| inviato il 19 Maggio 2020 ore 10:42
Buongiorno a tutti amici appassionati della paesaggistica! 
Volevo porvi alcuni quesiti riguardanti questo genere fotografico ambientato nei boschi, sottogenere che personalmente trovo alquanto ostico essenzialmente per due motivi:
1- luce, quasi sempre poca o appiattita;
2- elementi del paesaggio...tra rami, foglie, tronchi, rocce, fiori e tutto il resto, la "texture" del bosco è talmente complessa che trovare una composizione efficace risulta spesso impossibile (almeno per me);
ecco che allora vi chiedo, come vi approcciate a questo tipo di foto? ci sono delle accortezze per rendere il tutto più piacevole? quali scelte fate poi eventualmente in post-produzione? come gestite le texture particolarmente complesse?
Grazie a tutti quelli che vorranno partecipare alla discussione e un saluto! 
|
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 18:29
Ciao Luca, premetto che sono un pippa, comunque nella gestione della luce all'interno del bosco credo che l'utilizzo di un polarizzatore possa aiutarti.
Oltre alle ovvie ore di alba e tramonto, credo che siano molto interessanti tutte quelle situazioni un po' più particolari come la nebbia d'autunno oppure le nevicate e le gelate invernali.
Diciamo che in linea generale, se è una giornata di tempo bello con il sole che spacca, mi concentro più sulla ricerca del dettaglio, piuttosto che sulla ricerca del paesaggio |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 19:10
Purtroppo non c'è molto da fare, temo.
La luce è quella che è ed ovviamente c'è una gran differenza tra cielo e zone interne di un bosco. Come ha già spiegato Luigi, ci sono condizioni migliori e più facili da sfruttare. Con la luce dura o con una certa differenza di luce si può giocare più sui grandi contrasti e le silhouette, ma non è sempre facile.
Il treppiedi - di quelli con gambe indipendenti le une dalle altre - ci vuole per forza (o almeno un mini treppiedi, con i suoi pro ed i suoi contro), altrimenti ti troverai a dover appoggiare la macchina fotografica su qualche roccia o tronco (ammesso che ci siano) e non è certo il massimo. E' bene avere anche il telecomando per lo scatto.
Per quanto riguarda gli elementi di paesaggio io cerco di mettere non troppi elementi all'interno, per cercare di creare composizioni abbastanza pulite ed armoniche: non è necessario mettere dentro tutto, guardo alcuni elementi e cerco un punto di ripresa ed una composizione che li esaltino (alle volte ci riesco altre volte meno). Mettere dentro il fotogramma tutto quanto può implicare che sia difficile capire pure quale sia il soggetto principale ed alcuni possono rubarsi l'attenzione a vicenda.
Con l'esperienza ed il tempo si impara a valutare bene. L'importante è cercare di dedicare qualche minuto ad osservare la scena: fare foto al volo, sopratutto quando si è in compagnia di altre persone che non hanno la passione per la fotografia può essere controproducente. Mi è capitato e per lo più mi veniva da fare foto ricordo: alcune foto non erano il massimo, anzi le trovavo insoddisfacenti.
Un polarizzatore è una buona avercelo dietro. Per quanto riguarda la post produzione io ne faccio tendenzialmente poca: contrasto, livelli o curve, talvolta un pizzico di saturazione, eventuale sistematina di luminosità (se ho sbagliato qualcosina), se serve un pizzico di maschera di contrasto generale... |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 19:44
“ tra rami, foglie, tronchi, rocce, fiori e tutto il resto, la "texture" del bosco è talmente complessa che trovare una composizione efficace risulta spesso impossibile „
Mi pare che la prima cosa che devi affrontare sia rispondere alla domanda: qual è il mio soggetto?
Il problema tecnico verrà dopo.
Il bosco è uno dei miei ambienti preferiti per la fotografia.
Personalmente lo affronto considerandolo come un grande organismo vivente, composto a sua volta da tanti soggetti viventi autonomi.
Un albero può essere importante (fotograficamente) e di solito lo è quando lo si include nel suo contesto.
Io lo vedo come se fosse un individuo. Cerco di vedere le caratteristiche che lo distinguono.
Un albero è un essere vivente particolare: per tutta la sua vita percepisce il mondo sempre da un unico punto di vista e soddisfa i propri bisogni essenziali senza spostarsi mai. Per questo devi un po' "metterti nei suoi panni", è un soggetto che non puoi affrontare come affronteresti una persona o un animale.
Vai in giro da solo, trovati un posto che ti piace e fermati (come l'albero). Guardati attorno, ascolta, e poco a poco i soggetti salteranno fuori. Se ti sposti, come fanno di continuo uomini e animali per trovare ciò che cercano, non entrerai in sintonia con quel mondo.
|
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 19:48
Meglio con il sole non più alto di 25 gradi sull'orizzonte. Quindi sole radente questo per avere tra bosco e luce piena una ridotta gamma dinamica compatibile con quella della fotocamera. In luoghi bui (come il bosco) è meglio esporre sulle alte luci tenendo bassi gli iso e affidandosi alla gamma dinamica della fotocamera (che abbiamo aiutato scegliendo ore prossime al tardo pomeriggio o alla prima mattina). D'inverno è più facile per la mancanza del fogliame ma c'è un forte contrasto fra versante illuminato e versante al buio. In compenso il sole è basso anche a mezzogiorno. Per la composizione si cerca un albero dai rami bassi o un cespuglio o alcuni di questi elementi e se ne fanno i punti forti dell'inquadratura magari ponendoli negli incroci della regola dei terzi, privilegiando il terzo basso dell'immagine per dare slancio ai tronchi. Io cerco di fare così ma non sempre ci riesco. In post l'unica cosa da fare per il soggetto in questione è tenere le ombre abbastanza chiuse da mascherare il rumore tanto (tanto chiuse) o poco che sia. |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 21:39
Anche le rocce possono essere dei buoni punti di interesse, ma di solito occupano troppo spazio alla base per permettere buone composizioni. |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 8:22
Bel punto di vista e buoni consigli, Ale Z. 
“ Anche le rocce possono essere dei buoni punti di interesse, ma di solito occupano troppo spazio alla base per permettere buone composizioni. „
Micio, per le roccie dipende tutto dal fatto se possono essere i soggetti principali (o fra quelli principali) ed in questo caso bisogna cercare una composizione che li esalti (pensiamo ad esempio ai faraglioni o alle scogliere), oppure se possono fornire elementi utili alla composizione (ad esempio diventando il posatoio per qualche foglia o facendo da quinta treatrale o aiutino a convogliare in qualche modo l'attenzione od altro ancora).
Questa è almeno l'idea che mi sono fatto. Poi magari ci sono elementi a cui non ho pensato.  |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 8:28
Io ho una galleria che si si chiama proprio "songs from the wood"... Se c'è qualcosa che ti piace fammi qualche domanda specifica, così partiamo dal concreto! |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 9:06
Il bosco è sicuramente un soggetto difficile, e secondo me i maggiori problemi sono 3:
Cercare una composizione il più pulita possibile, come è stato detto il bosco ha davvero tantissimi elementi e riordinarli non è assolutamente semplice.
Un modo per riuscirci potrebbe essere quello di scegliere un soggetto e poi, con calma, girandoci attorno ma anche abbassandoci trovare il pdr migliore.
Altro problema, è la luce, anch'essa è molto importante per facilitare la lettura di una foto e renderla più semplice.
Se le zone di luce e ombre sono molteplici e forti queste renderanno la foto caotica, una lama di luce o cmq un fascio di luce preciso potrebbe invece aiutare a mettere in risalto il soggetto e quindi aiutare a mettere ordine alla foto.
Una foto senza luce può risultare troppo piatta.
Il terzo problema è logistico, ovviamente la luce bassa o cmq la luce del pomeriggio tardo è sicuramente migliore rispetto a quella di mezzogiorno, purtroppo però i boschi sono un terreno difficile per cui scattare in un bosco nel tardo pomeriggio significa tornare all'auto con il buio e questo non è consigliabile o comunque personalmente non mi entusiasma.
Guardando le foto di Angus, molto belle, trovo composizioni pulite (vicino a ruscelli e cascatelle il bosco è sempre più pulito) e un bel utilizzo della luce.
Questa è quella che preferisco www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2528275&l=it |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 9:29
“ Il terzo problema è logistico, ovviamente la luce bassa o cmq la luce del pomeriggio tardo è sicuramente migliore rispetto a quella di mezzogiorno, purtroppo però i boschi sono un terreno difficile per cui scattare in un bosco nel tardo pomeriggio significa tornare all'auto con il buio e questo non è consigliabile o comunque personalmente non mi entusiasma. „
Sì, non è il massimo. Dipende se si fa un'escursione di un giorno oppure se si prevede di pernottare almeno una notte presso qualche rifugio/ex foresteria/campeggio nelle vicinanze. Se si è da soli non è proprio il massimo e bisogna stare attentissimi (io non l'ho mai fatto ed avrei un certo timore).
Poi dipende anche dalla lunghezza e dal tempo impiegato per il percorso: ci sono anche percorsi della durata di due ore. |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 15:40
“ purtroppo però i boschi sono un terreno difficile per cui scattare in un bosco nel tardo pomeriggio significa tornare all'auto con il buio e questo non è consigliabile o comunque personalmente non mi entusiasma „
A meno che non sia vicino ad aree urbane, il bosco è un posto molto sicuro.
Nel dubbio basta andare in due e naturalmente occorre sempre la lampada frontale con ricambio di batterie. |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 18:34
Intanto volevo ringraziare tutti per la partecipazione alla discussione.
Un complimento in particolare ad Angus per la galleria, meravigliosa.
Guardando le foto di Angus (che mi sembra decisamente bravo nel cogliere l'essenza del bosco) e cercando di trovare un po una quadra generale, direi:
1- Soggetto in primo piano bello nitido e sempre ben rappresentato che copra almeno più di 1/3 del fotogramma;
2- Secondo piano e sfondo a fuoco ma non nitidi (questo secondo me è importante perché riduce la texture generata da rami e foglie togliendo "frastuono" all'immagine);
3- Zero cielo;
4- Infiltrazioni di luci/foschia (a volte anche post-prodotte?) sempre con l'intento di ridurre la texture in secondo piano/sfondo;
5- Sapiente utilizzo di luci e ombre, vignettature e maschere di luminosità (senza paura di rendere parti del fotogramma nero o quasi);
P.S. Micio ho dato uno sguardo anche alle tue foto e devo dire che ritrovo nei tuoi scatti lo stesso "problema" (se di problema possiamo parlare...alla fine è sempre questione di gusto) che ho nei miei, ovvero l'eccessiva caoticità della texture generata dall'insieme rami+foglie+rocce...comincio a credere che la soluzione a questo sia ridurre la nitidezza nelle aree del fotogramma che non devono catalizzare l'attenzione. |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 18:44
Puoi sempre usare un 16mm aperto a F2,8!  |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
