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Musica liquida terza parte.


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avatarsenior
inviato il 04 Aprile 2022 ore 8:09

@Onedream :
all' atto pratico le frequenze sotto i 20 Hz si tagliano con un passa alto ripido a -18 db proprio per evitare inutili escursioni dei coni che non farebbero altro che indurre distorsioni. filtri che di regola sono presenti su tutti i pre anche sui progettuali scrausi ...

Concordo sulla utilità di un passa alto ripido a -18 db o -24 db/ottava , per esempio che tagli le frequenze sotto i 12 Hz, senza ridurre minimamente il 20 Hz, ma nello schema elettrico che ho indicato ho omesso tale filtro per semplificare il circuito, anche perchè non ho sorgenti audio scadenti, tutta la mia musica liquida proviene da files originali ( CD, DVD, Blu-Ray ) che sono già stati filtrati bene in origine, quindi per il momento non sento la necessità di complicare ancora il mio circuito autocostruito. ;-)

avatarsupporter
inviato il 04 Aprile 2022 ore 8:28

In tema musica liquida, in questo ultimo periodo ho fatto un po' il giro dei servizi streaming HiRes disponibili:
-Tidal
-Amazon Ultra HD
-Qobuz

Il primo lo uso da anni, ne ho sempre apprezzato l'interfaccia completa, sfruttabile ed intuitiva, ma non mi convinceva la qualità del suono.
Ho provato allora Amazon Music Ultra HD, qualità migliore sulle tracce HiRes, ma catalogo ancora un po' spoglio sotto questo punto di vista, e soprattutto interfaccia indietro di dieci anni. Tanto per dire, non consente di ordinare i brani preferiti in un ordine diverso da quello alfabetico.
Qobuz invece è lo stato dell'arte - a mio parere - della musica liquida in alta risoluzione.
L'interfaccia però è migliore di quella di Amazon - e ci vuol poco - ma peggiore di quella di Tidal.
Inoltre il fatto che le tracce HiRes vengano trasmesse a pieno formato mette facilmente in crisi la rete se ci sono altre connessioni attive contemporaneamente, e consuma parecchi dati in mobile.

Alla fine, ho fatto quel che avrei dovuto fare sin dall'inizio, cioè dare Tidal in pasto a un DAC in grado di fare l'unfold completo del formato MQA.
Trovato la quadra. La qualità diventa indistinguibile da quella di Qobuz, ma con interfaccia e leggerezza di trasmissione proprie di Tidal.
Per quel che mi riguarda ho trovato la configurazione definitiva:
Su Mac: Audirvana Studio - DAC - Cuffia o amplificatore.
Su S10: USB Player Pro - DAC - Cuffia.

avatarsenior
inviato il 04 Aprile 2022 ore 10:12


Mi inserisco perché forse potete aiutarmi, vi vedo davvero esperti. Io ho un vecchio impianto bang e olufsen con lettore cd/radio beosound 9000, collegato a due classe amplificate Beolab 12.3. È un impianto che adoro per il design, e mi soddisfa anche come suono. Al fine di sentire la musica liquida (es. Spotify dal mio telefono) ho acquistato un audioengine B1 Bluetooth, un dac che ho connesso con un cavo all'ingresso aux del beosound 9000.
Il problema è che l'audio è bassissimo: se alzo il volume del beosound al massimo (livello 72 mi pare) il suono esce dalle casse è udibile, ma basso. Se lo abbasso di due tacche, è quasi inudibile. Con un cd o una radio, a 40 il volume è già molto alto e non lo alzo di più.
Il cavo lo feci fare in passato da un negozio bang e olusfen per attaccarci come fonte il Marantz 7011 av: in effetti non andava nemmeno quello (si sentiva persino più basso che l'odierno dac, ed era anche disturbato da fruscii). Ho comprato un cavetto su internet più economico e funziona ancora peggio che il lungo cavo fatto fare nel negozio.
Ora… dalla presa aux il beosound 9000 dovrebbe ricevere il segnale e far suonare dalle casse almeno un vecchio giradischi B&O… possibile che il segnale proveniente dal mio dac (e peggio ancora dal marantz) sia inadeguato e con un volume al minimo? Se tengo il beosound col volume al massimo per delle ore, le casse e-o le casse amplificate soffrono e possono guastarsi?


Penso che il problema risieda nel B&O nel senso che l'ingresso abbia una saldatura fredda o la massa scollegata.

avatarsenior
inviato il 04 Aprile 2022 ore 10:19

In tema musica liquida, in questo ultimo periodo ho fatto un po' il giro dei servizi streaming HiRes disponibili:
-Tidal
-Amazon Ultra HD
-Qobuz

Il primo lo uso da anni, ne ho sempre apprezzato l'interfaccia completa, sfruttabile ed intuitiva, ma non mi convinceva la qualità del suono.
Ho provato allora Amazon Music Ultra HD, qualità migliore sulle tracce HiRes, ma catalogo ancora un po' spoglio sotto questo punto di vista, e soprattutto interfaccia indietro di dieci anni. Tanto per dire, non consente di ordinare i brani preferiti in un ordine diverso da quello alfabetico.
Qobuz invece è lo stato dell'arte - a mio parere - della musica liquida in alta risoluzione.
L'interfaccia però è migliore di quella di Amazon - e ci vuol poco - ma peggiore di quella di Tidal.
Inoltre il fatto che le tracce HiRes vengano trasmesse a pieno formato mette facilmente in crisi la rete se ci sono altre connessioni attive contemporaneamente, e consuma parecchi dati in mobile.

Alla fine, ho fatto quel che avrei dovuto fare sin dall'inizio, cioè dare Tidal in pasto a un DAC in grado di fare l'unfold completo del formato MQA.
Trovato la quadra. La qualità diventa indistinguibile da quella di Qobuz, ma con interfaccia e leggerezza di trasmissione proprie di Tidal.
Per quel che mi riguarda ho trovato la configurazione definitiva:
Su Mac: Audirvana Studio - DAC - Cuffia o amplificatore.
Su S10: USB Player Pro - DAC - Cuffia.


Per avere il massimo della musica liquida, non si può certo scegliere lo streaming, che è affetto da elaborazioni per facilitare l'occupazione di banda trasmissiva. Bisogna necessariamente fare il download di album da siti a pagamento che offrono l'alta risoluzione, tipo HD Tracks, 2L, ecc

avatarsupporter
inviato il 04 Aprile 2022 ore 10:41

E grazie Bergat, anche il portafogli vuole la sua parte
Se dovessi scaricare da HDTracks o anche dalla boutique digitale HiRes di Qobuz tutti i brani e gli album che ho nelle playlist dello streaming non mi basterebbe lo stipendio.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2022 ore 10:54

@Bergat - "lo streaming, che è affetto da elaborazioni per facilitare l'occupazione di banda trasmissiva."

Significa che il segnale è compromesso all'origine oppure che si corrompe strada facendo? Non ho basi tecniche e chiedo per informarmi. Non capisco - infatti - come si combina la tua affermazione con il link che segue e dove si parla di diversi livelli di canone mensile/annuo x differenti qualità dei file trasmessi. Non ha senso, se ho ben compreso? Grazie, Massimo

support.tidal.com/hc/it/articles/360002599997-Quale-qualit%C3%A0-audio

avatarsupporter
inviato il 05 Aprile 2022 ore 10:58

Il formato MQA è trasmesso in formato compresso, per questo dicevo che per goderne appieno occorre un DAC in grado di effettuare l'unfold completo, che "spacchetta" i files dalla compressione e una volta effettuato riproduce i files ad alta risoluzione.
Ci sono files su Tidal Masters che suonano - dopo l'unfold completo - a 24/96, 24/192 o anche a 24/352 khz.

Invece Qobuz trasmette i files ad alta risoluzione senza alcuna compressione né elaborazione, difatti riesce a mettere in crisi una connessione in fibra.

Non so a quali elaborazioni faccia riferimento Bergat, io alcuni files li ho acquistati e scaricati in alta risoluzione, e non ho ravvisato alcuna differenza con quelli trasmessi in streaming Hi-Res.

Ma resta il fatto che l'opzione acquisto e download in locale della mia libreria streaming mi costerebbe una cifra improponibile.

avatarjunior
inviato il 05 Aprile 2022 ore 11:21

Beh il link che riporti mi pare confermi l' affermazione di Bergat, a partire da dove viene premesso che
TIDAL è uno dei pochi servizi a fornire i file master a 24 bit in streaming su dispositivi portatili poiché utilizza un processo di compressione MQA all'avanguardia.

Si parla di files MQA di max 26,25 MB
Considera che un file DSD128 (ed esempio Smooth Operator di Sade) pesa la bellezza di 413 Mb

Poi sicuramente i servizi streaming hanno infiniti vantaggi, ma a livello qualitativo a mio avviso hanno evidenti limiti.

avatarsupporter
inviato il 05 Aprile 2022 ore 11:26

Qui si parla di FLAC, i DSD sono altra cosa.

E sopra ho spiegato come stanno le cose:

"Il formato MQA è trasmesso in formato compresso, per questo dicevo che per goderne appieno occorre un DAC in grado di effettuare l'unfold completo, che "spacchetta" i files dalla compressione e una volta effettuato riproduce i files ad alta risoluzione.
Ci sono files su Tidal Masters che suonano - dopo l'unfold completo - a 24/96, 24/192 o anche a 24/352 khz.

Invece Qobuz trasmette i files ad alta risoluzione senza alcuna compressione né elaborazione, difatti riesce a mettere in crisi una connessione in fibra.

Non so a quali elaborazioni faccia riferimento Bergat, io alcuni files li ho acquistati e scaricati in alta risoluzione, e non ho ravvisato alcuna differenza con quelli trasmessi in streaming Hi-Res."


Ho fatto il confronto ad esempio con "Hotel California" degli Eagles, disponibile in formato 24bit/192khz, sia acquistandolo dalla boutique digitale di Qobuz (FLAC da 246MB) che ascoltandolo in streaming HiRes, sia su Qobuz che su Tidal (una volta fatto l'unfold del MQA il file suona esattamente a 24bit/192khz), e non ho ravvisato alcuna differenza.

avatarjunior
inviato il 05 Aprile 2022 ore 12:06

Perdona, avevo inteso di parlasse di qualità e non di FLAC Sorry

Ho fatto il confronto ad esempio con "Hotel California" degli Eagles, disponibile in formato 24bit/192khz, sia acquistandolo dalla boutique digitale di Qobuz (FLAC da 246MB) che ascoltandolo in streaming HiRes, sia su Qobuz che su Tidal (una volta fatto l'unfold del MQA il file suona esattamente a 24bit/192khz), e non ho ravvisato alcuna differenza.



Beh considerando che c'è chi sente la differenza anche solo tra diversi cavi di alimentazione dell' amplificatore, l'affermazione che che non si ravvisino differenze potrebbe essere soggettiva .. MrGreen

avatarsupporter
inviato il 05 Aprile 2022 ore 12:08

Si sicuramente, ma qui entriamo nei meandri delle paturnie eh.. ;-)
E te lo dico io che - tanto per dire - ho sostituito il cavo delle cuffie con uno artigianale...

avatarjunior
inviato il 05 Aprile 2022 ore 12:21

ahaha,
io invece visto che il mi fiio Q3 ha il doppio chip in uscita bilanciata, ho sostituito il cavo delle cuffie con un cavo bilanciato...

avatarsupporter
inviato il 05 Aprile 2022 ore 12:45

Si quello l'ho fatto sulle sennheiser
Le Fidelio H2hr non lo consentono, quindi ho sostituito l'originale con un mogami, sempre sbilanciato

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2022 ore 13:11

Un bel generatore di Shumann nella stanza, mi raccomando

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2022 ore 10:05

Pur essendo utente Tidal (a casa ho la fibra ftth), mi chiedo sempre se non convenga comunque comperare i files in alta risoluzione, quanto meno per i dischi più importanti e, magari, dopo qualche anno dall'uscita x usufruire di prezzi più bassi. Insomma, mantenere comunque un "magazzino" autonomo.
Ho sempre il timore che le piattaforme streaming possano aumentare i prezzi mensili/annuali e rendere la fruizione troppo costosa. La fidelizzazione gioca solo a favore delle piattaforme e rende il singolo utente assai vulnerabile.
Solo ricostruire le playlists, elenco artisti, dischi, brani preferiti è una barriera alla migrazione da una piattaforma ad una più conveniente...Nono ho ancora deciso cosa fare, per il momento sto usando TIDAL ma continuo a pensarci su.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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