| inviato il 28 Marzo 2020 ore 21:53
Chiedo a qualche esperto. Ho acquistato una lente che mancava al mio corredo vintage, quella in oggetto. La versione "secondo progetto", con 4 lenti. Se cerco di mettere a fuoco all'infinito, manca poco a raggiungerlo, e sono a fine corsa. Qualche idea o qualche link ad un metodo per ripararlo? |
| inviato il 29 Marzo 2020 ore 3:22
L'Ultima volta che ho sistemato un 105/2.5 e stato un bel po' di tempo fa, ma se non ricordo male come in quasi tutti gli obiettivi vintage la regolazione dell'infinito è una cosa semplicissima, basta sfilare la gomma dalla ghiera di messa a fuoco per procedere, come in quasi tutte le lenti vintage a questo punto vedrai che: 1) molti nikkor hanno la ghiera di messa a fuoco divisa in 2 parti, una corrisponde all'elicoide, l'altra ha la scala delle distanze, solitamente unita fra loro con un semplice giro di nastro adesivo; basta togliere il nastro, ruotare l'elicoide fino a ottenere il fuoco all'infinito (per esempio con la luna come modella), controllare la posizione della scala e rimettere il nastro. 2) in qualche obiettivo invece ci sono delle vitine che allentate "scollegano" la scala distanze dalla messa a fuoco vera è propria, per il resto si procede come sopra |
| inviato il 29 Marzo 2020 ore 10:19
comincio a studiare il caso, grazie a tutti... e si accettano nuovi spunti sul caso stesso, offcourse |
| inviato il 29 Marzo 2020 ore 12:31
si Walther59, nastro adesivo! lo usano molti costruttori, come anche Sigma e Tamron. Sembra un sistema poco affidabile, ma ti assicuro che nella sua semplicità e più che affidabile, un buon nastro che fa tutto il giro della ghiera assicura una tenuta ben adeguata. Che infatti viene usata ancora in alcuni obiettivi moderni |
| inviato il 29 Marzo 2020 ore 19:47
l'elicoide va sempre o quasi ben oltre l'infinito ( a meno di un montaggio grossolanamente sbagliato) proprio per permettere la regolazione, il riscontro solido, come dici tu avviene in questi casi fra il barilotto fisso e la parte di ghiera con la scala delle distanze. Poi ripeto, per questo 105 potrebbe esser diverso che è un po' che non me ne capita fra le mani, ma al 99% I sistemi di regolazione sono i 2 che ho detto |
| inviato il 29 Marzo 2020 ore 21:55
domani inizio a studiare il caso... anchese una vitina presente sul barilotto non mi pare si presti molto ad essere svitata, in più, è piccolissima, davvero piccola. |
| inviato il 17 Aprile 2020 ore 16:45
@Bonaveri Come andiamo con i lavori? Se riesci a inviare una foto dell'ottica smontata posso provare a darti una mano... Parte delle ottiche Nikkor (CRC escluso) hanno una regolazione abbastanza semplice della messa a fuoco come ti hanno già detto. Il 105 se non ricordo male ha anch'esso la semplice vite su un blocchetto traslante, ma tra k, ai e ais non vorrei sbagliarmi... Se ti può aiutare invia pure un messaggio o allega qui una foto! |
| inviato il 17 Aprile 2020 ore 20:51
Allora, mi sono praticamente arenato perché sulla guaina esterna c'è una vite minuscola (ma davvero minuscola) che ha segni di predente avvstamento/svitamento, e mi sembra ad alto rischio di spanabilità... sono un po' demoralizzato |
| inviato il 17 Aprile 2020 ore 23:14
Ascolta il mio consiglio è di romperla, è successo anche a me di doverlo fare, se hai un cacciavite 0.8 o 1mm a taglio prova a svitarla alle brutte si rompe (ti posso assicurare che la madrevite regge molto più del grano) ma puoi smontare l'ottica, per il dopo sono certo che verranno di quelle dimensioni si trovano e valgono sicuramente molto meno dell obiettivo |
| inviato il 17 Aprile 2020 ore 23:16
Capita, e più spesso di quanto si pensi, quando per esempio il venditore si ingegna a rimettere in moto un obiettivo vintage senza avere gli attrezzi giusti (per esempio per le viti con testa a croce meglio usare minicacciaviti JIS e non un comune Phillips); Nikon poi era famosa per usare un bloccafiletti forte, da ammorbidire con qualche solvente (nafta, alcool, anche acetone) o scaldando col saldatore. E nonostante tutto a volte basta un po' di ossidazione e diventa un'impresa togliere qualche vitina, in quel caso se necessario l'unica è un trapanino con punta fine, per poi sostituire la vite incriminata. Ma se manca pochissimo (ma davvero molto poco!!) forse è possibile intervenire lato baionetta, controllando che non ci siano spessori inutili o in estrema ratio togliendo un po' di materiale. Mi dispiace ma non mi viene in mente altro |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |