| inviato il 08 Maggio 2020 ore 8:54
Alcuni prodotti erano legati ad eventi cancellati o spostati di 12 mesi.
In questo forse a Sony è andata peggio che a Nikon e Canon visto che loro hanno presentato "solo" un paio di reflex pro destinate a pochi professionisti ed ancora meno appassionati. Macchine che saranno sicuramente vendute a chi ha esaurito il ciclo di vita della propria macchina.
Detto questo, non avendo la sfera di cristallo, volendo mettermi nei panni di un manager del settore, avrei davvero molti dubbi.
Intanto finché non arrivano cure o vaccini la situazione di incertezza rende impossibile pianificare qualcosa, a prescindere dalla fascia di costo, semplicemente perché non potendo muoversi liberamente è difficile fare foto.
Ma anche una volta arrivate le soluzioni al problema sanitario resta da capire la situazione economica, ed ecco che si aggiunge un altro periodo di totale o parziale attesa per capire come si mettono le cose.
Per come la vedo io, l'unica parte di mercato che si muoverà decentemente sarà quella dell'usato, alimentata da chi vende per monetizzare o per razionalizzare il corredo, a beneficio di chi può spendere qualcosa in fotografia.
Con i listino attuali del nuovo serviranno promozioni, sopratutto nella fascia media, quella che comunque richiede investimenti economicamente importanti per la maggioranza della popolazione.
Per dire una A7III viaggia più o meno sui 1800/2000 euro solo corpo, cifre simili sono richieste dalla concorrenza. Sono circa 1,5/2 mensilità di un lavoratore medio. Difficile immaginare un gran numero di persone che investono così tanto senza avere sicurezze e senza vendere qualcosa per ammortizzare la spesa.
Non voglio essere pessimista, secondo me le cose sono destinate a ripartire e questa fase di crisi può essere utile per rimetterci in ordine le idee. Certo però che non basteranno poche settimane per superare la crisi. |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 9:21
Una crisi del genere causa la contrazione dei consumi non solo per chi ha perso in parte o totalmente il reddito che aveva in precedenza, ma anche per chi non è stato toccato, perché l'incertezza del futuro scoraggia nuovi acquisti.
Nel caso della fotografia, anche per altri settori commerciali che producono oggetti a forte contenuto tecnologico, i modelli futuri dovrebbero già essere pronti, e la loro uscita sul mercato, magari programmato per ora o per i prossimi mesi, è facile che verrà rimandata.
Le politiche commerciali dipenderanno da quanto effettivamente il mercato si contrarrà ma pure dalla situazione finanziaria delle case produttrici: alcune potranno permettersi di aspettare, ma magari ci sarà qualcuno costretto a sparare le cartucce che ha, nel tentativo di incrementare le vendite e recuperare liquidità.
E' una situazione molto particolare, assolutamente imprevedibile fino a qualche mese fa.
E' probabile che il mercato dell'usato aumenterà di volume, e qui si potranno fare affari. |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 9:23
“ Se si stampa nuova moneta significa che ne circola di più, il valore della moneta stessa diminuisce, e quindi aumenta l'inflazione. „
Ma l'inflazione non è una cosa negativa per forza, chi ha debiti (per lo più i poveri cristi) ci guadagna, la gente non tesaurizza per paura di trovarsi con carta straccia, spende e riparte l'economia.
Per cui l'inflazione non è tutto sto mostro che si dice.
L'assenza di inflazione conviene a chi ha crediti (le banche, che hanno anche i media, che raccontano quanto dannosa sia l'inflazione.).
|
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 9:52
Vista anche la difficoltà che sta colpendo i rivenditori, non è da escludere che a breve si presentino offerte di vari negozi per liberarsi di ciò che hanno in casa e monetizzare un po', cosa che nel breve termine farà felici chi vuole comprare (e può farlo). |
user28347 | inviato il 08 Maggio 2020 ore 10:00
finalmente ci teniamo quel che abbiamo e faremo il meglio che possiamo,teniamola in mano e impariamo,dai che ce la facciamo e tante belle foto partoriamo.vi è piaciuta la rima |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 10:01
“ Vista anche la difficoltà che sta colpendo i rivenditori, non è da escludere che a breve si presentino offerte di vari negozi per liberarsi di ciò che hanno in casa e monetizzare un po', cosa che nel breve termine farà felici chi vuole comprare (e può farlo). „
Credo anch'io che succederà questo |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 10:13
In Italia, in passato, abbiamo convissuto a lungo con una inflazione elevata (oltre il 10%) e non era certo una situazione fsemplice.
E' vero che i debiti (pregressi) pesano di meno, ma è altrettanto vero che il denaro, e quindi gli stipendi, perdono potere di acquisto.
Nei tempi dell'inflazione elevata della lira, ogni tanto si manifestava l'altra faccia dell'inflazione: la svalutazione.
Dall'oggi al domani arrivava la legnata e le tue lirette valevano magari il 10% in meno, quindi tutto quello che si comprava all'estero lo pagavi il 10% in più, ma non solo, perché anche le cose prodotte in Italia erano trasportate con un camion e la benzina si pagava in dollari, che quindi valevano di più rispetto alla Lira.
Tutto ciò conveniva all'industria che vedeva i suoi prodotti più competitivi sui mercati esteri, e quindi si rilanciava la produzione, e poi i debiti delle industrie, questi sì sicuramente, pesavano di meno.
Naturalmente tutto ciò sulle spalle di operai o comunque persone a reddito fisso, che si vedevano la paga di fatto decurtata.
Le cose non sono mai così facili.
|
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 11:38
“ Naturalmente tutto ciò sulle spalle di operai o comunque persone a reddito fisso, che si vedevano la paga di fatto decurtata. „
Senonché i contratti collettivi di allora prevedevano l'adeguamento salariale ogni anno e non ogni tre anni come oggi. E poi questo fatto cozza sia con l'assenza quasi totale di emigrazione sud/nord in quegli anni, sia con il fatto che all'epoca con un solo stipendio da operaio si riuscivano a far studiare anche tre figli.
L'euro ci ha rovinato, insieme a certa politica al servizio dello straniero, di cui è figlio. |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 11:42
“ Le cose non sono mai così facili.
„
Esatto, ed è per questo che dobbiamo diffidare da chi propone soluzioni semplici a problemi complessi. Sono quasi sempre incompetenti, se non apertamente in malafede. In ogni caso meglio evitare di scivolare nella politica, cosa che qui, giustamente, non è consentita.
Tornando alla fotografia in questa discussione si dice che la D6 è in consegna:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3585261
E' già qualcosa, anche se in questo momento in cui gli spostamenti sono così limitati l'idea di avere una macchina nuova non mi attira per niente. Credo che per parecchio tempo mi farò bastare quello che ho. Il mio contributo all'economia andrà a finire in altri settori. |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 11:47
La cosiddetta "scala mobile" compensava solo in parte l'inflazione, dubito fortemente che una famiglia mono reddito con una sola persona che faceva l'operaio, potesse mandare tre figli all'università.
La favoletta dell'euro che ci ha rovinato non regge proprio, ma stiamo andato OT di brutto, rischiando di fare una discussione politica.
Forse è meglio tornare a parlare del mercato delle macchine fotografiche. |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 12:30
Cyber: + 1, e, come giustamente fatto notare, meglio fermarsi qui.
Sul versante prettamente fotografico, per quel che può interessare, personalmente e da tempo ho finalmente trovato la pace, ho ancora in previsione uno, forse due obiettivi, roba da poco, ma possono tranquillamente aspettare tempi migliori, assai migliori. |
user198779 | inviato il 08 Maggio 2020 ore 13:40
Bo non che dire mi pare che in molti non abbiamo capito bene cosa é successo , che sta ancora succedendo e le conseguenze che ci saranno in futuro.
Ora come ora è l'ultima delle mie preoccupazioni un aggiornamento del mio corredo e non vedo nessuna scimmia all'orizzonte.
Fortunatamente non ho problemi economici e ho fin troppa attrezzatura perché mi è sempre piaciuto acquistare fotocamere vecchie e nuove .
Ma ora con questa situazione sperperare dei soldi per delle voglie non mi pare proprio il caso. 
|
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 13:48
La mia impressione è che sin'ora ancora non si avvertono i sintomi della recessione e soprattutto non sappiamo quanto potrebbe essere profonda e quanto durerà. Possiamo solo immaginare, per quanto riguarda noi italiani, che l'enorme debito pubblico al 170% del PIL in qualche modo, in futuro, saremo chiamati a sanificarlo. I percettori di reddito fisso si vedono accreditato lo stipendio e per ora si accorgono solo che mele e pere al mercato non si prendono a meno di euro 3,50. Ma per quanto riguarda le pmi non sappiamo quante di loro sopravviveranno, stessa cosa per le partite IVA."In America hanno Trump", in America hanno anche 26 milioni di disoccupati in 5 settimane...e la storia ci insegna che i loro venti arrivano sempre in Europa. Con questo voglio dire che il futuro dei prossimi due anni non ci è dato di sapere. E, per tornar al discorso del tread, le case fotografiche metteranno pure sul mercato quanto hanno di pronto, ma penso che poi si metteranno in standby per studiare il mercato e adeguare i modelli futuri a quei settori o nicchie che meno avranno sofferto la recessione e che avranno le disponibilità e l'interesse agli upgrade. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
