| inviato il 18 Marzo 2020 ore 1:53
Chi è inchiodato in casa (e complimenti a chi è costretto a lavorare fuori casa ) può ingannare il tempo andando su www.cambridgeincolour.com/ Se trovate questo sito affidabile, siete a rischio di credere a parecchie frescacce propagate dall'autore. Un Ph.D. uscito da Cambridge. Lecito attaccarlo, no? |
| inviato il 18 Marzo 2020 ore 9:11
“ .... parecchie frescacce.... „ E segnalane qualcuna, dai! |
| inviato il 18 Marzo 2020 ore 9:33
@Rolu “ That site does spread misinformation - lots of it, so I'm not sure why you're giving it 'congrats'. An example of great information: T&S lenses, flash... Again congrats and many thanks to the authors Author, I think. As for disinformation, what 'exposure' means, what 'ISO' is, the whole issue of noise in photography, how diffraction affects images, probably quite a lot more. And that's the problem, if people learn the very basics of photography from that site, they'll learn them wrong. „ La critica proviene da bobn2, un inglese come l'autore di "Cambridge in Colour". Non devi pensare a fotografi navigati che al massimo sfruttano i calcolatori di DOF. Pensa ai principianti che normalmente trovano il sito utile e affidabile. Un Ph.D. in ing chimica è una specie di elefante bianco. Per qualificarsi "professional engineer" basta un Bachelor, neanche un Master. Evidentemente puntava a qualche tipo di docenza universitaria. Nella prima industria chimica mondiale (quella tedesca) non arrivi da nessuna parte se non hai un Ph.D. in chimica, non in ingegneria chimica, il Ph.D. in ingegneria è una specie di controsenso. “ ABOUT THE AUTHOR - SEAN MCHUGH As a scientist by training „ Da quando un ing è uno scienziato? Stiamo scherzando? |
| inviato il 18 Marzo 2020 ore 10:18
Più che la cultura scientifica dell'autore mi interessa quello che scrive. Al di là di inevitabili semplificazioni, visto lo scopo divulgativo di principi base della fotografia e non sicuramente scientifico, c'è nel sito qualche errore tale da poter dare all'utente medio una visione errata del fenomeno spiegato? O sono solo semplificazioni estreme per far capire un aspetto od un fenomeno (spesso complesso) che possono avere un risvolto pratico fotografico, perché secondo me di questo si tratta nel sito, niente di scientifico. |
| inviato il 18 Marzo 2020 ore 10:46
@Rolu avevo consultato"Cambridge..." in passato. Mi sembrava bene costruito come sito. Qualche giorno fa ho letto sulla diffrazione. Apriti cielo. "Diffraction limited" ha un significato ben preciso. Lì invece sta a significare quando la diffrazione comincia a farsi sentire. Esattamente il contrario. Tecnicamente per caratterizzare la diffrazione bisogna ricorrere alle frequenze spaziali. A cascata FT e MTF. Se tiri in ballo Airy e il sensel senza correlarli in frequenza, sei spacciato. Saltano fuori scemenze tipo "sensel piccoli risentono di più della diffrazione". Bobn2 è un po' mordace ma ha ragione, sito da ignorare da parte di un principiante. Se poi a te piace la grafica del sito leggilo pure, non nascondo che piace anche a me, ma è una bella mela bacata. |
| inviato il 18 Marzo 2020 ore 12:37
Ho controllato, parla di "camera diffraction limited" e non di "lens diffraction limited". Quindi, anche se la definizione rigorosa "diffraction limited" è usata per gli obiettivi, ha voluto far vedere a che diaframma un sensore di un tot di MP inizia a sentire la diffrazione e quindi è in qualche modo limitato dalla diffrazione. Penso che l'autore conosca la differenza e che tutto sommato abbia dato un'informazione utile anche se in maniera poco scientifica. Anche dire che "sensel piccoli risentono di più della diffrazione", se si presuppone una visione al 100% al monitor, non è del tutto sbagliato. |
| inviato il 18 Marzo 2020 ore 12:59
@Rolu non ci siamo.... Siti così sono pericolosi perché hanno un seguito e senza volerlo le bufale vengono disseminate. C'è chi sul Forum ha citato "Cambridge..." come un'emanazione dell'Università omonima, tanto per dire. Esiste una differenza netta fra laurearsi e capire, spesso le cose non sono strettamente correlate. |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 11:53
Seguo e rileggo! |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 13:53
In base al criterio di Rayleigh, x~1.22*l*f dove x è la separazione massima sul sensore, l lunghezza d'onda luce, f apertura relativa. Metto l=0.550 micron (verde), f=64... x~0.04mm. L'inverso è 25 lp/mm. Un sensore ff di 24mpx e' capace di vedere oltre 40 lp/mm, per cui dal conto sopra a f64 è limitato dalla diffrazione. |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 15:17
@Simone un obiettivo esente da aberrazioni a f/64 e nel verde (G=550nm) si definisce "diffraction limited". Con la sola condizione che l'apertura sia circolare, ad MTF0 hai 28.4 l/mm (non lp/mm). MTF0 significa letteralmente che non vedi niente, vedi qualcosa a MTF20 pressappoco. A MTF20 14.2 lp/mm si riducono a 9.76 lp/mm, prestazione molto mediocre. Metti di aprire a f/2. Hai MTF90 a oltre 35 lp/mm. È la diffrazione a limitare il sistema via f/. Cmq non è banale riscontrare MTF90 a 35 lp/mm. Poiché entra in gioco solo f/ e non la lunghezza focale F, sembrerebbe che le cose siano uguali a diverse lunghezze focali. Si sa invece che è più facile costruire super-tele meravigliosi piuttosto che super-grandangoli. Vediamo l'influenza del sensore. 24 Mpx FF ha un sensel di 6µm. Nyquist è a 83 lp/mm. A 35 lp/mm MTF del sensel è MTF93. MTF(sistema)=MTF(f/2)*MTF(6µm)=MTF90*MTF93=MTF84. L'MTF(sistema) è il prodotto di "Optics limited"*"Detector limited". Si arriverà tanto più vicino a MTF84 quanto più corretta è l'ottica, cioè avremo sempre MTF(sistema) < 84. Viste le permanenze in casa, lascio a voi tutte le conseguenze di questo semplice approccio. |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 15:42
“ Nella prima industria chimica mondiale (quella tedesca) non arrivi da nessuna parte se non hai un Ph.D. in chimica, non in ingegneria chimica, il Ph.D. in ingegneria è una specie di controsenso. „ Credo che tu abbia una visione confusa dell'ingegneria chimica. Chimico industriale e Ingegnere chimico fanno due lavori ben distinti. Poi perche' un Ingegnere non puo' essere considerato uno scienziato? Se fa il CEO no ma se e' un CTO o un professore universitario che fa ricerca e sviluppo, fa pubblicazioni, ottiene brevetti, magari si? I titoli hanno un valore relativo, conta quello che sai fare, se il gatto lo chiami pesce...non nuota. |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 15:48
non entro nel merito degli articoli riportati, ma penso che il loro calcolatore di profondità di campo sia l'unico veramente usabile: invece di impostare un coc a casaccio (come negli altri soliti noti) si puö impostare dimensione di stampa e distanza di visione per ottenere parametri piü restrittivi.. ora mi levo dalle scatole che le discussioni tecniche proprio non riesco a seguirle |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 17:33
@Valgrassi " un obiettivo esente da aberrazioni a f/64 e nel verde (G=550nm) si definisce "diffraction limited". Con la sola condizione che l'apertura sia circolare, ad MTF0 hai 28.4 l/mm (non lp/mm). MTF0 significa letteralmente che non vedi niente, vedi qualcosa a MTF20 pressappoco. A MTF20 14.4 lp/mm si riducono a 9.76 lp/mm, prestazione molto mediocre. " Ecco, l'errore ! : l/mm . Poi...non mi aspettavo che al limite di rayleigh MTF=0. Se in fotografia è così, questo limite è puramente teorico. In pratica ci sarebbe da considerare che la luce non è monocromatica e tante altre cose |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 20:25
@Simone la risoluzione limite di Rayleigh è a MTF fra 9 e 10. Sappiamo che sotto MTF20 l'occhio percepisce male il contrasto, è più che altro virtuale. @Arci chiedo venia se hai percepito che abbia sottovalutato gli ing . La mia esperienza è Canada-USA. Un Ph.D. in Chemical Engineering ha come approdo naturale la tenure. Se non ci arriva, non ha molto senso. Se un ing chimico si dedica a insegnamento e ricerca (come un mio compagno di Liceo al PoliMI), è chiaro che lo si considera uno scienziato dopo 250 pubblicazioni scientifiche (non blog, però!). A Milano Chimica pura è stata istituita nel 1968. I chimici industriali come me si dividono fra quelli che fanno davvero chimica (ossia sintetizzano e sviluppano nuovi prodotti) e tutti gli altri di contorno. Personalmente sono un chimico-fisico e nella vita ho venduto FT-IR, poco a che fare con la chimica, molto con l'analitica strumentale. Mi preme segnalare il compianto Giorgio Squinzi che ha ereditato una ditta di vernici e adesivi dal padre e ha portato la MAPEI a oltre 2G$ partendo dal 1968, basando il tutto su R&D applicata. A parte la Thatcher che era un BSc. in chimica, la Merkel è una fisica con un Ph.D. in chimica teorica. |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 23:18
Ciao Valgrassi. Potresti pazientemente spiegarmi in modo semplice perché le superpixellate, come dice Alessandrini, non ottengono la nitidezza delle ammiraglie che hanno 20/24 mega? E il dettaglio? Il file della a9 è più pulito e nitido, ma è decisamente più povero di dettagli rispetto al file della a7r4. Per favore se usi una sigla puoi spiegarmi il suo significato? Cita la fisica meno possibile per favore. Oppure spiegala in modo semplice. L'ideale sarebbe utilizzare delle foto per mostrare i risvolti concreti delle teorie. Grazie |
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