare quantomeno ovvio che invece di saltare a piè pari nel mondo nuovo avrebbero dovuto piuttosto difendere il vecchio con i denti E bada bene... quei Nobel per l'economia dei manager Kodak erano tutti personaggi con stipendi da svariati milioni di dollari all'anno |
| inviato il 15 Agosto 2020 ore 4:59
Erano in gran parte macchine da 60€ acquistabili al supermercato. In compenso basta vedere a quanto si vendeva un 50mm f1.4 allora e a quanto si vende oggi su ML. |
| inviato il 15 Agosto 2020 ore 5:29
Il prezzo di un 50/1,4 pre-digitale era, in proporzione, lo stesso di oggi con la piccola differenza che i 50/1,4 di oggi hanno tutti una qualità di gran lunga superiore rispetto agli omologhi di allora. La differenza è che allora i 50/1,4 volendo li potevano fare ottimi come quelli odierni ma loro preferivano farli al risparmio e questo, con dei prezzi sostanzialmente allineati a quelli di oggi, consentiva loro dei guadagni oggi semplicemente impensabili. |
| inviato il 15 Agosto 2020 ore 6:44
PaoloMcmlx costruiscono in cina escluso il sensore le moderne macchine sono fatte di ciarpame elettronico che non costa nulla. gli accessori li comprano dalla cina a peso e li vendono a singolo pezzo. il margine di guadagno sulle macchine é molto alto altrimenti la smettevano di sfornare modelli nuovi ogni due anni e con prezzi sempre crescenti |
| inviato il 15 Agosto 2020 ore 10:28
Paolo, io credo che tra un buon pentaprisma ed un buon evf costi meno l'evf, che uno specchio e tutta la sua meccanica che permetta tot scatti al secondo in affidabilità abbia un suo costo, che un modulo AF a parte abbia un costo di produzione e settaggio notevolmente superiore a quello di un modulo nel sensore. Insomma i prezzi di oggi sono altissimi per compensare i volumi in calo. Loro ci guadagnano SEMPRE! Prendi Sony col suo best seller la A7III. È tutto un riciclo di materiali da altri corpi più un buon sensore (evoluzione dei precedenti e venduto alle altre case) il tutto alla modica cifra di circa 2000€. Io in Sony ho comprato a 1250€ una A850 nuova in passato, parliamo di reflex FF stabilizzata da 24mpx. Siamo all'epoca della d3x Nikon. |
| inviato il 15 Agosto 2020 ore 10:45
Web, sono discorsi un po troppo semplicistici. Perché uno smartphone buono costa 1000 euro e un televisore 55 pollici anche meno di 500? |
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