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club dei fotografi


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avatarjunior
inviato il 29 Novembre 2020 ore 17:27

Grazie per Roberto De Mitri, il cui lavoro a me arriva così:
malinconie ed ombre come testimoni dell'assenza di ciò che infine vien cercato; fra nebbiose stratificazioni di ricordi propri, e rubati, e immaginati.
Un fotografare che sembra una domanda che osserva sé stessa. Forse, una richiesta.
Non m'importa che faccia ricorso ad artifici retorici molto collaudati. Ma proprio per niente.

Apprezzatissima segnalazione, Ben-G.

Un saluto cordiale

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2020 ore 18:48

gentile Altenmich, ... grazie a Te.

Si ... è questo marcato "carattere inquisitorio" e quasi di "scavo archeologico dell'animo" un' apparente cifra predominante dei lavori di Roberto De Mitri; pur se ammantati d'una patina onirica talvolta esasperata e tesa, piú che altrove, ad una condizione drammatica di destrutturazione che , credo, gli sia d'ausilio ad un paradossale intendimento: affrancarsi dall'Umano; contemperandolo in una paritetica inquisizione-astrazione del contesto, sia pur esso ambiente e/o paesaggio ( che, è ben noto, restano pur sempre, nella loro presenza, una Costruzione ) ; e cosí De Mitri perviene ad una contraddittoria e per questo fertile, fine, sottile fenomenologia del reale ove la riproduzione cede il passo alla presentazione d'un nesso: un eco retorico alla Veritá.

Una pur evidente incostanza, in quell'intendimento, denuncia una sofferenza naturale dell'autore ( che incede, ad esempio, fin troppo facilmente nel registro della spettralitá ) e di chiunque si prefigga di percorrere le perigliose ed irrisolte liminaritá della metafisica ... se non fosse per una certa insistenza, quasi ossessiva ...che non è stile e complica la mia comprensione.

Peraltro ... il virtuosismo e l'abuso dei registri quando restano vicendevolmente con-fusi ?

[...]

Un gentile saluto,
Ben







avatarjunior
inviato il 01 Dicembre 2020 ore 18:37

Ben… veritiero.
Effettivamente, vedendo tutte le opere, si registra una forte insistenza sulla spettralità.
E' una cosa che sembra compulsivamente primaria ad un più organizzato progetto di “percorrere le perigliose ed irrisolte liminaritá della metafisica”.
Come quella tensione ad affrancarsi dall'Umano… tramite una rarefazione descrittiva anche estrema che in questo caso, volendo, si potrebbe interpretare come proiezione di un melanconico svuotamento del senso dell'io, di una perdita oggettuale sottratta alla coscienza.
Ed in forma similmente rarefatta e drammatica si presenta, quasi un lutto avvenuto o prefigurato, la perdita di oggetti esterni e noti alla coscienza: come la persona amata simbolicamente rappresentata da Lysann ( Lysann pour moi ).

Sotto questa prospettiva le fotografie di De Mitri, più che indagini ordinate, sembrano “sogni inventati” (torna alla mente quel che Freud scrisse intorno alla Gradiva di Jensen…).
Così non soprende che De Mitri stesso abbia dichiarato che il suo fotografare è una forma intenzionale di psicoterapia. Una domanda ed una richiesta al contempo.

Penso che si debba ai motivi appena esposti il fatto che io non mi senta disturbato dalla ripetizione di certi luoghi comuni; poiché la sento spontaneamente necessitata, non artificiosa (con qualche eccezione): come una serie di radiografie che non possono non mostrare le stesse (dolenti?) ossa.

Delle gallerie che ho visto, preferisco senz'altro quella dedicata ad Emily Dickinson: trovo che sia un'interpretazione bella, appropriatamente lirica, della poetessa americana.
Quelle dedicate ad un'indagine metafisica più scarna e concettuale (come Solaris ) mi sembrano -talora- meno autentiche in certe ripetizioni del tema, e mi piacciono “con misura”.
La serie In Arcadia ego mi piace più per l'ispirazione che per la maggior parte delle sue rappresentazioni. City of Ghosts , invece, non è nelle mie corde.

Considerato nel complesso, Roberto De Mitri è un fotografo che, ribadisco, sono contento di aver conosciuto.
Rinnovo pertanto il mio ringraziamento insieme al mio saluto cordiale.

A.



PS
Peraltro ... il virtuosismo e l'abuso dei registri quando restano vicendevolmente con-fusi ?


Mah ?


user86925
avatar
inviato il 01 Dicembre 2020 ore 19:56

gentile Ben-G e Altenmich vi ringrazio per le vostre interessanti ultime segnalazioni e riflessioni...

sono incantato dalle foto di Philippe Gindre, condivido un link:
www.artlimited.net/philippegindre



13 selections
www.artlimited.net/selections/new/?o=3&uid=1045263&title=Artworks+from
49 excellences
www.artlimited.net/selections/new/?ixlstime=1&uid=1045263&title=Excell

avatarjunior
inviato il 01 Dicembre 2020 ore 20:22

Molto suggestive, Nove.

Ad un primo sorvolo mi verrebbe da dire che, pur se eteroispirate, molte di quelle fotografie sarebbero state apprezzate da un pittorialista come Leonard Misonne... Che a me è sempre piaciuto.
Mi guarderò con agio e piacere la Francia di Philippe Gindre.

Grazie della segnalazione.
Un saluto cordiale.



avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2020 ore 13:07

Ringrazio molto "@Nove".



A quei pochi che non lo conoscessero :









HERB RITTS


www.herbritts.com/#http://www.herbritts.com/timeline/

www.herbritts.com/#/archive/photo




Un gentile saluto
Ben

avatarjunior
inviato il 06 Dicembre 2020 ore 15:30

Per continuare la festa…
A chi ama anche il Jazz segnalo un libro di Joachim Berendt, corredato dalle bellissime fotografie di William Claxton: Jazz Life

www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&


Un minuscolo assaggio da YouTube:

www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&


Un saluto cordiale

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2020 ore 19:41

Interrompiamo "la festa"... purtroppo...

[ triste segnalazione "out of theme" (?) ]

THELMA PEPPER (01-12-2020 r.i.p. )





www.cbc.ca/news/canada/saskatoon/pepper-died-thelma-photographer-1.582


www.cbc.ca/radio/sunday/the-sunday-edition-october-21-2018-1.4866236/h

avatarjunior
inviato il 06 Dicembre 2020 ore 20:27

Nel grato ricordo per quel che ci ha lasciato,

www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&

avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2021 ore 23:39

FRANCESCA WOODMAN











www.mariangoodman.com/artists/francesca-woodman/

Ps.: Ringrazio @Motofoto per il Suo contributo a seguire ...

avatarsupporter
inviato il 03 Gennaio 2021 ore 11:48

Per chi fosse interessato al contesto che ha dato avvio e fine alla woodman (un po' fastidiosi i sottotitoli in portoghese, ma è comunque vedibile):

user86925
avatar
inviato il 03 Gennaio 2021 ore 12:03

siamo quasi alla fine di questo thread interessante, spero che l' autore del topic apra la seconda parte...

avatarsenior
inviato il 03 Gennaio 2021 ore 19:03

Ero indeciso se aprire un post tipo Sony a7 IV versus Canon R , ma penso che continuerò con questo :)

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2021 ore 15:06



ho trovato questa fotografa iraniana che mi ha rifatto ri-innamorare del reportage . non il solito reportage in mezzo alla guerra , ma un occhio su una società' che convive con una" guerra domestica" quasi con rassegnazione
.
per me la foto del villaggio nomade con i pastori è un acquerello distopico stupendo.

www.magnumphotos.com/arts-culture/society-arts-culture/newsha-tavakoli

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2021 ore 23:17

Davvero un mondo infinito per varietà, contrasti, storia e cultura l'Iran. L'antica Persia. Lei davvero un occhio sensibile e vario, come piacciono a me, capace di cogliere visioni in ambientazioni più disparate.
Il nostro "amico" juzzino Marzio ha fatto una bella galleria anche.

www.marziotoniolo.com/mehmandust-r13285

Il thread riparte qua:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=last&t=3831037#22099282

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