| inviato il 30 Maggio 2020 ore 15:55
“ Come ha detto Stile 70,... si e' una storia creata a posteriori....... ma... neanche tanto creata, piu' che altro messa in luce
Le sue foto mi hanno colpito , la Vivian aveva una sensibilita' particolare,
e una visione fotografica non comune se consideriamo la sua occupazione e le possibilita' mediatiche delll'epoca „
Ciao speedking! sono d'accordo con te (nel blog cerco proprio di dire questo). La Maier intanto aveva occhio nella scelta della macchina fotografica, poi anche per quanto riguarda luce e composizione è una maestra. Se poi consideriamo l'epoca nella quale scattava ed il fatto che non aveva nessuno, in quanto pioniera, sul quale basarsi è indubbio il fatto che sia una delle più grandi di sempre.
Grazie per la visita, a presto!  |
| inviato il 30 Maggio 2020 ore 16:00
“ Ciao! Mi sono letta la storia della Maier, mai avuto a conoscenza fino ad ora.
Lei non ha mai valorizzato al livello pubblico le foto perché ha ritenuto la fotografia come un passatempo, non come business. Difatti non si trovano foto composte che seguono le regole e le tecniche, ma bensì instantanee come dice il blog. Ritrae i dettagli che vuole mostrare lei, fa il gioco di mettere a fuoco e sfocare in una maniera da fare "effetto ricordo".
Se avesse saputo che poteva ricavarci qualcosa con le sue foto, si sarebbe salvata dai problemi economici. „
Ciao jug, mi fa piacere che grazie al mio articolo hai avuto la possibilità di conoscere una raffinatissima artista come la Maier!  Mi sono posto più volte la domanda sul perché non abbia mai voluto mostrare le sue foto.
Grazie per la visita e per la lettura, a presto! |
| inviato il 30 Maggio 2020 ore 16:10
“ Non credo che la Maier al suo tempo avrebbe potuto guadagnare qualche dollaro dalle sue foto e il motivo è molto semplice, fotografava la quotidianità del suo tempo che tutti avevano sotto i loro occhi 24 ore al giorno. Le sue foto sono belle oggi, e forse ancora di più per tutti noi che non siamo cresciuti e nemmeno l'abbiamo mai vista dal vivo quell' America, che siamo cresciuti con la frase che qui " non è mica l'America " Quindi lei aveva un vantaggio ma solo sulla carta. Io ho guardato in giro ma foto degli anni 50 di Modena, di Parigi o di Madrid nessuno le vuole e nemmeno gratis. Interessante la macchina fotografica che usava agli inizi, ovvero gli scatti che girano per la maggiore: Ho contattato la casa madre qualche hanno fa e mi hanno detto che si trattava di una Rolleiflex K4-A con numeri di matricola che vanno dal 1.200.000 e 1.298.999 e poi dal 1.401.000 e 1.427.999 per un tole di reflex prodotte dal Giugno 1951 al Marzo 1954 di 109.000 Unità. Io ne ho trovata una in Francia ad Avignone, quindi in provenza, tenuta benissimo e funzionante per 280 euro mi pare già 6 anni fa. „
Altro spunto molto interessante Musicapiccinini!
Per quanto riguarda la commerciabilità di alcune foto io credo che siano due i fattori predominanti: autore e rarità. A questi due ci aggiungo la differenza con il presente (se fotografi qualcosa che in 70 anni non ha mutato il suo aspetto non hai tra le mani una foto interessante).
Se è funzionante la macchina che hai preso hai fatto un vero affare (magari chi l'ha venduta non conosceva il suo reale valore) e se hai fatto alcune foto ti prego di condividerle.
Io a New York in un enorme negozio di elettronica (tra cui migliaia tra fotocamere ed obiettivi) ho visto una rolleiflex da 5000$ (ma non ricordo se fosse appartenuta a qualcuno famoso)
Grazie ancora per il tuo contributo, a presto! |
| inviato il 30 Maggio 2020 ore 16:40
[QUOTEè una pioniera del genere (assieme a Weegee, del quale ho parlato in un altro articolo) quote Ninuzzo82
Ciao :-)
Non solo Wegee, ma anche (soprattutto) Diane Arbus, Lisette Model,Robert Frank,Garry Winogrand,William Klein,Joel Meyerowitz ed altri
Ho il documentario,il genere e' quello di quegli anni, la street, quella che tanti cercano di fare anche adesso, ma il piu' delle volte fanno street senza aver visto e analizzato questi fotografi, semplicemente scattano foto di gente che cammina per strada postproducendole in BN.
Vi allego un link su Gary Winograd:
medium.com/@pescod/10-cose-che-garry-winogrand-pu%C3%B2-insegnarvi-sul
Anche lui ha lasciato migliaia di foto scattate neanche sviluppate, un po' come la Mayer.
A differenza della Mayer era un fotografo nel senso che era il suo lavoro, la Mayer forse non ne aveva il tempo , la voglia o l'ambizione di farne un lavoro e semplicemente gli bastava scattare e archiviare anche solo mentalmente.
Un saluto :-)
Francesco] „
Ciao Francesco, grazie per il tuo validissimo spunto!
Si. ce ne sono anche degli altri, tutti validissimi, ma ho citato solo Weegee perché degli altri non avevo ancora pubblicato degli articoli (che farò in futuro comunque).
Grazie per il tuo contributo, a presto.
|
| inviato il 30 Maggio 2020 ore 19:37
La Rolleiflex che usava Vivian Maier che ho descritto sopra non ha molto valore perchè si tratta di un modello poco ricercato anche perchè è sprovvisto di esposimetro e davvero datato. Quelle che valgono sono la f 2.8 e la f 3.5 degli anni 60. Il modello che ho trovato l'ho pagato il giusto perchè in buone condizioni poi non penso che chi me l'ha venduta sapesse che era il modello che usava la Maier. Per le foto ora che mi sono comprato un'esposimetro Seconic posso provarla e posterò sicuramente le foto, in bianco e nero, ma tenete basse le aspettative... |
| inviato il 30 Maggio 2020 ore 20:55
Bell'articolo Nino.
Mi permetto di condividere un mio pensiero,
a prescindere dal marketing che ci sia dietro,
ci troviamo davanti ad un maestro della Fotografia. |
| inviato il 30 Maggio 2020 ore 21:33
“ Non credo che la Maier al suo tempo avrebbe potuto guadagnare qualche dollaro dalle sue foto e il motivo è molto semplice, fotografava la quotidianità del suo tempo che tutti avevano sotto i loro occhi 24 ore al giorno. „
@Musicapiccini: non sarebbero vendute come foto da professionista, è vero. Però sono foto di dove lei viaggiava e dove si documentava. Potevano almeno finire sui libri di storia o documentari in genere, dato che sono foto fatte nell'arco di 50 anni. Almeno penso...
Ninuzzo: è interessante leggere le storie di fotografia e fotografi, come è interessante leggere le opinioni degli utenti sul forum :) |
| inviato il 01 Giugno 2020 ore 11:29
“ La Rolleiflex che usava Vivian Maier che ho descritto sopra non ha molto valore perchè si tratta di un modello poco ricercato anche perchè è sprovvisto di esposimetro e davvero datato. Quelle che valgono sono la f 2.8 e la f 3.5 degli anni 60. Il modello che ho trovato l'ho pagato il giusto perchè in buone condizioni poi non penso che chi me l'ha venduta sapesse che era il modello che usava la Maier. Per le foto ora che mi sono comprato un'esposimetro Seconic posso provarla e posterò sicuramente le foto, in bianco e nero, ma tenete basse le aspettative... „
Io sono curioso di vederle, e sono sicuro che il risultato sarà sorprendente (soprattutto se farai qualche ritratto), perché quel formato è davvero interessante |
| inviato il 01 Giugno 2020 ore 11:32
“ Bell'articolo Nino.
Mi permetto di condividere un mio pensiero,
a prescindere dal marketing che ci sia dietro,
ci troviamo davanti ad un maestro della Fotografia. „
Si,aveva davvero un occhio eccezionale la Maier
Grazie per l'intervento, darò una lettura al link che hai mandato, grazie, a presto! |
| inviato il 01 Giugno 2020 ore 11:35
“ Ninuzzo: è interessante leggere le storie di fotografia e fotografi, come è interessante leggere le opinioni degli utenti sul forum :) „
Sono d'accordo, trovo il confronto molto utile e costruttivo
E sono onorato che trovi interessante il mio articolo Jug, mi è da stimolo a continuare ed a migliorarmi.
Grazie, a presto |
| inviato il 01 Giugno 2020 ore 11:55
Ninuzzo82 grazie per la condivisione. |
| inviato il 01 Giugno 2020 ore 12:21
“ Ninuzzo82 grazie per la condivisione. „
Indaco grazie a te per l'attenzione
A presto |
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