| inviato il 13 Luglio 2020 ore 13:59
“ Quindi non vanno bene per te, quindi non vanno bene. Chissene... se alla rivista vanno bene. E qui sta il punto: ognuno ha le SUE esigenze e le SUE aspettative. Punto. „
Infatti, se vanno bene per riviste famose con editor con i controcazzi e non per se stessi, ci si dovrebbe porsi delle domande che forse quelli sbagliati siamo noi.
Sull'oggettività... ricordo i test fatti su Fstopper da un fotografo, bravo, che metteva a confronto scatti fatti con apsc ed obiettivo economico e gli stessi fatti con FF e obiettivo premium, la differenza era davvero minima. |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 14:03
“ Sull'oggettività... ricordo i test fatti su Fstopper da un fotografo, bravo, che metteva a confronto scatti fatti con apsc ed obiettivo economico e gli stessi fatti con FF e obiettivo premium, la differenza era davvero minima. „
Basta andare a rivedersi gli episodi di DigitalRevTV quando c'era Kai e faceva "pro photographer cheap camera" per vedere come il più che giusto "anche l'attrezzatura ha la sua importanza" è molto ridimensionabile quando ci sono esperienza, tecnica e abilità.  |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 14:13
Sì infatti penso di essere sbagliato io. Ma non ci posso fare nulla se io ritengo l'estetica importante. Infatti non acquisto neanche le riviste che non mettono una versione consultabile online e con foto reperibili online in high res.
Ci sono foto ricche di contenuto che tuttavia non mi incuriosiscono se non trovo prima di tutto l'aggradazione visiva. |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 14:22
“ Purtroppo ci si fanno troppe domande se la propria attrezzatura può bastare e quasi mai se la propria formazione base è adeguata, quando magari un corso di fotografia potrebbe darci di più della nuova macchina fotografica appena uscita. „
Magari esistessero corsi fatti per bene... Sono alla perenne ricerca...
Nell''ultimo che ho fatto, 5 anni fa, al momento di prendere l'esposizione con i flash da studio, il bravo insegnante, pure ambassador di noto marchio, non sapeva usare l'esposimetro esterno...
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user19933 | inviato il 13 Luglio 2020 ore 14:31
Che la digitalizzazione della fotografia, nel suo complesso, abbia reso meno significativo il timbro che certe ottiche sanno dare ad una foto già in fase di scatto credo sia fuor di dubbio. Con l'analogico certe qualità/caratteristiche ottiche delle lenti avevano un peso determinante. Anche le possibilità in post produzione oggi si sono talmente estese che non c'è quasi possibilità di confronto con il passato. E fin qui, credo d'aver detto l'ovvio.
Ciononostante l'oniricità, la stessa imperfezione, che vedo in vecchi ritratti fatti - per dire - con un 85L di Canon non la ritrovo. E non mi riferisco soltanto allo "sfocatone” che ti faceva cannare sempre la messa a fuoco parlo proprio di imperfezione, cosa che, sempre per esemplificare, riguardava anche il 50L. Ecco, allora, forse si evidenzia come anche un certo quid di “imperfezione” contribuisca a rendere più personale una certa interpretazione del mondo.
Oggi più che altro mi pare si rincorra unicamente l'ideale della perfezione in termini di nitidezza, leggibilità totale dell'istogramma, gamma dinamica estesa, hdr, megapixel per crop come se non esistessero, eccetera. Salvo poi “smarmellattare" il più possibile anche in post-produzione purché "il file" regga.
È proprio un approccio diverso perché oggi come oggi alla voce "attrezzatura" vanno necessariamente inclusi i computer, i software per la post produzione ed i work-flow. |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 14:49
“ Magari esistessero corsi fatti per bene... Sono alla perenne ricerca...
Nell''ultimo che ho fatto, 5 anni fa, al momento di prendere l'esposizione con i flash da studio, il bravo insegnante, pure ambassador di noto marchio, non sapeva usare l'esposimetro esterno... „
Non so che corsi tu abbia seguito, ma in Italia ci sono accademie della fotografia di tutto rispetto.
A Roma non posso che consigliarti l'Istituto Superiore di Fotografia e la la Scuola Romana di Fotografia, in quest'ultima ho seguito il primo corso di fotografia digitale tanti anni fa, li ti assicuro che il docente di ripresa in studio sapeva usare l'esposimetro esterno, gli stessi assistenti poi erano ex-studenti della scuola. Quel docente era Claudio Palmisano.
Nelle scuole serie i docenti sono tutti professionisti di un certo calibro. |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 14:56
In quel corso c'erano docenti dell'IIF di Milano, tipo Sara Munari, ovviamente il docente dell'esposimetro non era lei.
Il corso era quotato. |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 15:07
“ In quel corso c'erano docenti dell'IIF di Milano, tipo Sara Munari, ovviamente il docente dell'esposimetro non era lei.
Il corso era quotato. „
Però se i docenti erano diversi avreste dovuto pretendere di farvi insegnare l'uso dell'esposimetro esterno, che sottolineiamolo non è poi tutta questa complessità.
Però ci può stare che qualcuno sia più portato per insegnare alcune tematiche di altri. |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 15:19
Infatti lo facemmo e un altro docente spiegò la cosa.
L'esposimetro, come dici tu, non è complesso, per questo la cosa ci stupì.
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| inviato il 13 Luglio 2020 ore 18:38
“ Infatti, se vanno bene per riviste famose con editor con i controcazzi e non per se stessi, ci si dovrebbe porsi delle domande che forse quelli sbagliati siamo noi”
No, Michele. Una rivista, un giornale, può avere anche esigenze diverse. L'amatore per suo piacere, non convenienza (non ha guadagni da dover garantire) può ambire al risultato che ritiene più opportuno per il suo palato. Quindi ha un metro di giudizio anche ben diverso. Che poi si voglia dire se un lettore compra una rivista e gli basta e un amatore non si accontenta e ciò è assurdo, ci sarebbe da discutere (lo sappiamo che il risultato in prevalenza non lo fa l'attrezzatura ma il manico, la luce, etc.). Però la scelta è da rispettare. |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 20:59
Secondo me pure qui certi autori da riviste famose passerebbero completamente inosservati. Non mi sembra affatto che la riflessione intellettuale abbia priorità sull'impatto grafico, cosa che ritengo comprensibile dato che per la riflessione esistono fonti più profonde. |
| inviato il 13 Luglio 2020 ore 21:52
“ No, Michele. Una rivista, un giornale, può avere anche esigenze diverse. L'amatore per suo piacere, non convenienza (non ha guadagni da dover garantire) può ambire al risultato che ritiene più opportuno per il suo palato. Quindi ha un metro di giudizio anche ben diverso. Che poi si voglia dire se un lettore compra una rivista e gli basta e un amatore non si accontenta e ciò è assurdo, ci sarebbe da discutere (lo sappiamo che il risultato in prevalenza non lo fa l'attrezzatura ma il manico, la luce, etc.). Però la scelta è da rispettare. „
suvvia non confondiamo le riviste di spessore con le riviste come LiberoQuotidiano, non arrivi a fare il foto editor di una rivista seria così. Che poi come tutti i comuni mortali abbiano dei gusti è normale e le scelte sono fatte su questo e sul loro background culturale e con la loro esperienza non si fermano al solo aspetto "estetico" di nitidezza, ma scelgono ciò che può colpire il lettore. Ci sono foto di grandi fotografi che mancano di questa componente e poi non giriamoci intorno, troppo spesso gli "amatori" si elevano a un loro livello superiore che può andare bene nel loro piccolo mondo. Fuori è pieno di autori e stili diversi, fatti anche con telefonini.
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