| inviato il 22 Giugno 2020 ore 21:42
In effetti... |
| inviato il 22 Giugno 2020 ore 23:26
Il problema è il prezzo del super colorplan che è molto alto. Il mio Ultimo acquisto è di 35.99 € |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 5:10
Beh... 35,99 in effetti è un regalo  del resto se certe ottiche non le conosce nessuno  |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 5:12
Alla fine ricordiamoci che anni addietro con un centinaio di euro mi sono portato a casa tre Elmarit-PRO... |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 12:39
Paradosso del Supercolorplan:
costa meno se lo si trova attaccato al Pradovit che in vendita singolarmente (ad esclusione del pro).
Secondo me non conviene visto che gli Elmarit 120 e 150 pro si trovano ad una frazione del Supercolorplan, ma non valgono una frazione ... anzi! |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 14:37
Eh Mario il problema è che gli elmarit pro 120 e 150 mica si trovano più tanto facilmente!
In ogni caso il Supercolorplan-PRO è praticamente estinto, il Colorplan-PRO invece lo trovi più facilmente attaccato a qualche proiettore che da solo... in ogni caso la situazione non è più rosea come fino a qualche anno addietro |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 22:46
@Super Flash
Gli anamorfici:
non so e non credo sia facile trovare lenti anamorfiche che coprano il FF (onestamente non ho info).
So che, attualmente, per il mercato 'consumer' ci sono in vendita anamorfici al puro scopo di effettuare riprese video, non foto.
La mia esperienza:
Avevo trovato un aggiuntivo ottico anamorfico 2x della Kowa e decisi di 'provarci'
Era un aggiuntivo probabilmente da proiezione, ma con un adattatore per l'anello portafiltro riuscii a montarlo su uno zoom Olympus 35-70 f3.6 (il professionale). Dovevo impiegare lo zoom alla lunghezza focale di circa 60 altrimenti vignettava fortemente, ed il campo inquadrato corrispondeva a quello di un 28mm. E' intuitivo: se è un anamorfico 2x significa che comprime 2 volte l'immagine sul piano orizzontale, perciò: se io impiego -circa- un 60, sto inquadrando come se avessi un 28-30.
Me lo portai anche in alta montagna, perfino in cima al pizzo Scalino (3300m in Valmalenco), proprio con lo scopo di fare panorami con l'anamorfico.
In proiezione non facevo altro che montarlo davanti al 90 del proiettore (con un po' di scotch) e proiettare la diapositiva ripresa in anamorfico. In proiezione mi trovavo con un immagine formato 2x6 (ricordo: anamorfico 2x) e devo dire che l'impatto visivo era incredibile, come per il cinemascope. I paesaggi cambiavano immediatamente d'impatto emotivo, diventavano avvolgenti e coinvolgenti; tutti quelli che, nella sala conferenze del CAI di Vimercate, ebbero la fortuna di vedere le mie immagini di prova, rimasero realmente impressionati (anche perché proiettavo su un muro bianco su un formato di circa 1,5x4,5 metri).
Morale: fare proiezioni come nelle prove fatte da me, ha un impatto grandioso. Nel genere di proiezioni che fa Paolo sigificherebbe 'ammazzare' gli spettatori con panorami realmente mozzafiato.
In realtà io vedevo quelle riprese con un altro scopo: lavorare su due schermi con 4-6 proiettori impiegando un ulteriore proiettore con la lente anamorfica che con una sola immagine riempiva i due schermi.
Non feci nulla.
Mi restano alcune decine di immagini anamorfiche e la lente che dorme in un cassetto.
Però... devo ribadire che proiettando panorami con l'anamorfico si crea uno spettacolo di grandissimo impatto visivo
Qui l'elaborazione di una una dia fatta con l'anamorfico e l'immagine originale. Nella didascalia si trova il link per altre info
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2979821 |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 23:51
io non mi fiderei a prendere nemmeno il 120 e il 150 elmarit, dopo aver visto la resa del golden navitar e il suo prezzo, non vorrei spendere moolto di più per poi ritrovarmi ad avere meno, ho visto la resa cromatica e il dettaglio preciso del golden navitar.. è una cosa assurda, dico solo che il limite lo fa il muro che con la sua supercicie non perfettamente liscia ed omogenea degrada l'immagine e oltretutto si vedono molto meglio le sfumature (cosa che con la 5d non si riesce a captare" se devo essere onesto nemmeno la qualità ottica e la sua resa del dettaglio si nota poi così tanto con la 5d. in breve, non rischio di spendere un pozzo di soldi per poi rischiare di avere meno, magari in realtà è maglio ma suppongo che un 6 pollici "150mm" 2.8 sia simile se non superiore al 150 elmarit , che poimagari in realtà è inferiore, chi lo può sapere,dato che non si fanno i dovuti test. |
| inviato il 24 Giugno 2020 ore 9:55
È molto interessante quello che dici caro Giorgio, ci hai riportato una esperienza che, per quanto personale, è molto utile per noi tutti.
Personalmente ho sempre sentito parlare di queste lenti anamorfiche ma non mi sono mai informato su cosa siano davvero e neppure a cosa servono per un motivo molto semplice: nel mio ormai abbastanza lungo percorso fotografico la mia Stella Polare è sempre stata la stessa: ossia la ricerca costante della massima qualità... e laddove so bene che la massima qualità fotografica, oltre che nelle proprie capacità, risiede anche nelle proprie attrezzature che, appunto, devono sempre essere all'altezza delle nostre, giustamente alte, aspirazioni.
Questa premessa per dire cosa: niente di particolare, solo che seppure interessante per le pratiche applicazioni creative, questo tipo di lenti non lo avrei mai adoperato perché un decadimento qualitativo, seppur basso, lo provoca certamente.
Però, ripeto, è indubbio che nel caso di una proiezione in dissolvenza incrociata in parallelo, insomma due proiettori che uno di fianco all'altro proiettano in contemporanea due immagini diverse che, dissolvendosi, si fondono in una terza che le ingloba entrambe, deve essere una esperienza notevole visto che creerebbe, addirittura, una QUARTA immagine. |
| inviato il 24 Giugno 2020 ore 11:33
Allora... diciamo che mi sono fatto un paio di conti della serva e ci ho subito messo una bella pezza.
Vogliamo fare una cosa del genere ma con una qualità straordinaria?
Facilissimo... se ammettiamo di avere un muro adeguato sul quale proiettare, ovvio!
Dopo aver preventivamente tracciato in terra la solita striscia bianca, parallela al muro, prendiamo quattro proiettori Kodak, predisposti per due dissolvenze separate chiaramente, e li posizioniamo sulla striscia distanziati gli uni dagli altri di tre metri e mezzo in modo da proiettare, in contemporanea, due immagini di 2,35x3,5 metri ciascuna che, insieme, creino una sorta di unicum di ben 2,35x7 metri... una cosa di indubbio e coinvolgente impatto visivo visto l'immenso "effetto presenza" non credete?
A questo punto, sempre sulla stessa striscia ma in posizione equidistante fra i due gruppi di due, posizioniamo un quinto proiettore, diciamo un Goetschmann 6x6, che proietti una singola diapositiva di 7x7 metri ridotta, tramite dei telaietti Gepe all'uopo adattati, a una bella inquadratura panoramica di 2,35x7 metri che per giunta mostra una qualità pressoché identica a quella che mostrano le altre immagini in formato dimezzato.
Ovviamente i cinque proiettori dovrebbero essere collegati fra loro da una centralina per dissolvenze unica per i quattro Kodak, a sua volta comandata da un computer che, dopo le dissolvenze in uscita, li bloccherebbe per il tempo necessario alla singola proiezione del Gloetschmann il quale poi, dopo la propria proiezione con dissolvenza incrociata con le due in entrata e le altre due in uscita, resterebbe in letargo per il tempo delle dissolvenze altrui... ma ovviamente tutto questo noioso lavoro di registro lo lascerei volentieri fare a un tecnico specializzato
Dimenticavo: i quattro Kodak sarebbero equipaggiati con altrettanti elmarit-PRO 150/2,8 e il Goetschmann con un 120/2,8 di qualità adeguata ai suddetti quattro 
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| inviato il 24 Giugno 2020 ore 21:38
“ Pantom:
ecco perchè le lenti sono solo 8! Quando lo hai smontato ed hai contato 8 lenti mi era venuto un dubbio, ma poi ho pensato che tu ti riferissi implicitamente ai gruppi e non alle lenti singole.
Il 2,8 è lungo 181mm e il diametro della lente frontale è 63mm „ in realtà la lunghezza è di 179 mm e la lente frontale è 57 mm mentre la lente posteriore è palesemente più grande 42 mm e pesa 923 gr |
| inviato il 24 Giugno 2020 ore 21:40
paolo fare una cosa del genere implica un posto parecchio grande forse una sala apposita e in più una gran rottura in fase di proiezione, in fase di ripresa nemmeno tanto ma in fase di proiezione comincia a farsi sentire
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| inviato il 25 Giugno 2020 ore 5:31
Eh lo so Michele, purtroppo lo so, e senza neppure contare i costi, ma la qualità dello spettacolo... |
| inviato il 25 Giugno 2020 ore 16:20
in questo caso sarebbe bello proiettare un 6x17 ma pure li i costo non sono proprio contenuti. modificare un ingranditore per usarlo come proiettore vanno via 1500€ minimo e poi la fotocamera 6x17... ciaooo altri 2000€ e poi fotografare con un 6x17 non è proprio una passeggiata. trovare una composizione con un 6x17 è complicato, credo. Proiettare un 6x17 hai tutto quello che si cerca qualità ed effetto presenza (costi levati a parte) |
| inviato il 25 Giugno 2020 ore 16:28
Vuoi mettere un 100X...no dico... sei metri per diciassette |
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