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Fotografare i gruccioni e ghiandaie marine lontano dai nidi e senza disturbo


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avatarjunior
inviato il 24 Giugno 2020 ore 19:36

Io non ho mai chiesto nulla a nessuno, i siti me li sono trovata da sola e mi son pure, da sola, costruita 3 capanni, sono scesa con la muta in acqua per collocare posatoi, ho costruito mangiatoie fotogeniche con trapano e viti . Il topic è stato aperto per condividere esperienze di appostamento, che variano in base al posto e agli individui presenti per evitare disturbi all'avifauna visto che troppo spesso vengono accusati fotografi senza motivo.
Io le mie ghiandaie le ho sulle balle di fieno perchè erano gli unici posatoi disponibili oltre ai paletti del divieto di caccia poco fotogenici. Pazienza, ma preferisco così. le balle di fieno erano a 100 metri dal nido. I soggetti studiati spaziavano un area di circa 200mt di diametro. In questo periodo sono nati i pulli e stanno sui fili per non perdere di vista il nido. Foto belle? Forse mai, chissà... sto studiando di piazzare dei posatoi fatti da me a 50 mt in una zona di caccia, cioè coltivata e piena di insetti. Non so se funzionerà. 1 posatoio a L e 1 paletto. Sono diffidenti da auto e capanni, l'auto nemmeno con la rete mimetica ai finestrini digeriscono. Con i gruccioni nessun problema, capanni e auto a 10mt e se ne infischiano, lo stesso qualsiasi posatoio metti. Loro preferiscono quelli a rami tipo a L, quelli usati anche per il martin pescatore, altezza 2 mt. Sono arrivata tardi al sito causa lockdown quindi mi manca minimo un mese preparatorio, andrà molto meglio il prossimo anno.

avatarjunior
inviato il 24 Giugno 2020 ore 19:44

Forse ho allugato troppo: il senso è non ho bisogno di sapere come si fotografa la ghiandaia o i gruccioni senza disturbo, basta pazienza e osservazione. Volevo farlo sapere anche agli altri e condividere esperienze.

avatarsupporter
inviato il 24 Giugno 2020 ore 20:44

Un tema che meriterebbe più che una discussione un articolo. I gruccioni sono in incremento in Italia e prediligono spazi aperti non coltivati come pascoli di bufale e di pecore e persino grandi parchi cittadini con attività agricola compatibile con la presenza di insetti. Meglio fotografarli nei posatoi che si scelgono, su un albero o su qualche rametto di cespuglio a una certa distanza dai nidi. Conosco meglio le ghiandaie marine che sono corvidi e pertanto molto più diffidenti nei confronti dei fotografi. Predano grandi insetti e piccoli vertebrati. Le ho fotografate molto bene mentre scendevano a paracadute da un filo elettrico sul pascolo sottostante di mucche per catturare infallibilmente una preda che spesso il maschio portava alla femmina. Ero con la macchina su una strada bianca e quando il soggetto è ripartito per guadagnare quota, ho scattato questa foto.

www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2797921

Suggerisco a chi vuole trovarle di frequentare prati e pascoli naturali in pianura fino alla bassa montagna. La condizione essenziale è la presenza degli insetti che con l'agricoltura intensiva scompaiono del tutto. D'altra parte moltissime specie di uccelli diventa insettivora in primavera. Trova gli insetti e troverai anche gli uccelli.

avatarmoderator
inviato il 24 Giugno 2020 ore 21:17

Nella mia zona ve ne sono tantissimi ed è molto facile fotografarli anche da vicino in quanto sufficientemente grandi e tolleranti della presenza umana. Io mi attrezzo con apsc e 300 mm oppure full frame e 400mm, capanno mobile, posatoio abbastanza alto (oltre i 2 mt). .... Se ci si piazza con un capanno mobile davanti al loro posatoio preferito ad una distanza oltre i 5 mt essi non vi considereranno nemmeno e le foto saranno spettacolari.


Diciamo che i parametri sono molto variabili ... personalmente preferisco usare una focale più lunga come i 600/840mm su sensore apsH (1.3x ovvero 780-1092mm) oppure i classici 600 su sensore apsC (1.6x ovvero 960mm equiv.ti al formato 35mm)... questo per disturbare il meno possibile e anche per non ricorrere a crop spinti.

Comunque la fotografia naturalistica è un mix tra esplorazione, osservazione, pianificazione, resistenza .... oltre ad un bricciolo di fortuna (essere al posto giusto nel momento giusto)

Cool

avatarjunior
inviato il 25 Giugno 2020 ore 11:50

Trova gli insetti e troverai anche gli uccelli.


Esattamente, la catena alimentare. Che parte anche da certi concimi. terreni e colture.

Ellemme nella mia zona i gruccioni sono veramente tantissimi ed abbastanza confidenti, girano nei piani alti dei quartieri, nidificano in terreni adiacenti a grandi parcheggi, incontrano tantissime persone a piedi quindi ti considerano poco. In verità anche le ghiandaie marine, una volta stavo piantando dei paletti per un capanno e ne avevo una bella appollaiata a 10mt, forse non si preoccupava di me perchè io non mi preoccupavo di lei. Diciamo che se tutto scorresse come natura, ovvero ognuno degli umani si facesse i fatti propri il disturbo sarebbe limitato ma purtroppo noi le "puntiamo".

avatarsenior
inviato il 25 Giugno 2020 ore 12:33

... alla fine dovrebbe essere il buon senso a regolare tutto - le situazioni sono variabili da zona a zona e i soggetti sono abitudinari - la cosa rende facile e di basso impatto anche l`avvicinamento, come può creare disturbo una qualunque variazione - esempio personale - Gruccioni sulle sponde del Magra - parete di nidificazione a pochi metri dalla riva, regolarmente frequentata da pescatori - dopo prime caute visite in movimento, ho deciso x il capanno mobile a ca 10mt (non ero interessato ai nidi ma ai posatoi già presenti sopra la parete di nidificazione) - quando mi sono reso conto, che, alla curiosità seguiva diffidenza, ho desistito - poi ho acceso il cervello MrGreen - la volta successiva, ho raccolto una canna (abbondante in zona), piantata sulla riva stile canna da pesca, messo seggiolino e.... neppure mi consideravano, posandosi vicino senza problemi, (i Gruccioni, xche I pescatori devono avermi preso x sc... mo) - idem Civetta sul muraglione e sotto casa - tutti i gg le facevo il “pelo" passando in macchina o scooter - appena provavo un appostamento, in macchina, dietro agli alberi, sdraiato in mezzo ai rovi con telo mimetico... Niente, restava rintanata - anche in questo caso ho attivato il neurone - salito in macchina, messo in folle su strada in discesa, reflex e 400 in mano, piede sul freno e vai...! - raffica di 5 scatti, reflex che vola sul sedile del passeggero, mani sul volante, piede sul freno, ho fatto la curva in contromano ma vabbè... missione compiuta - peccato che, essendo in vista, qualche "babbuino" ha pensato bene di fotografarla dentro la tana con il cellulare.... Ovviamente e' sparita - in sostanza si devono fare un po' di valutazioni - lo scorso anno a S. Rossore ci siamo messi a cercare i Daini nelle Arene... ! - Non conoscendo bene la zona è le abitudini dei soggetti, ci siamo fermati a fare merenda, senza rendercene conto, proprio in uno dei sentieri di transito - ci ha raggiunti un fotografo, che gentilmente, spiegandoci la situazione, ci ha invitato a spostarci - gli errori ci stanno, sapere di commetterli pur di portare a casa lo scatto, ti inserisce in una categoria da cui spero di tenermi lontano....

avatarmoderator
inviato il 25 Giugno 2020 ore 14:02

Attendo il gruccione con tecnica panning Mauryg11 ;-)

avatarsenior
inviato il 25 Giugno 2020 ore 16:16

... e bravo, mi dici niente MrGreen - - - personalmente lo trovo il punto di arrivo della foto naturalistica - ad oggi solo pochi riescono a portare a casa scatti di alto livello in questo contesto (io mi fermo a scatti in ambito sportivo, decisamente + facili... però ogni tanto ci provo Sorry) - certo vi sono formidabili fotografi naturalisti, ma va da se che fare panning con un 500 f4 o simili, montate su treppiede, non e' proprio la condizione ideale x il panning

avatarjunior
inviato il 25 Giugno 2020 ore 18:08

Chi pubblica foto ai nidi, secondo me, dovrebbe avere l'accortezza di accompagnarle con qualche nota che spieghi che sono state fatte SENZA RECARE DISTURBO e quanto lunga sia stata la loro preparazione. Penso che chi pubblica foto di un certo livello non sia uno che si improvvisa e che abbia utilizzato accorgimenti per evitare di arrecare danno. Purtroppo non sappiamo chi vede queste foto ed è meglio evitare che qualche imitatore goffo o poco coscienzioso faccia disastri.

avatarjunior
inviato il 25 Giugno 2020 ore 19:05

Una discussione piena di spunti interessanti, grazie a chi l'ha aperta e agli intervenuti.

Aggiungo una curiosità che potrà interessare qualcuno. Abito in Campania, ai limiti di una città, Caserta, ai limiti di una vasta campagna sulle rive del Volturno. Qui ogni anno vedo arrivare i gruccioni (e meno frequentemente qualche ghiandaia marina) ma sono estremamente schivi, un comportamento assolutamente diverso da quello descritto qui. Cacciano, ad esempio, nel pressi del parcheggio nel luogo dove lavoro, lungo un canale di irrigazione, ma basta "rallentare" durante il passaggio in auto per metterli in fuga dai loro posatoi lungo il canale. Le colonie inoltre sono molto piccole, poco più di dieci individui, e non ho ma trovato (ne cercato per la verità) i siti di nidificazioni.



avatarsenior
inviato il 25 Giugno 2020 ore 23:21

Marco C
Come è stato già scritto, devi avere pazienza e farli abituare nel tempo, molto tempo!
Adesso osserva le loro abitudini, dove si posano, i tragitti ecc, da lontano col binocolo.
L'anno prossimo fai tesoro di quanto hai imparato, comincia a preparare prima che arrivino, quando ancora non ci sono puoi provare a sistemare un posatoio, sistemare appena la vegetazione, poi non devi modificare più nulla; durante la sistemazione dei nidi stai ben lontano, non disturbare, intanto "imparano" a vederti. Col tempo ti avvicini leggermente e controlli il comportamento, ricorda che sono loro a farti capire se hai osato troppo! un po' alla volta con un po' di fortuna potrebbero concederti qualche bello scatto alla giusta distanza per un 400 su APS.
Quanto ai posatoi più o meno fotogenici o il giusto sfondo...non è un argomento che mi interessa, se si posano sul paletto del divieto di caccia che problema c'è, se a loro piace?
Ma a me piace la natura così come è, non ho mai costruito mangiatoie o laghetti per fotografare, nè ho tagliato o spostato vegetazione ai fini fotografici.
In linea generale comunque trovo che bisognerebbe essere meno fotografi e più naturalisti, frequentare un gruppo di ornitologi (anche dilettanti, purchè seri), meglio se impegnati a supporto di una delle tante campagne di ricerca fa imparare tante cose e volendo offre anche la possibilità di fare belle fotografie, per esempio durante la sorveglianza di specie a rischio, con la guida attenta di persone competenti.

avatarjunior
inviato il 26 Giugno 2020 ore 8:56

Grazie mille per i consigli, non ho ancora provato ad avvicinarli "fotograficamente" e mi colpiva la differenza comportamentale. Però proverò senz'altro seguendo l'approccio descritto da te e da altri in questo forum, che mi pare più sicuramente più interessante e responsabile. Saluti.

avatarjunior
inviato il 26 Giugno 2020 ore 10:29

Marco C, il prossimo anno dove cacciano metti un posatoio con ramo alto 2 mt oppure uno fatto da un ramo lungo orizzontale posato su due forcelle, a loro sarà d'aiuto per battere gli insetti togliendo il pungiglione e farne dono alla compagna. Io ho trovato una parete immensa quest'anno con tantissimi nidi ma senza posatoi. Appena se ne vanno li porterò, un pò per loro e uno almeno per me MrGreen lontano dalla parete ovviamente


avatarjunior
inviato il 09 Luglio 2020 ore 17:34

Ciao a tutti, riprendo il topic per concludere l'esperienza riguardante la ripresa della ghiandaia marina, da vicino e lontana dal nido (nella mia galleria trovate le foto). E' stata una lotta dura, molto! i 3 esemplari che seguivo erano parecchio diffidenti ed avevano nidificato in un posto poco fotogenico, restava soltanto l'ipotesi di fare foto in volo, dall'auto, da lontano, magari con fisso e moltiplicatore + crop. Io la volevo posata e da vicino con ottica liscia ma questi avevano paura del capanno mobile quindi era inutile posizionare un capanno vicino ai loro posatoi abituali. Queste birbanti hanno poi il vizio di cacciare insetti su campi coltivati privati quindi entrare in un terreno privato ed abusarne con posizionamento capanni ti lascia parecchi dubbi sul da farsi. Ho tentato lo stesso, la sera ho montato un capanno piccolissimo posticcio a più di 50mt dal nido completamente mimetizzato con il verde dell'ambiente circostante accanto ad un rudere che si trovava in un campo vicino ma non troppo alle balle di fieno che amano tanto. Ho posizionato un posatoio a l, uno a paletto a 12 metri ma non gli sono piaciuti (per ora, più avanti chissà). Il giorno seguente sveglia alle 4, entro in capanno con il semibuio alle 5 e verso le 6,45 lei è arrivata! Vicina ! PDR alla mia altezza, come la volevo io! L'unica perplessità: non solo gli dò fastidio io, i capanni mobili, le auto e quant'altro ma gli danno molto fastidio gli scatti, si gira e ti guarda. Quindi anche mimetizzata gli ho dato fastidio lo stesso. 1 ora di sessione e poi, una volta allontanata dal sito di caccia (ne hanno tanti, girano ) smonta macchina e gimbal e via al lavoro. La situazione non era delle più comode, freddo, seduta in terra con un cuscino, formiche e zanzare a go go, ottica a pelo del capanno completamente mascherata da doppia rete mimetica quindi poca escursione a sx e dx e visibilità quasi inesistente. Però ho vinto io MrGreen le foto non sono un granchè, non sono sul posatoio figo, all'alba gli iso volano quindi per contenerli rischi il micromosso, rischi che il capanno venga spaccato, che il contadino si arrabbi, rischi di non potervi accedere mai più. Sono le prime foto da vicino e mi accontento, non sono foto venute dalla botta di c. ma il risultato di un mese di osservazione, uscite a vuoto, binocolo, delusioni, imprecazioni, montaggio del capanno a 50 gradi, scavi per i posatoi sulla terra che pareva marmo ecc..

Purtroppo la storia non è a lieto fine, dopo la pubblicazione delle foto arrivano gli "avvoltoi" o i "cuculi" quelli che non ti considerano nemmeno di striscio ma quando posti le foto della ghiandaia marina sui social ti scrivono per poter essere invitati nel capanno. Mi rivolgo a loro: queste foto non sono per tutti, la ghiandaia non è il pettirosso o la garzetta. E' un soggetto di non facile avvistamento e ripresa e dietro una fotografia potrebbe esserci un lavoro che mette alla prova la volontà, la pazienza e la determinazione quindi anche se non interessa il viaggio ma solo la meta vi chiedo gentilmente di portare rispetto per chi si fa un mazzo tanto per uno scatto banale senza creare danni o disturbi e magari si fa un mese di binocolo mentre voi siete a scattare sotto i nidi e a divertirvi. So che queste parole saranno inutili ma le ho volute specificare, oltre che condividere l'esperienza con gli utenti del forum che ringrazio visto che mi hanno letto e sopportato fin qui. Baci e buona luce!

avatarjunior
inviato il 09 Luglio 2020 ore 17:51

Brava, è giusto far capire che certi risultati si ottengono con dedizione, studio e sacrificio.
Proprio per questo diventano preziosi.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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