| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 14:30
P.S. fai sei misurazioni. Non ricordo i passaggi ma si dimostrava che, se la distribuzione degli errori è gaussiana, bastano sei campioni per avere la certezza statistica del risultato a 3 sigma.
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| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 14:32
Da non esperto pur utilizzando la display pro per calibrare il mio benq sw240, vi chiedo se le differenze strumentali che rilevate sono rilevanti da un punto di vista pratico. In altre parole si noterebbero differenze ad occhio nudo o in stampa aprendo la stessa immagine?
Poi per capire se le differenze sono legate al caso o ai diversi calibratori bisognerebbe applicare qualche test statistico e non affidarsi solo alla media ed alla deviazione standard.
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| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 14:51
In realtá avevo preventivato proprio 6 prove ma con i pretest (quelli sopra) ho tentato di capire la natura delle variazioni. Non escludo il ritorno alle 6 prove.
C'é un problema non risolvibile in questo test ed é la variabilitá tra gli stessi esemplari che richiederebbe almeno 6 campioni x ogni modello: economicamente é infattibile.
Giuseppe x test statico cosa intendi? |
| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 14:57
Di recente ho preso un datacolor spyderX pro con una offerta vantaggiosa, ma nella misurazione del bianco mi lascia molto perplesso.
Su un Nec multisync P232w lo sbaglia notevolmente eccedendo col verde.
Invece, su un macbook 15" late 2011 che non ero mai riuscito a calibrare e profilare bene, fa un lavoro egregio.
Insomma, fa un po' quello che gli pare a seconda del display che incontra.
Fra l'altro ho verificato che questo modello va messo perfettamente in verticale. Una rotazione rispetto alla verticale fa entrare in gioco qualche effetto della polarizzazione del display e falsa la lettura.
In conclusione, non sono soddisfatto dall'affidabilità delle misure e penso che, per avere risultati affidabili davvero, bisogna spendere più di quello che costano questi prodotti entry level.
Sarà interessante vedere i risultati del tuo test completo.
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| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 15:19
Wazer, provo a mettere questo link anche se mi rendo conto della difficolta' dell'argomento ma almeno ci si puo' fare un'idea.
it.m.wikipedia.org/wiki/Test_di_verifica_d'ipotesi
Leggiti in particolare l'ambito statistico e l'esempio della moneta.
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| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 16:35
Avevo letto: statico. Ricordo all'universitá l'approccio statistico ma qui come potrei applicarlo, qual'é l'ipotesi iniziale e come si dovrebbe svolgere il test?
Il test che ho svolto é piú deterministico se vogliamo rimanere in questo ambito |
| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 19:06
Mah, dipende da che cosa vuoi indagare tu con queste prove:
1) vuoi vedere se i 3 colorimetri calibrano allo stesso modo? Allora farei sullo stesso monitor 5/6 prove con ciascun colorimetro in condizioni standard come hai fatto tu. Tuttavia le misure le farei randomizzate e cioe' non 6 consecutive con una sonda, poi 6 con la seconda e poi 6 con la terza. In questo modo annulli la variabile "ordine delle prove eseguite". Otterrai quindi per ciascuno dei 3 colorimetri 6 prove. Qui puoi provare un test statistico tipo ANOVA per vedere se le differenze medie che troverai tra i 3 colorimetri su quel monitor sono statisticamente significative.
2) vuoi verificare se il colorimetro e' consistente nelle misure? Allora potresti calcolare l' ICC per ciascuno utilizzando sempre lo stesso monitor oppure calcolare l'ICC di ciascun calibratore su ciascun monitor che hai a disposizione.
La domanda pero' da profano che sono su come funzionano i calibratori e sulle variabili in gioco resta per me sempre la stessa:
Le eventuali differenze che troveresti sono tali da alterare la percezione dei colori ad occhio nudo o dopo stampa? In altre parole se oggi elaboro una foto con la calibrazione X e domani calibro il monitor e ottengo un deltaE diverso da quello ottenuto con la calibrazione X, vedrei una foto alterata nei colori? In altre parole ancora le variazioni di deltaE quando passano da semplici variazioni dovute a tolleranze strumentali e quando invece vanno ad influenzare la resa colore dell'immagine in modo tangibile?
Forse Raamiel potrebbe dare qualche spiegazione sul tema vista la sua enorme esperienza nell'argomento.
My two cents |
| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 20:56
La prova consecutiva ha messo in evidenza un comportamento anomalo, forse dovuto alla non compensazione dell'aumento di temperature interne a due dei tre colorimetri, randomizzando le misure avrei dato tempo ai circuiti di raffreddarsi e non me ne sarei accorto. É una ipotesi, devo misurare le temp interne.
Un colorimetro quanto dura? Dopo tot anni é ancora valido?
Prendo comunque spunto dalla tua riflessione, grazie.
Generalmente sotto deltaE di 3 non dovresti accorgertene, ma anche li c'é un fiorire di pareri divergenti.
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| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 22:21
Grande Wazer, il tuo blog é fantastico e sei uno dei più preparati in materia quindi sicuramente non vedo l'ora di leggere il tuo articolo.
Incredibile nel test del delta massimo che il primo colorimetro totalizza sempre lo stesso identico delta massimo costantemente mentre gli altri 2 vanno a peggiorare nelle successive prove? un problema di riscaldamento delle altre 2? |
| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 23:43
Se ho ben capito quindi sotto un deltaE di 3 non dovrei notare differenze. Il discorso del surriscaldamento che dici ha un senso ma considerando che dubito nessuno di noi faccia 5/6 calibrazioni consecutive e' un problema molto relativo. Leggevo che una variabile che influenza molto il risultato della calibrazione e' il livello di pulizia del pannello del monitor oltre che una calibrazione fatta con monitor acceso da poco.
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| inviato il 26 Gennaio 2020 ore 1:14
Giuseppe, una condizione imprescindibile é proprio la pulizia della superficie del display con prodotti idonei evitando la classica alitata con annessa strofinata a manica di camicia.
Una seconda condizione da rispettate é l'aderenza perfetta del colorimetro al display, che si ottiene inclinando il monitor rispetto la normale al piano ed ovviamente al buio ricordandosi di disattivare la correzione della luce ambiente, se si profila a luminanza costante.
Ci sono utenti che ripetono la profilazione, in quel caso é utile sapere che (se confermato) alcuni modelli restituiscono sempre gli stessi valori a paritá di variabili.
x Mlweb: grazie! Il comportamento dei tre é sotto indagine nei limiti che ho specificato sopra e con l'intento di fornire un quadro utile al fotografo e meno al "campo scientifico"... non possedendo un PR735 ne 6 esemplari x tipo.
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| inviato il 26 Gennaio 2020 ore 8:58
Grazie Wazer. Quindi meglio la luce spenta durante la calibrazione? Fino ad oggi ho sempre calibrato con la stessa luce soffusa  |
| inviato il 26 Gennaio 2020 ore 9:18
Io ho sempre usato con il monitor Asus PA24Q il colorimetro X-Rite i1display pro...la luce ambiente che arriva al monitor è praticamente insignificante, bassa e molto poca. Non ho mai calibrato flaggando di controllare le luce ambiente perchè voglio che il monitor abbia sempre la solita linearità.
Avevo uno Spider qualche anno fa e non sono mai riuscito ad usarlo bene dandogli fiducia...se facevo due calibrazioni una a distanza dell'altra le calibrazioni erano diverse.
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| inviato il 26 Gennaio 2020 ore 9:38
Io ho avuto per tanti anni lo Spyder 4 Pro, per poi passare allo Spyder X ed infine al i1 Display Pro, per il gusto di provarli un po tutti e cercare di farmi un po' di esperienza con tutti i colorimetri.
L'i1 display pro l'ho ricevuto da pochi giorni e sto ancora cercando di capirne il funzionamento.
Per ora penso di aver capito, che almeno su Benq, se installo il programma i1Profile non viene caricato nel tray di windows in avvio perchè viene caricata la profilazione del monitor fatta con Palette Master della Benq.
Inoltre sento molti utenti parlare di calibrazione disattivando il controllo di luce ambientale, ma in i1Profile ne in Palette Master mi sembra di aver trovato questa impostazione.
Dove si trova?
Inoltre è possibile attivare il controllo di luminosità automatico dopo la calibrazione così che il monitor la regoli in automatico in base alla luce ambientale? Ovviamente l'andrei a disattivare al momento della post produzione, ma per gli altri usi potrebbe far comodo. |
| inviato il 26 Gennaio 2020 ore 10:19
Seguo |
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