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io a 14 anni ho fatto una polmonite virale. dagli esami non erano riuscioti a capire che virus fosse (cosi dicevano i medici) son stato 15gg in ospedale e una decina a casa. una vera menata. punture, antibiotici, esami, rx, tac...
insomma, alla fine son guarito ma è un'esperienza che non vorrei ripetere, anche se non sono stato in rianimazione e non avevo gravi problemi respiratori.
per il momento sono preoccupato. non spaventato ma preoccupato si.
Esatto... perchè al di là di quello che deve fare lo Stato dobbiamo mettercela tutta anche noi, che se al primo sintomo riempiamo i PS sai che casino vien fuori... che già i medici sono stati contagiati dal paziente che per due volte è stato al PS.
sarebbe ora che i politici pensino di riaprire tutti gli ospedali che hanno chiuso in questi anni. le strutture ci sono già....presto potrebbero riempirsi
Un altro problema - aggiunge Lopalco - è rappresentato dal fatto che quelli individuati sono quasi tutti casi gravi, che sappiamo essere il 20% del totale. Dove è finito l'altro 80%?I colleghi stanno facendo proprio questo lavoro, testando 250 contatti.
e poi aggiunge:
Il contatto del malato ricoverato a Codogno, e rientrato dalla Cina, è risultato negativo al test: potrebbe essersi liberato del virus, e questo ce lo dirà l'eventuale presenza di anticorpi nel suo sangue.
quindi possono sapere se è lui il paziente zero o no.
Quanti soldi si stanno perdendo? Si può pianificare sperando che il peggio non capiti mai, ma quando capita se ne paga il conto. Oppure avere costantemente un sistema sovradimensionato, ma più reattivo in questi casi... Io credo che l'Italia sia sempre nel primo caso, in molti ambiti, quindi strutturalmente incapace di fronteggiare efficacemente l'evento fuori dall'ordinario.
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