| inviato il 12 Luglio 2020 ore 20:17
Scusate, spero che l'argomento non sia stato già trattato (ho guardato molto e non ho trovato).
Ho da poco l'Hasselblad 500 C/M (fotografo da 50 anni quasi), e non riesco a mettere a fuoco ; non ho mai avuto problemi, nè con le digitali ML di adesso, ne prima con le reflex, ma sopprattutto mai nessun problema ancora oggi con la Nikkormat e la F2 (vetro smerigliato e microprsimi, vetro smerigliato e telemetro ad immagine spezzata, e anche vetro smerigliato solo).
Con l'Hasselblad non riesco: ho un vetro (non so quale tipo, ne se sia Acute Matte o no) , smerigliato con un cerchio ampio di microprismi al centro, è sicuramente luminoso, sembra sempre tutto a fuoco e invece quando sviluppo c'è sempre sfuocato. Attenzione spesso non scatto o mi regolo con la scala metrica, a volte quello che mi sembra a fuoco non corrisponde alla scala metrica, insomma non sono più capace.
Consigli per piacere?
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| inviato il 12 Luglio 2020 ore 21:34
Hai montato il vetrino al contrario |
| inviato il 12 Luglio 2020 ore 23:47
Sei sicuro che sia fuori fuoco e non mosso! Hasselblad non perdona nemmeno con l alzo dello specchio! |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 9:44
Dovresti controllare bene con un soggetto fermo e macchina su cavalletto, nel caso ci fossero discrepanze occorre rivedere il vetrino di messa a fuoco. |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 10:00
Io personalmente utilizzo un vetrino con immagine spezzata con cui riesco a mettere a fuoco perfettamente (se non erro è il 42170 Acute Matte). Con gli altri vetrini senza l'immagine spezzata o hai una vista perfetta (e non è il mio caso) oppure è facile sbagliare la messa a fuoco. Tuttavia mi rendo conto che i vetrini di messa a fuoco della Hasselblad vengono venduti in giro a prezzi folli...
In bocca al lupo
Angelo |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 11:56
Allora, vi ringrazio, e i spiego meglio.
Sono sicuro che non sia micromosso: nell'immagine allegata il fuoco (e l'immagine è nitida sulle portone dietro all'impagliatore ma l'impagliatore è leggermente sfuocato: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3655896
Io metto a fuoco quasi sempre (sempre quando posso con immagine quasi statica) alla massima apertura e poi chiudo prima dello scatto.
Il vetro e l'immagine sono sicuramente chiari e ben visibili.
Ovvio che se ho un oggetto lontano metto all'infinito e non ci sono problemi.
ma con soggetti a 5-10 mt vedo nitido sia il soggetto che lo sfondo , i microprismi non decompongono niente, da 3 a 15 mt è tutto nitido ma poi sviluppo e non ci siamo. Quando dico tutto nitido intendo sia con gli occhiali, che con la lentina del pozzetto che con una lente di ingrandimento supplementare
Come si fa a vedere se il vetro è montato giusto? lo smerigliato deve essere in basso verso lo specchio vero?
Pensavo anch'io ad un vetro con telemetro immagine spezzata
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| inviato il 13 Luglio 2020 ore 12:13
Io ho il vetrino smerigliato classico.
Con il lentino riesco "abbastanza" a focheggiare, comunque non è facile come con una buona reflex analogica tipo Nikon F3, Nikkormat o Olympus OM1.
Anche la luminosità limitata delle ottiche non aiuta... |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 12:24
Con acu mate 2 è semplice e luminosissimo! Quindi si potrebbe essere al contrario! Lo fa con tutte le ottiche? |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 12:58
L'acute matte 2 ha anche l'immagine spezzata.
400.000 lire nel 1990. Mortacci loro... |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 12:59
Si caro rabbioso! Ma cambia tutto! |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 13:19
Molto probabile che il problema sia attribuibile alla regolazione dell'altezza dello specchio. Con il tempo si può starare ma, molto più probabilmente, dipende dal fatto che trattandosi di una C/M ha ancora il vecchio sistema per ammortizzare l'arresto dello specchio. Questo consiste in materiale spugnoso interposto tra il tetto dello specchio e e il supporto metallico su cui è montato; con il tempo la spugna si deteriora e lo specchio si abbassa un po' nel suo telaio. È facilmente sostituibile da un bravo tecnico che sappia come farlo.
Puoi verificare se si tratta di tale problematica in un modo abbastanza semplice: gira la macchina fotografica sotto-sopra così che lo specchio guardi verso il basso, poi, con qualcosa di delicato che non rovini lo specchio, prova a spingerlo delicatamente verso l'alto, se di muove, anche di pochissimo, vuol dire che la spugna che sta dietro non lo tiene più pigiato abbastanza contro la parte superiore del telaio.
È un problema molto comune, risolto nei modelli più recenti dotati di sistema GMS (Gliding Mirror System) che consente l'arredamento dello specchio mentre si solleva (che ha anche il notevole vantaggio di non produrre vignettatura nel mirino con i teleobiettivo o tubi di prolunga poiché è possibile utilizzare uno specchio più lungo).
I modelli dotati di GMS sono:
- tutti quelli della serie 2000;
- tutti quelli della serie 200;
- 501 C/M;
- 503 CW;
- 555 ELD (forse anche qualche modello precedente della serie EL, non ricordo). |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 17:03
Macchina girata, specchio obliquo verso il basso, spinto verso l'alto non si muove assolutamente.
Col pentaprisma (Kiev ) è più facile a parità di specchio.
Se mi dite che comunque con le reflex è più facile (F2, F3 Nikkormat ecc fino ad oggi) allora sono proprio io sobh!
Cerco l'AcuteMatt 2 con immagine spezzata, speriamo (a-di risolvere, b-di trovarlo senza spendere una fortuna).
Qualcuno ha provato/ha esperienza di vetri compatibili commerciali da basso prezzo (cinesi?) :
araxfoto.com/accessories/screen/
Per 40 $ si potrebbe provare (va beh forse + spedizione e tasse arriviamo a 60-70€) |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 17:20
Lascia perdere gli schermi di messa a fuoco economici.
Anche se non è deteriorata la spugna può esserci comunque una staratura della regolazione dell'altezza dello specchio. I primi soldi li spenderei per una messa in ordine generale da un tecnico.
Non pensare che l'acute matte o l'acute matte D (che è più recente) siano la soluzione, alcuni li trovano più difficili per focheggiare (infatti la versione D nasce per risolvere un po' il problema) perché hanno un minor contrasto. Magari hai già un acute matte o acute matte D; mostrari una foto, possibilmente in cui si veda la cornice metallica intorno allo schermo. L'acute matte D vicino a un angolo ha due tacche semicircolari. Entrambi i tipi di acute matte non hanno gli anelli di fresnel (hanno dei prismi a nido d'ape, invisibili a occhio nudo) mentre sui vecchi schermi sono molto ben visibili gli anelli di Fresnel), inoltre la croce o le quadrettattature sugli Acute Matte di entrambi i tipi sono sottilissime e non marchiate di colore nero, a differenza dei tipi più vecchi.
Il tuo schermo di messa a fuoco come è rispetto alle caratteristiche descritte sopra? |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 18:30
Sulla mia Assy cambiai il vetrino con quello a microprismi dal costo folle. Non è che qualcuno crede che si riesca a metter a fuoco così agevolmente. Non si puo' adoperare il diaframma 2,8 per un ritratto la pdc è forse 1, 2 cm, ma mettendo a fuoco, anche ingrandendo conla lente a disposizione, uno varia di molti centimetri il punto di messa a fuoco e gli sembra sempre a fuoco
Io quando l'adoperavo non scendevo mai al di sotto di f 5,6. L'indecisione di trovare il punto esatto di messa è cosa certa. |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 18:39
“ ...........
Io quando l'adoperavo non scendevo mai al di sotto di f 5,6. L'indecisione di trovare il punto esatto di messa è cosa certa. „
confermo che era impegnativa.
Mi consolavo solo quando usavo la Pentacon Six, un vero e proprio "buco nero" |
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