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Anche i grandi filosofi se ne vanno terminando il ciclo vitale terreno, ma almeno lasciano una traccia del loro pensiero. Il suo libro "Il destino della tecnica" offre interessanti spunti di riflessione, l'avevo comprato per chiarirmi qualche idea dopo una lunga discussione con un mio amico architetto.
Sul ruolo di Severino e sul suo pensiero vi invito a leggere "La scienza negata" di Enrico Bellone. Un libro di parecchi anni fa, ma che è assolutamente attuale e che da conto dell'idiosincrasia della cultura italiana, a tutti i livelli, nei confronti della scienza.
Il fatto poi che Severino ne abbia fatto una questione non solo filosofica, ma anche politica, lo rende ancora più indigeribile a chi, come il sottoscritto, ha fatto da sempre della laicità e dell'approccio scientifico e razionale alla conoscenza un principio irrinunciabile.
@Degas complimenti per aver aperto la discussione in un forum di fotografia.
A prescindere dalle proprie convinzioni e/o dall'essere in accordo o in disaccordo con la visione di Severino, la scomparsa di "pensatori" di tale livello è una perdita pesante per tutti. Avremmo bisogno di tanti Severino, capaci di "idee" che costringono gli altri a pensare, controbattere, confutare... soprattutto oggi con l'omologazione imperante.
Grave perdita, per tutti, che purtroppo non avrà la dovuta attenzione.
Una grave perdita . Ho letto ( provato sarebbe più corretto) “ il destino della tecnica “ per trovare un parallelismo con il film “ stalker “ di tarkowsky , ma ammetto di essermi arenato .
user177356
inviato il 22 Gennaio 2020 ore 12:21
“ sotto questo aspetto è l'ultimo Dio del presente destinato a tramontare come gli dei del passato perché la sua pretesa di essere luogo unitario e corretta visione del mondo appare ipotetica e parcellizzata „
Il problema di molti filosofi è che parlano di scienza senza comprenderla. In particolare, non comprendono, o non accettano due principi centrali della scienza moderna, ovvero che un'immagine omnicomprensiva del mondo (nel senso che al termine è attribuito dalla filosofia) in tutti i suoi aspetti è scientificamente impossibile, e che la scienza è per definizione eternamente incompiuta .
@TheRealB la pretesa di cucire addosso alla scienza come al resto di tutto ciò che ci circonda, inclusi noi stessi, un unico "abito" che riesca a rivestire il tutto perfettamente, è una impresa ai limiti del possibile. Tanti filosofi tentano questa impresa con una moltitudine di tentativi tutti diversi ma con un unico obiettivo; è una ricchezza (per tutti) da preservare anzi da moltiplicare. Poi ovviamente ognuno ha le proprie idee ed opinioni.
user177356
inviato il 22 Gennaio 2020 ore 14:13
Ma è proprio questa pretesa della filosofia (o meglio, di parte della filosofia, quella che non ha saputo affrancarsi da quella classica) di poter elaborare una conoscenza totale a renderla inadeguata.
Altro è ovviamente la filosofia analitica, da Russel e Wittgenstein in giù. In particolare, filosofia della mente e quella del linguaggio.
Insomma, io apprezzo molti filosofi, ma non certo Severino.
Concordo con Degas, non trasformiamo questo spazio in X vs Y.
Lo scopo della filosofia, in origine, era proprio quello della "conoscenza totale".
Le divisioni in settori sempre più specialistici, e la divisione tra filosofi e scienziati sono avvenute col tempo e per ovvie ragioni.
Volevo solo evidenziare che qualsiasi idea si abbia, la scomparsa di un grande pensatore è un impoverimento per tutti, soprattutto in questo periodo storico, dove aver studiato, insegnare, avere/fare cultura sembra stia diventando una colpa e non qualcosa che generi rispetto.
user177356
inviato il 22 Gennaio 2020 ore 15:20
Non sono ovviamente d'accordo, e quindi mi defilo.
il contraddittorio è sempre utile ( tra persone intelligenti ... e tu lo sei ).
poi , dal mio punto di vista , da te posso imparare qualcosa .
Che cosa ne pensi di questo argomento?
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