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100% della capacità encefalica


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avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 7:42

A tutt'oggi esistono malattie definite "incurabili". E se le stesse malattie venissero debellate dall'organismo, con la "regia" del cervello?
Qualsiasi malattia a noi nota ma che finora non si è ancora trovata una cura.

Espandiamo il discorso anche alle malattie genetiche.

Il cervello è alla base di tutto. Se solo si potesse, o si riuscisse, ad usare al 100% in modo efficiente e completo, sicuramente il genere umano ne guadagnerebbe.

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 8:15

il cervello è deputato anche al controllo del corpo, per alcune parti in modo cosciente ed attivo (ortosimpatico) per altre c'è una sfumatura di grigio sul controllo cosciente, come per es. il controllo della freq. cardiaca, che alcuni indiaini hanno imparato a controllare (il cuore è innervato sia dall'ortosimpatico, sia dal parasimpatico).
Altre parti sono sotto controllo non cosciente (parasimpatico) es. orripilazione.
Inoltre l'encefalo è anche ghiandola, la ghiandola pineale, che controlla molte funzioni ormonali.

Quindi, occorre subito evidenziare che dentro la scatola cranica non c'è solo Einstein, c'è Einstein, che convive con il cane di Pavlov (riflesso condizionato), che convive con la lucertola (cervello rettiliano, azione-reazione), che convive con il mero organo chimico (ghiandola).

Per fare si che dal cervello parta una riconversione al controllo somatico totale non basta usarlo meglio, occorrono alcuni milioni d'anni d'evoluzione naturale, oppure un intervento specialistico artificiale di cui attualmente non possiamo immaginare nè la portata, nè il processo di realizzazione.

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 8:18

A parte che ormai è scientificamente dimostrato
che in ogni contenitore umano ci sono due cervelli..
l'altro è l'intestino,
io ho la quasi certezza che coordinati insieme
possano modificare la realtà soggettiva delle cose.

Ma se uno lo usiamo
solo per le stupidaggini quotidiane
e l'altro solo per fare la cacca...
allora li stiamo usando tutti e due male. ;-)

user111807
avatar
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 8:29

Cosa è che siamo un cervello o qualcosa d'altro, potrebbe essere tutta una costruzione mentale astratta Confuso

user111807
avatar
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 8:29

La soluzione è porsi la domanda esatta.

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 9:53

Osservando il nostro cervello e il sistema nervoso si vede l'intera evoluzione dell'essere umano. Non c'è altra parte anatomica che concentri così bene la nostra storia. La parte più antica equivale alla ROM dei nostri computer. Di lì partono tutti i comandi di base che poi vengono elaborati dalla corteccia che è la parte più recente ed evoluta.

Il 100% è utopico.

Comunque sfruttare al meglio la nostra parte razionale può essere tanto positivo quanto negativo.
Esistono grandi menti che hanno lavorato per il bene altrui.
Esistono grandi menti che hanno generato danni enormi.

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 11:51

A parte le reazioni sul corpo, un altro interessante argomento è la velocità di memorizzazione e il tempo richiesto per quest'ultimo.

Per progredire scientificamente a passo più spedito, occorrerebbe diminuire drasticamente il tempo di memorizzazione delle informazioni, dalle più semplici alle medio/complesse.
Mi spiego meglio: ad ogni nascituro occorrono mediamente circa 18 anni perché conosca le materie scolastiche, dall'alfabeto allo scrivere allo studio delle varie materie. Dopo questi anni ci si può iscrivere all'università per poi specializzarsi o altro, per finire con lo studio e la realizzazione di nuovi obiettivi che ancora non si conoscevano. In questo modo si ottiene l'evoluzione sia tecnologica che scientifica.

E se ci fosse un modo per evitare di perdere questi anni di studio? Un modo di apprendimento DRASTICAMENTE più veloce. Il cervello di un bambino è in grado di assorbire molte più informazioni rispetto al cervello di un adulto.

Ecco che allora l'evoluzione farebbe dei veri passi da gigante.

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 12:05

gli infanti apprendono velocemente, la loro NON evoluzione dipende dall'ambiente culturale in cui si trovano che è + semplice del possibile.
Lessi di uno studio che mise in evidenza come un bambino di 3 anni sapesse riconoscere lettere quali la A, la O, senza che nessuno mai glie le insegnasse.
Il motivo era che il bimbo aveva imparato da solo attraverso le pubblicità in tv (es. vOv).

come ho già detto, il potenziale di molti bambini si appiana allo standard.
noi non siamo in grado di fornire loro un mondo per uno sviluppo più prossimo allo sfruttamento del 100%.
Lui si laurea a 10 anni, in ingegneria.


ischool.startupitalia.eu/lifestyle/66056-20191118-laurent-simons-a-9-a

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 12:21

Un modo di apprendimento DRASTICAMENTE più veloce

Accelerare l'apprendimento potrebbe comportare dei rischi.
A differenza degli altri animali, quello del neonato umano è il caso più eclatante in cui viene al mondo un individuo ancora fortemente immaturo, ma proprio questo è il nostro punto di forza. Molte delle "informazioni" grazie alle quali il cervello attiva i cosiddetti riflessi condizionati vengono trasmesse geneticamente, dopo che nel corso di generazioni si sono formate da esperienze dirette, ma nel bambino è probabile che anche questi condizionamenti non siano ancora completamente attivati, per cui ha il tempo di assimilare anche esperienze dirette e insegnamenti che poi il cervello unisce alle informazioni genetiche, elaborando la possibilità di risposte differenziate (cosa che negli altri animali non avviene).
Prendiamo il caso del comportamento di fronte al fuoco: in genere gli animali, adulti o cuccioli che siano, hanno fin dalla nascita il medesimo comportamento, che definiamo "istintivo" (perché frutto solo di informazioni trasmesse geneticamente e che il cervello attiva prima che si attivi la percezione cosciente), ovvero ritrarsi immediatamente; a questa prima risposta non cosciente segue quella cosciente della fuga.
A quanti di noi è capitato invece, al primo compleanno, di avvicinarci e spegnere la candelina con la mano?
Siamo più stu.pidi degli altri animali? No, evidentemente anche il cervello non è ancora in piena operatività e non sono ancora attive quelle risposte inconscie che altrimenti ci terrebbero lontano dal fuoco per tutta la nostra vita; in questo modo, però, i nostri progenitori hanno anche imparato (correndo dei rischi notevoli, all'epoca) a maneggiare il fuoco e, oggi, il bambino ha il tempo di immagazzinare, oltre all'esperienza negativa del primo compleanno, anche l'insegnamento dei genitori che maneggiano il fuoco con molta più sicurezza degli antenati paleolitici. Ne consegue che il cervello arriverà comunque, col tempo, a elaborare la risposta immediata di ritrarsi all'avvicinarsi di una fiamma, ma avrà anche immagazzinato le informazioni che consentiranno all'individuo di elaborare la successiva risposta cosciente in modo differenziato: fuggirà se ad avvicinarsi sarà la grande fiamma di un incendio, ringrazierà e si accenderà la sigaretta se gli sarà stata gentilmente offerta la fiamma di un accendino.

Ripensandoci, visto che il fumo fa male, forse non sarebbe poi del tutto negativo scappare e basta come fanno gli altri animali MrGreen

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 12:30

No, evidentemente anche il cervello non è ancora in piena operatività e non sono ancora attive quelle risposte inconscie che altrimenti ci terrebbero lontano dal fuoco per tutta la nostra vita

l'es. è chiaro e dà una buona idea.
Ma credo che in sè l'es. sia sbagliato perchè interpella il fuoco.
L'uomo non avrebbe + quell'istinto perchè il cambiamento del suo rapporto con il fuoco è fissato a livello genico.
è trascorso almeno 1.000.000 di anni da quando un'altra specie, non la nostra, cioè l'erectus, manipolava il fuoco.

resta invece attivo (sia in noi sia in molte scimmie) l'istintivo inorridimento di fronte ai segnali della paura come i disegni/colori di alcuni insetti (vespe), aracnoidi (argiope) o serpenti (colubri).

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 12:56

Lui si laurea a 10 anni, in ingegneria.

Spero non sia in Italia, povero...
laureato a 10 anni per attendere la pensione minima sociale a 68 anni,
sono 58 lunghissimi anni di sofferenza e rotture di balle. MrGreen

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 12:58

e le espressioni facciali, gli occhi frontali dei felini ed in genere dei predatori, ecc.
Questo comunque non riguarda solo l'uomo ma tutte le specie relativamente al loro ambito vitale.
Gli erbivori, roditori, ecc. per esempio quando vedono un'ombra proiettata a terra con la forma di un uccello si mettono in allerta.
Se l'ombra è quella dell'aereo che passa a quota sufficientemente basso produce lo stesso effetto.
Da non confondere con il rumore che produce l'aereo. Infatti può essere anche un silenziosissimo aliante.
P.S. l'ombra provoca la prima allerta che solitamente viene confermata con l'osservazione del cielo.


avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 12:59

Spero non sia in Italia, povero...
laureato a 10 anni per attendere la pensione minima sociale a 68 anni,
sono 58 lunghissimi anni di sofferenza e rotture di balle.


C'è sempre quota cento :-P

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 13:46

L'uomo non avrebbe + quell'istinto perchè il cambiamento del suo rapporto con il fuoco è fissato a livello genico

Ma il punto è proprio questo: in che modo i nostri antenati sarebbero riusciti a vincere la paura del fuoco che i loro antenati di molti milioni di anni prima sicuramente si trasmettevano geneticamente?
Evidentemente s'era instaurato un fattore che limitava o inibiva questa paura, almeno nei primi stadi dello sviluppo individuale; non mi stupirei se il primo erectus a prendere in mano un ramo in fiamme fosse stato un bambino di 5 o 6 anni.
Anche gli istinti di inorridimento per i colori aposematici non si riscontrano immediatamente nel bambino, altrimenti non si spiegherebbe perché tanti bambini di 4-5 anni cercano di schiacciare api e vespe facendosi pungere (accadde al sottoscritto, ad alcuni miei amici, a uno dei miei figli, ad altri suoi amici...).

user155906
avatar
inviato il 25 Gennaio 2020 ore 13:47

Tutto bello, poi studi Fisiologia, antropologia e anatomia e scopri che il cervello sfrutta tutto il suo potenziale e tutte ste menate fantascientifiche sono solo fantasie basate sul nullaMrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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