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Anno Sabbatico - Un viaggio in solitaria 4 (terzo post)


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avatarjunior
inviato il 24 Gennaio 2020 ore 13:43

vedere con quale immediatezza, dopo la caduta ,i passanti ti sono venuti in aiuto ha minato il mio concetto di civiltà.

avatarjunior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 13:16

Ci spostiamo al villaggio che ha circa 3000 abitanti. In cielo decine di aquiloni oggi possono librarsi altissimi in una fuga concessa, ma controllata da ragazzi che abilmente ne muovono avanti e indietro il filo. Lo spettacolo non è però fotograficamente interessante proprio per le elevatissime quote e le conseguenti minime dimensioni.
Incitato a provare prendo in mano la sottile, ma robusta lenza ed immediatamente sento uno strattonare deciso in cerca di fuga. Questa sensazione tattile dimenticata mi catapulta a quasi cinquant'anni fa quando, su un piccolissimo canotto in cui a malapena entravo io e qualche secchio con le esche, ero solito allontanarmi, nell'assolato pomeriggio estivo di lunghe giornate di mare, dagli scogli di Acicastello per pescare con la lenza a mano. Gli strattoni degli ingannati pesci mi gridavano la stessa richiesta di libertà. Con quello stesso canotto, senza dire niente a nessuno, un giorno mi misi in solitario viaggio sospinto da due striminziti remi verso i Faraglioni di Acitrezza che in lontananza già da parecchio tempo mi avevano fatto sognare l'impresa. Qui adesso, questo ritrovato sperduto ricordo mi dice che in fondo non sono cresciuto per niente e che la vita in mezzo non mi ha cambiato se non nell'aspetto. Allora l'avventura finì ad un passo dalla meta quando spaventato dal sole ormai basso più che dai sicuri scapaccioni, tentai un ritorno reso impossibile dal vento contrario che respingeva la mia prima Ammiraglia. Mi vennero a recuperare in macchina, non ho ricordo delle punizioni che certamente ricevetti, ma solo dell'iniziale euforia. Spero che i cinquant'anni trascorsi mi servano almeno nel riuscire a tornare indietro da solo.

Rileggendo queste righe,ho la certezza che nessun incidente potra mai cancellare la tua libertà ,e che il "passo e chiudo" era solo un passo,arivederci alla prossima.Buona guarigione

avatarsenior
inviato il 31 Gennaio 2020 ore 12:08

Tra l'altro dopo che sono rimasto all'asciuto dal racconto di Gianluca Tomarchio , ho approfondito ed ho scoperto con mia sorpresa che non è cosi insolito un viaggio in solitaria di lunga durata simile a questo .

Ho trovato un motociclista che segue la transiberiana partendo da Milano con meta Vladivostock e lo fa in Inverno Eeeek!!! (il suo report quotidiano lo si trova su Facebook però)

Ho trovato un fotografo invece con vita "itinerante" che si autosostiene con queste fotografie (Frankreporter su Instagram)

Speriamo che Gianluca cambi idea e prosegua il viaggio o ne intraprenda un'altro Cool

avatarjunior
inviato il 31 Gennaio 2020 ore 13:36

Credo che aldila' delle sue condizioni fisiche ( augurandogli il meglio) sia molto difficile , ora, entrare in Cina. O quantomeno non raccomandabile.

avatarsenior
inviato il 31 Gennaio 2020 ore 14:38

Mi allineo a quanto dice Andrea aggiungendo che a volte non tutto il mal vien per nuocere,
a volte ti puo`salvar la vita :-P

avatarjunior
inviato il 31 Gennaio 2020 ore 15:12

Se non sbaglio Gianluca aveva intenzione di rimanere circa 3 mesi in India e poi 1 mese in Nepal.

Solo in tarda primavera, da piano iniziale, aveva pianificato di entrare in Cina.

Sperando che l'attuale emergenza sanitaria in Cina si attenui in primavera. Anche se, quando fu della SARS, la crisi durò oltre sei mesi.

user177356
avatar
inviato il 31 Gennaio 2020 ore 16:30

non tutto il mal vien per nuocere,
a volte ti puo`salvar la vita


C'era una volta in un lontano paesetto un povero contadino che traeva di che vivere da un campicello che lavorava assieme alla moglie e al figlio e con l'aiuto di un cavallo. Un giorno il recinto venne lasciato inavvertitamente aperto e il cavallo fuggì. I vicini, appresa la notizia, esclamarono: 'Poveretto, che sfortuna, e adesso come farai a lavorare?'. Il contadino rispose: 'Sfortuna, fortuna, e chi può dirlo!'
I vicini restarono perplessi nel sentire quella strana risposta. Dopo qualche settimana il cavallo che era scappato tornò portandosi dietro una mandria di cavalli selvaggi che furono rinchiusi nel recinto. I vicini, vedendo tutti quei cavalli, esclamarono: 'Che fortuna!' E il contadino ancora una volta rispose: 'Fortuna, sfortuna, e chi può dirlo!' I vicini restarono ancora più perplessi nel sentire quella risposta. Dopo qualche giorno, mentre il figlio stava domando uno dei cavalli, cadde a terra e si ruppe un piede. I vicini subito esclamarono: 'Che sfortuna, e adesso come fai?!' E il contadino ancora una volta rispose: 'Sfortuna, fortuna, e chi può dirlo!'. I vicini non sapevano più che cosa pensare del vecchio. 'Forse è matto!', pensarono. Dopo qualche settimana comparvero in paese alcuni soldati che reclutavano i giovani validi per la guerra. Quando entrarono nella capanna trovarono il giovanotto zoppicante e naturalmente lo scartarono, mentre tutti gli altri giovani furono reclutati. I vicini non ci videro più: 'Che mazzo, che fortuna!' E il vecchio contadino ancora una volta rispose imperturbabile: 'Fortuna, sfortuna, e chi può dirlo'.

avatarsenior
inviato il 31 Gennaio 2020 ore 21:30

:-P

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2020 ore 11:19

TheRealB : bella Cool

La penso anche io come quel vecchietto ;-)

avatarsupporter
inviato il 01 Febbraio 2020 ore 20:22

Visto che qualcuno ancora interviene, rispondo ad un paio di commenti.

vedere con quale immediatezza, dopo la caduta ,i passanti ti sono venuti in aiuto ha minato il mio concetto di civiltà.

E questo mi fa un immenso piacere, diciamo che è uno dei primi intenti del mio scrivere viaggiando.

Tra l'altro dopo che sono rimasto all'asciuto dal racconto di Gianluca Tomarchio , ho approfondito ed ho scoperto con mia sorpresa che non è cosi insolito un viaggio in solitaria di lunga durata simile a questo

L'ho scritto molte volte. Il tragitto fatto da me l'ha fatto più volte anche un ragazzo italiano in solitaria con panda 4x4 e poi con Duster e lui è costretto su sedia a rotelle..... sembra incredibile vero? A parte questo caso che cito, il problema è la provincialità degli italiani e se a qualcuno metto in testa qualche idea di viaggio in modi prima non pensati, beh ne sono contento, moltissimo.

Solo in tarda primavera, da piano iniziale, aveva pianificato di entrare in Cina.l

No, non era questa l'intenzione. L'ingresso in Cina con mezzo proprio è dispendioso e complesso. Volevo tornare fino in Iran e da lì salire per Kazakistan, Siberia e Mongolia. Chissà......

Breve aggiornamento.
Da ieri sera sono a casa.

avatarsupporter
inviato il 01 Febbraio 2020 ore 20:55

in bocca al lupo Gianluca !!!!

user55404
avatar
inviato il 01 Febbraio 2020 ore 21:00

Sei a casa... Questa è una bella notizia.
Un grande saluto

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2020 ore 21:03

Un viaggio così merita di essere seguito e soprattutto merita di non essere dimenticato quando è passato.
Il filo tra chi scrive da protagonista e i lettori da spettatori continua anche se è attenuato.
Bentornato a casa, avrai molti giornali vecchi da leggere, ma è la cronaca dei giorni trascorsi, il presente è adesso.

Patrizio

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2020 ore 21:09

Ho seguito con grande interesse tutte le tappe del tuo viaggio. Ho apprezzato il modo in cui hai descritto, con parole e foto, i luoghi che hai visitato. Ora che sei tornato a casa ti auguro di rimetterti presto in forma. E grazie per aver condiviso con noi la tua avventura. Aurora

avatarjunior
inviato il 01 Febbraio 2020 ore 22:45

Io ti avevo seguito nel tuo precedente viaggio in Serbia Turchia ecc.
Ti ho ritrovato che da qui sei andato di là dei confini europei.
Arrivato in Pakistan ne ho parlato con un mio amico pakistano che non riusciva a capire il mio stupore nel ricevere tanta solidarietà dal suo popolo nei tuoi confronti.
Questo mi ha fatto capire tante ma tante cose.
Grazie Gianluca.

P.S:Chissà che ti venga voglia di proseguire il viaggio, andando oltre le difficoltà organizzative

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