| inviato il 31 Maggio 2020 ore 14:26
ma, secondo me il CoC non dipende tanto dalla dimensione del sensore quanto dalla dimensione del sensel cioè dalla densità di pixel sul sensore, quanto più denso tanto più piccoli sono i sensel e tanto più piccolo è il circolo di confusione ed inversamente tanto maggiore l'ingrandimento possibile. I calcolatori più sofisticati della PdC che si trovano in rete consentono di specificare non tanto la dimensione del sensore quanto la dimensione in micron del lato del sensel. Se consideriamo una Canon 5Ds con 50 megapix ed una vecchia Canon 60D da 18megapix, hanno la stessa dimensione del sensel e quindi identico CoC anche se la prima è una FF e la seconda una APS-c |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 14:48
Andrea, non sono sicuro sia proprio così ma non voglio neanche dire che sia sbagliato...
Io il COC cerco proprio di non prenderlo in considerazione proprio per la sua "non unicità" ...
L'ho tirato in ballo giusto perchè uno si può domandare come mai cambiando formato cambiano anche (di poco) le misure della PdC...
E comunque non sono il tipo da farsi grossi problemi quando scatta...
Cosa me ne frega se la PdC è di 2 metri o di 2mt e 5cm?
E se calcolo la PdC per il soggetto a 1.2mt e invece è a 1.3?
Naaaah... non fa per me fare i calcoli.
Se voglio tanta PdC uso una focale corta e un diaframma chiuso. Punto.
In quarant'anni ho sempre fatto così e sono contento dei risultati. |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 14:59
Condivido l'opinione di PaoloMcmlx |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 15:00
Secondo me vanno distinti 2 aspetti, altrimenti è facile che si creino divergenze di opinioni :
- nel calcolo della pdc l'anello debole è il CoC, ma questo interesserà più che altro chi ingrandisce al monitor
- nella manovra iperfocale, (da non confondere con la distanza iperfocale) in pratica non si mette a fuoco. |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 15:15
A mio avviso il coc è la cosa più importante nel considerare la nitidezza che si ricerca. Per questo se non interessa lo sfocato, bisogna conoscere i valori di mtf dell'obiettivo e scegliere il diaframma che ci fornisce il maggior dettaglio possibile.... sempre che interessi.
Se fotografo in formato 35mm e sto aoperando un 24 mm devo sapere nella foto di paesaggio che sto scattando se riesco omeno a vedere la targa di quella automobile posta a 5 km di distanza |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 16:03
@Lorenzo1910: ti dirò che alla fine è come dici tu, bisogna andare sul pratico e, alla fine la prima cosa da chiedersi scattando ad un paesaggio è se e quale sia il soggetto principale. Se ho un soggetto importante a 5 metri di distanza e la iperfocale mi dice invece che dovrei mettere a fuoco a 8 metri personalmente me ne sbatto dell'iperfocale e metto a fuoco ad 5 metri, se proprio voglio molta profondità di campo chiudo ad f11 con un 35mm su FF o anche ad f16 con un 50mm ma se non conto le foglioline sugli alberi della montagna dietro pazienza. Se ho due soggetti importanti posti uno a 2mt e l'altro diciamo a 3,5mt e li voglio perfettamente nitidi con un 50mm su FF metto f9 e poi la messa a fuoco la metto approssimativamente a 2,75 e la perfeziono con il Live View al massimo ingrandimento facendo avanti e indietro tra i due soggetti. Ovviamente su cavalletto altrimenti questo approccio è impossibile. |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 16:05
Ma tornando al mio quesito su Ansel Adams nessuno mi sa dire perché quell'accento sulla chiusura diaframma ad f64 avendo a disposizione i basculaggi delle stendarde? Non metteva a fuoco basculando? Nessuno sa nulla di preciso sulla tecnica per focheggiare usata da Ansel Adams? |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 16:36
Intanto f/64 (ma non era f/32?) è legato al formato (prima che arrivi qualcuno che vuole scattare a f/64 con il m4/3)
Poi i basculaggio ti permette di "allinearti" e recuperare qualcosa.... Ma non fa miracoli... Sempre un diaframma chiuso serve...
@Bergat
Quanti scelgono la fotocamera in base al CoC?
A me non è mai capitato.
E considera che parecchi non sanno neanche cosa sia.
Le priorità, se non sei uno che ci lavora e ci porta a casa la pagnotta, sono altre. |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 16:37
“ Il focus stacking si funziona bene ma è stato inventato per usi molto particolari non per la foto di paesaggio.....per la macro spinta, per usi scientifici, ecc... „
Si ma oggi come oggi, uno strumento in più c'è, perché non usarlo? Io lo faccio da tempo per i paesaggi e mi viene naturale perché mi dà molta più libertà pagando il prezzo di dover poi gestire qualche cosa che eventualmente si muove tra uno scatto e l'altro (ma anche qui gli algoritmi di fusione spesso ci mettono direttamente una pezza). Comunque stiamo parlando di tre scatti, come un bracketing espositivo non di uno sforzo immane. Tra l'altro ieri stavo provando un super macro e la' lo stacking spinto è necessario. Ecco provando un paio di software che vanno per la maggiore, helicon focus e zerenestacker, vedo che quest'ultimo cita pure applicazioni landscape: www.zerenesystems.com/cms/stacker/docs/tutorials/stackinglandscapes
Quindi non mi pare idea malsana usare lo stacking anche per paesaggistica.
“ Nessuno sa nulla di preciso sulla tecnica per focheggiare usata da Ansel Adams? „
Ansel Adams avrebbe usato oggi tutte le tecniche che il mondo può fornirgli. |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 17:27
Premesso che, se si fanno paesaggi, basta chiudere i due mitici STOP o EV dall'apertura massima dell'ottica e mettere a fuoco all'infinito per avere tutto a fuoco nel paesaggio, sta cosa della PdC, ricordiamoci non esiste posta nel modo in cui è stata posta.
Infatti la PdC è correlata al circolo di confusione: e cioè al limite di che cosa riesce a distinguere ad un certo ingrandimento.
Ai miei tempi la PdC se stampavi 10X15 era una cosa (molto permissiva) se stampavi 70X100 era tutt'altra, tanto che il formato 135 (l'odierno FF) difficilmente ti consentiva di stampare così in grande, senza perdere definizione (salvo usare pellicole apposite da 12-25 ISO ed ovviamente sempre e solo in BN).
Oggi poiché ingrandire ad infinito fino a vedere i singoli pixel è un gioco da ragazzi, anzi da click, ci perdiamo in questi discorsi accademici, dimenticandoci che una foto da 2-3MPX si vede benissimo su di un monitor: basta non ingrandire!
Infatti il formato video HD è proprio 2MPX e nessuno si è mai lamentato, mentre il 4K è 8MPX, ma quasi nessuno sa come effettivamente si si guarda (tanto che quasi nessuno si accorge effettivamente della differenza da HD) ...
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| inviato il 31 Maggio 2020 ore 19:55
..ciao a tutti...visto che ognuno ha la propria ricetta, penso di sperimentare, come ha detto qualcuno
..parto da tabella DOF e poi controllo..se ok continuo, altrimenti provo a modificare parametri..
grazie a tutti.. |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 21:33
Perfetto!
La sperimentazione è la madre della fotografia!
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