| inviato il 04 Aprile 2020 ore 23:21
Si, ovviamente come tutto il mondo della fotografia, ogni cosa è soggettiva e personale; c'è chi lo reputa accettabile, chi non lo nota poi tanto, chi lo trova un gran difetto ed ho trovato persino chi ha rivenduto la lente perchè insopportabile, ma credo che sia un pò esagerato. Correggetemi se sbaglio, ma ho un gran 85mm a 1.4, forse il miglior grandangolo (14-24 2.8) e non mi sento di spedere soldi e portarmi dietro un fardello come lo stupendo 150 (soprattutto per uno che sta iniziando il discorso macro); penso che alla fine sarebbe osceno definire un ripiego il 105, si può fare praticamente tutto e se avrò la necessità di allontanarmi ancora, soprattutto per non disturbare o non essere visto da soggetti viventi, credo che con un set di tubi della Kenko risolvo tutti i problemi |
| inviato il 04 Aprile 2020 ore 23:36
Guarda che se monti dei tubi o delle lenti close-up non ti allontani dal soggetto, ma ti devi avvicinare.
Considera anche che per poter avere un rapporto di ingrandimento 1:1 si devono aggiungere tubi per una lunghezza complessiva pari alla metà della lunghezza focale dell'obbiettivo.
Per questo motivo è più efficiente utilizzare ottiche grandangolari con i tubi piuttosto che tele. |
| inviato il 04 Aprile 2020 ore 23:51
Con le lenti ancor di più, visto che riducono la lunghezza focale (e quindi la DdL). Limitatamente al close up (R/R 1:5, 1:10 e superiori) ho viso ottimi risultati con tubi montati su zoom 70-200 usati a 200 e ancor migliori su fissi di 200 e 300.
Per dire che la macro ( e pure il close up) va un po studiata, bisogna capire e studiare quello che si vuol fare. Questo prioritariamente alla scelta dell'ottica o delle ottiche. Invece si pensa solo alla c.d. nitidezza quando fra l'uno e l'altro ci corrono virgole in questo aspetto. Ma focale, distanza di lavoro, peso, operatività contano non poco sui risultati. |
| inviato il 05 Aprile 2020 ore 0:19
Henry62, scusa la confusione, ma ad una cert'ora è facile pensare ad una cosa e scriverne un'altra; infatti per ingrandire il soggetto nella stessa misura e potermi allontanare stavo pensando non ai tre classici tubi ma al Kenko moltiplicatore, ci perderò un pò di luminosità, ma credo che sia tutto aggiustabile
P.S. ma è vero che il moltiplicatore della Kenko può essere usato su macchine per esempio Nikon con ottiche sempre Nikon? Se cosi fosse non potrei abbinarlo al Sigma 105 |
| inviato il 05 Aprile 2020 ore 1:18
Sigma 105 macro grande obbiettivo, molto soddisfatto.
Una bella accoppiata con la mia D500 che ha lo stesso sensore della tua D7500.
Ma cosa si intende per rumoroso? Che per 1-2 secondi prima dello scatto si sente un leggero "trr trr".
A me non infastidisce e ti assicuro neanche alle farfalle, alle api e soprattutto ai fiori |
| inviato il 05 Aprile 2020 ore 8:24
Allora, chiariamo un po' di punti, senza entrare nel campo della microscopia:
- obbiettivo normale ma montato capovolto : offre un'ottima resa a macro anche spinte, sebbene presenti tutti i limiti di progetto dell'obbiettivo utilizzato (soprattutto aberrazioni ottiche e mancanza di planarità).
Ottimo con obbiettivi dotati di ghiera manuale del diaframma, esistono in commercio adattatori per obbiettivi con diaframma elettromagnetico (Canon o Nikon G) che consentono di pilotare il diaframma dalla macchina anche con obbiettivo montato invertito;
- obbiettivo macro : è la scelta migliore perché, oltre ad essere ottimizzato per l'uso di diaframmi chiusi (la diffrazione entra in gioco da f:16 in su, normalmente), ha doti di planarità non presenti in obbiettivi non specialistici e varia con continuità dal massimo rr alla messa a fuoco all'infinito.
Normalmente raggiunge rr=1:1, ma non sono rari i casi di obbiettivi, anche blasonati, che senza aggiuntivi arrivano solamente a rr=1:2.
Esempio di uso del Carl Zeiss T* 100/2 Makro Planar ZE su Eos 5DIII rr=1:2:
(fare click sull'immagine per ingrandire)
- obbiettivo ultramacro : sono obbiettivi macro estremamente specialistici, che superano il rr=1.1.
Esempio classico, oltre a lenti di recente produzione cinese o coreana, è il Canon MP-E65, che parte da rr=1:1 (dove i macro si fermano!) e arriva a rr=5:1 senza aggiuntivi ( www.flickr.com/photos/henry62/albums/72157687903886030 ).
Esempio di uso del Canon MP-E65 su Eos 5DIII:
(fare click sull'immagine per ingrandire)
- lenti addizionali : riducono la focale e aumentano la luminosità effettiva dell'obbiettivo ma introducono aberrazioni ottiche.
Ovviamente non consentono la messa a fuoco all'infinito.
Consiglio l'uso delle lenti Lenti Raynox MSN-202 / DCR-250 Macro ( www.flickr.com/photos/henry62/albums/72157680249712843/with/3358968676 );
- tubi di prolunga : servono per ridurre la distanza minima di messa a fuoco di un obbiettivo e quindi per aumentare il rapporto di riproduzione.
Fanno diminuire la luminosità del sistema obbiettivo+tubi, ma non introducendo ulteriori lenti, la qualità ottica del sistema resta inalterata rispetto all'obbiettivo liscio.
Esistono tubi manuali (sconsigliati) o automatici, in grado di consentire il funzionamento degli obbiettivi dotati di contatti elettrici (consigliati).
Come detto, per raggiungere il rr=1:1 occorrono tubi per una lunghezza in mm pari alla metà della lunghezza focale dell'obbiettivo in mm.
Per un 90 mm non macro, occorreranno 45 mm per raggiungere il rapporto di riproduzione 1:1.
Per questo motivo consiglio di utilizzare obbiettivi di corta focale (grandangolari), che necessitano di tubi più corti per raggiungere il rr=1:1.
Ovviamente, come per le lenti addizionali, con i tubi di prolunga si perde la messa a fuoco all'infinito.
- soffietto : apparato analogo ai tubi di prolunga, ma che consente allungamenti continui fra un valore minimo e massimo; personalmente mi piace molto, perché richiama gli albori della fotografia.
- extender(1,4x - 1,7x - 2x - 3x) : resta inalterata la distanza minima di messa a fuoco, ma il rr viene moltiplicato per il fattore di extender del moltiplicatore di focale, perdendo sia definizione per l'introduzione di lenti nel sistema ottico che luminosità (basta moltiplicare per il fattore di extender il valore di diaframma impostato sull'obbiettivo: montando un obbiettivo 100 mm f:2,8 con un extender 1,4x si avrà un nuovo insieme ottico di focale 140 mm e luminosità f:4, con rr pari a quello dell'obbiettivo di partenza moltiplicato per il fattore di moltiplicazione dell'extender, la distanza minima di messa a fuoco resta inalterata, ma cambia il rr).
Gli unici extender che non introducono aberrazioni ottiche, nella mia esperienza sul campo, sono i costosissimi Leica APO R 1,4x e 2x, veramente fantastici da utilizzare con ottiche APO Leica R ( www.flickr.com/photos/henry62/albums/72157673579964555 ).
In abbinamento con obbiettivi APO non presentano decadimento della definizione nè introducono aberrazioni cromatiche assiali o longitudinali, sono un vero capolavoro ottico!
Esempio di uso di Leica APO Elmarit R 180/2,8 + Leica APO Extender R 2x su Nikon D810 (36Mpx).
Lunghezza focale effettiva: 360 mm
(fare click sull'immagine per ingrandire)
Ottimi anche i Sigma di nuova progettazione TC-1401 1,4x e TC-2001 2x ( www.flickr.com/photos/henry62/albums/72157670323095324 ).
Esempio di uso di AF-S VR Micro-Nikkor 105 f:2,8 IF ED + Sigma TC-1401 1,4x su Nikon D810 (36 Mpx).
Lunghezza focale effettiva: 147 mm
(fare click sull'immagine per ingrandire)
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| inviato il 05 Aprile 2020 ore 8:41
Ottime precisazioni e chiarimenti, ma perchè (anche se non mi sembra veritiero), mi ritrovo queste risposte date dalla Kenko?
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| inviato il 05 Aprile 2020 ore 8:46
... "caduta mascella"  .... Alla faccia del dettaglio |
| inviato il 05 Aprile 2020 ore 8:50
Cosa non ti è chiaro, Royalmax, della risposta di Kenko? |
| inviato il 05 Aprile 2020 ore 8:51
Mauryg11,
sono tutti scatti fatti a mano libera, come mio solito. |
| inviato il 05 Aprile 2020 ore 8:52
Una considerazione: in caso di close-up a mano libera su soggetti in movimento - se e' vero che con lunghezze focali maggiori si rimane + distanti dal soggetto è altrettanto vero che se questo si sposta, risulta decisamente + difficile seguirlo - in questi gg mi sto divertendo in giardino con tutta una serie di combinazioni, sia ottiche che di illuminazione e tendo a preferire le focali inferiori ai 50mm |
| inviato il 05 Aprile 2020 ore 8:54
Complimenti Henry62 per tutte le tue macro, in particolare per questa qui dell'insetto (vespa?).
Io dopo vent'anni mi sto riavvicinando adesso alla macro, complice anche il fatto che in queste settimane non c'è molto altro da fotografare... |
| inviato il 05 Aprile 2020 ore 8:57
Ciao Andrea,
ti svelo un piccolo segreto: quasi tutti questi scatti sono stati fatti in giacca e cravatta, durante la pausa pranzo di normali giornate lavorative.
Di fronte all'ufficio ho un parco cittadino in cui hanno ricreato anche l'ambiente dello stagno e le libellule sono il mio soggetto preferito, anche se un po' ripetitivo!
Non si tratta di una vespa, ma di una libellula.
(fare click sull'immagine per ingrandire)
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| inviato il 05 Aprile 2020 ore 9:00
“ Cosa non ti è chiaro, Royalmax, della risposta di Kenko? „
Non so, sembra che se vuoi mettere quel converter devi usare necessariamente obiettivi nikon su corpi nikon (o Canon su Canon), ma forse l'ho interpretata male io, probabilmente si riferisce allo scarico di responsabilità sulla compatibilità dei vari accoppiamenti. Complimenti per le foto su flickr, un autentico database di immagini e nozioni, se tutte queste sono fatte a mano libera, non oso pensare al risultato sul cavalletto |
| inviato il 05 Aprile 2020 ore 9:19
Credo comunque che l'accoppiata Sigma 105 con eventuale Sigma TC 1.4x o 2x sia una scelta ottimale |
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