| inviato il 10 Aprile 2020 ore 20:18
il motore che ha su il proiettore e che poi ha pure una riduzione assurda con gli ingranaggi, nemmeno se ne accorge. dunque direi che è da sfatare il mito riguardo il peso
Precisamente.
Oltretutto in una occasione ho voluto provare a riempire un caricatore con 80 dia sottovetro AN in telai Gepe da 3,2 mm di spessore... anche in questo caso non ho notato rallentamenti di sorta. |
| inviato il 10 Aprile 2020 ore 20:22
in pratica abbiamo sfatato tutti i miti che girano attorno a questi discorsi sui caricatori. Anche se sulla questione calore sarebbe curioso da capire su quale proiettore ci si riferisca anche, magari i più vecchi emanavano molto più calore e magari erano senza il filtro para calore.
anche se dubito dato che nella camera dove ci sono le lampade ho registrato una temperatura di 35.4 gradi. Non penso che i caricatori possano avere temperature simili. Sono belli distanti delle zone di calore questi caricatori, mi fa strano che ci si lamenti dei caricatori che non reggono alle temperature. |
| inviato il 10 Aprile 2020 ore 20:54
I caricatori transvue da 140 qualcuno li ha mai provati? Se si proietta senza vetro e senza cartone potrebbero offrire la possibilità di proiettare 280 dia in dissolvenza, però ora mi chiedo: se in questi caricatori ogni spazio di alloggiamento delle singole dia è ridotto, non è che dovendo essere più precisa la mira di sollevamento della dia dal vano al caricatore nella manovra di ritorno, c'è rischio di inceppamento contro il supporto alla base del caricatore?
Non li ho mai provati, e in effetti la possibilità di proiettare di continuo 140 diapositive singole, o addirittura 280 in dissolvenza incrociata, è indubbiamente comodo, anche se è una comodità maggiormente sfruttabile nel caso di proiezioni in eventi pubblici, come le Fiere della Fotografia di una volta per intenderci, piuttosto che in eventi privati per ovvi motivi di durata che, anche senza eccedere con i tempi di dissolvenza e stazionamento, supera abbastanza tranquillamente un'ora.
Inoltre poi, se non ricordo male, in questi caricatori si possono adoperare telaietti con uno spessore massimo di 1,8 mm, quindi anche abbastanza meno dei Gepe glassloss metalmask da 2 mm.
Insomma sono caricatori un po' particolari, diciamo che i loro telaietti d'elezione sono i vecchi Kodachrome di cartoncino rigido, che in effetti contrariamente all'apparenza sono anche estremamente resistenti ma parliamoci chiaro: chi li usa ancora questi telaietti? |
| inviato il 10 Aprile 2020 ore 22:05
“ I caricatori transvue da 140 qualcuno li ha mai provati? „
Mi avevano regalato un kodak da 140 dia, efficace, appunto, con i telaietti di cartone e solo quelli.
Era fabbricato con grandissima precisione, ma era praticamente inutilizzabile, perché i moderni telaietti in plastica hanno comunque uno spessore superiore a quelli in cartoncino e non entrano nelle sedi.
A mia volta l'ho regalato ad un negozio di Milano molto frequentato da amatori, affinché lo dessero a chi, magari, avrebbe potuto usarlo.
Perciò, provato no, ma l'impressione è più che ottima, ma... come dice Paolo, ormai sono inutilizzabili. |
| inviato il 11 Aprile 2020 ore 11:39
Ehhh, purtroppo si, è un peccato, ma un peccato ancora più grande è che non esistano più i telaietti di cartone, perché a parte lo spessore minimo la loro vera forza era quella di avere il fotogramma così tanto saldamente vincolato all'interno dello stesso da far si che costituissero un tutt'uno talmente solido da annullare quasi completamente il problema del popping. |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 19:33
Discorso caricatori: ho capito, grosso modo tutti i circolari orizzontali si equivalgono. |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 19:58
Gsabbio
relativamente alla registrazione degli impulsi dal cursore in digitale:
"dalla centralina sì, basta usare un registratore digitale (di quelli che si usano anche per le interviste) che abbia l'ingresso per il microfono"
Allora facciamo 2 esempi.
1) Centralina semplice:
www.picclickimg.com/00/s/NDgwWDY0MA==/z/bgwAAOSwAj9eB2Jj/$/GROS-LOT-2-
Il cavo del cursore esterno si mette nella terza connessione (FREE HEAD) e la quarta connessione (TAPE) è quella che va collegata con l'ingresso per il microfono del registratore? Con che cavo?
2) centralina con sincronizzatore incorporato:
images.fr.shopping.rakuten.com/photo/1136105556.jpg
qui la terza connessione in basso è per il cursore e la quarta per il registratore?
Supponiamo di essere riuscito per miracolo a registrare gli impulsi sul registratore digitale e di aver accoppiato le tracce sul pc. Ora viene il momento della riproduzione: una volta avuto il file multitraccia pronto sul pc come collego il pc alla centralina per trasmettere gli impulsi ai proiettori? Occorre però contemporaneamente uscire dal pc all'amplificatore con le tracce audio registrate e riprodurle in simultanea. Ci vuole un ampli AV?
Queste procedure le ho viste ed ho anche assistito alle varie fasi, ma 30 anni fa, ora ricordo poco o nulla.
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| inviato il 12 Aprile 2020 ore 20:22
“ Il cavo del cursore esterno si mette nella terza connessione (FREE HEAD) e la quarta connessione (TAPE) è quella che va collegata con l'ingresso per il microfono del registratore? Con che cavo? „
Cerco di interpretare cosa intendi: devi fabbricare un adattatore da presa RCA (quella della centralina) a mini jack -mono- quali pin usare (sono 2), non lo so.
“ qui la terza connessione in basso è per il cursore e la quarta per il registratore? „
Sì, penso che sia come dici, il quarto connettore indica chiaramente il segno di un nastro con le frecce in-out
“ una volta avuto il file multitraccia pronto sul pc come collego il pc alla centralina? „
Qui non si scappa, di solito un pc ha solo due uscite audio (canale destro e sinistro -stereo-) di solito con una presa per mini jack stereo, a questo punto tu hai tre tracce (2 musica + 1 segnale) ma hai solo due opzioni:
1): esci in mono su un solo canale audio (perciò riversi su una sola le due tracce) ed impieghi l'altro canale per il segnale che va alla centralina.
2): riversi tutto su un registratore multitraccia (3-4), ed esci in stereo audio verso l'amplificatore mentre la terza pista la invii alla centralina.
Ovviamente... per la traccia audio occorre comunque un amplificatore, che non serve per il segnale che va alla centralina |
| inviato il 21 Maggio 2020 ore 17:42
Pantom:
viste. La prima qualità che balza all'occhio è l'uniformità: totale.
Hai fatto qualche prova di confronto tra la resa a 70mm e quella a 125mm (ovviamente coprendo la stessa area proiettata)? Ti sembra uguale oppure ci sono piccole differenze? |
| inviato il 21 Maggio 2020 ore 18:07
In questa sezione (ottiche) metto un adattamento inedito: Schneider AV-Xenotar 90/2.4 HFT su A7r2.
Vorrei però precisare un particolare: questi test non servono far fare le gare a chi spacca meglio il pixel, né per convincere qualcuno a comprarli per adattarli sulle proprie ML, né per scimmiottare le ottiche da ripresa: assolutamente NO! L'unico vero metro VALIDO di giudizio è la proiezione.
Sono solo spunti per avere un'idea approssimativa di dove può arrivare un'ottica (buona) da proiezione; molti rinunciano a proiettare perchè sono rimasti (giustamente) schifati dalla resa dei fondi di bottiglia che venivano venduti a corredo dei loro proiettori amatoriali (e non), dimenticando che talvolta con soli due spiccioli è possibile provare sensazioni che le dia non sono mai riuscite a trasmettere a causa del più grosso collo di bottiglia: l'obiettivo.
Di seguito metto l'album da 26, scegliete voi quale valutare, ma apritele alla grandezza originale: 18mpx.
www.flickr.com/photos/donai/albums/72157672081402491
Metto solo 3 link a 18mpx:
live.staticflickr.com/8562/28662855553_94b476f549_o.jpg
live.staticflickr.com/8133/28661054774_a9015dfe7b_o.jpg
live.staticflickr.com/8149/28661049784_e07767d943_o.jpg
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| inviato il 21 Maggio 2020 ore 18:12
Gsabbio (se segui sempre):
ho meditato e ragionato su tutte le tue risposte, alla lettera; mi piacerebbe avere un parere su un'altra modalità per il nostro scopo:
dato che sei anche un esperto di musica, hai mai provato a simulare le curve tramite uno strumento midi (collegato al proiettore) o programmarle con un sequencer?
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| inviato il 21 Maggio 2020 ore 20:15
“ ...programmarle con un sequencer? „
 e che vor dì?
Sì, come a molti, a me piace la musica ed una certa cultura ed un certo orecchio me li sono fatti, ma musicalmente sono rimasto alla chitarra acustica (cordata con quelle della chitarra elettrica ) ed all'armonica blues harp
Per cui: se vuoi un consiglio sulle corde ti raccomando le Dogal (un po' delicato il SI), ma più in là non so andarci. |
| inviato il 21 Maggio 2020 ore 22:12
Super Flash. Ho fatto delle prove si ma senza il confronto dell'area inquadrata. comunque potrei farlo oggi e poi riferirti pure con delle foto. Il problema è che per fare il confronto ora come ora o uso un foglio di carta A4 o un muro dove la massima distanza è 1.50 cm di distanza da proiettore circa. Ci sono altri posto dove poter proiettare ma difficile da fare il confronto in quel caso perchè ci sono oggetti in mezzo.. ovvero il materasso matrimoniale. proverò a fare qualcosa e riferirti, ora mi sono messo nel carrello un adattatore macro https://www.amazon.it/Pixco-M52-obiettivo-M42-fotocamera-regolabile-ad questo qua e poi potrò fare un confronto più oggettivo pure con la messa a fuoco all'infinito. SO che questi obiettivi non lavorano bene li ma per fare il test va bene. Se vuoi provo pure con le mire del termoscope e ti faccio vedere la differenza ad 85mm del kodak e del navitar. |
| inviato il 21 Maggio 2020 ore 23:23
fato dei test a occhio non che si possa considerare prova.. ma a 125 si nota che ai bordi è più nitido e tende a non avere più abberazione cromatica, ne ha me più lieve.. appena posso fare i test seriamente ti aggiorno |
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