user90373 | inviato il 06 Febbraio 2020 ore 10:00
Bene, ora che abbiamo capito le modalità di esposizione, passiamo ai tipi di lettura esposimetrica, così, tanto per semplificare ulteriormente? |
| inviato il 06 Febbraio 2020 ore 10:01
Ok Francesco, concordo.
Pero' potremmo dire, a chi si avvicina alla fotografia, che forse il percorso da fare e' l'inverso rispetto a quello piu' intuitivo. Quindi scattare in M per capire come funzionano tra di loro i parametri, e una volta capito questo, utilizzare le altre modalita' in maniera consapevole.
Naturalmente io non ho fatto cosi'. Prima scattavo in automatico, poi in priorita' e solo dopo molto tempo sono andato a toccare i misteriosi ISO.  |
| inviato il 06 Febbraio 2020 ore 10:11
“ Inoltre i valori restituiti dall'esposimetro (in M come in tutte le altre modalità) sono ovviamente condizionati dal modo di lettura (spot, valutativa ecc): „
Francesco, aiutami a capire questo punto. In che modo le modalità di lettura condizionano l'esposimetro in M?
Intendi nel caso in cui gli ISO siano settati in modalità automatica? |
| inviato il 06 Febbraio 2020 ore 10:15
Bravo Ettore. Esatto |
| inviato il 06 Febbraio 2020 ore 10:16
È importante conoscere il mezzo che si usa,per quanto mi riguarda uso prevalentemente
la modalità A;ma in condizioni particolari con forti contrasti o variabilità piuttosto che sbattermi con starature preferisco affidarmi all modalità M e alla lettura spot o alla dimenticata regolette del 16 che molte volte funziona meglio di tanti esposimetri.
Usare la fotocamera in modalità M fidandosi ciecamente dell'esposimetro interno a mio modo di vedere non ha molto senso,in quanto si otterrebbe il medesimo risultato di un qualsiasi altro automatismo di esposizione.
Rimane valido quanto suggerito da Paolo Mcmlx, cioè per lavorare bene in manuale servono le basi che poi ti permettono di usare consapevolmente anche gli automatismi. |
| inviato il 06 Febbraio 2020 ore 10:20
“ Usare la fotocamera in modalità M fidandosi ciecamente dell'esposimetro interno a mio modo di vedere non ha molto senso,in quanto si otterrebbe il medesimo risultato di un qualsiasi altro automatismo di esposizione. „
Insomma me la spiegate?
Se stabilisco diaframma, tempi e ISO cosa significa fidarsi dell'esposimetro interno? |
user90373 | inviato il 06 Febbraio 2020 ore 10:26
“ @ Enzillo
Se stabilisco diaframma, tempi e ISO cosa significa fidarsi dell'esposimetro interno? „
Che la triade tempo-diaframma-ISO o la si stabilisce ad "occhio" oppure ci si affida allo strumento (interno o esterno, poco cambia) che in base alla luce presente sul luogo del crimine suggerirà delle triadi più o meno corrette e/o gradite. |
| inviato il 06 Febbraio 2020 ore 10:36
Voi fate vacillare le poche certezze che pensavo di aver raggiunto.
Io fisso tempi, diaframmi e ISO in base al grafico dell'esposizione.
Ora mi piacerebbe capire se e come le diverse modalità di lettura (spot, valutativa etc etc) possano influenzare l'esposizione, una volta fissati i 3 parametri. Ritengo che tali modalità non abbiano alcun effetto, è così o sbaglio? |
| inviato il 06 Febbraio 2020 ore 10:37
@Enzillo.Gli esposimetri di oggi sono tutti validi e ci mancherebbe,danno buoni/ottimi risultati nella stragrande maggioranza dei casi, però non pensano come te.
Parlo per me ovviamente e quello che intendevo dire è che usare la modalità manuale affidandosi ciecamente alla conferma di corretta esposizione della fotocamera equivale all'uso di un qualsivoglia automatismo.
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| inviato il 06 Febbraio 2020 ore 10:48
“ Inoltre i valori restituiti dall'esposimetro (in M come in tutte le altre modalità) sono ovviamente condizionati dal modo di lettura (spot, valutativa ecc): ?
Francesco, aiutami a capire questo punto. In che modo le modalità di lettura condizionano l'esposimetro in M?
Intendi nel caso in cui gli ISO siano settati in modalità automatica? „
No Enzillo: torno al discorso fatto da molti, sull'uso " consapevole" delle cose 
Diciamo che tu vuoi seguire l'esposimetro oppure non vuoi seguirlo e vuoi modificare i valori che fornisce: ok, ma cosa ha misurato?
Cos'è che effettivamente seguirai o modificherai?
La prova è molto banale: misuriamo la stessa scena con una lettura media pesata e con una spot. I valori che ne usciranno potranno essere molto diversi (inutile spiegare perché, e comunque non è in un post che si può fare un manuale...).
Quindi, sia che si voglia seguire pedissequamente l'esposimetro che no, è chiaro che se il dato "buono" per te è uno, l'altro non lo potrà essere.
In pratica: se mi discosto da un certo valore ev, da cosa mi sto discostando? In che modo lo ho ricavato? |
| inviato il 06 Febbraio 2020 ore 10:49
“ Parlo per me ovviamente e quello che intendevo dire è che usare la modalità manuale affidandosi ciecamente alla conferma di corretta esposizione della fotocamera equivale all'uso di un qualsivoglia automatismo. „
Assolutamente è così |
| inviato il 06 Febbraio 2020 ore 10:58
ot sull'esposimetro .
3 anni fa con un amico e due esposimetri abbiamo provato quelli del iPhone ( app gratis ) .
prima esposizione : identica .
seconda ...identica
alla 15esima in ogni condizione sempre identica , ripeto , a due esposimetri (di qualità' ) ci siamo guardati stupiti ... e li abbiamo messi nella borsa.
chiudo ot |
| inviato il 06 Febbraio 2020 ore 11:14
Ammetto che a volte chiacchierare sul forum rende le cose complicate.
Se scatto in manuale è perchè voglio decidere:
1) un determinato valore degli ISO.
2) una determinato tempo di scatto.
3) una determinata profondità di campo.
L'esposizione è solo la conseguenza dell'azione di questi 3 parametri.
Quindi, stabilito che quelli sono i parametri che ho deciso di impostare, concordiamo sul fatto che le modalità di esposizione non intervengono in alcun modo?
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user90373 | inviato il 06 Febbraio 2020 ore 11:21
Ultimamente mi diletto con un esposimetro esterno, misuro la luce qua e la e imposto la macchina in base ad una serie di valutazioni dei risultati ottenuti su: alte luci, ombre, soggetto, luminosità di una zona "media" spostando l'ago della bilancia un pò verso la parte che ritengo più utile per l'economia della scena. |
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