| inviato il 22 Marzo 2020 ore 17:14
Ciao a tutti! vorrei farvi conoscere un marchio ed in particolare una fotocamera che a me personalmente piace molto: la Topcon RE Super.
 Dal design perfetto e studiatissimo, con una meccanica di massima precisione, è stata commercializzata nel 1963. Era quindi contemporanea alla Nikon F. Come la Nikon era caratterizzata dal pentaprisma smontabile, ma aveva il vantaggio di avere l'esposimetro incorporato nel corpo macchina e non nel pentaprisma. La baionetta era quella della Exakta, introdotta nel 1936, quindi purtroppo vecchiotta e verosimilmente superata, ma che permetteva di montare il parco ottiche Exakta al completo. Non disponendo ancora della lente originale, sul mio esemplare ho provvisoriamente montato uno Zeiss Tessar con attacco Exakta. Mi è ora arrivato il suo Topcor 58mm f/1.8. Ho quindi sostituito la foto sopra: questo è il mio esemplare. Questa Topcon a suo tempo era stata scelta dall'esercito giapponese come fotocamera ufficiale in dotazione delle truppe. Le sue qualità le avevano permesso di vincere la selezione. Le ottiche in dotazione erano di una qualità e bellezza superiori alle loro contemporanee. Infatti le quotazioni del Topcor 58mm f/1.4 rimangono piuttosto alte. Per questo ho puntato sul fratellino f/1.8, più abbordabile. Purtroppo il sistema Topcon non ebbe il successo di Nikon. Seguì il modello Topcon Super DM, ed in seguito vi fu un cambiamento di rotta con l'introduzione del sistema Unirex, dotato della baionetta UV Topcon, molto particolare: la ghiera del diaframma si trovava sul bocchettone e non sulla lente. Questa non rientrava però nell'olimpo delle fotocamere professionali. Qualcuno di voi ha avuto e usato la Topcon RE Super? Buona domenica a tutti! Roberto |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 9:44
Arrivato il Topcor 58mm f/1.8. Un bel gioiellino! Costruito in modo ineccepibile e curato anche nell'estetica. Molto avanti rispetto ai suoi coetanei. Siamo negli anni '60. (quello della foto non è il mio...)
 Dalle prime prove sembra veramente non male. Appena riesco ne faccio di migliori (ieri sera era buio ormai...). |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 10:09
Fra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60 il marchio Topcon rappresentava il massimo della tecnologia disponibile, e anche il concetto di "sistema", che la vulgata suole attribuire a Nikon, in realtà è nato con Topcon Non fosse stata distratta dalla fornitura all'esercito giapponese è molto probabile, se non certo, che gli anni '60 e '70, in veste di protagonista assoluto, e quindi anche come marchio di riferimento, avrebbero avuto Topcon e non Nikon. |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 10:16
Paolo hai ragione, tengo la Topcon sul pianoforte a fianco delle due Nikon F, ma così a pelle Topcon dà l'impressione di essere una spanna avanti: il design più accurato, il livello di finitura, i dettagli... tutto! Un vero peccato che si sia persa per strada, avremmo avuto ancora oggi un marchio di assoluto valore. Ora costruisce apparecchi di misurazione. |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 10:30
Ricordo che la Topcon aveva un rumore particolarmente "ovattato" nello scatto,forse dovuto alla tendina in stoffa gommata che allora montavano alcune Case,prima che si generalizzasse quelle metallica. Spero di non ricordare male e di non avere detto inesattezze.......nel qual caso mi perdonerete Un saluto,Giacomo. |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 10:37
La mia prima "vera" reflex (a tendina ecc.; allora era una distinzione di classe) dopo una Agfa reflectaflex fu una Topcon RE-2, trovata usata da un tipo che poteva permettersene una decina. La Super purtroppo era fuori budget, ma che magone a non poterla avere. Fotocamera fantastica, da usare in alternativa come corpo contundente senza timore di guastarla. Altri tempi e ben altro prodotto. |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 10:39
“ da usare in alternativa come corpo contundente senza timore di guastarla „ Sì, un vero mattone, bella spigolosa. Senz'altro pericolosa in caso di bisogno |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 11:07
Topcon come qualità ottica e meccanica era eccezionale, ma posizione pulsante di scatto e innesto sbagliati... nessuna speranza! Fa il paio con Mamiya, due marche eccellenti ma vittime di scelte sbagliate... Anche Contarex a altre che sbagliarono troppo e vennero surclassate da quelle che sbagliarono di meno. Il Topcon 5,8 cm ce l'ho come nuovo, ma con il retro semidistrutto per applicarci l'adattatore EOS. Per me Topcon e Contarex erano il meglio come costruzione generale, ma la nikon F era un capolavoro come "utensile da lavoro". Anche se a qualcuno fa venire acidità di stomaco (a Paolo...) tra i copioni della fototecnica tedesca e che seppero pure migliorarla, Nikon è quella che sbagliò di meno... |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 11:07
Eh ... gli otturatori in tela gommata ... al di là dell'ennesima vulgata comune, beh si ... di luoghi comuni è pieno anche il mondo della fotografia, un otturatore del genere è di fatto indistruttibile, a differenza di quelli metallici |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 11:30
Ne ho avuta una con diversi obbiettivi ma non era questa era la Topcon Unirex l'unica reflex 35mm mai esisistita a otturatore centrale...quindi col sincroflash fino a 1/500 ....da collezione putroppo l'ho data via. |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 11:32
Di Topcon Unirex ne ho ricevuta una in regalo, con 2-3 lenti, non ricordo. E' particolare anche quella... |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 11:34
La memoria mi ingannava. Mi pareva che Topcon fosse un marchio della DDR, al pari di Pentacon, Praktica, Praktina, ecc. Invece, con una breve ricerca, ho constatato essere giapponese, e la società che la produceva era la Tokyo Kogaru KK. www.guidafotousato.it/4-Storia_reflex.htm |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 11:46
Possiedo tuttora una RE2 ed una Super DM, più svariati obiettivi originali: 28 mm 2,8, 58 mm 1,8 e 135 mm 3,5, più uno Zeiss Flektogon 20 mm 4. Finché è rimasta in produzione, la Topcon è stata considerata ai massimi livelli, vedendosela ad armi pari con le altre reflex professionali a sistema completo, cioè Nikon e Canon. La produzione fotografica del marchio, che faceva per la gran strumenti da geodesia (teodoliti, tacheometri ecc ...) e ottico medici di precisione, non era un settore importante, così negli anni l'interesse è scemato fine e far cessare la produzione. Le Uni e Unirex non sono Topcon "buone", si tratta di macchine più economiche, limitate nelle prestazioni, dall'otturatore centrale sul corpo macchina, che limitava la costruzione ottica degli obiettivi. Ricordo, già negli anni '80, quando Topcon era ormai poco conosciuta, che qualcuno, con aria un po' schifata, mi diceva: "ma che è russa?". |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 11:49
Fileo, probabilmente il mercato degli strumenti di precisione era meno affollato e più redditizio |
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