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Auto anni 80/90 erano davvero indomabili?


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avatarsupporter
inviato il 12 Aprile 2020 ore 21:49

Discussione molto interessante.

Il commento di Steff mi ha fatto morire dalle risate Sorriso
Comunque, tutte vere le vostre considerazioni.
Sicuramente bisognava avere più manico e sensibilità perché le possibilità di ammazzarsi, stamparsi su un muro o aprire nuove strade erano molto concrete ed erano direttamente proporzionali alla pesantezza del piede destro.

Io ho avuto la fortuna di viverle anche perché a casa nostra c'è stata sempre una forte passione per l'automobilismo sportivo...iniziata da mio padre, un vero folle MrGreen

L'auto che ho nel cuore e che ricordo davvero con tanto piacere e nostalgia è la Ford Sierra Cosworth. Mio padre fu il secondo della città ad acquistarla, era la quattro porte (la berlina), 204 cv. Suscitò grande scalpore ai tempi perché si diffuse la voce che una berlina sportiva era in grado di impensierire auto del calibro di Maserati (dei cessi all'epoca) e Ferrari. Ci siamo divertiti con quella Cosworth, era la due ruote motrici (trazione posteriore), poi fecero la 4x4. Mio padre la guidava da paura, ma lui avrebbe dovuto fare il pilota...ce l'ha nel sangue.

La Cosworth di cui vi parlavo però non era questa, ma quella che dopo svariati anni mio padre riuscì ad acquistare: una RS, preparata da Eggenberger. Eggenberger, per chi non lo sapesse, era il preparatore svizzero che fece diventare la RS500 campione del mondo nel campionato Gran Turismo alla fine degli anni '80. Quando arrivarono sui circuiti le Ford Cosworth RS diventarono le auto da battere.

Già la RS era un gioiello, figuratevi che il vecchio proprietario da cui mio padre acquistò la RS ne aveva altre due: una 'normale', una preparata in Italia...poi, altro folle, si imbattè in questo mostro griffato dal pazzo preparatore svizzero e la comprò.

Dopo svariati anni il vecchio proprietario purtroppo ebbe una malattia e morì. Benché fosse una famiglia benestante e ci fossero figli maschi adulti, nessuno di loro volle mettere mano a quel gioiello; troppo ostica, troppo estrema. Ed è in quella circostanza che il destino volle che ad acquistarla fossimo noi.

Frizione in rame, doppi iniettori, una turbina di un camion adattata per lei, assetto Bilstein; intercooler e vaschette tutte in alluminio. Insomma, ogni pezzo era stato sostituito. Appena varcava i 3.500/4.000 giri al minuto ti dovevi fare il segno della croce. Dal terminale tutto in acciaio fatto a mano fuoriusciva un rombo che solo a ricordarlo mi viene la pelle d'oca. Se si era in grado di tenerla costantemente a quei regimi in un tracciato misto veloce faceva letteralmente paura. Inutile dire che era rivolta esclusivamente a chi era del mestiere, per guidarla a certi livelli ci volevano solo persone coscienziose e capaci. Su missili di questo tipo (circa 400 cv) le improvvisazioni non esistono e devi dare del Lei al mezzo, sempre. Non posso scordarmi il nostro meccanico (preparava anche auto da corsa, insomma uno aduso a certe automobili) quando tornava magari da un giro di prova... appena scendeva lo ritrovavo con il Parkinson MrGreen

Comunque, tempi andati. Oggi sarebbe impossibile girarci...faceva tremare i vetri delle case quando passava e non pochi antifurti di auto posteggiate lungo la strada scattavano. Forse lo scarico emetteva anche a delle frequenze tali che li azionava. È capitato anche che gli organi di Polizia ci fermassero, non tanto per elevare multe ma per la curiosità di vederla.. infatti non di rado si finiva a discutere davanti il cofano aperto, almeno con gli agenti più appassionati Sorriso

Scusate questo chilometrico e nostalgico exscurus, ma sono stati anni divertentissimi.

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2020 ore 22:02

Cesare il contagiri della mito arrivava al massimo a 14 mila giri...


Che fosse un motore 'stradale' -tra virgolette- è anche vero.

In realtà si trattava di una moto pronta con minime modifiche per le gare 'amatoriali' e sicuramente rendeva bene intorno ai 12000, con ampi spazi di 'crescita', il problema è che su strada, dalle mie parti, quando arrivavi a 12000 non solo eri gravemente fuorilegge, ma anche drammaticamente a rischio della vita a causa del traffico.

Comunque: la Cagiva Mito (che esteriormente sembrava il clone della Ducati 916/998, tanto che alcuni componenti -minori- erano gli stessi), di facciata nasceva come moto per 'ragazzini' di fatto era una moto adulta ed a dire il vero, non era nemmeno una 'bara volante' perché il suo pilotaggio non era per nulla approssimativo, come invece succedeva per molte autovetture 'spinte' degli anni predenti di cui stiamo chiacchierando.

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2020 ore 22:23

Secondo me 125 che camminano (davvero) non ne avete mai avuti...

E non sono nemmeno concorde che era inadatta a un 16enne

Tempo fa ho avuto il piacere di usare il Kawasaki 750 H2 2T, pensavo di trovarmi davanti a un mostro indomabile invece ho trovato un motore dolce e progressivo, senza alcuna ciclistica e freni a tenere a bada un affare che pesa 200 kg! E all'epoca si passava dalla lambretta a quella! Almeno con l'arrivo dei 125 sportivi c'è un gradino che insegna...

Una moto assolutamente brutale da guidare è stata una Honda CR 500 AF motard, nonostante volano appesantito, silenziatore lungo e un po'di modifiche ad accensione e luci per avere una coppia più piatta e guadagnare 1000 giri di allungo... Fisicamente ti stroncava e ti portava a velocità folli, inoltre non era assolutamente controllabile la perdita di aderenza

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2020 ore 22:28

Vero, era un piccolo gioiellino.
Avevo un compagno delle superiori che aveva una Aprilia 125 rs, era quasi tutta di plastica, compreso il serbatoio, infatti pesavo molto meno della Mito.
L'amavo per il fatto che assomigliasse alla mitica Ducati.

Nelle grandi città probabilmente sarebbe risultata estenuante guidarla, ma a Savona quando vivevo dai miei era più che fattibile.

@Cavallaro, la Ford Sierra Cosworth era la supercar del proletariato per questo ebbe un enorme successo.
Mai guidata ma sicuramente una auto unica nel suo genere.
Comunque è successo pure col 5 di essermi visto affiancato e poi sbandierare la paletta in faccia fino a fermarmi per poi chiedere se fosse in vendita MrGreen

@Cesare io ho avuto la mito e ho provato l'Aprilia, secondo me la Mito viaggiava parecchio, ah tra l'altro io ci avevo cambiato pure pignone e corona.
Se te conosci altri 125 più performanti dicci, io purtroppo no.

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2020 ore 22:33

Secondo me 125 che camminano (davvero) non ne avete mai avuti...


Senza dubbio.

Alla Mito va riconosciuta una sua naturale 'sicurezza passiva', ma stiamo parlando di una bella moto degli anni '90. Se, in linea con il topic, vogliamo ricordare le 'bare volanti' allora ricordo (ricordo e basta) i tricilindrici Kava 350 e 500 degli anni '70 assieme al loro coevo Suzuki 380 che, appunto, erano anche soprannominati 'bare volanti' (a ragione, purtroppoTriste).

avatarjunior
inviato il 12 Aprile 2020 ore 22:36

un mio amico aveva la Y10 turbo, una scatola di lamiera con le ruote di una carriola che toccava i 180 km orari, sistemi di sicurezza il rosario appeso allo specchietto

avatarsupporter
inviato il 12 Aprile 2020 ore 22:38

@ Antonioinoki
MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2020 ore 23:24

Comunque il mezzo a 4 ruote più divertente che ho avuto è stato questo





Assetto scola doppia torretta, completamente svuotato, freni ATE, pressione turbo a 1.5 con kit Saito, motore 4d56 nuovo, intercooler maggiorato, rapporti del 2.3 accorciati, autobloccante modificato

Su neve, sabbia, e terra compatta letteralmente volava!

Su asfalto bagnato era indecente, leggerissimo dietro, circa 150 cv e 350 nm sulla trazione dietro con il differenziale che blocca immediatamente... C'era un semaforo in salita che con il bagnato mi costringeva a partire in terza, altrimenti rimaneva ferma con le ruote post che giravano MrGreen

17 quintali di scatolame

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2020 ore 7:20

Bergat
Le ruote... si questo è stato un grande progresso. la prima GTI montava le 175/70 SR 13


Le ruote... MrGreen Le ruote di allora avevano i cerchi da 12 per le auto più piccole ai 14. Delle ruotine praticamente. Però con una minore superficie di contatto si ha più velocità.

A quanto siamo arrivati come misura? Ai cerchi da 18? Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2020 ore 7:32

Steff
forse la differenza è che oggi un × qualsiasi può mettersi al volante di una ferrari e "provare" a spingere.
ai bei tempi l'× si schiantava





Le cose non sono cambiate molto. i X rimangono X MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsupporter
inviato il 13 Aprile 2020 ore 7:55

MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2020 ore 8:05

Luigi, prima del lockdown ero andato a vedere una adam S, un barattolino da 150 cv stock, di serie ha i 18 225/35MrGreen

avatarsupporter
inviato il 13 Aprile 2020 ore 9:24

Io purtroppo (o per fortuna, col senno di poi) ho avuto un padre che lavorava nelle assicurazioni, in passato liquidava i sinistri, e quindi mi acquistò una fiammante Polo 1.100 da ben...45cv!! MrGreen

Un "chiodo" che faticava a fare i 150 e con il quale ti potevi giusto divertire a sgommare di prima. Le "emozioni" le provavamo con la GTI 16V dell'amico "dottore", mi ricordo ancora le trasferte nel riminese fatte tutte a 200, è un miracolo essere ancora vivi.Eeeek!!!

Solo una volta lo stesso padre che mi aveva acquistato la Polo acquistò - dietro mie pressioni - un'auto che desse un po' di emozioni, una 75 2.000 a carburatori che almeno, quando schiacciavi l'acceleratore, faceva un rumore gasante. E non era nemmeno così ferma, poi la trazione posteriore la rendeva divertente. La tenemmo troppo poco.
Poi solo turbonafta, la meno noiosa probabilmente la prima Golf TDI da 130cv, ancora con iniettore-pompa.

Ma per l'adrenalina, ho sempre avuto le due ruote, dapprima l'agognata 125 (non era dei più veloci, un Gilera da 25-26cv), poi i quattro cilindri...sempre più potenti...che quando poi risali in macchina, e ti viene la tentazione di andar forte, ti guardi e dici "vabbè, ma sempre fermo stai"...

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2020 ore 9:36

Eh otto, in effetti, quando usi 150/180 cv su moto... Ti servono almeno 5/600 cv su auto per bilanciare

Una volta sulle Dolomiti mi sono attaccato con il MTS 1200 a una Gallardo, sotto al Giau

In entrata curva prendeva metri fino al centro, li riuscivo (con estrema fatica) a pareggiare non perdendo più metri e in uscita, forte del bicilindrico a L da 150 cv single spark, a mangiargli metri fino al ×tto dei 7mila giri, in cui gli grattavo letteralmente il paraurti

È stato nel 2013, ora ho una Polo 1.4 tdi, un lavoro normale e una fidanzata da mantenere all'universitàMrGreen

avatarsupporter
inviato il 13 Aprile 2020 ore 10:19

Operazione nostalgia; sono andato a ripescare vecchie foto della cattivona:






Qui la 'scuderia' al completo:



A casa siamo stati sempre tipi molto 'turbati' MrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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