| inviato il 29 Aprile 2020 ore 22:12
Salve, una domanda per i più esperti. Nei grafici dei test dei monitor viene rappresentato un triangolo di area cromatica in cui sono compresi i colori che il monitor riesce a riprodurre. Questo triangolo viene poi sovrapposto all'area della gamma srgb ed rgb in modo da avere un confronto sulla copertura totale o parziale del monitor. Mi chiedevo: l'area triangolare del colori coperti dal monitor è approssimata in difetto e semplificata ad una forma triangolare od in realtá sarebbe un area di forma irregolare con picchi esterni al triangolo? In sostanza, i colori che il monitor riesce a riprodurre fedelmente sono solo esclusivamente all'interno di quel triangolo o ci sono delle piccole aree esterne che il monitor comunque riesce a riprodurre? |
| inviato il 30 Aprile 2020 ore 16:18
Secondo me i 3 spigoli del triangolo rappresentano il colore dei 3 pixel del colore primario rappresentati da quel monitor, quindi tutti i colori rappresentabili sono una combinazione di quei 3 colori e non è possibile uscire dall' area del triangolo. Se ad esempio spegni uno dei 3 colori primari, puoi solo rappresentare i colori presenti sulla retta che congiunge gli altri 2 colori. |
| inviato il 30 Aprile 2020 ore 17:20
Qualora i colori rappresentabili siano all'interno di quel triangolo come si comportano fisicamente i pixel che devono rappresentare un colore fuori della gamma cromatica del monitor? Rimangono spenti,producono un colore casuale o lo approssimano alla tonalità più vicina? Mi chiedevo tutto ciò ragionando sul fatto di aprire una foto con profilo rgb ,con un software che legge correttamente il profilo rgb ma visualizzandola su un monitor con copertura srgb o parziale srgb. Se da capture nxd apro lo stesso raw con profilo colore srgb e poi con rgb nel secondo caso la foto ha colori po più intensi e saturi come se il monitor riuscisse a riprodurre tonalità oltre il campo srgb o cercando di visualizzarle e approssimandole restituisca un immagine più satura e meno piatta. |
| inviato il 30 Aprile 2020 ore 17:46
Il triangolo è una rappresentazione bidimensionale dei colori che il monitor è in grado di rappresentare, e la rappresentazione, il triangolo, si chiama "gamut". Meglio sarebbe disporre della rappresentazione tridimensionale, così uno vede anche le lumonosità rappresentabili, oltre i colori, e per avere i modelli 3D, la rappresentazione 3D,basta profilare il monitor e disporre di un lettore di profili ICC. Se un colore o una luminosità resta fuori dalla rappresentazione (gamut del monitor) ossia dalle capacità riproduttive del monitor, il monitor te le taglia e non te lo mostra, semplicissimo. E stop. E' per quello che ci vogliono monitor a grande gamut per mettere a punto foto migliori. In digitale, il monitor, semplicemente, sostituisce i tuoi occhi, il monitor sono i tuoi occhi, ed è dunque meglio assai spendere in monitor che in fotocamere ed ottiche In Fotografia, per ficcare dentro il gamut di presentazione dell'immagine finita i colori o le luminosità che sono di fuori, sia a monitor o su stampa, ci vuole un programma di fotoritocco adatto, e se te lo fa fare, devi scegliere tu quale criterio applicare alla roba che sta fuori per ficcarla dentro, alterando ovviamente l'immagine finita. Il criterio lo puoi scegliere tra un certo numero di criteri che il programma ti mette a disposizione, e si chiama "intento di rendering": esiste il Colorimetrico Relativo, il Percettivo, il Colorimetrico Assoluto e quello di Saturazione, e ciascuno ha i suoi proe contro. Scegliendo quello migliore per quella immagine , ottieni l'immagine migliore a monitor o stampata. Per scegliere il migliore, non si va a razzo di cane, ma bisogna fare la simnoulazione software dell'immagine finita, comparando i vari intenti di rendering: l'operazione si chiama "soft proofing" ed è una delle parti più delicate del processo di fotoritocco, bisogna sia sapere quello che si fa, che conoscere benissimo la propria attrezzatura soprattutto se si stampa. Il fatto che in fase di conversione di RAW tu usi spazi colore diversi, impattano in modo diverso sulla visione a monitor, a seconda che il monitor sia un mezzo cesso (gamut circa 100% dello spazio colore sRGB), o sia buono (gamut circa 100% dello spazio colore Adobe RGB) Lo spazio colore ProPhoto RGB è troppo grande per tutti i monitor, nemmeno lontanamente ce la fanno a rappresentare i colori e la dinamica di quelo spazio colore, ma è l'unico spazio colre di conversione di RAW che ce la fa a rappresentare quasi tutta la gamma cromatica e dinamica che una moderna fotocamera cattura, e per fare fotoritocco fatto bene, soprattutto se uno stampa, sarebbe bene usare quello e poi lavorare molto attentamente in soft proofing e riprese di fotoritocco per ficcare in gamut di presentazione finita, tutto quello che con ProPhoto resta fuori, e spesso è veramente tanto. Ma è ProPhoto quello che fa fare foto migliori a chi lavora bene in fotoritocco. |
| inviato il 30 Aprile 2020 ore 21:43
Quindi aprendo una foto con un software ,che naturalmente rispetti i profili colore, ció che si vede su un monitor è sempre il risultato di un intento di rendering che viene eseguito rispetto al gamut del monitor e tutte le informazioni esterne a questo campo vengono compresse all'interno? I colori come tu dici tagliati verrebbero convertiti ad una tonalità compresa nel gamut del monitor cercando di alterare il meno possibile la percezione della foto. Tornando all'esempio di aprire la stessa foto con profilo srgb ed rgb con software che rispetta i profili colore il risultato è diverso perché l'intento di rendering (predefinito)che il software applica da rgb a gamut monitor o da srgb a gamut monitor produce un effetto visivo diverso. È così o ho capito male? |
| inviato il 01 Maggio 2020 ore 12:34
Secondo me un buon software dovrebbe riportare il colore reale della immagine reale sul punto più vicino di quel campo triangolare, il problema è che pure il Raw originale è composto da soli 3 colori primari, quindi già nel Raw c' è una "compressione" dei colori, che comunque, sempre secondo me, dovrebbe essere molto buona, accettabile. |
| inviato il 01 Maggio 2020 ore 16:43
"È così o ho capito male?" Hai capito male. Se hai un monitor che riescea rappresentare solo lo spazio colore sRGB, gamut uguale a sRGB, che tu converta il RAW in sRGB o Adobe RGB non vedi differenza, perchè se converti in Adobe RGB il monitor ti taglia tutto quello fuori sRGB e ti lascia vedere quello che c'è in sRGB. Se hai un monitor che riesce a rappresentare lo spazio colore Adobe RGB, gamut praticamente uguale a Adobe RGB, se converti il RAW in sRGB o Adobe RGB allora la differenza la vedi, in Adobe RGB l'immagine è più plastica e più colorata. Il driver del monitor non usa alcun intento di rendering, quello che non ci entra nel suo gamut, come colori e dinamica, taglia e stop. |
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