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Il futuro della fotografia, 10 anni dopo


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Testo e foto by Juza. Pubblicato il 02 Marzo 2020; 158 risposte, 21591 visite.


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avatarjunior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 14:19

;-)Cool

avatarjunior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 21:06

nella tua previsione 2030 non consideri l evoluzione del foveon o della lytro (campo luminoso)
io invece credo che il foveon potra essere il nuovo standar (o sapremo se lo sara) e se aggiungessero uno strato per calcolare la distanza sarebbe il sensore definitivo............
cio che frena le due tecnologie è che richiedono troppi calcoli che ne limitano le prestazioni
ma la tecnologia si sa in 10 anni fa passi enormi

avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 21:50

Seguo

avatarsupporter
inviato il 06 Marzo 2020 ore 0:16

Spesso nel passato si sono fatte “rivoluzioni” che si possono riciclare con tecniche più moderne. Se pensiamo al VHS che per registrare la banda video, enorme per le dimensioni del nastro, avevano architettato una testina girevole ad alta velocità che registrava per “fettine” di nastro magnetico l'intera banda video. Immaginare un sensore circolare che ruota ad alta velocità con un otturatore-attuatore sincrono, con buona quantità di elettronica che poi riconverte in immagine, si supererebbero i 500Mp in poco tempo con dimensioni dimezzate. 500Mp a 100iso, 50Mp a 1000 iso e 5Mp ( ma perfetti ) a 10k iso.Forse prima lo applicheranno sui cellulari. Tecnicamente un VHS riutilizzato per la fotografia. Fantascienza ??

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2020 ore 8:14

il foveon potra essere il nuovo standard

lo spero con tutto il cuore.

user148381
avatar
inviato il 06 Marzo 2020 ore 12:22

Indubbiamente un articolo interessante ma..........un conto è prevedere l'evoluzione (ovvia) di un qualcosa che già esiste anche se non ancora diffusamente commercializzato e un conto è"prevedere" un qualche cosa che ancora non esiste.
Infatti, copio e incollo parte dell'articolo dove si dice:
<<<" L'ampia diffusione della stabilizzazione d'immagine sul sensore è una cosa che non avrei mai previsto nel 2008, all'epoca non esisteva questa tecnologia">>>
Tuttavia, a parte ciò, ho letto con interesse.
Cordiali saluti

avatarjunior
inviato il 06 Marzo 2020 ore 15:24

Nessuno ha ancora detto che sparirà l'otturatore meccanico!?Eeeek!!!

I nuovi sensori leggeranno tutti i pixel contemporaneamente rendendolo inutile.
Inoltre secondo me grazie a questo e ai nuovi processori le foto prima o poi saranno tutte unione di decine di foto tipo hdr o pixel shift, e dal confronto delle immagini si otterranno foto con gamma dinamica rumore e definizione migliorati più che con qualsiasi altra tecnologia!;-)

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2020 ore 16:26

Nessuno ha ancora detto che sparirà l'otturatore meccanico!?


secondo me non sparira' la meccanica, l'unica a garantirti la reale durata della macchina e' quella......piuttosto si dovra' rivedere il digitale.
leggo in certe discussioni che certe ML scottano se messe alla frusta...MrGreen

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2020 ore 16:35

C'è ancora il rolling shutter da sconfiggere, e siamo nel 2020 inoltrato. Tutte le ML scattano ancora con l'otturatore meccanico, se si vuole affidabilità. La strada è ancora lunga, prima che la meccanica sparisca, questo riferito a tutti i sognatori tecnologici odierni. Le reflex non hanno certo i giorni contati, affatto, diventeranno come il telemetro, roba per pochi, estimatori di una godibilità appiena della visione a OVF. EVF ancora acerbi lenti e poco risoluti allontanano le ML dal piacere di scatto. ce n'è di strada da fare, e non è certo sui mpx che si misura quest'ultima.

avatarjunior
inviato il 07 Marzo 2020 ore 10:00

Io mi immagino la fotacamera del futuro come un apparecchio con ottima portabilità, obbiettivi intercambiabili ma mini, risoluzione intorno ai 24mpx (ma grandezza sensore micro), mirino integrato negli occhiali, ovviamente senza specchio ed otturatore meccanici e montabile su drone!

Ripeto però...una reflex old style in casa l'avrò sempre!

avatarsenior
inviato il 07 Marzo 2020 ore 10:53

Introduco un'altra evoluzione della fotografia: sempre meno flash e sempre più luci led. Arriveremo al punto in cui un semplice led potrà soddisfare le esigenze di fotografi e videomaker. In fondo è solo questione di dissipazione di calore e batterie più performanti

avatarsenior
inviato il 07 Marzo 2020 ore 12:19

Con i led più evoluti puoi anche modificare la temperatura colore in un secondo, caratteristica per me molto apprezzabile.

avatarjunior
inviato il 07 Marzo 2020 ore 14:42

Una delle angosce più pressanti dell'uomo antico era quella di poter conoscere il proprio futuro. Si deve a ciò la millenaria fortuna del santuario di Delfi, sulla cima del monte Parnaso. Riuscire a parlare con la Pizia, impresa non facile, poteva esser lo scopo di una vita. Ma prima di accedere nella cella dove la sacerdotessa pronunciava i suoi oracoli, i postulanti passavano per la porta della cittadella sacra, sopra la quale vi era scolpita una frase: "conosci te stesso", una delle massime della sapienza antica, che possiamo tradurre con: "chi sei tu?". Quindi, usando questa storiella per discutere sul futuro della fotografia, dovremmo prima chiederci: "cosa è la fotografia?" subito si risponderà: "è scrivere con la luce", oppure "è un sistema che permettere di convertire l'azione dei raggi solari su di un supporto in un'immagine più o meno permanente e visibile".
Di fatto è stata un'invenzione che ha segnato la storia, come già quattro millenni prima l'invenzione della stessa scrittura. Quante fotografie possono raccontarci il '900? già alla fine del secolo XIX gli strumenti fotografici, che avevano superato parte dei limiti materiali dei primi dagherrotipi (in sostanza erano più leggeri e manovrabili), consentirono una vera e propria rivoluzione del ritratto; da quel momento in poi un numero sempre maggiore di famiglie potevano aver qualcosa in mano (una fotografia) che contribuiva alla formazione della memoria familiare come quella collettiva.
E' impossibile parlare della storia della fotografia, quindi anche del suo futuro, senza metterla in parallelo con quella della tecnologia e delle varie scienze tipo la chimica. I dagherrotipi erano di legno e montavano obiettivi di ottone f/14 o f/17 di 40 cm di lunghezza focale; il tutto per un peso di circa 50 kg, considerato tutto il resto che era necessario per lo scatto e lo sviluppo, diciamo. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, quindi circa cento anni dopo, iniziarono a diffondersi mezzi fotografici piccoli, pratici e maneggevoli, come le più costose Leica M o le più oneste Nikon F. Lo stesso Stieglitz, negli anni '60 del secolo scorso fotografava con un Nikon, quando prima aveva usato ben altro! ma il cambio di attrezzatura ha cambiato la sua visone della fotografia? per Stieglitz il mezzo fotografico permette di trasformare immagini comuni e banali come le nuvole in immagini simboliche e piene di significato: questa trasformazione la fa il mezzo? Adams si trovò spesso impegnato a dominare la complessità tecnica della fotografia (sopratutto in stampa); ma è stato questo a renderlo il "patrono" dei paesaggisti, oppure la sua squisita visione della realtà, che ha trasformato, anche qui, due cime di montagne in capolavori estetici?
Certamente lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche ha portato la fotografia verso una maggiore diffusione e utilizzo: mezzi più semplici e economici alla portati più o meno di tutti. In ultimo gli smartphone.
Ecco, tutta questa digressione per dire che il futuro della fotografia non sta tanto nei nuovi progressi della tecnologia, che sono inevitabili e che perciò ricadranno sulle attrezzature fotografiche, ma sul modo in cui si penserà di fotografare, sul valore che avranno le immagini scattate nella società (o in famiglia) e sopratutto che fine faranno? tempo fa mi mi è capitato di restaurare (tramite tecnica digitale) una vecchia foto dei primi del '900, una stampa da lastrina di circa 10x15 cm in stato di leggera rovina; è l'unica immagine che il proprietario possiede della sua mamma quando era giovane. Quando gli riconsegnai l'originale con la stampa riprodotta è inutile descrivere la commozione. Tra un secolo che interesse avremo per le migliaia di foto che abbiamo sotto gli occhi (e non sottomano) per un arco di vita?
Forse mi sono permesso troppo. Vi saluto fraternamente

avatarjunior
inviato il 07 Marzo 2020 ore 20:14

Letto l'articolo mi sono reso conto di avere un parco macchine/lenti vecchissimo e di averci speso una fortuna... a questo punto mi trovo ad un bivio: mi do un tono facendo il fotografo "vintage" sostenendo che la qualità dell'immagine data dalle reflex ha qualcosa di magico (un po' come si fa nel confronto digitale/vinile), oppure spendo un'altra fortuna ed al pro9 ssimo articolo del genere mi ritrovo al "via" (senza avere i classici soldoni dati dal Monopoli quando ripassi dal "via") ? Che dilemma !!!

avatarsenior
inviato il 07 Marzo 2020 ore 20:20

@Lele
Onesto?
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3200055&l=it
E che ti serve di più?
Cool





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