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Vendere corredo Sony Per passare a Leica M10


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avatarsenior
inviato il 14 Luglio 2020 ore 9:43

Anche con il 90 è già un problema! Soprattutto se si scatta a f2! Inoltre deve essere perfettamente accoppiato al telemetro! Sulla pellicola si vede un po' meno ma sul digitale si vede subito quando il punto di fuoco non è dove dovrebbe! ;-)

user120016
avatar
inviato il 14 Luglio 2020 ore 10:59

Sulla pellicola si vede un po' meno ma sul digitale si vede subito quando il punto di fuoco non è dove dovrebbe! ;-)


Ah, quindi si parlava di digitale? Per me Leica M = pellicola! MrGreen
Scherzi a parte, non ho esperienza su M10 e compagne per cui mi fido di ciò che dite. E cmq anche in analogico con la cornice del 90 mm si è già al limite...

avatarsenior
inviato il 14 Luglio 2020 ore 11:01

@Domenico... si infatti era già una bella lotta! ;-)

avatarsenior
inviato il 14 Luglio 2020 ore 11:05

Sei giovane mi pare e mi pare anche che il budget non ti manchi, quindi è giusto che tu provi di persona tutte le fotocamere che ti alluzzano, libero da giudizi altrui e libero anche di tornare indietro quando più ti aggrada.


completamente d'accordo.
se se lo può permettere, fa bene a cambiare e a provare nuovi strumenti.

alla faccia dei fanboy (poveretti) che sostengono un marchio a prescindere, manco fossero pagati da questo.

avatarjunior
inviato il 14 Luglio 2020 ore 11:21

Ho una M10-P (argento però MrGreen ) e l'altro giorno ho fotografato una musicista. Dopo 340 scatti (salvati sia in Jpeg che Dng), la batteria ancora era oltre il 50%. Non uso il Live view ma guardo la foto a monitor. La batteria non è un problema.

Lei contentissima delle foto già come uscite dalla macchina, ho usato il 35 Lux sempre a TA.

avatarjunior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 11:36

Piccolo aggiornamento, ho poi preso una leica m10 usata ma seminuova, e sono felicissimo del cambio effettuato, principalmente per due motivi, il primo è la resa dei colori su questa m10, li trovo bellissimi, reali e brillanti allo stesso tempo, il secondo è che è almeno per me, perfetta per il mio modo di fotografare, una leica m6 in tutto e per tutto in cui puoi decidere a posteriori il rullino che hai montato, non mi serve altro, l'unica cosa che mi aveva turbato era la lettura esposimetrica ma una volta settata su spot come la m6 mi ci sono subito ritrovato.
sicuramente la migliore compagna fotografica che potessi scegliere per come intendo io la fotografia.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 12:02

Quando avevo le M (M4, M5 e M6) avevo uno splendido 21mm Elmarit f: 2,8 munito del suo mirino e il mio corredo si spingeva fino al 135mm Tele Elmar. Raramente sbagliavo la messa a fuoco. Col digitale come si usano focali così estreme (per la M, intendo)? Col mirino dedicato o si sfrutta il monitor posteriore?

user120016
avatar
inviato il 22 Novembre 2020 ore 12:15

una leica m6 in tutto e per tutto in cui puoi decidere a posteriori il rullino che hai montato


Siamo al limite del blasfemo ma ti sei salvato perché hai scritto M6. Se avessi scritto M3 sarebbe partita la scomunica "ipso facto" ;-)

Scherzi a parte, ho avuto modo di giocare per un pomeriggio con una M10 al parco appena fuori un Leica store di Milano. È bella ed il telemetro è molto preciso. Sforna anche bei files (parlo di JPEG perché io con i software di editing sono un incapace completo). Ho portato con me anche le mie M3 ed M6, caricate con una pellicola negativa BW la prima e con una invertibile a colori la seconda. Dopo aver sviluppato i due rulli li ho confrontati con gli scatti digitali della M10. Credimi, della resa della pellicola non avevano assolutamente nulla. Zero.
Non dico siano di qualità inferiore, anzi... ma sicuramente diversa. E, ad uno sguardo un po' attento, certe differenze picchiano in faccia. Poi può piacere più un mood rispetto all'altro, ma lì si entra nel soggettivo.
Quindi, posso dire che come esperienza d'uso ci si può anche convincere di avere in mano una M6 ma con la consapevolezza che i risultati non saranno mai uguali. E neppure simili a quelle di "un rullino deciso a priori o anche a posteriori".
IMHO

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 12:39

Dopo aver sviluppato i due rulli li ho confrontati con gli scatti digitali della M10. Credimi, della resa della pellicola non avevano assolutamente nulla. Zero.

Io sempre pensato che la serie M sia per vocazione e sostanza solo quella che si serve della pellicola e di conseguenza mi sono sempre astenuto dall'acquisto di una M digitale, ritenendolo quasi un affronto al mio passato di laicista.
Premesso un tanto, mi piacerebbe tuttavia sapere come sia avvenuto questo confronto tra il risultato della digitale e quello della pellicola negativa e invertibile. Ad es. il negativo è stato stampato su carta e così pure il file digitale? E il confronto con l'invertibile? Proiettore digitale contro proiettore per diapositive? O si tratta di osservazioni spannometriche fatte ad occhio da uno che vuole vedere quel che corrisponde alle sue intime convinzioni? In altre parole, se si dice che sono cose diverse vorrei che una siffatta conclusione venisse fondata su criteri il più possibile oggettivi.

user120016
avatar
inviato il 22 Novembre 2020 ore 15:10

@Fabio1951

mi piacerebbe tuttavia sapere come sia avvenuto questo confronto tra il risultato della digitale e quello della pellicola negativa e invertibile. Ad es. il negativo è stato stampato su carta e così pure il file digitale? E il confronto con l'invertibile? Proiettore digitale contro proiettore per diapositive?


osservazione corretta a cui rispondo volentieri. E premetto che questo confronto mi è stato chiesto esplicitamente da un caro amico che era con me mentre eseguivamo le prove e che poi ha acquistato la sua bella M10.
Dunque nessun interesse o faziosità da parte mia, in un senso o nell'altro.
Innanzitutto abbiamo cercato di riprodurre già in fase di scatto delle immagini confrontabili. Quindi, stesse focali, stesso punto di ripresa, stessa sensibilità ISO e soprattutto stesse condizioni di luce (scatti eseguiti a 1-2 minuti di distanza tra loro). Ritengo sia la modalità più rigorosa che potessimo mettere in atto in fase di scatto.

A questo punto viene il difficile, essendo sistemi ad output diverso, il confronto è inevitabilmente sbilanciato in un senso o nell'altro, ma abbiamo cercato di essere oggettivi anche in tal senso. abbiamo scelto 3 negativi BW che ci sembravano adeguati per il confronto. Li ho stampati da ingranditore, in camera oscura, su carta baritata.
Gli stessi tre scatti digitali li abbiamo affidati ad un laboratorio di fiducia in modo che facesse le stampe sempre su carta baritata. E qui, ammetto, si è giocato sul terreno della pellicola.
La pellicola invertibile l'abbiamo confrontata con proiettore vs visione a schermo (un Eizo 32 pollici calibrato). E qui grosso modo si è giocato quasi ad armi pari. Non ho fatto scansioni perché non sono munito di scanner adeguato.

Il risultato è stato condiviso da entrambi nonché da altri amici appassionati come noi, che hanno concordato sulla diversità dei risultati. Nitidezza ed incisione elevatissima delle immagini nel digitale, con files molto "crispy" come dicono quelli bravi, ottima resistenza al flare, dettaglio presente anche nelle alte luci ed elevata capacità di recupero nelle ombre.

Riguardo alle immagini analogiche, passaggi tonali molto meno secchi, maggior ricchezza nella gamma dei grigi, dettagli molto più morbidi e sfocato più graduale con effetto meno "nervoso" nel passaggio dei diversi piani e sulla profondità di campo (non mi viene un termine migliore).


O si tratta di osservazioni spannometriche fatte ad occhio da uno che vuole vedere quel che corrisponde alle sue intime convinzioni?

Purtroppo certi parametri non possono che essere soggettivi. Del resto non ci siamo messi a fotografare mire ottiche e linee per millimetro come un test MTF. Ma la percezione generale è stata comune a tutti gli osservatori interpellati.
Poi, ognuno ha tratto le sue conclusioni tant'è che il mio amico ha acquistato la digitale e ne è molto soddisfatto. Io sicuramente non la userei nemmeno se me la regalassero (e ci tengo a precisare che non si tratta della classica situazione della volpe con l'uva, perché ho speso e spendo tuttora cifre esorbitanti per il mio materiale analogico, per cui una M10 sarebbe perfettamente alla portata del mio budget). Quindi non avevo minimamente bisogno di vedere qualcosa che corrisponde alle mie convinzioni. Mi ritengo una persona intellettualmente onesta e soprattutto non sono sponsorizzato da qualcuno come alcuni sedicenti guru che girano sul web e che devono orientare gli acquisti del loro gregge di seguaci. Per di più, ho usato il digitale in passato con la curiosità di chi esplora un mondo nuovo e senza alcun preconcetto. Non mi ha soddisfatto e dunque l'ho accantonato senza rimpianti (tanto più che la mia attrezzatura digitale è felicemente passata a mia moglie).


In altre parole, se si dice che sono cose diverse vorrei che una siffatta conclusione venisse fondata su criteri il più possibile oggettivi.

Spero di esser stato esauriente. In caso contrario, a fine lockdown, sarò ben felice di mettere a tua disposizione le stampe che sicuramente ho ancora in studio da qualche parte.;-)

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 16:09

Domenico, permettimi di darti del tu come se fossi ancora un leicista. Non avevo certo intenti polemici, ma solo la curiosità di vedere confermata o meno, ma con dati un po' più autorevoli, quella che in premessa avevo già affermato essere la mia intima convinzione, non suffragata, purtroppo, da alcuna prova o test. Ti ringrazio moltissimo per la tua esauriente quanto gentile risposta e mi pare che tu e il tuo amico abbiate fatto veramente tanto e di più per poter approfondire questa tematica delle M digitale e analogica. Mi pare di poter dedurre che quelle che erano mie intime convinzioni siano sostanzialmente state confermate dalla prova empirica da voi portata a termine. Un tempo era più semplice: bastava mettere la stessa diapositiva su una M e su una fotocamera di altro produttore e venivano subito fuori le diversità tra le ottiche Leitz e le altre! Il digitale a mio avviso appiattisce alquanto le caratteristiche e alla fine scegliere oggi una M digitale lo si può fare solo per amore verso il telemetro. Ciao, Fabio

avatarjunior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 22:43

Tutto verissimo anche a mio parere, quello che intendevo con fotografare con un m6 e poi sceglier e il rullino a posteriori lo intendo solo nella fase di scatto, in quanto dimensioni, peso e mirino sono molto molto simili e avendo messo L esposizione spot anche le mie movenze durante lo scatto con la mia m6 ttl e questa m10 sono identiche, detto ciò sono d accordo con te la pellicola ha una resa totalmente diversa, L ultimo anno ho usato esclusivamente la mia m6 e una Fuji 6x9 e ho imparato a conoscere vari formati e molte pellicole, e il mio gusto personale volge ancora a favore delle pellicole, specie se si parla di bianco e nero o di positivi, ma mentre per il bianco e nero trovo che sia un piacere anche lo sviluppo per il colore non lo è affatto, i colori della m10 sono i colori per me più belli che una digitale mi abbia sfornato senza post-produzioni, ma non raggiungono i colori di un ektachrome o un portra in compenso però i file sono molto più lavorabili, immediati ed economici :)

user120016
avatar
inviato il 23 Novembre 2020 ore 6:28

@Fabio, possiamo darci del tu indipendentemente dal fatto di essere leicisti o meno. Uso con soddisfazione decine di fotocamere e banchi ottici di ogni brand e formato, quindi Leica è uno tra questi ma non l'unico.
Per il resto, sono felice che il mio esperimento casalingo abbia confermato una tua impressione.
Riguardo al fatto che il digitale abbia appiattito un po' tutto mi trovi d'accordo. Ormai tutti i costruttori sono costretti ad uniformarsi al mercato. La gente vuole mirrorless piccole e leggere? Tutti a produrre quelle. La gente vuole ottiche ipernitide? Tutti a produrre quelle. Ed inevitabilmente tutto tenderà ad essere noiosamente uguale. Se poi si pensa che con i preset dei vari software di ritocco è possibile simulare una certa resa indipendentemente dal sensore e dall'ottica usata, si capisce come i risultati vengano ulteriormente livellati.
Un bene o un male? Non sta a me dirlo, ma sinceramente io preferisco ancora uno strumento che abbia il suo timbro ed il suo carattere. Poi starà a me aggiungere il mio stile ed il mio linguaggio. Ma la sintassi la scelgo io, non gli ingegneri giapponesi o tedeschi ;-)

user120016
avatar
inviato il 23 Novembre 2020 ore 6:38

@Andrea
Se parliamo di esperienza d'uso, sicuramente sì, si somigliano. Così come mi trovi d'accordo sul fatto che l'analogico si porti dietro un fascino ed una manualità quasi artigiana che va oltre lo scatto e continua in camera oscura. Indubbiamente il colore richiede molto più lavoro del BW (soprattutto in stampa) ma è anche vero che ti dà molto più spazio di manovra nelle scelte personali e creative (parlo di negativo colore). Su invertibile, che sia ektachrome o Velvia, c'è poco da essere creativi: la perfezione è impossibile da migliorare...
Ovviamente la comodità del digitale è indiscutibile. Ma del resto capita anche a me di preparare la cena con i "quattro salti in padella" quando torno tardi da lavoro. Ma se ho tempo, gli gnocchi alla sorrentina o la parmigiana di melanzane preferisco prepararli con le mie mani... ;-)
E lo dico sotto voce, senza voler minimamente offendere i digitofili convinti.

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2020 ore 8:53

@Domenico addirittura paragonare il digitale ai 4 salti in padella.
Come disse Toto' " ma mi faccia il piacere!"

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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