| inviato il 18 Agosto 2020 ore 12:36
“ Per la musica esistono almeno i Conservatori, per la fotografia ci sono percorsi didattici, anch'essi di lungo periodo, ed anche corsi universitari. „
Grazie al cielo sono due cose molto diverse |
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 12:42
“ Grazie al cielo sono due cose molto diverse „
Quindi? E' ovvio che sia così. |
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 12:47
“ Quindi? „
Quindi per diventare un bravo musicista professionista è necessario frequentare un Conservatorio (e magari uno prestigioso),mentre per diventare un buon fotografo professionista non è affatto necessario un percorso didattico di lungo periodo o corsi universitari.
Ovviamente alla base di tutto ci deve essere talento e capacità/voglia di fare sacrifici |
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 12:54
“ Ma, col passare del tempo, quegli artisti sono stati studiati ed analizzati tanto da estrapolarne un percorso accademico.
Ci sono delle vere e proprie "correnti".
Molte sono causa e altre sono effetto.
Sei accompagnato in un percorso di apprendimento.
„
Sinceramente non l'ho capita |
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 12:58
“ Quindi per diventare un bravo musicista professionista è necessario frequentare un Conservatorio... „
Non necessariamente, ci sono stati bravi musicisti autodidatti. Ad esempio, se non ricordo male, Jimi Hendrix fu autodidatta. |
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 13:11
Non conosco la storia di Hendrix,ma era un chitarrista di un genere dove molto era permesso (di certo non è necessaria la precisione di un chitarrista classico) e dove una cultura musicale aveva un'importanza relativa.
Se invece uno vuole diventare che ne so un violoncellista,è obbligato ad assimilare un corollario di materie collaterali necessarie(solfeggio,armonia,storia della musica,pianoforte,musica da camera,quartetto,orchestra ecc) |
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 13:18
Dubito che la media dei musicisti pop rock abbia fatto il conservatorio. Scuole di musica ok, ma conservatorio... Di quelli che conosco su cui sono sicuro mi viene in mente solo Elio.
Ma poi di cosa stiamo parlando?
Il livello successivo, fotograficamente parlando, dovrebbe essere continuare con la tecnica (e allora ci sono corsi di photoshop, libri sul posizionamento luci ecc) o cercare di affinare quello che si è imparato cercando di metterlo in pratica?
Perché ripeto, scuole di musica che ti spiegano come creare la nuova "Imagine" (o il nuovo tormentone estivo) onestamente c'è ne saranno pure ma io non le conosco. |
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 13:23
I musicisti pop rock che sono davvero musicisti sono pochissimi.
“ Perché ripeto, scuole di musica che ti spiegano come creare la nuova "Imagine" (o il nuovo tormentone estivo) onestamente c'è ne saranno pure ma io non le conosco. „
Le scuole di musica danno i mezzi per farlo. Poi sai che soddisfazione creare un tormentone estivo.... |
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 13:29
@kappasim.
Ti giro la domanda del primo post da un altro punto di vista: per quale settore della fotografia ritieni di aver bisogno di un miglioramento assistito da fonti esterne ?
- Considerando che:
1) per imparare le basi tipo tempi/diaframmi/pdc basta un manuale d'uso della Canon Fx del 1964.
.... Rimangono altre aree disponibili in cui si potrebbe esprimere un eventuale aiuto esterno
2) per la post, in macchina o esterna tramite pc
3) la composizione dell'inquadratura
4) la gestione della luce
5) l'allestimento di set
6) l'inserimento nel mercato lavorativo come professionista
7) XYZ etc.
- Ora, a cosa serve un aiuto esterno nei punti da 2 a 7 ?
Probabilmente ad accelerare l'ottenimento di risultati soddisfacenti.
Ma, .... a quale scopo avere fretta, e privarsi cosi' dell'immenso piacere di scoprire e sperimentare ogni aspetto della fotografia e costruirsi un metodo operativo, un estetica ed un linguaggio del tutto personale ?
Eppoi, "soddisfacenti" per te che significa ? |
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 13:45
Sadko...
Condivido quello che dici ma se i musicisti pop rock che sono davvero musicisti sono pochissimi... Lo stesso non vale forse per molti fotografi famosi?
Escludendo fotografi commerciali (moda, still life) e fotografi che rientrano nel mondo dell'arte (Gursky e compagnia varia) che avranno probabilmente in curriculum qualche scuola di fotografia o d'arte... |
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 13:58
All'interno di un percorso di studio fotografico si dovrebbero imparare anche altre materie non solo tecniche (poi dipende anche da che genere fotografico si vuole fare): ad esempio il significato dei colori in ambito psicologico, la percezione visiva, le teorie della Gestalt, storia della fotografia...
Non essendo, però, un docente universitario non ho un'idea ben dettagliata delle materie non tecniche che vadano trattate.
Anche questo libro sembra molto interessante, è sulla scuola di Dusseldorf ed i suoi esponenti:
https://www.amazon.it/Dusseldorf-Fotografia-contemporanea-tedesca-illu |
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 19:13
Signori, mi avete dato degli spunti e dei link molto interessanti.
Alcuni link sono già nel carrello Amazon.
Cio' nonostante, si è perso un po' di vista il dubbio iniziale secondo me...
Come è anche normale dopo 9 pagine. Per carità.
Se io vado a fare un corso di studi, una scuola, un corso di laurea, ecc... ecc...
Mi danno un programma.
E i libri di testo sono ordinati lungo questo programma attraverso vari parametri.
Non è che ti dicono: "Ciccio, sono 3 anni corso. Questi sono i 50 libri. Leggiteli nell'ordine che vuoi..."
Non ho mai lamentato l'assenza di materiale.
Ma l'assenza di un percorso strutturato.
Ufficiale.
Definito.
Qualcuno qualche post fa ha parlato di "guardare i programmi dei corsi di fotografia".
Non ci sono. Se ne parlava qualche pagina addietro.
O, se ci sono, non ti danno nessuna informazione utile per muoverti autonomamente.
Niente a confronto dei programmi di qualsiasi altro corso.
Dall'ingegneria astronavale all'uncinetto acrobatico.
"Studia i maestri"
Si ... chetacagà [cit. popolare della mia zona]
Se non mi dai gli strumenti per comprenderli i maestri, rimaniamo come quando in terza elementare ti portano a fare la gita scolastica agli Uffizi.
Bene che ti va riesci a comprendere solo quale sia il bagno dei maschi.
O non vi ricordate più i vostri inizi?
Dopo che hai capito il triangolo dell'esposizione e la compensazione degli stop, pensi di capire Bresson? O Adams?
E' una domanda retorica rivolta a me stesso.
Nessuno si offenda per favore.
I "maestri" si studiano a scuola con qualcuno che te li spiega.
Poi non so se le scuole sono cosi cambiate negli ultimi 30 anni.
Magari ora ti spediscono a casa i Promessi Sposi e ti dicono "arrangiati niubbo del cavolo"
|
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 19:23
“ Probabilmente ad accelerare l'ottenimento di risultati soddisfacenti.
Ma, .... a quale scopo avere fretta, e privarsi cosi' dell'immenso piacere di scoprire e sperimentare ogni aspetto della fotografia e costruirsi un metodo operativo, un estetica ed un linguaggio del tutto personale ? „
Capisco quello che vuoi dire, Jacopo.
Ma ti faccio una metafora per farti capire quello che non condivido nel ragionamento.
Se io sbatto la fronte 50 volte su una porta, perchè penso che bisogni spingerla...
Il fatto che qualcuno mi dica che bisogna tirare, secondo te è un "privarsi cosi' dell'immenso piacere di scoprire e sperimentare"?
Secondo me già il fatto di saper gestire la luce nelle sue forme, naturali e artificiali, è un'argomento complesso.
Ovvio.
Ci arrivi sa solo in anni. Magari.
Se sei piu sveglio di me. E non ci vuole molto.
Ma le cose da imparare sono cosi tante...
Il tempo cosi poco...
Bisogna trovare un equilibrio secondo me tra il piacere della scoperta e il piacere di avere il tempo di imparare la maggior parte delle cose che ti piacciono.
Spero di essere stato comprensibile.
Probabilmente no.  |
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 19:34
Io ricordo i miei inizi: e' il famoso libretto d'istruzioni della Canon FX del '64 del post di prima.
Poi, il resto l'ho fatto tutto da solo e senza riferirmi a nessuno in particolare: col metodo per prove ed errori mi sono divertito un sacco e ancora sto sperimentando, sperando di non finire mai.
Credo che il percorso sia molto meglio del risultato.... .... quando sei arrivato te ne stai la' come un babbeo davanti alla foto perfetta, e ti rendi conto che non hai piu' niente da fare.
Non e' imparare il nocciolo: e' sperimentare ! |
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 19:54
Potresti essere un genio nella fotografia commerciale o di moda senza manco sapere chi sia Bresson o Eggleston. Il fatto è che stai chiedendo una specie di percorso che probabilmente esisterà anche in qualche sittocorso di scuola dell'arte ma che non interessa né a chi di fotografia ci campa (matrimonialisti & C) né a chi deve scattare le foto del saggio di danza della nipote e a cui un workshop di un paio di giorni non ti farebbe capire un decimo di un paio di libri comprati a caso su amazon spendendo un ventesimo.
I Promessi Sposi... se non hai gli strumenti per capirli e non cerchi di approfondirli mettendoci del tuo... pure dopo un anno di martellamento del professore probabilmente li avrai capiti poco anche se magari avrai un otto in italiano per aver studiato e ripetuto la lezione come voleva il prof...
Personalmente, forse non sarà il metodo più ortodosso, ma libri da cui si impara ce ne sono...
Si tratta di selezionarli in modo sensato a seconda dei propri gusti/obiettivi...
E poi guardare tante, tantissime foto in modo da costruirsi un background che permetta sia di creare una propria estetica che di essere capaci di valutare la mano del fotografo. Un po' come nel disegno riconoscere un tratto tecnicamente capace a prescindere se stia riproducendo un paesaggio alpino o un cessò guasto. Ma questa capacità secondo, per quanto si studi, non c'è modo di svilupparla in maniera immediata... ci vuole tempo...
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