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Gattini e dintorni: ok, ma è tutto oro quello che...?


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avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 8:57

Lo credo anche io, se la mostra comprende molti scatti di un solo autore. Lì l'importante è il corpus, il senso dell'insieme, dell'intera storia raccontata o dei significati delle singole situazioni ritratte.

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 9:07

Se uno è convinto di quello che fa e va convinto per la sua strada, con coerenza e costanza


Appunto: la questione di fondo è qui. In quella coerenza che richiami.
Periodicamente arriva chi dice "ognuno fa quello che vuole", e ci mancherebbe.

Ma proprio per questo motivo...

- se quello che uno vuole è condividere la pizza su Facebook e stop, è giusto che non ci sia alcuna pretesa sulla bontà della sua foto (tecnica o artistica che sia).

- Se uno ha invece quella qualche "ambizione in più", quale che sia, è normale che generi un'aspettativa un tantino maggiore. E stimoli qualche forma di giudizio.
Che differenza c'è tra Smargiassi che esprime una critica e un concorso che ti elimina?
Se togli un fatto formale, se togli elementi di simpatia e di "modo", non abbiamo sempre una fase di giudizio, che in questi casi è inevitabile?
Oppure, quando ti scrivono anche banalmente qui nel forum "bella foto", non è un giudizio?
Leggero, con poche implicazioni, simpatico... ma comunque un giudizio, che fa parte del gioco.

E lo dico ovviamente anche per me, per quanto non abbia mai vissuto la fotografia in senso competitivo: come ho detto niente mostre, ma anche niente contest, invii a riviste o cose del genere. Non mi interessa proprio (hai presente Maserc il discorso sul "fine" del fotografante? ;-) )
Postare una foto in rete.... beh, lo faccio perché lo trovo alquanto innocuo da questo punto di vista Sorriso

Nessun interesse verso certe cose quindi, verso un certo tipo di riscontro.
Ma comunque quel tentativo di "far bene" c'è, perlomeno nella direzione che interessa a me.
E quindi, osservare quel che faccio in senso critico mi sembra il minimo.
E se qualcuno trova le mie fotografie kitsch, posso accettare o respingere la critica, ma (specie se il critico non è figura insulsa) trovo saggio perlomeno pensarci un attimo.

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 9:11

Maserc, il tuo commento è corretto, ma applicabile a chi è comunque in grado di fare un'autovalutazione del proprio lavoro. Sono tanti però che questa capacità non l'hanno, soprattutto se mancano anche di una preparazione culturale minimamente adeguata.
Hai presente l'effetto Dunning-Kruger, per cui l'incompetente non ha gli strumenti per valutare la propria incompetenza e finisce per illudersi di essere un genio?
Fai vincere un concorso rionale a uno di questi e te lo ritroverai fra i piedi a vita con la sua supponenza illimitata

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 9:13

ma anche niente contest

Popò di bugiardo!
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=&t=1824289&show=4
Messaggio di Francesco Merenda nel topic "Jura Contest Special #4 (scadenza 4/4): street (in bianco e nero)"
MrGreen

(scherzo eh, lo Jura stenterei a definirlo contest, anche se lo si è autodefinito così... è un gioco a mettersi in gioco! - e forse anche per questo è pure più bello)

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 9:15

Loiety, Blackbird...

Il mio ragionamento sulle mostre, a livello personale dico, è che in mostra dovrebbe starci ciò che promuove cultura. Che davvero abbia qualcosa da dire.
Ciò che, diciamo così, lo merita.
E per molte mostre che vedo oggi, penso sarebbe opportuna un po' di umiltà in più.
Quantomeno porsi la domanda: queste foto, questo lavoro, valgono una mostra, al di la della mia soddisfazione personale?

Non è un giudizio: non sta a me valutare Pino o Rino. Pino e Rino decideranno per sé cosa è oppotuno.
Però posso deciderlo per me, e stabilire che in mostra è meglio ci stia qualcos'altro.

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 9:17

Blackbird.... E' vero! Mi hai sgamato MrGreen
Ma credo tu sappia anche la genesi: a una cosa in amicizia, con persone con cui condividi qualcosa, ci sta non dire di no.
E poi.... ho corrotto i giudici per vincere MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 9:17

Quantomeno porsi la domanda: queste foto, questo lavoro, valgono una mostra, al di la della mia soddisfazione personale?
Sacrosanto.

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 9:18

E poi.... ho corrotto i giudici per vincere MrGreen
Santo IBAN da Conto Corrente! MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 9:33

Non mi interessa proprio (hai presente Maserc il discorso sul "fine" del fotografante? ;-) )


Certo, me lo ricordo. Come so che ti ricordi di quello che dicevo, sul mentire a sé stessi

Hai presente l'effetto Dunning-Kruger, per cui l'incompetente non ha gli strumenti per valutare la propria incompetenza e finisce per illudersi di essere un genio?


E anche se fosse? A chi ha fatto del male?
Ragazzi ho l'impressione che stiate troppo a preoccuparvi dell'opinione altrui.
Soprattutto se sono opinioni da forum
Certo Francesco, ho colto il tuo distinguo sulla provenienza della critica ed il suo peso.
Ma voglio farvi un paragone assurdo e sproporzionato a quello di cui si discute adesso.

Se Van Gogh, fosse stato ad ascoltare le critiche (anche autorevoli) dei suoi contemporanei, probabilmente oggi non godremmo dei suoi lavori.
Questo che vuol dire, che ogni sognatore che pensa di essere un novello Vincent, fa bene a continuare a sognare?
Non so come la pensate voi, ma io non ci trovo nulla di sbagliato.

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 9:40

Vorrei ripartire dalla domanda iniziale che nel corso della discussione temo abbia perso la sua centralità nonostante gli interessanti contributi dei partecipanti.

Ma oggi, che gattini & tramonti sono tornati così decisamente nelle chiacchiere del forum, non vale la pena di chiedersi se il kitsch possa annidarsi, ancor più che nei selfie con la bocca a cuore o nella pizza ritratta con orgoglio, in alcune espressioni che tentano magari di essere "concettuali", che portano le stimmate del "progetto", che si dichiarano alla ricerca di una fotografia "che racconta"?


Penso che Smargiassi non ce l'abbia né coi poveri gattini né col fotoamatore (più o meno evoluto), bensì con il sistema di marketing che ha offerto la possibilità a tanti mestieranti di imporre certe scelte di tecnica espressiva col solo fine di commercializzare preset, azioni, pannelli di tonalità, workshop, fotocamere e accessoristica varia ritenuti indispensabili per ottenere il sospirato effetto wow e badilate di like.

Penso a certe pagine facebook dove ormai a decine si emulano l'uno con l'altro nell'immortalare le tre Cime di Lavaredo piuttosto che Vernazza al tramonto dal solito posto alla solita ora.

In fondo il kitsch come lo definisce Benjamin non è altro che “Una gratificazione emozionale istantanea senza sforzo psicologico, senza sublimazione.”

Per fortuna il mondo, non solo fotografico, non si ferma ai social e credo che anche in Italia ci siano professionisti, movimenti, circoli capaci di educare con onestà intellettuale, competenza e cognizione di causa, a volte basta un forum come questo per crescere.

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 10:21

Grazie Angelo per aver riportato il topic all'origine, anche se le divagazioni vanno certamente comunque benissimo...

In effetti condisci adeguatamente il discorso, perché (io ne sono convinto) le cose tendono a stare tutte in relazione.
Marketing, evoluzione tecnologica, modelli di socializzazione e di fruizione dell'immagine...
E quel che Smargiassi scrive (o meglio, il tema che tocca) risente ed è parte di tutto questo.

Non è semplice tenere tutto in una visione unitaria, e quindi è normale spezzettare.
Ma se davvero più fenomeni si legano, l'osservazione di uno solo non potrà che avere valore molto parziale.

Per questo motivo credo che lo sforzo di sviluppare senso critico su quel che ci circonda (e su quel che facciamo) sia quanto mai importante.
E quanto più con consapevolezze possibili riusciamo a collocare quel che facciamo, più è probabile che riusciremo anche a dargli un qualche valore.

Incrociando molte discussioni, la sensazione è veramente che un perché delle cose, spesso, sia davvero inesistente.
E siccome questo non è possibile (per quanto labile, un perché c'è sempre a monte di un comportamento), significa che dei nostri (di perché) ne siamo padroni molto poco.

Mi riaggancio a Maserc, al fatto di mentire a sé stessi (tema di cui, per lavoro, mi occupo da decenni peraltro...).
Nessuno è esente. Anzi, il più furbo e convinto di essere "libero" è di solito il più esposto...
Quindi, che si può fare? Lottare contro i mulini a vento di solito non serve.
Ma averne un minimo di coscienza e tentare l'osservazione più lucida di cui riusciamo a dotarci, qualche piccolo risultato può portarlo. Perlomeno credo.

Se poi non è così, mentire a sé stessi convintamente è il modo migliore per essere più sereni.
E quindi ha ragione chi il meccanismo lo alimenta ;-)

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 10:51

Tendo, per natura, a cercare sempre una via mediana alle questioni.

Se mento a me stesso con convinzione tale da non rendermene conto, posso a quel punto pensare di essere onesto?
Se lo faccio senza convinzione, il gioco non si regge, quindi mento sapendo di mentire.
La terza via è non curarmi affatto di sapere se mento o sono onesto, ma perseverare con convinzione in ciò che faccio.

Mi hai chiesto se mi sento un artista.
Fare l'artista è un lavoro. Ovvero trarre sostentamento dall'arte.
Il mio sostentamento viene da altro, anche se in passato ho fatto fotografia retribuita. Quindi la risposta ovvia è no.



avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 11:44

Fare l'artista è un lavoro. Ovvero trarre sostentamento dall'arte

stai per scatenare l'inferno Maserc...

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 11:48

noo, perchè?MrGreen
Allora chiarisco, aggiungendo che ci sono gli artisti spiantati.;-)

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 13:29

Allora chiarisco, aggiungendo che ci sono gli artisti spiantati.;-)
Ecco... Anche perché lo stesso Van Gogh si stava rivoltando nella tomba chiedendosi dove fossero finiti i suoi copiosi quattrini quand'era in vita... MrGreen

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