| inviato il 02 Settembre 2020 ore 23:49
A cavallo con lo scorso secolo, se non ho letto male, Nikon e Canon hanno prodotto la D1 e 30D, digitali professionali con aps-c, dai 2.6 ai 3.1 megapixel. Tralasciando 1000 nuovi optional tecnologici, (alti iso, af rapidi, stabilizzazioni ecc...), possono dare anche oggi ottimi risultati, sia su schermo che su stampa, magari evitando i crop.
Sono passati 20 anni, é vero,ma i miglioramenti sostanziali sono dati proprio da tutti questi "optional", i megapixel si sono moltiplicati di anno in anno, ma sono semplici numeri che hanno contribuito pochissimo alla fotografia dei giorni nostri.
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| inviato il 03 Settembre 2020 ore 0:12
12M e stampi a qualunque dimensione ti pare. Facciate di palazzi comprese.
30,40,50,100M servono se vuoi croppare (avifauna in volo esempio classico).
Tutto il resto sono chiacchiere da bar e da distacco dalla realtà... |
| inviato il 03 Settembre 2020 ore 0:39
Olympus quando creò il sistema 4/3 sosteneva che per l'appunto 12mpx erano sufficienti per qualsiasi applicazione e lei non sarebbe andata oltre perché non ce ne sarebbe stata necessità. Perciò l'evoluzione tecnologica avrebbe portato il sistema 4/3 a non essere più penalizzato nella resa e nella tenuta ad alti iso.
La storia è andata diversamente. Le esigenze di marketing hanno costretto Olympus ad aumentare la risoluzione, perciò il sensore 4/3 non ha mai potuto fruire dell'avanzamento tecnologico per migliorare le sue prestazioni, ma ha dovuto inseguire i megapixel ......
Tutto ciò per dire che queste cose le sanno anche i costruttori, ma c'è la necessità di vendere fumo pur di vendere qualcosa! |
| inviato il 03 Settembre 2020 ore 7:48
La mia reflex prima digitale è stata la Olympus E1 da 5 milioni di Pixels (sensore Kodak CCD). Nel mio catalogo quelle foto fanno ancora la loro figura! Successivamente ho cambiato parecchia attrezzatura, ma sotto molti aspetti credo che il sensore, costruito da Sony, che equipaggiava Nikon Df e D4, sia stato quello che mi ha dato più soddisfazioni e che, ne sono convinto, resta ancora attualissimo: certamente se si osservano le foto di una macchina da 50/60 MPX su monitor 4k col rapporto 1:1 emergono i dettagli in maniera superiore, ma in concreto guardando una stampa A3+ non si notano eclatanti differenze di nitidezza. |
| inviato il 03 Settembre 2020 ore 8:14
Non si nota nessuna differenza, caro Fabio.
E poi dipende tutto da quanto sharpening ci hai messo ...
La PP ha completamente rivoluzionato il mondo della fotografia, tanto che (a mio parere) ha proprio smesso di chiamarsi fotografia. Ora è post fotografia e noi siamo post fotografi (o image maker), non più fotografi. |
| inviato il 03 Settembre 2020 ore 8:19
Ottimi video, tutto spiegato in maniera semplice ed esaustiva. Complimenti.
La faccenda dei mpx si riallaccia ad un'altra discussione presente qui sul forum, relativa alla domanda che un utente si pone circa la convenienza ad acquistare oggi, nel 2020, una nikon d700 con "soli" 12 mpx. I tuoi video spiegano chiaramente come questi siano più che sufficienti e come consentano di realizzare ottimi lavori anche con macchine datate. Purtroppo il marketing, il consumismo e la corsa all'acquisto dell'ultimo modello, fanno perdere di vista gli aspetti fondamentali della fotografia. Quello che vermante conta è il manico, non il mezzo.... anche se in alcune circostanze il mezzo aiuta ad affrontare agevolmente alcune situazioni complicate in fase di scatto.
Aggiungo che è certamente vero che pochi mpx non consentono crop e ritagli spinti, ma è altrettanto vero che se si considera questo aspetto in fase di scatto, ti "costringe" ad un approccio più riflessivo che deve tenere conto del risultato che si vuole ottenere.
Spero in prossimi tuoi video... intanto mi iscrivo al tuo canale  |
user1856 | inviato il 03 Settembre 2020 ore 8:30
Avete mai guardato il Paradiso del Tintoretto nella sala del Gran Consiglio a Palazzo Ducale alla "giusta" distanza di visione? (Ovvero in fondo alla stanza)
O siete andati ANCHE tutti più vicino per gustarne particolari e dettagli?
Avete mai guardato la stampa di 99 Cent II Diptychon di Gursky alla "giusta" distanza di visione?
O vi siete avvicinati anche in quel caso per i dettagli?
E con una semplice gigapano ancor più risoluta?
Così, giusto per introdurre il punto di vista di quegli autori che spingono il fruitore a non avere una sola distanza di visione ma molteplici... Ovviamente non è regola universale e vale solo per certo tipi di immagine.
Perché il discorso fatto fin'ora è corretto si.
Per una stampa da un metro di base i un ritratto a'la Cameron bastano tranquillamente 4mp.
Ma non tiene conto del fattore suddetto in altri generi e di altri come ad esempio le richieste di molteplici crop per il medesimo scatto da parte di certa committenza. Ecco il perché oggi come vent'anni fa, avere molti megapixel ha il suo perché in diversi ambiti. |
| inviato il 03 Settembre 2020 ore 12:47
Cos78, hai perfettamente ragione. Frequento molto le mostre e devo ammettere che spessissimo ho visto gente che oltre ad ammirare l'opera di grande formato nel suo insieme a una distanza corretta, poi si avvicinava ad esaminare i dettagli da molto vicino. Non a caso nel mio intervento avevo parlato di stampe A3+. Con foto di 3 metri come quelle di Gursky e se si cerca una visione iperrelistica idonea a soddisfare anche la voglia di visione dei particolari occorrono ben più dei 16 MPX. Ma se ci si limita a guardare le foto sul televisore o sul monitor 4k, come credo faccia la maggior parte degli utenti di questo forum e non solo, il discorso cambia. Dunque, come sempre, si tratta di fare scelte consapevoli. |
user1856 | inviato il 03 Settembre 2020 ore 17:39
Certamente si: sono scelte da fare! |
| inviato il 03 Settembre 2020 ore 18:55
Seguo!!! |
| inviato il 04 Settembre 2020 ore 15:57
Ragazzi... chi si ferma è perduto.... qualcosa devono fare, ....a molti non serve...ma a qualcuno può servire.... l'importante è capirlo... è non farsi convincere che ci serve per forza.
Ma poi cosa vuoi che serva alla maggior parte degli amatori... cosa.. per fare quelle 4 foto di solito inutili e molte volte anche brutte  |
| inviato il 06 Settembre 2020 ore 8:52
Credo Fabio1951 abbia perfettamente sintetizzato scrivendo "si tratta di fare scelte consapevoli.": il senso sta tutto qui.
A tal proposito mi viene sempre da riflettere sul fatto che "le top di gamma professionali dei vari brand", destinate al professionista che - più di altri - "ha" (o "dovrebbe avere") piena consapevolezza di cosa serve davvero, si aggirano sui 20MP...venendo da un passato (neanche troppo lontano) in cui ne avevano 12 o 16 o anche meno.
Chiaro poi che in alcuni casi specifici ne possano "servire" 30, 40 o anche più...ma si tratta appunto di esigenze specifiche, professionali o meno che siano. |
| inviato il 06 Settembre 2020 ore 9:37
"in alcuni casi specifici ne possano "servire" 30, 40 o anche più...ma si tratta appunto di esigenze specifiche, professionali o meno che siano."... pienamente d'accordo. 12mpx erano già sufficienti, 16mpx giusto compromesso, oltre non penso offra vantaggi se non per esigenze specifiche che riguarda una fetta di fotografi che stampa in grande formato. |
| inviato il 06 Settembre 2020 ore 9:57
“ 12mpx erano già sufficienti, 16mpx giusto compromesso, oltre non penso offra vantaggi se non per esigenze specifiche che riguarda una fetta di fotografi che stampa in grande formato. „
O che fotografa da lontano, e spesso ritaglia. Che è la fetta (fotonaturalisti) che sarà attaccata per ultimissima (forse mai) dagli smartphone. |
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