| inviato il 08 Luglio 2020 ore 0:36
Ciao a tutti, apro questo topic sperando sia utile a chi, come me, vuole condividere le proprie esperienze con il fototrappolaggio naturalistico, fatto non solo con le classiche fototrappole, ma anche con una fotocamera, sensori di movimento (di vario tipo) ed illuminazione con i flash. Inizio io, sto sperimentando da ormai qualche mese e mi sono già accorto di quanta pazienza richieda , al momento sto usando una "vecchia" reflex Nikon D3100, due flash Nikon SB24 e SB28 ed un sensore di movimento della Cognisys (Range IR a infrarossi). Le uniche catture degne di nota, per ora le ho avute solo nel giardino di casa con il riccio, il picchio rosso ed altri passeriformi. Ora sto tentando da un pò di tempo nel bosco: volpe, tasso, cinghiale e faina, in un posto che tengo monitorato con una normale fototrappola da diversi mesi, con la quale ho "catturato" questi soggetti molte volte nei video, e quasi sempre di notte. Voi cosa usate? Quali sono le maggiori difficoltà ed imprevisti che state incontrando? Come mimetizzate l'attrezzatura? Come gestite le batterie per sessioni di lunga durata? Quali sono le catture più belle che avete fatto? |
user242 | inviato il 08 Luglio 2020 ore 6:49
Ciao Paolo, per la mia fototrappola utilizzo anch'io un sensore della cognisys, lo scout trail monitor. È un Pir attivo con trasmettitore e ricevitore. Mi piace perché è molto robusto, totalmente impermeabile e programmabile, ha un'autonomia di circa 4 mesi e ha la direzionalità che permette di attivarsi solo se l'animale attraversa il segnale in una sola direzione! Come flash uso anch'io 3 vecchi SB28 con trigger della Camtraptions. Come corpo macchina una D5200. Tutto il sistema ha un'autonomia di circa 2 settimane, dopodiché le prime batterie da sostituire sono quelle dei trigger.. Le difficoltà sono moltissime ma in diversi anni di fotografia naturalistica con teleobiettivi, questa nuova avventura mi ha preso tantissimo.. Posiziono tutto o nel bosco o nel giardino che confina con una zona boschiva.. Nel bosco mimetizzo il più possibile, per gli animali ma sopratutto per le persone, qui in giardino no, sono abituati ad entrare perché attratti da un pollaio e da alberi da frutto.. da quello che ho notato e che più che la luce del flash a spaventarli è il click della reflex.. Con i soggetti è sempre un quiz, alcune volte si fanno fototrappolare per diverse volte in una notte e altre volte scompaiono per settimane! Mi piacerebbe trovare soggetti confidenti ma per ora mi è capitato solo una volpe che per alcune settimane girava con il piccolo anche prima del tramonto. attendo anch'io consigli ed esperienze, sempre utili da leggere.. Pier |
| inviato il 08 Luglio 2020 ore 13:36
Ciao Pier, due settimane di autonomia è un ottimo risultato! Mi attira questo Scout Trail monitor . Io stanotte ho preso il mio primo cinghiale nel bosco www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3651387&l=it pero' ho fatto una mimetizzazione davvero basica e so già che per la volpe così è impossibile. Si per i soggetti è sempre un quiz, per assurdo trovo volpi e faine più confidenti nei boschi remoti in alta montagna, che qui in campagna dove vivo. Devo costruirmi qualcosa per mimetizzare i flash, che protegga anche in caso di pioggia |
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