| inviato il 29 Maggio 2020 ore 9:22
Concordo sul "dalle tempo"... all'inizio fa un po' fatica a decollare, complice anche il doppiaggio in italiano di qualità non proprio straordinaria... |
| inviato il 29 Maggio 2020 ore 10:43
Non guardo più la tv "normale" da circa 8 anni perchè non abbozzo più la pubblicità ad oltranza quindi prime e netflix sono il mio unico ambiente multimediale per i telegiornali leggo solo online un regionale e via telefonino le news. Non so nemmeno che canali ci sono sul digitale terrestre...giuro! Nel frattempo sto a rota di serie ecco la mia classifica:
1) Lost in space...sarà che mi era piaciuto il libro
2) The expanse...si fa sempre più seguire
3) Travellers peccato che sia stata sospesa la 4 serie e credo non andranno oltre
4) Sabrina (la guardo coi ragazzi...anche se inizio a far fatica si è passati da una commediola a quasi uno splatter)
5) La casa di carta...che mi tiene sempre attaccato a fare le maratone per via delle idee geniali...fantastico
6) The 100
7) The rain
8) See...quasi porno su alcune scene molto cruda ma interessante
mi fermo qui anche se ce ne sono molte altre...infatti sto valutando le vostre
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| inviato il 29 Maggio 2020 ore 14:01
Una cosa molto ben fatta di fantascienza è the loop . solo bisogna arrivare all'ultima puntata per apprezzarla |
| inviato il 29 Maggio 2020 ore 14:02
In pausa pure quella e mi stava piacendo... |
| inviato il 29 Maggio 2020 ore 14:14
segnalo The OA...che mi sta intrippando già dalla seconda puntata |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 10:57
Su Netflix, miniserie poliziesca di loro produzione, “The Woods” (Estate di morte). |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 12:59
Stasera la terza serie di Dark su netflix |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 13:04
The OA è molto particolare, ho guardato la prima serie e l'ho apprezzata, non ho ancora trovato il momento per guardare la seconda, ma è un tipo di serie che devi aver voglia di vedere |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 22:30
Su amazon ( piattaforma che confrrma una media qualitativa molteplici volte superiore a netflix sebbene ridotta come catalogo) segnalo:
- tales from the loop miglior fotografia vista degli ultimi in fatto di serie tv e anche ottima soundtrack
- future man serie molto divertente ( e finalmente perche fare qualche risata è una chimera ultimamente) rifacendosi scherzosamente un po a ritorno al futuro e terminator |
| inviato il 01 Luglio 2020 ore 14:44
Ho provato a guardare Dark e... no!
Già dopo la prima puntata avrei voluto mollare, visto che non avevo trovato il minimo motivo per continuare, ma mi sembrava di dover dare un po' di fiducia agli sceneggiatori, così ho proseguito, con molta fatica e soprattutto tanta noia.
Continuavo a pensare a serie TV recenti, soprattutto a “Leftovers”, “Revenants”, “The Killing” (tutte smesse per noia) e “ True Detective ” (un capolavoro la prima stagione, confusa la seconda, buona la terza).
S P O I L E R (ma pochi)
Interni poco illuminati, anche quando ci sono delle finestre queste sono sempre semicoperte dalle tende, luci fioche, colori tendenti al verdastro-azzurro-spento molto di moda.
Atmosfere cupe, cieli sempre (ma sempre!?!) nuvolosi, e tanta pioggia. Possibile che per giorni e giorni (e anni diversi) non sia mai spuntato il sole? un frammento di cielo sereno?
Tutti i personaggi, sia adulti che adolescenti, con la stessa espressione stordita, dialoghi sottovoce, borbottati, lenti. Tutti parlano nello stesso modo, guardano nello stesso modo desolato, addirittura vestono nello stesso modo spiegazzato. Nessuno azzarda un sorriso, non un personaggio si distingue dagli altri per carattere, storia, personalità. Manichini intercambiabili e dimenticabili.
La storia? Non ho trovato neppure quella. E dire che sono stato un divoratore di fantascienza (Dick e Ballard gli autori preferiti), e i viaggi nel tempo sono uno dei temi che ho frequentato di più.
Ma qui per arrivare a un barlume di struttura narrativa, un accenno di storia da seguire, bisogna arrivare almeno alla quinta o sesta puntata. Per trovare poi dei dialoghi imbarazzanti su Einstein, i buchi neri ecc. tra un orologiaio (che sembra ricoprire il ruolo dello scienziato pazzo di millemila film) intento a costruire una macchinetta del tempo portatile, e il solito, banale, incappucciato che si aggira qua e là con aria torva.
Tutto mi è sembrato insopportabilmente rallentato, diluito fino a dosi omeopatiche (ovvero il niente), in modo da permettere la produzione di una serie potenzialmente infinita di puntate.
Dimentico qualcosa? sì, le luci (spesso neon) che sfrigolano intermittenti come in ogni David Lynch, il pupazzetto di legno nel bosco preso da "True Detective” (stagione 1), i bambini in bicicletta nel bosco visti sempre in "True Detective” (stagione 3), la pioggia di uccelli morti come in “Melancholia” di Von Trier, il libro “Viaggio nel tempo” che arriva pari pari da “Donnie Darko".
Avevo smesso alla sesta puntata, poi mi sono fatto forza e dopo qualche giorno ho proseguito fino alla fine della prima stagione. Addirittura mi sono trovato a guardare agnizioni che sembravano tratte da qualche libro di Carolina Invernizio ( allora lui è mio padre, e io sono suo zio! ma lei è mia nonna, e ho baciato mia zia! ) o puntata di Dinasty con l'immancabile cattiva dentro che vuole vendicarsi dell'ex amante.
E il tunnel nel bosco che sembra Grand Hotel , il film con Greta Garbo e Joan Crawford, ovvero " gente che va gente che viene ".
Basta definitivamente.
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Su suggerimento di un amico cinefilo, ho iniziato a guardare " La fantastica Signora Maisel " (Amazon) temendo che con un titolo del genere si trattasse di una cosa per casalinghe disperate. Invece no!
E' una serie recitata in modo magnifico, con ambientazioni, scene e costumi da oscar, lieve, spiritosa, a volte da vere sghignazzate.
La trama (pochi spoiler): fine anni 50, una giovane moglie della alta borghesia ebrea di New York nella prima puntata viene mollata dal marito (dirigente aziendale con velleità di attore di cabaret) che se ne va per vivere con la segretaria. La moglie in vestaglia a pizzi, esce di casa sotto la pioggia, torna nel malfamato club dove si esibiva il marito, sale sul palco ubriaca e... lì inizia la sua carriera di cabarettista comica. La sua "spalla" è l' aggressiva, maleducata, sboccata, gestrice del locale, spesso scambiata per un uomo, forse lesbica, che decide di diventare la sua manager.
Ricorda molto Woody Allen per i dialoghi fulminanti e veloci, ma con battute più feroci e poco politically correct.
Ho divorato le prime otto puntate della prima serie, ma non voglio abbuffarmi troppo, ne guarderò tre-quattro a settimana per godere per più tempo (ci sono tre stagioni e la quarta in arrivo.)
it.wikipedia.org/wiki/La_fantastica_signora_Maisel
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| inviato il 01 Luglio 2020 ore 14:50
Se ti è piaciuto “True Detective” la prima stagione (un capolavoro concordo) credo che ti piacerà anche "Estate di morte" ("The Woods"), sebbene differente come stile di narrazione, ambientazione e atmosfere.
“ Su suggerimento di un amico cinefilo, ho iniziato a guardare "La fantastica Signora Meisel"... „
Aggiunta tra i preferiti! 
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| inviato il 20 Luglio 2020 ore 23:53
Qualcuno sa cosa sia e dove sia questa location, presa dalla terza stagione de "La casa di carta"?
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| inviato il 21 Luglio 2020 ore 0:10
Le mie preferite:
Walking dead;
Breaking bad;
Better call Saul;
Dark;
Narcos;
La notte del giudizio
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| inviato il 21 Luglio 2020 ore 0:26
E' proprio lui...
Grazie!
Gran bel posto...
Vedo adesso che ci sono le rovine di altri due eremi più a sud.
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