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modalita P







avatarjunior
inviato il 22 Febbraio 2020 ore 11:47

@Gsabbio: da antico possessore di OM-4 concordo perfettamente. Anche la (+rara) OM-3 era uguale. Fine OT

avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2020 ore 12:15

Ma P sta per Principiante o Professionista? MrGreen
Io non sono né l'uno né l'altro e la uso sempre, per comodità. E' una cosa grave?

Qualcuno molto, ma molto più bravo di me e che ha contribuito a scrivere la storia della fotografia, ha detto che “P” sta per foto Perfette. Tolta la forza della frase che certamente, fuori contesto, appare un po' assurda, ha il suo senso come le altre modalità.
Voglio vedere chi scatta in manuale puro un soggetto in movimento in un ambiente dall'illuminazione irregolare e voglio vedere chi scatta in apertura una partita di basket. Stesso ragionamento se fai un ritratto in studio o uno still life in priorità di tempo. Tutte le funzioni hanno il loro scopo e saperle utilizzare tutte in modo più o meno controllato vuol dire saper usare la fotocamera. Chi scatta in una sola modalità fa un solo genere di fotografia, non è un fenomeno.
Se dovessi tenere la macchina pronta per un qualsiasi scatto, forse il modo P sarebbe il più indicato per avere una maggior garanzia di poter portare a casa lo scatto.
Il mio suggerimento: al di là dei tecnicismi, se stai entrando nel mondo della fotografia con una macchina fotografica (il telefonino è un'altra cosa), iniziare in modalità P è un buon metodo di approccio. Poi, guarda i tuoi scatti con un po' di senso critico e presto vedrai che vorresti cambiare qualcosa. In quel momento prendi il manuale di istruzioni della tua fotocamera, leggilo e sperimenta. Vedrai che si apriranno diverse strade e nessuna sarà perfetta o superiore alle altre, avranno solo fini diversi che ti permetteranno, piano piano, di migliorare e vedrai, dalle tue fotografie, quanto la crescita sarà rapida e soddisfacente.
Non avere fretta. Sempre uno di quelli bravi ha detto che le prime 10.000 fotografie sono le peggiori. Si chiamava Henri Cartier Bresson.
Un ultimo consiglio: la macchina fotografica è un mezzo, non un fine. Se in questo momento la modalità P ti sembra la migliore, usala senza pensare di essere poco capace, o inferiore agli autoconclamati fenomeni del manuale (ho scattato anni e quando ho iniziato le macchine fotografiche non avevano l'esposimetro a bordo, erano tutte meravigliosamente meccaniche. Il mondo è cambiato e non sempre è un male). Il fine non dimentichiamolo mai, è la fotografia.
Buona luce
Gabbia65

user90373
avatar
inviato il 22 Febbraio 2020 ore 16:47

Qualche tempo fa ho portato a casa per pochi picci un esposimetro esterno, di quelli che al loro tempo valevano un mezzo stipendio.
Oggi ho giocato un pò a fare il "fenomeno" e, per foto statiche con macchina su cavalletto, poter fare più misurazioni su zone di diversa luminosità, e trarre una coppia tempo-diaframma atta ad ottenere un dato effetto è forse più semplice ed intuitivo che giostrarsi fra le varie modalità a bordo macchina.

avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2020 ore 16:52

Grande Ettore! Ricordo ancora con rabbia quando mi feci rubare Rollei, esposimetro, tele, cava,,etto e chi più ne ha più ne metta dalla macchina. Dopo così tanti anni mi fa ancora male Triste

avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2020 ore 16:54

Ettore, che esposimetro hai preso?

user90373
avatar
inviato il 22 Febbraio 2020 ore 18:25

@ Kinelot
Ettore, che esposimetro hai preso?

Eccolo! Gli accrocchi che si vedono sono features artigianali (uno spioncino ed un oculare di focometro) che intendo sperimentare per ottenere letture più a "zona" rispetto all'originale.
Sembra anche non vadano male.
Noi "fenomeni" cento ne pensiamo, perchè sappiamo.

drive.google.com/open?id=142IHbWfNH0wOPqQUil7VS5Q20r1uK16J

avatarjunior
inviato il 22 Febbraio 2020 ore 18:55

@Ettore: scusa, ma che batterie usi sul Lunasix3 ? Ce l'ho anch'io, ma quelle al mercurio non si trovano più!

user90373
avatar
inviato il 22 Febbraio 2020 ore 19:02

L'ho preso che già aveva la batteria.
Quando sarà esaurita ne caccio su una compatibile e se le letture non sono come prima, non farò altro che impostare in macchina coppie diverse da quelle di lettura. +1 o -1 son tutti in grado di farlo.
Si chiama adattarsi, cosa che oggigiorno sembra desueta, tutto vien servito su di un piatto d'argento e si diventa schiavi.

avatarjunior
inviato il 22 Febbraio 2020 ore 19:08

Purtroppo non è così. Le batterie compatibili attuali hanno un ciclo di scarica diverso da quello di quelle al mercurio, si possono usare con un adattatore (con circuito di taratura) che una volta si trovava in vendita, adesso non so.
Siamo completamente OT, se interessa possiamo aprire un topic.

avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2020 ore 23:40

@Ettore, caspita.... Forse in soffitta mio papà ha una cosa del genere. Quando vado a trovarlo, controllo...

avatarjunior
inviato il 24 Febbraio 2020 ore 8:20

Io prima usavo la priorità di diaframmi e impostavo ISO, quando facevo per lo più foto paesaggistiche.
Qualche volta ho usato la priorità di tempi, ma di rado credo.
Oggi per lo più in manuale, ma solo perchè ho abbastanza tempo per riflettere e ho preso un po' di pratica.
A dire il vero sono un po' Lucignolo: non mi va molto di leggere i manuali di istruzioni se non ne ho proprio bisogno Sorry uso la macchina fotografica lavorando su tempi, diaframmi ed ISO e bon.
Lo stesso ho fatto con il flash: non mi va di studiare la modalità TTL e come reagisce il flash con le diverse modalità di esposizione quindi faccio in manuale, ma anche qui perchè ho il tempo di studiare la scena e quello che voglio ottenere e poi anche qui metto l'esperienza.
Non ne vado fiero, ma a me basta.

user90373
avatar
inviato il 24 Febbraio 2020 ore 10:00

Proprio ieri sono uscito con Pentax 645n + zoom 45-85mm + 35 mm + 200 mm
esponendo secondo le indicazioni del Gossen

drive.google.com/file/d/142IHbWfNH0wOPqQUil7VS5Q20r1uK16J/view

e mi è venuto fuori un buon negativo b/n.
Le letture in macchina si discostavano non di molto da quelle dell'accrocchio manuale.
In presenza di forti differenze di luminosità è più semplice effettuare misurazioni manuali piuttosto che eseguire letture spot con la macchina che obbligano a cambiare l'inquadratura per poi ricomporla.
Andando di "moda vecchia" una volta piazzata la fotocamera sul cavalletto e scelta la composizione non resta che impostare la coppia tempo diaframma atta a sottolineare i nostri intenti.

user90373
avatar
inviato il 25 Febbraio 2020 ore 16:25

Qua i risultati parziali, di quanto sopra, da affinare in sede di stampa (chimica):

drive.google.com/open?id=1916JYws1OCe3-TUqS6u7sBNusllmLzTa

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2020 ore 17:52

non ho mai capito con che criterio sono scelte le coppia tempo/diaframma nella modalità P.....se qualcuno me lo spiega....così per curiosità....non la uso


Devi chiedere al progettista del programma P per quella macchina fotografica. Una volta lo si inseriva nel libretto di istruzione, ma visto oramai la complessità del digitale in termini di automatismo e possibilità operative, viene escluso dalle istruzioni.

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2020 ore 18:07

non ho mai capito con che criterio sono scelte le coppia tempo/diaframma nella modalità P...


In assoluto, l'esposizione a Programma, da cui la 'P', considera come criterio base la lunghezza focale della lente impiegata, in modo da garantire l'assenza del mosso. Una volta assicurato un tempo di scatto utile ad evitare il mosso, il programma va a chiudere il diaframma e poi, all'aumentare della luminosità del soggetto interviene sia su tempo che su diaframma.

A queste variabili, ora si aggiunge anche la funzione 'ISO AUTO' che, qualora la coppia tempo diaframma non fosse sufficiente a garantire l'assenza del mosso, interviene ad alzare automaticamente la sensibilità.

Sulle prime SLR che applicavano la funzione 'P' (parliamo di oltre 30 anni fa) i manuali riportavano i grafici delle coppie tempo diaframma. Oggi non più.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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