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Dal discepolo al maestro. Episodio 1 - Scattare con priorità di diaframma


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avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 8:16


Io, fotografando quasi sempre persone in contesti, imposto per prima cosa i tempi in base alla velocità della scena.
Poi imposto l'apertura che permette al mio obiettivo di avere una buona resa e una certa profondità di campo.
Infine lascio gli ISO liberi in un certo range e poi per curiosità guardo che scelta ha fatto la macchina.
Se la foto viene mossa, sotto o sovra esposta, ecc. mi regolo di conseguenza.

Per i paesaggi imposto prima l'apertura per avere una buona profondità di campo, mentre lascio liberi tempi ed ISO.


avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 8:17

Il discorso é semplice: di base non mi fido dell'esposimetro della fotocamera e, a volte, nemmeno dell'af.
Quando sono costretto, imposto ISO auto. Se imposti ISO auto in un determinato range, cosa può andare storto:
- esposizione della foto sbagliata (ma si può quasi sempre recuperare)
I parametri tempo e apertura condizionano troppe altre cose oltre all' esposizione per poterli affidare ad un esposimetro che li sceglie appunto solo per ottenere un'esposizione "corretta".

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 8:24

di base non mi fido dell'esposimetro


Oibò Nessunego... quelli attuali, secondo me, sono molto più furbi di tutti noi.
Perlomeno, per non offendere nessuno... di me lo sono sicuramente. ;-)
Basta sapere cosa chiedergli e come interpretarlo, e il loro compito (che è fare un rilievo) lo fanno, dai Sorriso

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 8:36

Beh Simone visto che fotografi persone contestualizzate io, al posto tuo, opererei comunque in manuale.
In fondo basta impostare un tempo di posa sufficiente a fermare i movimenti senza però congelarli, 1/125 va più che bene nel 99,99% dei casi, poi prendi l'esposizione e con essa imposti la coppia tempo/diaframma che dopo in pratica non varierai più, e infine ti concentri solo sulla focheggiatura curando sempre al meglio inquadratura e composizione ;-)

Ah ... la sensibilità SEMPRE su 100 ASA.

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 8:38

Ah ... la sensibilità SEMPRE su 100 ASA.


Ma non usi la Veliva?!? MrGreen

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 8:45

Io si France' ... ma le macchine attuali, se non sbaglio, hanno tutte 100 ASA come sensibilità di base ;-)
Insomma i tempi in cui si partiva da 6 ASA sono finiti con l'avvento della lettura auto col codice DX ... ;-)

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 8:46

Io si France' ... ma le macchine attuali, se non sbaglio, hanno tutte 100 ASA come sensibilità di base


Non tutte ;-)

user90373
avatar
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 8:49

Trovo che oggidì tutte queste possibilità un pò complichino le cose ed un pò distraggano dal punto.
Forse far collimare due indici o far accendere un led verde era più semplice ed intuitivo e lasciava più spazio a riflessioni "altre".

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 8:50

Nikon D850 64 ISO base reali

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 9:12

L'esposizione tecnicamente corretta spesso non e' quella che desidero.
Quindi scatto in M. Rinunciare a stabilire l'esposizione desiderata mi appare una rinuncia a uno dei pochi strumenti a nostra disposizione.
Naturalmente nulla di male a usare gli automatismi se permettono di giungere al risultato che ci eravamo prefissati in maniera piu' celere.
In sostanza, prima decidi come vuoi la foto, e poi scegli tra le modalita' che ti consentono di giungere al risultato desiderato.

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 9:17

L'esposizione tecnicamente corretta spesso non e' quella che desidero.
Quindi scatto in M. Rinunciare a stabilire l'esposizione desiderata mi appare una rinuncia a uno dei pochi strumenti a nostra disposizione.


Guarda Enzillo che questo è l'equivoco: la stessa identica cosa la fai sia in M che usando un automatismo.
E' solo una questione di funzionalità, praticità, velocità. Che cambia a seconda dei casi.
Ma l'esposizione che desideri la ottieni identicamente ;-)

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 9:25

Allora mi sfugge qualche cosa. Nelle foto alla via lattea espongo fino al limite delle alte luci.
Quale automatismo mi consentirebbe di arrivare a quel limite?

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 9:29

Allora mi sfugge qualche cosa. Nelle foto alla via lattea espongo fino al limite delle alte luci.


Enzillo, non ne ho la più pallida idea, perché non ho mai pensato di fotografare la via Lattea, e temo non accadrà Sorriso
Ma "a seconda dei casi" vuol dir questa cosa qui: anche senza via Lattea, se scatto in studio con luce flash non tutto va bene.
Dico che, in condizioni "ordinarie", la faccenda è semplice: o fai come dice l'esposimetro o no. E questa variazione, se e quando la vuoi, la apporti in entrambe le modalità.

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 9:39

Approfondiro' il tuo spunto.
Al momento l'unico modo che mi viene in mente per forzare l'esposizione e' la compensazione della stessa, ma opera in un range limitato.
In ogni caso faro' qualche prova ;-)

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2020 ore 9:47

Certo Enzillo: partendo da un automatismo lo strumento è la compensazione.
Se è limitato, vuol dire che siamo di nuovo in quel "a seconda dei casi".

Quel che sto tentando di dire Enzillo, è semplicemente che non è "meglio" una cosa.
Che non è lavorando in M che si ha più controllo o si espone a senso.
Ma solo che il controllo della fotocamera dipende dal fatto di comprenderla e usarla con cognizione di causa.

Poi è chiaro che in base a quello che ci fai, qualche scelta potrà essere più felice/appropriata di qualche altra ;-)

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