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Fotografia moderna. Sfocato o tutto a fuoco?


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avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2020 ore 22:11

Quindi Salgado avrebbe scattato quella foto in quel modo per limiti tecnici?
Ma per favore...

user12181
avatar
inviato il 04 Agosto 2020 ore 22:22

Ma quali bagagli... vanno a prendere l'acqua. In Africa donne e bambini hanno il compito pesantissimo di andare a prendere l'acqua, si fanno chilometri ogni volta, qui i contenitori sono vuoti, pensiamo come saranno al ritorno... La foto permette di vedere bene tutto, taniche vuote e leggere e secchi, che vuoi chiudere ancora?

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2020 ore 22:43

ToMato in base a quello che hai ulteriormente chiarito, allora è ancora meglio.
Bellissima coincidenza e/o sincronicità.

Erano attese le voci discordanti, come già peraltro anticipato ampiamente, e se non ci fossero state sarebbe stato alquanto strano.

Argomentate e circostanziate vanno benissimo, specifiche e dettagliate ancora meglio ("bagaglio" riassuntivo generico... forse qualcuno qui ha pensato in automatico alle valigie da viaggio come qualsiasi buon turista occidentale, o che non fosse abbastanza evidente riconoscere le fattezze delle taniche rispetto alle Louis Vitton o similari, come se il soggetto in primo piano avesse un cappello in testa) ...

Mentre sul "per favore" è evidente che non è stato colto il ragionamento alla base che ho fatto in precedenza, rapportato al succo della sua intervista.

A rigor di logica su quanto nei tempi odierni (era digitale) afferma di preferire, circa quella precisa foto scattata con Tri-X nel secolo scorso... Ebbene è facilmente ipotizzabile che se la medesima l'avesse scattata recentemente, avrebbe optato quasi certamente per un sensibile aumento della profondità di campo...

...Alla faccia dei bastian contrari che si rifiutano di fare 2+2. MrGreen


P.S. -

Buona lettura quella di Remember, supportata da quanto afferma Salgado nell'intervista riportata.


Grato nel constatare che per fortuna c'è chi riesce ad ottenere 4. Sorriso


EDIT: - Casualmente in tempi più recenti:

walkingphotoblog.files.wordpress.com/2014/03/sebastiaosalgado.jpg

Ma per piacere e per favore... Eggià. Sorriso

(Evidentemente dal 1994 al 2014 è impazzito)

avatarsupporter
inviato il 05 Agosto 2020 ore 7:58

io non sono per una posizione netta... c'è sicuramente l'utilizzo dello sfocato.. ma diciamo che chi è forte su composizione e costruzione dell'immagine tende ad utilizzarlo di meno. Ovviamente non ha bisogno dell'effetto wow.

Mentre il tutto a fuoco trova un limite tecnico consistente di dover utilizzare diaframmi chiusi e quindi tempi bassi e soprattutto sensori in grado di reggere gli iso.

Ora introduco una nuova questione... certo.. nella foresta... un corpo stabilizzato e un sensore piccolo.. tipo quello M43 avrebbe permesso una PDC maggiore, e la stabilizzazione, un recupero sugli stop. Infatti Leica è nel consorzio con le sue lenti senza distorsione e di qualità.

Forse una R6... a questo punto ha uno scopo preciso, permette il recupero di stop e quindi diaframmi più chiusi.
Quindi deduco, ora è possibile fare cose che prima non erano possibili ed esiste una evoluzione tecnologica che afferma una tendenza..

ps.. i grandi utilizzano poco lo sfocato... ma sono grandi e con foto potenti non hanno bisogno di effetti scenici... forse tutti utilizzano compattine!

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2020 ore 9:50

io non sono per una posizione netta...
concordo
circa quella precisa foto scattata con Tri-X nel secolo scorso... Ebbene è facilmente ipotizzabile che se la medesima l'avesse scattata recentemente, avrebbe optato quasi certamente per un sensibile aumento della profondità di campo..
giustamente, "aumento della profondità di campo" e non "tutto a fuoco", per il quale la vedo comunque difficile su quel tipo di inquadratura anche con una sensibilità maggiore, avendo focheggiato sul primo piano e dato che non aveva una compattina.
Poi, molto dipende dalla luce, di giorno 400 iso potrebbero essere sufficienti per mettere f/16 (non sappiamo a che h sia scattata la foto e le persone non si trovano all'interno di una foresta)

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2020 ore 16:24

Certo che non si debba considerare questo punto come un dogma o un qualcosa da adottare sempre e comunque (giammai... regole ferree, rigide e stringenti le considero solo castrazioni) ... Ma semplicemente come una tendenza alla quale prestare maggiore considerazione e dove spesso è preferibile andare, soprattutto in determinate tipologie e settori fotografici, quando in generale è stata spesso minoritaria e meno adottata come soluzione... Ovviamente escluso il ben noto club storico f64. MrGreen

Poi certo che sulle nostre disquisizioni su quella foto del '94 possiamo solo fare ipotesi, ma presumibilmente per andare a procacciarsi l'acqua in terreno africano, vuoi per le temperature e vuoi per le prioritarie esigenze di necessità, direi che sarebbe più gettonata un'ora poco più posteriore all'alba, e dove le condizioni di luce non dovrebbero essere state già troppe anche per 400 iso, considerando anche un tempo almeno sul 1/250 vista la dinamicità della scena con soggetti non statici a star lì a posare.


forse tutti utilizzano compattine!


Occhio che fra un po' ti potrebbero arrivare ufficiali note di protesta da parte di Terry Richardson che si è creato il suo impero e successo fotografico nella moda/pubblicità/ritratto rigorosamente a colpi di flash integrato delle sue compattine... O di Alex Majali, ops volevo dire Majoli (si scherza), che in Magnum ha sfatato il mitico utilizzo della Leica da parte di tanti dei suoi componenti anche contemporanei, con le sue micro 4/3 simil-compattine. Sorriso

avatarsupporter
inviato il 05 Agosto 2020 ore 18:06

Remember utilizzo ff Canon... Ma sono un sostenitore del m43.... E con la discussione in oggetto.... Forse.... Ancora di piú

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2020 ore 22:45

Simone ha scritto:
" Ma mi chiedo... nuova tecnologia apre le porte ad altro. Vero o Falso? "

Chiudere il diaframma si è sempre potuto fare. Anche in luce scarsa, su soggetti statici. Quindi il nuovo campo, dato dalle alte sensibilità oggi possibili, si restringe a situazioni con poca illuminazione (che sia ambiente o aggiunta esternamente) e soggetti in movimento, che si vogliano mettere tutti il più possibile a fuoco e congelare.

Se invece si parla della scelta della profondità di campo come mezzo di espressione legato al contenuto allora è una discussione un po' più ampia, rispetto alle tecnologie



Vero. Paradossalmente prima si faceva (chiudere il diaframma) invece per "poca" tecnologia: utilizzando l'iperfocale per compensare la mancanza dell'autofocus.

In realtà però anche se è vero che il fotografo sceglie gli strumenti a lui congeniali (sfocato o tutto nitido, colore o bn ecc.) per ottenere il risultato ottenuto e poi crea proseliti (vedi Steve mc Curry su tutti)... spesso funziona al contrario: è il fotografo "illuminato" raccoglie delle tendenze popolari già presenti e le distilla in "arte". E queste tendenze popolari sono figlie delle possibilità dello strumento.
Per dirla più semplicemente... se lo strumento permette certe cose nuove... ci sarà sicuramente, chi ne approfitterà e tra i molti che creeranno "rumore" e "spazzatura" ci sarà qualche bravo fotografo che porterà le nuove possibilità a un nuovo linguaggio autoriale. Questo per dire che i nuovi linguaggi in fotografia sono figli dei grandi fotografi ma anche "nipoti" delle possibilità tecnologiche.
Mi viene in mente ad esempio il colore... Eggleston e soci lo sdoganarono come forma d'arte ma i fotoamatori lo usavano già da tempo. Solo che era appunto considerato solo un utilizzo della fotografia più "popolare" e inferiore rispetto "all'artistico" bn...
Ma gli esempi sono tanti...
Per questo prima citavo, non del tutto impropriamente, il cellulare. Credo che questo strumento abbia influenzato la "base popolare" dei fotografi molto più delle novità tecnologiche delle "ammiraglie" (che comunque, certamente hanno influenzato di sicuro il modo di fotografare di molti professionisti, vedi il mirino elettronico e le altre diavolerie). Lo dimostra il fatto che alcun elementi del linguaggio fotografico recente derivino giocoforza da lui, il telefonino... Come ad esempio il selfie... che adesso pure se ti fai un autoscatto col banco ottico lo chiami così... E vedi appunto, per tornare a bomba, il discorso del sensore piccolo che citavate prima...





avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2020 ore 9:44

Rima baciata o rima alternata? Scala pentatonica o cromale? Matriciana con cipolla o senza? Vino bianco o vino rosso? Dire fare baciare lettera o testamento?

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2020 ore 17:34

Fambrì... L'ombra!!!... Mi raccomando stai al fresco e all'ombra in queste giornate!!!

E nelle situazioni dove non puoi proprio evitare, allora ricordati di indossare sempre un cappellino bianco o comunque molto chiaro, e di bagnarti ogni tanto la testa.


... Come ad esempio il selfie... che adesso pure se ti fai un autoscatto col banco ottico lo chiami così...


E no, giammai!
Quello sarà sempre un autoritratto!



Remember utilizzo ff Canon... Ma sono un sostenitore del m43.... E con la discussione in oggetto.... Forse.... Ancora di piú



Beh, allora scopro le carte anch'io e dico che in quelle occasioni dove la profondità di campo risulta essere decisiva e spesso la marcia in più in determinate riprese... Al ff preferisco non di rado utilizzare l'apsc, ed in precise situazioni addirittura la compattina da 1 pollice. Sorriso

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2020 ore 18:03

Mi sto convincendo sempre più che lo sfocato sia una delle variabili di una foto che, con il passar del tempo, sta modificando la sua valenza nella fotografia.

chiaramente ci sono i corsi e i ricorsi storici.
Quaranta e più anni fa, chi acquistava un 50mm1,4 aveva necessità di fotografare con poca luce e si sceglieva molto più facilmente un 50mm f2,8. Del resto focheggiando a mano con tutta l'imprecisione possibile, si sceglievano diaframmi chiusi e con una rolleiflex o una hasselblad non si scendeva al di sotto di f8, per essere sicuri che il soggeto fotografato venisse nitido.

L'avvento di formati più piccoli unito all'autofocus ha permesso di mettere a fuoco anche a diaframmi aperti, senza che questo rappresenti un pericol per la messa a fuoco. Anzi quegli obiettivi dichiarati luminosi, oggi definiti veloci, permetteno grazie all'autofocus selettivo di mettere a fuoco sugli occhi del soggetto e molti si sono così imbasta.rditi da fare a gara a chi sfoca di più adl qua e al di là del punto di messa a fuoco.

Personalmente avendo vissuto praticamente tutto il periodo anaologico reflex (fotografo dal 1958), non mi piace la sfocatura eccessiva, anche se alcuni poi la chiamano tridimensionalità virtuale. Ma de gustibus...

Che si ritorni a tutto a fuoco? onestamente non lo so.

avatarsupporter
inviato il 09 Agosto 2020 ore 18:29

Se mi fosse piaciuto vedere foto con tutto a fuoco avrei risparmiato un sacco di soldi ma soprattutto un sacco di tempo e notti insonni. Lo sfocato non è una calamità necessaria per la scarsa sensibilità dei sensori ma, secondo me, il più potente mezzo espressivo in fotografia. La differenza di sfocato da diaframma a diaframma, da focale a focale e da lente a lente muta il mood di una foto a seconda del proprio stato d'animo. Mi sorprende un po una domanda di questo tipo e francamente non saprei che altro aggiungere se non che un 24-105/4 da 300 euro usato a f/8 è una bomba mentre un 35/1.4 costa ancora 5-6 volte tanto. Sei un uomo fortunato Francesco!

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2020 ore 20:08

Ma che c'entra il 24 120 e il 35.
Il diaframma si usa per comunicare o si apre se manca luce. Tutto a fuoco o tutto sfocato dipende dalle esigenze.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2020 ore 22:14

Concordo.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2020 ore 23:02

Tutto a fuoco uguale tecnologia recente?
Bah, direi esattamente il contrario.
Tutto a fuoco, retaggio analogico, ovvero macchine a fuoco manuale e lenti economiche (con qualche eccezione).

Fino a pochi anni fa, chi poteva permettersi una lente 1.4 o 1.2? Ma soprattutto chi poteva permettersi un autofocus, che a quelle aperture riuscisse a stare dietro?
Tra f/b focus ed altre amenità del genere, già era tanto avere certezza di un fuoco accurato a 2.8. Figuriamoci meno.

Adesso che finalmente si possono usare, con un certo grado di sicurezza, lenti tanto luminose (e molto meno costose), ovviamente è stato un fiorire di super sfocati. Mi sembra anche normale.

Il risultato che vediamo focalizza il centro dell'attenzione al solo soggetto in primo piano (come in un'infinità di altre occasioni e fotografie), ma questo comporta un prezzo nello "svilire" sin troppo il resto delle persone che appaiono nella scena rendendole nei particolari abbastanza indistinte, o in altre parole rendendole molto secondarie nella lettura dell'intera foto.

Immaginando invece di poter ottenere che anche gli altri due giovani alla destra del soggetto principale, restituiti ben a fuoco insieme alle donne con i bagagli i testa... Verrebbe restituita una foto così ricca di ulteriori fulcri di interesse, maggiormente efficace e completa nel racconto di quella scena.


Analisi quantomeno suggestiva...MrGreen

Tutta a fuoco, nella mia modesta visione, avrebbe prodotto tutto altro scatto. Con i soggetti compressi nello spazio e sovrapposti.
Qui si forma una prospettiva molto più profonda ed articolata. Ad emiciclo. Che convoglia lo sguardo dal centro a destra, fino all'ultimo soggetto. Pur mantenendo un' ottima lettura dei soggetti a sinistra, e della loro fruizione ai fini dello scatto.

Dire che è stata fatta così, per motivi tecnici e non per scelta, denota un ottimo occhio...;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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