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Musica liquida terza parte.


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avatarjunior
inviato il 24 Aprile 2022 ore 22:25

Ho il topping d70s e anche dei loro ampli in classe D, il pa3, il topping collegato ad un Crescendo Audio Analogue che gestisce 2 canali e permette il passtrought per il 5.1 con un harman kardon come avr, per avere un divisione tra ascolto musica e visione film. Il prodotti topping sono veramente ben fatti.

avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2022 ore 7:27

Accidenti!
Riprendere a parlare di HiFi...

Ho delle vecchie Mirage M7si in perfette condizioni, almeno estetiche.
Ma non ho più un ambiente grande per farle suonare a dovere. A quanto le potrei vendere... Ma soprattutto, a chi?

MrGreen

Ho un'elettrostatica Stax comprata nell'88 in Arabia Saudita, che va ancora bene, ma non ho mai tempo di usare...

Ho un Quad 606 modificato Dada...

Ho almeno tre impianti indipendenti...

Ma non ho tempo...

avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2022 ore 7:36

Non seguo più la tecnica, non so nulla.

Mi pare solo che un (qualsiasi) FLAC letto su da un (qualsiasi) PC suoni meglio di un CD letto dal mio Cyrus DAD7.
Entrambi convertiti col Musical Fidelity M1 o Arcam irDAC...

Mi sbaglio?

avatarsupporter
inviato il 25 Aprile 2022 ore 8:23

Boh sinceramente sto risentendo alcune registrazioni CD ben fatte (Chesky Records, qualche buon Philips o RCA, ma anche etichette minori come EGEA o Velut Luna) suonate dal vecchio Naim CDI (conversione con i TDA1541, quindi roba di 30 e passa anni fa) e sinceramente la piacevolezza di ascolto (voci, articolazione del basso, ricostruzione della scena) non ha nulla da invidiare ad alcune registrazioni hi-res moderne. Forse con l'età, sono divenuto meno sensibile alla riproduzione dell'ultimo campanellino in alto a destra.

Sui cavi, pur riconoscendo che uno non vale necessariamente l'altro - ma osteggiando l'assunto che più si spende, meglio si senta comunque, se nel costo finale ad esempio incide principalmente un guadagno diverso imposto dai produttori o i costi di marketing, non capisco come questo possa incidere sul suono, al limite impatterà sul valore in borsa dell'azienda - credo che tentare ad esempio di correggere colorazioni del suono o caratteristiche dell'ambiente di ascolto tramite i cavi, sia comunque, oggi, una soluzione di assoluta mediocrità e ripiego rispetto, ad esempio, ad una multiamplificazione attiva governata da hardware e software dedicati.
La stessa differenza che ci passa dal voler regolare la carburazione di una moto da corsa tramite il gigler, piuttosto che agendo su multimappature. MrGreen

avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2022 ore 9:15

Confrontando a parità di qualità, cioè brano di cd audio e stessa traccia estratta per bene, il vantaggio della cosiddetta musica liquida sta nel non passare attraverso la lettura del laser del lettore, che viene fatta "al volo" cercando di correggere gli inevitabili errori di lettura.
Anni fa, facendo prove con il mio lettore cd audio, provai a inserire tra questo ed il piano di appoggio degli elementi differenti, cioè gommini morbidi e punte di metallo. Il suono variava udibilmente (feci anche la prova con mia moglie, totalmente disinteressata alle menate degli idiofili) e la differenza era evidentemente dovuta al diverso comportamento alle vibrazioni introdotte nell'ambiente.
Faccio notare che il protocollo di lettura dei CD audio prevede appunto la lettura al volo e la correzione dei vari "buchi" cercando di mantenere, per quanto possibile, la correttezza del segnale, mentre per un brano estratto con EAC o con altri software, vengono effettuati diversi tentativi per ottenere il bit perfect.
A parità di circuito di decodifica, il brano riprodotto dal lettore cd non può suonare meglio rispetto alla traccia riprodotta tramite computer, poi, certo, la riproduzione con un buon lettore cd audio, può essere appagante.

avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2022 ore 10:54

Audioreview vende i numeri arretrati a "blocchi" e in formato pdf.
Quello di marzo 2022 ancora non è disponibile con il relativo blocco.
Non mi è dato sapere se sia possibile acquistare singoli numeri, parrebbe di no x come è strutturata la pagina di cui al link sotto:

audiovideoteam.it/categoria-prodotto/audioreview/?orderby=date

avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2022 ore 13:16

Una cosa è certa: la dolcezza e naturalezza del mio popolano Rega RP6 con braccio originale e testina Exact (volgarissima MM), in digitale non riesco ad ottenerla.
Ma quanto è stato traumatico riabituarsi ai tik, trak, tok, crick, crunk, del vinile...

avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2022 ore 13:41

Io, per coniugare passione audiofila e portafoglio vuoto, ho anche fatto il commesso in un negozio di hifi, ai tempi dell'università. Poi, avuta la possibilità economica, ho preso un sacco di roba, perlopiú vintage, con in mente gli scritti di Bebo Moroni e de l'amateur professionel. Poi l'avventura con le creature di Lorenzo Betti, valvole e concentrici Tannoy. Ma sentivo che vivevo male questa passione (una volta spesi 3700 euro per un paio di cavo di potenza di m) Poi, un giorno, sentii che qualcosa era cambiato. Chiamai Marco Lincetto di Velut Luna (anzi, mi chiamò lui) che mi disse 'comprati un paio di Genelec' .
Da allora, vivo felice senza l'hobby dell' hifi e ascolto (bene) la musica. È stato bello finché è durato, ma non ne ho nostalgia, tutt'altro.

P.s. Sto arrivando allo stesso stato di pace anche con la fotografia, devo solo decidere quale sarà la mia Genelec fotografica

avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2022 ore 13:59

Ho 8 fotocamere, 50 obiettivi, 4 MTB, 3 impianti hi-fi, moto, macchine...
Per tacere della passioni agroforestali (3 motoseghe... )...

Abbiamo bisogno di droghe, per non pensare alla morte!


avatarsupporter
inviato il 25 Aprile 2022 ore 14:51

Chiamai Marco Lincetto di Velut Luna (anzi, mi chiamò lui) che mi disse 'comprati un paio di Genelec' .

Sono stato tentato anch'io, non Genelec ma Neumann (non so perché, ma mi intrigano di più), comunque monitor attivi.
E sono quasi certo che il risultato sarebbe migliore, prima o poi so che approderò su quel versante.

Ma quanto è stato traumatico riabituarsi ai tik, trak, tok, crick, crunk, del vinile

L'obiettivo della prossima settimana è quello di rimettere in pista il vecchio Pro-ject RPM9, al quale tanti anni fa la donna delle pulizie strappò la testina, una onesta MM Grado SigJun.
Anche se sono consapevole che lo userò un po' all'inizio, poi rischia di prendere la polvere.

No, devo decidere a prendermi un Topping o similia...

avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2022 ore 16:14

al quale tanti anni fa la donna delle pulizie strappò la testina

Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2022 ore 16:42

Trovo strano che tra quanti si appassionano al voler ascoltare anche i minimi dettagli del suono registrato nessuno abbia qui proposto di usare come diffusori una coppia di monitor da studio, quelli cioè che i tecnici del suono usano quando devono lavorare sul suono e vogliono capire bene cosa stanno facendo. Come mai?

avatarsupporter
inviato il 25 Aprile 2022 ore 17:58

Ne ho presa una coppia economica (Presonus Eiris 5), vanno molto meglio di quello che costano (211 euro la coppia).
La gradevolezza (e fatica) di ascolto è migliorabile, forse siamo assuefatti ad un altro tipo di suono.

“ al quale tanti anni fa la donna delle pulizie strappò la testina ?

Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!

Gli ho detto di non tornare mai più...Cool
A quella successiva, mi pare fosse russa, od ucraina, feci trovare il simbolo del nucleare vicino all'impianto.
Non me lo spolverò mai. ;-)

avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2022 ore 19:32

Ne ho presa una coppia economica (Presonus Eiris 5), vanno molto meglio di quello che costano (211 euro la coppia).
La gradevolezza (e fatica) di ascolto è migliorabile, forse siamo assuefatti ad un altro tipo di suono .


Ogni tanto penso che gli audiofili dicano di voler ascoltare la musica perfettamente nei dettagli, ma quello che vogliono in realtà è il suono di certi ampli e di certi diffusori, che è affascinante, ma mica sempre tanto fine nei dettagli, e con un "carattere particolare" (che poi in pratica significa una leggera e gradevole infedeltà rispetto all'input)... oltre al gusto di poter fare gli sboroni spendendo cifre che in genere i musicisti considerano assurde per questo tipo di attrezzatura.
Comunque sia io sono fuori da queste faccende: ho passato i 60, e anche se mi prendessi il miglior ampli del mondo con le migliori casse non potrei mai sentire niente che assomigli a quello che sentivo ascoltando musica dal vivo 30 anni fa. E amen...
In genere quando uno arriva ad avere qualche soldino per prendersi una coppia di belle casse non ha più orecchie funzionanti a dovere. Già a 40 anni quello che sente uno di 20 te lo sogni.


avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2022 ore 21:09

@Otto scelsi le Genelec per diversi motivi. In primo luogo perché dovevo sistemarle in una stanza piccola e temevo che avrebbero avuto problemi sui bassi e… avevo ragione. Un monitor, se nella registrazione ci sono bassi profondi e potenti, pretende di riprodurli e, facendole suonare lisce, generavano rimbombi fastidiosi. Genelec le dota di un DSP interno grazie al quale puoi analizzare il risultato in ambiente e correggere eventuali problemi. Si fa una volta, con microfono e programma in dotazione, il risultato è per certi versi stupefacente. Le Neumann, che al tempo non si chiamavano così, prevedono solo una blanda correzione passiva.
In secondo luogo, i driver dei medi e degli alti sono concentrici e, a me che venivo dalle amate Tannoy, è sembrata una cosa importante, quasi irrinunciabile.
Infine, avevo trovato solo quelle, sull'usato. :-)
In ogni caso, volevo una soluzione all in one, con meno cose possibile in giro per casa, quindi le Genelec, con il loro processore interno, erano perfette. Le ho abbinate ad un raro cd player Audio Aero dotato di un vero preamplificatore (a minivalvole Philips) con potenziometro analogico e…. basta!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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