| inviato il 21 Febbraio 2020 ore 20:56
Ciao a tutti
Ho il seguente dubbio, nato dall'analisi delle varie reflex e mirrorless sul mercato.
Nella fotografia di paesaggio, quanto e' importante avere numerosi punti di messa a fuoco sula fotocamera?
Mi spiego: la mia umile d3300 nikon ha circa 9 punti di messa a fuoco, e alcune foto non sono perfettamente a fuoco.
La mirrorless soni alpha 7 III, ha tipo 900 punti di fuoco. Questo mi aiuterebbe ad ottenere foto migliore.
La mia domanda e', quanto pesa avere tutti questi punti di messa a fuoco nella fotografia di paesaggio? Potrei aggirare il problema con l'iperfocale?
Vorrei capire se vale scegliere una camera per la fotografia paesaggistica tenendo come driver la quantità di punti di fuoco
Grazie
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| inviato il 21 Febbraio 2020 ore 21:02
Il vantaggio è praticamente nullo.
Le foto che non hai a fuoco non è per colpa dei pochi punti di messa a fuoco.
Di solito nella fotografia di paesaggio si lavora su treppiede e in questi basi si va di messa a fuoco manuale ingrandendo con il live view.
Ti consiglio anche di non impuntarti troppo sull'iperfocale ma semmai di apprendimento bene come funziona la profondità di campo. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 9:45
Ciao Peda
Grazie per la risposta ma scarto sempre da cavalletto in manuale.
La mia domanda e' lagata ai prodotti sul mercato che migliorano la qualità finale, non sulla tecnica in sé stessa.
Perché dici che il vantaggio e' nullo?
Se il mio punto di fuoco nella realtà non coincide Con i punti di fuoco del sensore, immagino che la foto non venga perfettamente a fuoco dove dico io.
E' questo che vorrei cercare di capire, magari sbaglio qualcosa di concetto |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:05
Se scatti sempre in manuale da treppiede i punti di messa a fuoco non hanno importanza.
Il vantaggio è nullo perché nel paesaggio la profondità di campo è molto ampia, mi spiego meglio.
In un ritratto con diaframma molto aperto avere pochi punti di messa a fuoco può essere problema, poiché se questi punti non ricadono sull'occhio del soggetto ci tocca o comporre in modo diverso oppure ricomporre, questo può essere un problema poiché con profondità di campo di pochi cm un nostro piccolo movimento può portare a non avere più l'occhio perfettamente a fuoco.
Nel paesaggio la profondità di campo è decisamente ampia, per cui anche avendo pochi punti, troveremo sicuramente un punto che ci consenta di mettere a fuoco più o meno dove volevamo, se proprio non lo troviamo possiamo usare la tecnica del ricomporre, tanto anche se ricomponendo ci spostiamo di 30cm (sto esagerando) il risultato finale non ne sarebbe influenzato.
Prendo una mia foto di esempio ma possiamo prenderne anche una tua o una di un altro utente: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3462802&srt=data&show2=1&l=it
In questa foto che io metta a fuoco sulla torre più alta, sulla finestra più a sinistra o quella più a destra, sulle tegole non cambierebbe assolutamente nulla, il risultato sarebbe lo stesso poiché la pdc mi viene in soccorso.
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| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:09
“ Nella fotografia di paesaggio, quanto e' importante avere numerosi punti di messa a fuoco sula fotocamera?
Mi spiego: la mia umile d3300 nikon ha circa 9 punti di messa a fuoco, e alcune foto non sono perfettamente a fuoco.
La mirrorless soni alpha 7 III, ha tipo 900 punti di fuoco. Questo mi aiuterebbe ad ottenere foto migliore. „
Nella fotografia di paesaggio normalmente si usano ottiche grandangolari e diaframmi compresi tra f/8 e f/11 quindi se vedi dello sfocato il problema è dell'ottica o del corpo macchina non certamente del numero di punti AF.
PS:
Tieni anche conto che da diaframma f/11 o più chiusi c'è anche una decadenza della nitidezza. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:11
Concordo pienamente con Peda, tant'è che diverse lenti grandangolari, tra cui il famoso Samyang 14 sono manual focus. Tanto per rendere chiaro non solo che avere tanti punti di AF in paesaggistica non serve, ma che non serve neanche avere un buon AF.
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| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:38
Grazie a tutti, pubblico la foto in questione
www.instagram.com/p/B8ozHiQiHQu/?igshid=1w9iwz1vp9zaq
Ho messo il fuoco sulla torre più vicina a dx, ma a me sembra cmq non perfettamente a fuoco se ingrandisco.. Come mai secondo voi?
Grazie |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:44
Poi aggiungici uno scatto remoto, oppure un'autoscatto di almeno 5".
Mi saprai dire. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 11:23
A mio parere a vederla da instagram si dice male, se puoi condividi la foto a piena risoluzione.
Come intendeva Cavolo1, potrebbe essere del micromosso.
Che ottica hai usato? |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 12:21
Pubblica la foto qua con i dati di scatto e magari spiegando che metodo hai utilizzato.
Da Instagram non si capisce nulla. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 12:27
In paesaggio avere il super AF o non averlo non fa assolutamente alcuna differenza!
Questo perché é un tipo di foto perlopiù statica, dove non ci sono soggetti che si muovono e si usa diaframmi decisamente chiusi.
Se alcune foto di vengono fuori fuoco in alcuni punti semplicemente non sei in iperfocale, se sei in MF non hai messo in infinito, o non hai usato il focus stacking.
Se vuoi una foto di paesaggio dove tutto è perfettamente a fuoco senza fare il calcolo assurdo dell'iperfocale, puoi fare il focus stacking é molto facile da imparare ma difficile da ammaestrare.
Manualmente lo si fa con singolo punto AF e uno scatto per ogni zona del frame e poi si unisce in post, automaticamente se alcune macchine lo hanno, tramite l'auto focus stacking.
Poi se usi ottiche grandangolari è normale che se provi a zoomare su un dettaglio in lontananza non lo vedrai sempre super nitido e ben a fuoco (normale perché dipende dalla risoluzione del sensore, dalla qualità dell'ottica, diaframma, eventuale, diffrazione, fenomeni atmosferici es foschia, ecc...).
Idealmente per i paesaggi bisognerebbe avere:
Un'ottica ultra-grandangolare (meglio se fissa) con tipo un campo visivo dai 95° in su, un'ottica grandangolo (fissa o zoom è a tuo piacimento) che parta almeno da 24 o 28 mm, e infine un'ottica zoom per catturare i dettagli più in lontananza (es un qualcosa che parta dai 50-70 mm in poi) |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 12:37
Nella fotografia di paesaggio è importante il trepiede, eventualmente lo scatto remoto e chiudere il diaframma almeno a f/11, per il resto il fuoco lo si può trovare anche in manuale |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 12:38
Treppiede si e no.
Se non devi usare filtri a lastra, filtri ND, non devi fare focus stacking o panoramiche, o lunga esposizione il treppiede lo puoi lasciare pure a casa. Tanto in buona luce starai sempre su tempi veloci quindi avrai micromosso ridotto allo zero o quasi.
F/11 solo se sei su Full Frame, sotto il Full Frame meglio non andare oltre f/8-f/9 perché già a f/11 inizia la diffrazione su sensori più piccoli.
Anche perché ad f/8 hai il punto dove il 99,99 % delle ottiche (pure le più scarse) ha la sua miglior qualità d'immagine, e come ho detto prima se vuoi catturare anche dei dettagli in lontananza puoi andare con una combinazione come questa:
Ottica zoom medio o medio lungo es un 18-55 o un 18-135 per stare su APS-C+un'ultragrandangolo tipo un 10-12 mm. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 12:53
Stiamo facendo un po' di confusione e anche andando fuori tema rispetto alla domanda iniziale.
Qualche precisazione:
Avere un numero elevato di punti di autofocus non è sinonimo di af performante.
Mettete a fuoco a infinito non è l'unica tecnica di messa a fuoco corretta e in molti casi può portare a risultati insoddisfacenti.
Anche la tecnica dell'iperfocale va usata con cognizione di causa, per non fare confusione è sempre meglio parlare di pdc necessaria alla scena.
Il focus stacking è sicuramente una tecnica valida ma ha senso solo in determinate scene, ovvero quando abbiamo sia soggetti molto vicini alla lente frontale che sullo sfondo.
Il paesaggio si può fare con qualsiasi focale, da un 8mm fisheye fino ad un 600mm, qua sul forum ci sono tantissimi esempi.
Il treppiede garantisce sempre una migliore definizione, è essenziale quando usiamo i tempi lunghi ma porta ad una migliore risoluzione anche con tempi veloci, ovviamente in questi casi il miglioramento è minore.
La diffrazione è buono tenerla di conto ma senza farsi troppe ansie, se serve f16 per il tipo di foto che vado a fare (ovvero pdc corretta per la scena) chiudiamo il diaframma senza farci troppi problemi.
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| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 13:23
“ La diffrazione è buono tenerla di conto ma senza farsi troppe ansie, se serve f16 per il tipo di foto che vado a fare (ovvero pdc corretta per la scena) chiudiamo il diaframma senza farci troppi problemi. „
Concordo al 100% |
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