| inviato il 24 Febbraio 2020 ore 13:31
Ciao a tutti, vorrei cimentarmi nella fotografia analogica (soprattutto bianco e nero) ed ero interessato ad una piccola e compatta fotocamera da portare sempre in giro. Dopo qualche ricerca ho individuato la Olympus XA (il primo modello "semiautomatico" a telemetro ed a priorità di diaframma) e la Rollei 35 (il modello C oppure la XF a telemetro). Quale mi consigliate tra le due (oppure se me ne consigliate altre)? Grazie a tutti in anticipo per le risposte! |
| inviato il 24 Febbraio 2020 ore 14:20
Prova a vedere anche la Mju I o Mju II Olympus, sono totalmente automatiche però |
| inviato il 24 Febbraio 2020 ore 14:32
La Rollei 35 e' molto fruibile, fa foto straordinarie e ha non a caso un passabilissimo valore residuo. E' la fotocamera di una certa diffusione piu' piccola mai costruita. p.s. nel formato 35mm beninteso. |
| inviato il 24 Febbraio 2020 ore 15:49
Ho avuto la Rollei 35 e il suo Sonnar "spacca"... come dicono i moderni... Tutta manuale e certamente non è veloce come può essere la Olympus XA che ha il telemetro e mi sembra anche un esposimetro. La qualità ottica è simile anche se dovrebbe avere più vignettatura. Le ho avute entrambe ma soltanto della Rollei ho foto stampate e se le ritrovo ne carico qualcuna. Da precisare che il Sonnar è una lama ma "spietato".. quello che non c'è, non c'è mentre l'Olympus è più generoso... Considerai anche la Rollei XF ma aveva delle caratteristiche che mi distolsero. Però sono ricordi dell' '85... |
| inviato il 24 Febbraio 2020 ore 17:22
se vuoi cose anche un po' chic contax tvs2 (zoom) t2 (fisso) o se ti va e riesci a prenderla minolta tc1 .... ma qui i prezzi sono ben altri..... |
| inviato il 24 Febbraio 2020 ore 23:16
Vi ringrazio per le risposte! Purtroppo Contax e Minolta sono un po' fuori portata vorrei avere una che mi permette di intervenire più o meno come voglio, infatti escluderei quelle automatiche. Secondo voi, tra XA e 35 (qualsiasi modello) qual è la migliore sul bianco e nero (visto che scatterei esclusivamente in bianco e nero)? |
user155906 | inviato il 25 Febbraio 2020 ore 7:58
io ho la rollei 35s, una macchina fantastica, tra le migliori mai avute ma occhio, per quanto piccola e compatta pesa come un macigno |
| inviato il 25 Febbraio 2020 ore 8:46
Se interessa la qualità ottica anzitutto e poi in questo caso per il B/N, il Sonnar è il massimo, però... c'è pure la Leica Mini, esattamente questa: www.ebay.it/itm/Leica-Mini-Elmar-1-3-5-35-Point-And-Shoot-35mm-Film-Ca La ebbi nel '90 per breve tempo, soprattutto per farla usare ai familiari e me ne liberai perché il suo lampo era starato di almeno due diaframmi di troppo e non si poteva giustare, ma la sua ottica era straordinaria. Si potevano contare i capelli a un gruppo di persona riprese a cinque metri di distanza e il colori erano tipici Leitz. Però solo automatica. |
| inviato il 25 Febbraio 2020 ore 12:54
Ho sentito del peso della Rollei 35 ma contando che di solito mi porto sulle spalle un corredo Canon full frame e due ottiche L, non mi spaventa nulla La Leica mini l'ho notata anch'io ma volevo scartare a priori quelle totalmente automatiche, vorrei avere un po' di controllo... Su Leica piuttosto mi piace molto la Minilux, anche se costa un occhio della testa |
| inviato il 25 Febbraio 2020 ore 12:57
Piccola, a telemetro, e con ottica eccellente la Olympus 35RC |
| inviato il 25 Febbraio 2020 ore 13:47
La Olympus XA, che posseggo ed uso, è un piccolo gioiellino.. ottica nitida, priorità diaframmi comodissima, tascabile al 100% anche col suo flash, silenziosissima.. Unico "difetto" che riscontro è la difficoltà, in certe condizioni di luce, nel vedere i tempi di scatto.. Non conosco la Rollei, ma penso sia ottima anch'essa. |
| inviato il 25 Febbraio 2020 ore 18:09
Sono sempre più convinto di buttarmi sulla XA... Vi chiedo ancora un ultimo parere: cosa ne pensate della Ricoh 500G o della Kodak Retinette 1A (che mi ha intrigato che ha una lente della Schneider)? |
| inviato il 25 Febbraio 2020 ore 20:08
“ Ricoh 500G „ Molto delicata, ma la qualità è molto buona. Di certo non al livello Rollei o Olympus XA. Molto interessante c'è la Canonet ql17 G-III. L'obiettivo è di alta classe ma il cromatismo è "troppo Canon". Se però fai solo bianco nero, potrebbe essere ideale, sempre che non cerchi una roba da taschino... www.ebay.it/itm/Canon-Canonet-QL17-G-III-Objektiv-1-7-40 Io ne avevo una un decennio fa, come nuova, e la vendetti a 80 euro a un amico che mi pregò "metaforicamente" in ginocchio... |
| inviato il 25 Febbraio 2020 ore 21:38
Entrambe ottime. Occhio a non prendere eventualmente una 500H o simili nota al tempo per essere una 'G' con meccanica totalmente in plastica, non fu un successo. Sono macchinette bellissime e vanno bene ma per quanto ne so le guarnizioni a tenuta luce sono un punto molto debole (come in molte giap coeve, anche reflex). Un problema che russe e tedesche , in larga parte, non hanno (anche perche' spesso non hanno guarnizioni, e le piu' vecchie neanche il dorso apribile). Le Retina sono the real thing, pura poesia con le loro ottiche bellissime Schneider o Rodenstock. La qualita' costruttiva e' molto molto alta , il riferimento erano le Zeiss ma ad un prezzo quasi umano, erano comunque macchine di pregio assai care e si vede. Consiglio di guardare una IIIc (molte hanno l'esposimetro al selenio funzionante, e preciso, come la mia) o la versione sempre con telemetro ma senza esposimetro che si chiamava se ricordo bene IIc. Hanno le ottiche intercambiabili (con aggiuntivi ottici come le Contaflex grossomodo) ed esistono anche in versione reflex, ma le proverbiali sono le straordinarie versioni a telemetro folding serie IIc e IIIc, il soffietto e' interno ed invisibile, i meccanismi precisi, ottica Xenar luminosa e di grande qualita', la fotocamera si chiude con uno scatto di assoluta precisione ancora oggi. La dannazione e' che usano lo scomodissimo sistema di esposizione a valori luce tanto caro ai tedeschi e solo a loro, un capolavoro di logica meccanica teutonica che ti permetteva di impostare il valore-luce desiderato e poi con altra ghiera di scegliere la coppia tempo diaframma che volevi, ma obbligatoriamente aprendo il diaframma si accorciava il tempo e viceversa. Vantaggi? Numerosi, molti piu' rinvii e leveraggi di precisione per la goduria dei collezionisti e per cambiare solo il diaframma dovevi intervenire su due ghiere non su una sola, vuoi mettere? Col risultato che meta' esemplari sono stati probabilmente messi fuori uso dai loro stessi ultimi proprietari, troppo digiuni di tedesco per digerire il corposo manualetto di istruzioni. |
| inviato il 25 Febbraio 2020 ore 21:48
Altra 'feature' sorprendente della Retina e' il blocco apparentemente irreversibile della fotocamera dopo il trentaseiesimo scatto, o il 24 esimo se impostata a 24 pose, dopo di che si puo' solo ribobinare indietro, una 'sicurezza' contro lo strappo della pellicola dalla bobina del rullino imposta dalla casa madre Kodak, che non voleva che i propri clienti in realta' profittassero delle 37-38 pose che un fotoamatore abile riusciva a mungere da un rullino da 36. Si puo' bypassare, con una precisa manovra che tutti si dimenticano. Si tratta pero' di una fotocamera piuttosto datata, non di meno ottima, ci sono su youtube una quantita' di video anche sulla manutenzione (ad uso dei fotoriparatori non dei clienti, sono macchine a telemetro di una notevole complessita' ma generalmente magnifica costruzione). Bisogna avere pazienza a cercarle perche' per qualche motivo sono di moda e spuntano oggi quotazioni a 2 o 3 cifre (dipende dal modello). Per fortuna ne girano molte, erano molto popolari grazie alla vasta diffusione della casa Kodak. Sono le migliori Kodak mai costruite e sono state le prime fotocamere in assoluto ad usare il caricatore standard da 35mm che oggi tutti ricordiamo , prima il caricatore era in dotazione alla fotocamera (es.Leica) e se ne dovevano caricare in anticipo un certo numero in camera oscura, partendo da bobine di 10 o 30 metri, quando non caricare o scaricare la macchina in camera oscura , non avendo la pellicola perforata 35mm la carta di protezione luce. Immaginatevi la comodita' di comprare i rullini per via e caricarli in macchina in luce diurna! Inaudito, le fotocamere pro a quell'epoca avevano i coltelli nel dorso per tagliare la pellicola... Kodak fece le cose tanto bene da rendere i caricatori 35mm a perdere compatibili con i caricatori riutilizzabili (e smontabili) della Leica. Cio' rese il 35mm un formato popolarissimo, e le sue vestigia imperano ancora oggi, nonostante numerosi tentativi di eutanasia da parte di tutti, incluso Kodak con l'APS dal quale derivo' l'APS-C a noi ben noto, e Leica stessa che lo invento'. |
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