| inviato il 02 Aprile 2020 ore 10:21
Salve, sono un professionista che lavora principalmente con la comunicazione e secondariamente con la fotografia. Vorrei uscire in questi giorni per mettere insieme un reportage sulla situazione che stiamo vivendo e documentare questo momento storico nella mia città, in teoria potrei farlo, visto che il mio codice ateco secondario è infatti proprio riferito all'attività fotografica ed entrambi sono tra quelli che possono continuare a circolare per comprovate esigenze lavorative. Per sicurezza ho anche chiesto info al vicesindaco della mia città e mi ha confermato che posso farlo tranquillamente, solo che viste le multe che stanno fioccando, vorrei essere ben informato, ma purtroppo online non trovo nulla al riguardo. Vorrei sapere se qualcuno qui è già uscito e ha subito controlli con esito positivo. Pensavo di portare con me oltre all'autocertificazione anche una stampa del certificato di attribuzione della p.iva. Grazie in anticipo per le risposte, per favore, manteniamo la discussione civile e rispettosa e senza "dobbiamo stare a casa" #iorestoacasa. Sto seguendo alla lettera ogni singola indicazione che viene data e non voglio uscire a passeggiare o divertirmi. |
| inviato il 02 Aprile 2020 ore 10:39
anch'io vorrei farlo dalle mie parti, ma evito. l'immunità da questa roba subdola non ce l'ha nessuno, e preferisco tenermi lontano da qualunque rischio. ciò non toglie che cercherò di riprendere qualcosa, ma certo non andrò a cercarlo. |
| inviato il 02 Aprile 2020 ore 10:40
Per me dovresti portarti tutto il possibile, che documenti la tua professione, onde evitare ignoranze di chi preposto a fare controlli. Ultimamente gli stessi tendono ad approfittarsi del prossimo, per fare cassa. Io non mi fiderei a girare senza carte che attestano chi sono, cosa stò facendo, soprattutto ricorda che sei in Italia. Chi vuol intendere intenda. Ora che gli han dato un filo di autorità trovi in giro tanti sceriffi pronti a tutto. |
| inviato il 02 Aprile 2020 ore 10:50
Banjo è proprio quello che mi preoccupa. Cioè, io avrò documento personale, autocertificazione, certificato di attribuzione p.iva con codici ateco, attrezzatura fotografica, spero che basti. Flyer parlando al di là delle direttive, sono molto più al sicuro per le strade deserte a minimo 30 mt. da chiunque e senza toccare assolutamente nulla che in qualunque supermercato in cui faccio la spesa in realtà. |
| inviato il 02 Aprile 2020 ore 10:59
Altar la questione è un altra secondo me. Questo reportage te lo tieni come "ricordo" o lo vuoi/puoi rendere spendibile per un giornale/rivista/servizio giornalistico/esposizione? Perché sinceramente se non lo "sfrutti" non trovo utilità nella tua idea, né per te né per chi ti circonda. Detto questo comunque, tornando alla tua domanda, si teoricamente portando con te l'autocertificazione e stampa p.iva non dovresti avere alcun problema. L'unico rischio, seppur remoto, è quello di trovarti davanti a chi vuol fare verifiche approfondite e quindi capire se realmente stai svolgendo l'attività fotografica per un "committente" (come nella normalità per i fotografi) o per semplice svago e documentazione personale (non contemplata ovviamente, altrimenti tutte i fotografi con p.iva escono di casa con una macchina e se ne vanno in giro per la città con la "scusa"). Lì ovviamente dovresti poi essere in grado di dimostrare il tutto. Ovvio, è una remota possibilità, ma esiste e dovresti tenerne conto. Il succo della questione è: se lo fai realmente per lavoro ok, ma se lo fai per non stare a casa, e non altro, allora personalmente eviterei in quanto se ti trovi davanti al poliziotto di turno "pignolo" il rischio esiste. |
| inviato il 02 Aprile 2020 ore 11:09
Ciao, "comprovate esigenze lavorative", giornalisti e cineoperatori sono autorizzati in quanto servizio pubblico, il tuo caso mi sembra nella zona d'ombra, se hai un incarico non dovresti avere problemi ma documentare per poi eventualmente offrire al mercato il tuo lavoro mh... |
| inviato il 02 Aprile 2020 ore 11:09
Grazie per la risposta, Donnie. Al momento per questo progetto non ho un committente. La mia idea era di provare a mettere su un reportage da proporre a fonti di informazione, enti locali e perché no, allo stesso comune, quando tutto sarà finito (per una semplice questione di tempistica, tra raccolta materiale e post produzione adeguata secondo me al 13 aprile ci arrivo tranquillamente). Al di là del compenso, anche fosse per realizzare una mostra/autopromozione, per me sarebbe comunque un progetto legato all'ambito puramente professionale mirato a ottenere dei benefici per il mio lavoro anche solo come visibilità locale. Non intendo usarlo come scusa per farmi una passeggiata o fare due foto da postare su instagram, ecco. |
| inviato il 02 Aprile 2020 ore 11:11
Ciao Dario, sono i miei stessi identici dubbi. Il vice sindaco mi ha confermato che posso girare tranquillamente per documentare e che altri fotografi e videomaker lo stanno già facendo senza problemi. Però volevo qualche conferma perché non mi piace al primo controllo trovarmi a dire "il vicesindaco mi ha detto" davanti a una possibile multa. |
| inviato il 02 Aprile 2020 ore 11:15
Anche le denunce andranno tutte in prescrizione visto che l' epidemia durerà qualche anno |
| inviato il 02 Aprile 2020 ore 11:40
“ Ciao, "comprovate esigenze lavorative", giornalisti e cineoperatori sono autorizzati in quanto servizio pubblico, il tuo caso mi sembra nella zona d'ombra, se hai un incarico non dovresti avere problemi ma documentare per poi eventualmente offrire al mercato il tuo lavoro mh... „ E' la stessa cosa che ho pensato io. |
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