RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Coronavirus - Covid-19: parte 17


  1. Forum
  2. »
  3. Tema Libero
  4. » Coronavirus - Covid-19: parte 17





avatarsenior
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 9:51

Ma è ovvio che se stiamo esportando il virus in tutto il mondo, o questi turisti sono stati VERAMENTE MA VERAMENTE SFIGATI, cosa di cui dubito fortemente, della serie c'erano due malati per città e li hanno beccati loro,oppure il virus è più diffuso di quanto si pensa.
Quello che mi fa girare le scatole è che gli altri stati si sono svegliati solo adesso, quindi controllano maggiormente le persone che vengono dall'Italia che ovviamente risultano positive e questo fa sembrare che siamo noi gli untori del mondo, mentre invece prima della notizia del contagio in Italia nessuno faceva controlli e quindi la situazione nei paesi esteri era totalmente sconosciuta.
Adesso invece è viziata da nuovi dati errati e dal fatto che prevalentemente i turisti provenienti dall'Italia vengono testati.

avatarsenior
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 9:53

Semplice, perche' non esistendo controlli a tappeto con tampone non e' possibile conoscere dove e' presente il virus finche' qualcuno fa il tampone. Ma ora pare che ti lascino morire senza tampone se non sei stato in zone a rischio...quindi? Qualcuno mi corregga, spero di sbagliare

Lasciare morire no, ci sono ancora letti in terapia intensiva. Chi presenta sintomi lievi, anche se proveniente da una zona a rischio, viene isolato o gli si chiede l'auto-isolamento, per il tampone c'è tempo.

----
sembra che l'occasione per gli investitori di far fuori tutti gli anziani "parassiti" e improduttivi sia arrivata da sola ... "dal cielo"

Lasciamo stare gli investitore, la situazione del mercato finanziario al momento è una tragedia, stanno andando in fumo centinaia di miliardi. Di questo passo tra un pò sarà un problema anche superiore a quello economico, perchè se tutti i titoli mondiali crollano si ripercuoterà sui sistemi bancari e la stabilità dei debiti sovrani, cioè dei singoli stati.

avatarsenior
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 9:53

Alcune considerazioni, da parte italiana l'assoluto pressapochismo di chi è deputato alla gestione di questo paese, ognuno va a briglia sciolta, chi per interessi personali chi per ignoranza pura nella gestione di cose vere e importanti, non le solite chiacchiere da social, più in generale a livello Europeo una popolazione ormai dipendente dai media senza un minimo di discernimento personale, la totale incapacità di ascoltare notizie da varie fonti e poi elaborarle e FARSI una propria idea equilibrata, purtroppo sono le conseguenze evidenti di tirare su una popolazione globale paragonabile a pecore, che devono essere costantemente imboccate e guidate, se non ci si darà una sterzata ne avremo parecchie di situazioni come questa di oscillazione fra il menefreghismo più totale e il panico per la peste prossima che sarà in arrivo....siamo messi male.

user122030
avatar
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 10:04

E comunque faccio notare che la parola d'ordine dei media da quando è scoppiato questo casino è "non creare allarmismi", di nuovo minimizzando e cercando di fornire informazioni tranquillizzanti





avatarsenior
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 10:23

www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/coronavirus-parla-unitaliana

Se queste sono le procedure il contenimento sarà un miraggio

avatarsenior
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 10:27

1) sono sicuro che i contagi negli altri paesi europei non dipendono dagli italiani. Quella e' la scusa per dare un senso al tutto. Anche da noi l'epidemia e' ufficialmente iniziata quando la moglie del 38enne ha detto che aveva cenato con uno ritornato dalla cina, altrimenti niente tampone.
2) la parola d'ordine e' minimizzare, ma oramai e' chiaro che i fatti dimostrano la gravita' della situazione.

Se poi chi ti dovrebbe tranquillizare lo fa spiegandoti che il 50% guarisce da solo a casa, allora siamo alla frutta, dato che per l'altro 50% non ci saranno abbastanza posti in ospedale.

avatarsenior
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 10:39

Due virologi. «Non è la peste, ma neanche l'influenza. Ecco perché»
Sergio Rosati e Luigi Bertolotti giovedì 27 febbraio 2020
Lettera di due docenti di Veterinaria agli studenti: «Il principio di precauzione, se applicato bene, non sarà mai apprezzato abbastanza». L'invito a diffondere informazioni scientifiche sui rischi
«Non è la peste, ma neanche l'influenza. Ecco perché»
Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Molte informazioni sul coronavirus che circolano in rete e in tante trasmissioni tv sono spesso incomplete e contraddittorie. Con le università chiuse, due virologi, professori presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie a Torino, hanno inviato via WhatsApp un appello ai propri studenti, invitandoli a essere parte attiva nella comunicazione. Un prezioso contributo di chiarezza che merita di essere rilanciato.



Care studentesse e cari studenti,

come virologi del Dipartimento di Scienze Veterinarie sentiamo il dovere di esprimere e farvi conoscere la nostra opinione su quanto sta accadendo sul nostro territorio. Chi di voi ha già frequentato le nostre lezioni di virologia e malattie virali conosce l'approccio che utilizziamo quando vi parliamo delle infezioni epidemiche e di quali strategie i virus adottano per sfruttare la popolazione animale e mantenersi in natura.

Abbiamo a che fare con un virus ad RNA con una forte propensione a mutare ed adattarsi. L'origine è sicuramente animale ed il pipistrello è la specie serbatorio più probabile (alberga numerosi betacoronavirus fra cui quello da cui ha originato il virus della SARS). È probabile che sia passato all'uomo già da un po' di tempo e si sia adattato (abbia imparato) proprio attraverso le mutazioni, ad essere trasmesso nel circuito interumano. Il salto di specie garantisce ad un nuovo virus un notevole vantaggio verso la popolazione suscettibile. L'uomo quindi rappresenta una opportunità formidabile perché rappresenta una specie abbondante, che vive in promiscuità ed è sprovvisto di memoria immunologica. I coronavirus del raffreddore sono degli alfacoronavirus e condividono ben poco del Covid 2019 in termini di cross-protezione. Quindi non è attesa in tempi brevi una riduzione della virulenza. Solo quando l'immunità di popolazione avrà raggiunto un certo livello, allora il virus comincerà ad essere trasmesso con maggiore difficoltà e tenderanno ad aumentare le forme lievi, croniche o asintomatiche. Notate che queste sono già presenti nella maggior parte degli infetti ma abbiamo ancora un 15-20% di infetti che sviluppano forme gravi che richiedono l'ospedalizzazione.

Una caratteristica di questo virus è quella di essere molto contagioso. Il legame con il recettore cellulare è venti volte più forte rispetto al virus della SARS. Inoltre presenta siti per le proteasi cellulari simili a quelli dei virus influenzali associati a peste aviare ad alta patogenicità (furin-like) quindi potenzialmente in grado di dare forme a maggior tropismo tissutale, essendo queste proteasi espresse in molti tessuti.

Quindi per concludere il virus non è la peste nera ma non è neanche una banale influenza e vi spieghiamo perché:

1) L'influenza stagionale ha una mortalità di circa lo 0,1%, non banale, ma la popolazione è in gran parte immune (per pregresse infezioni, parzialmente cross-protettive verso le nuove varianti e per la vaccinazione). In un tale contesto il virus influenzale serpeggia fra la popolazione e colpisce una frazione minoritaria delle persone senza incidere in modo significativo sulla forza lavoro di un paese.

2) SARS-Cov2 è un virus nuovo. Non abbiamo memoria immunologica o immunità di gregge. In tali casi il virus, senza misure di controllo, avrebbe un andamento epidemico, arrivando ad interessare una larga fascia della popolazione recettiva (dove il denominatore è tutta la popolazione italiana) prima di cominciare a rallentare la progressione. Questo significa che, anche in assenza di forme gravi, una gran parte della popolazione in età lavorativa, sarebbe bloccata per settimane con immaginabili ripercussioni sull'economia nazionale. Quindi ben vengano le misure di restrizione attualmente in uso per arginare almeno i principali focolai epidemici.

3) Covid 2019 causa forme gravi che richiedono il ricovero nel 15% dei casi. Si tratta di polmoniti che vengono curate in terapia intensiva per diversi giorni con l'ausilio della respirazione assistita. Quindi poco importa se la categoria a rischio di decesso siano gli over settantenni, con tutto il rispetto per i nostri vecchi. Anche i quarantenni o i cinquantenni (una parte cospicua della forza lavoro) avrebbe necessità della stessa terapia. Provate a chiedervi quanti letti per terapia intensiva ci sono nelle province italiane e quanti di questi sono già giustamente occupati da pazienti che hanno subito operazioni chirurgiche, traumi, ustioni ecc. Da qui la necessità di applicare tutte le misure utili ad arginare l'espandersi dei focolai epidemici, anche se vengono percepite come eccessive.

L'appello che facciamo agli studenti che hanno già maturato una sensibilità e coscienza sulle misure di lotta alle malattie degli animali è quella di fare tesoro delle vostre conoscenze ed essere parte attiva nella comunicazione del rischio, senza allarmare eccessivamente ma senza sottovalutare il problema.

Vi sarete accorti che non tutti i virologi che quotidianamente affollano le trasmissioni televisive la pensano allo stesso modo. Questo è assolutamente normale (la scienza è democratica fra gli scienziati e sensibilità e approcci diversi sono il sale del dibattito scientifico. La verità è che nessuno conosce come andrà a finire. Il principio di precauzione, se applicato bene, non sarà mai apprezzato abbastanza, se il problema sanitario poi non si verifica. Mentre una sottovalutazione del pericolo, in presenza di un'epidemia fuori controllo, farebbe scoppiare la rivoluzione. La difficoltà di prendere la giusta decisione è un sottile filo che lega questi due estremi.

Professore ordinario (Malattie infettive degli animali) e professore associato, Dipartimento di Scienze Veterinarie, Università di Torino

TUTTI GLI ARTICOLI SULL'EPIDEMIA DI COVID-19

© RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: coronavirus Attualità

L'articolo più apprezzabile che abbia letto finora.

avatarsenior
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 10:47

Io so solo che mentre la Korea del Sud continua a spendere tanto per contenere.. e si vede in tutti i counter, quasi 1000 in piu rispetto ieri.. ospedali intoccabili e tutto svolto in tendoni esterni..

... l'Italia ha fermato la crescita , esattamente come la Francia e il Regno Unito..

NESSUN NUOVO CASO ... All'improvviso la politica del..tutto va bene è stata adottata anche qua a distanza di una settimana con un virus che sta ad incubare anche 27gg.

Che dire.
Speriamo non muti in peggio.

user28347
avatar
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 10:55

e tra gli animali si attacca? oggi un sardo residente a milano è venuto a trovare la famiglia,lui è positivo e la famiglia no,speriamo che rimaniamo incontagiati in sardegna

avatarjunior
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 10:56

L'articolo più apprezzabile che abbia letto finora.


Condivido pienamente.

Per quanto riguarda le diverse opinioni .. la mia opinione è che anche lo scienziato ha delle convinzioni che influenzano il suo punto di vista, per chiunque - anche per lo scienziato - è difficile liberarsene,implica una parziale rinuncia alla propria identità, che per l'appunto è fondata sulle proprie convinzioni, il fenomeno descritto anche nelle "Leggi di Murphy".

sono sicuro che i contagi negli altri paesi europei non dipendono dagli italiani. Quella e' la scusa per dare un senso al tutto. Anche da noi l'epidemia e' ufficialmente iniziata quando la moglie del 38enne ha detto che aveva cenato con uno ritornato dalla cina, altrimenti niente tampone.


Lo credo anch'io, già a inizi novembre in Cina - Wuhan era in corso l'epidemia e dunque, data la crescita esponenziale è verosimile, retrodatarne di un mese o due l'inizio della diffusione, riguardo alla quale non si è saputo nulla fino al 20 gennaio, oltre tre mesi durante i quali si sono spostate decine di migliaia di persone da tutto il mondo verso la Cina e dalla Cina verso il resto del mondo.

avatarsenior
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 11:02

Io mi sono fatto una mia precisa idea.
Ma la tengo per me.
..
Nel caso i prossimi accadimenti
dovessero avvalorare quello che sto pensando..
potrò dire a me stesso
"Avevo capito tutto".

avatarsenior
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 11:04

Comunque..
ad un certo punto temporale di questa storia,
la Cina, la Corea e l'Italia..
ringrazieranno il cielo di essere state le prime.

avatarsenior
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 11:07

...Speriamo non muti in peggio...

Esatto, potremmo teoricamente trovarci nelle condizioni di Genova ai tempi della peste nera; noi, l'Europa ed il mondo. A questo punto non è più possibile non rifarsi alle considerazioni che già emersero negli anni '70 sugli aspetti etologici della convivenza nel mondo animale; studi condotti su invertebrati o roditori ma perfettamente applicabili all'uomo. Al progressivo sovraffollamento corrispondono malattia, conflitto e corsa all'accaparramento. Questa l'insostenibile dinamica di popolazione umana (ne ho accennato anche in precedenza): 4000 a.c. > 1950 = due miliardi di persone.....1950 > 2012 = sette miliardi. Condite il tutto con l'eliminazione totale delle difficoltà di incontro di questi sette miliardi di umani (oggi sono con una persona che nel pomeriggio di domani sarà ad Atlanta) ed alla loro commistione con l'animale, domestico e selvatico. Oggi telefonerò ad un compagno di classe del liceo, veterinario, per complimentarmi con lui: è da quindici anni che mi anticipa i disastri delle zoonosi.

avatarsenior
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 11:16

Ci siamo, guarda guarda ..

www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/28/coronavirus-contagi-e-psicosi-ora-

avatarjunior
inviato il 29 Febbraio 2020 ore 11:24

Faccio notare che l'età dei contagiati in Germania è sulla quarantina. E uno è in condizioni gravi. Come il nostro paziente 1. Con buona pace dell'influenza che complica solo casi clinici fortemente compromessi

RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me