| inviato il 21 Marzo 2021 ore 13:45
In effetti la dicitura macro sugli zoom era, ed è (anche se oggi è alquanto caduta in disuso), solo una iperbole che sta a indicare il fatto che lo zoom stesso vanta una MMaF inferiore a dieci volte la focale (massima), nulla più di questo anzi meno, molto meno di questo... visto che di certo non sono obiettivi ottimizzati per operare alla minima distanza di messa a fuoco  |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 14:19
Mica vero, Canon nel nuovo sistema RF ha fatto il 35 e 85 che nomina come "macro", quando in realtà il RR è solo 0.5x ....
Ma suppongo sia un fatto commerciale, d'altronde sono lenti molto luminose, con MAF minima ravvicinata, e con IS, quindi dei compromessi globali su tutta la linea.
Dei "fissi all around", se mi passate il termine, che costituiscono un acquisto definitivo per un fotoamatore non troppo danaroso.
Che tanto, alla fine anche quello è importante, la sostenibilità dei propri acquisti. |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 16:35
Mi permetto di contraddirti Blackbird, anche prescindendo dal fatto che fino a una ventina di anni addietro era prassi comune che i macro arrivassero solo al RR 1:2, giungevano a 1:1 solo con l'annesso tubo di prolunga da 25 o 50 mm e seconda della focale del macro in oggetto, è altresì vero che a tutt'oggi Zeiss produce macro che arrivano solo a 1:2... e trattandosi di Carletto nessuno obietta alcunché
In ogni caso, come io mi premunisco sempre di specificare, TUTTI i macro in circolazione, tranne l'MP-E, millantano un titolo che in realtà non hanno, visto che la macrofotografia propriamente detta inizia al RR 1:1, e quindi essi sfiorano solo questa mondo senza... come dire... compenetrarlo ecco! |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 16:44
Per attaccare uno Zeiss a dei tubi di prolunga con fiducia, ci vuole un set di tubi in lega di titanio.  |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 17:54
... la scelta di Canon di fare 35 e 85 con una buona maf minima, li rende a mio avviso molto flessibili - tutto sta a vedere quanto mantengano il livello di dettaglio alle brevi distanze o "forzati" con i tubi - personalmente, EF 50 STM e EF 85 f 1.8 ... con i tubi lascio perdere e neppure il EF 35 f 2 is mi ha fatto una buona impressione - il Samyang 85 f 1.4 old invece, inaspettatamente da ottimi risultati, come pure il mediocre eosM 15/45 |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 18:01
La macro "canonica" parte da RR 1:1 e oltre ... tutto il resto e' close-up - già il eosM 28 macro, se usato nelle sue condizioni "normali" con RR 1:1 consente delle buone macro ambientate, ma se si passa alla modalità "supermarco" ( termine pomposo x un RR 1.2:1), cambiano proprio le modalità di utilizzo, dove diventa difficile se non impossibile, lo scatto a mano libera e la gestione della luce, ( dove risultano utilissimi i led frontali incorporati), visto che lavori tra 1 e 3 cm di maf .... |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 18:28
Appunto Blackbird, come del resto avviene con la struttura dell'SR-71 |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 18:36
Non proprio "tutto il resto" Mauryg, diciamo solo da 1:10 fino a 1:1ecco |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 19:28
Esatto dopo 10:1 entri nella micro-fotografia e dopo 1:1 sino a 1:10 nel close-up ... |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 19:34
Personalmente scatto raramente "macro", preferisco lo scatto ambientato in close-up, magari spinti .... xche' la macro "seria", richiede molta competenza sia nella preparazione del set che nella gestione della luce, oltre a molta pazienza - diciamo che non mi mancherebbero le competenze ma mi manca totalmente l'approccio mentale necessario - idem in naturalistica, dove preferisco gli spostamenti agli appostamenti .... |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 21:02
Non ti seguo del tutto Mauryg
Per quanto ne so io una distinzione fra i vari tipi di fotografia si fa, o per meglio dire si faceva in base alla distanza di ripresa: quella compresa fra 10 e 25 lunghezze focali era fotografia a breve distanza: da 25 a 50 focali era fotografia a media distanza; da 50 a 100 focali era la lunga distanza; oltre le 100 focali c'era l'infinito che nella fotografia terrestre è fissato, a seconda delle fonti, in 1000 o 2000 lunghezze focali, mentre l'infinito propriamente detto è quello del "cielo profondo", in pratica quello della fotografia astronomica.
Da 10 volte la lunghezza focale, ossia il RR 1:10, fino a circa tre volte la focale, cui grossomodo corrisponde il RR 1:1, c'è la fotografia close-up; da 1:1 fino a circa 22 o 25:1 c'è la macrofotografia oltre la quale infine, oltre 25X in pratica, c'è la cosiddetta microfotografia... in quanto ottenuta con l'ausilio di un microscopio. |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 21:05
Un Macro vero e proprio è solo fisso... uno zoom può avere caratteristiche macro ma non un vero macro |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 21:12
Non è vero Kinder.
Il micro Nikkor 70-180 citato da Bajo75 è uno zoom ed è un pure macro... seppure solo fino a 0,8X |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 21:16
Secondo me dei filtri come quelli shneider kreuznach per aumentare il RR. possono tornare utili,non so se questo è il caso. |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 21:48
Paolo: le distinzioni che ho citato, le ricordo dai testi a cui mi appoggiavo quando scattavo in analogico ( anni 80/90 ) ... concedimi il beneficio di una .... memoria scadente |
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