| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 11:05
Ma qui con il Batis,come avevano già scritto precedentemente,penso sia più il "problema" di questa curvatura di campo da compensare focheggiando ai bordi come mi è stato suggerito...perchè focheggiando normale ad un terzo della scena ho già notato anch'io che tende ad avere i bordi non ok...e questo su A7III da 24mp |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 11:23
Onestamente ho passato quella mattina a stare dietro il "problema" della curvatura. Colpa appunto del 24 70 che quando è usato Wide ormai lo uso in mf come il voigtlander.. ingrandsco al 100% e scatto , se a infinito, con aperture anche enormi come a 2.8 senza perdere troppo ma controllando il fuoco sul bordo. Come detto va così anche il batis.. a 2.8 su scenari distanti, fuoco sul bordo. Poi ho provato prima sull'isola bella.. stessa cosa , fuoco a infinito e via al bordo e solo dopo se ho soggetti in primo piano tiro dietro la PDC senza toccare il fuoco e ha funzionato e bene... Questa del fico d'india... È diversa... Fuoco sul cactus e f18.f20.. infinito non Sharp come sopra.. ma primo piano eccelso e infinito ottimo. Avendo il mirino elettronico per me è stupido non vedere di volta in volta come va.. ma come regola per me vale ciò che ho scritto sopra... A meno di non avere primi piani così vicini, dove focheggi vicino e spari la f20.. vado a infinito e correggo prima il bordo e poi chiudo quanto serve... Chiudere col batis serve quasi solo per questo e non per nitidezza. |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 11:36
Aggiungiamo che la maggior parte dei moderni obiettivi hanno l'aberrazione sferica over-corretta, il che può portare ad un lieve focus shift verso il fotografo... ed ecco che, se facciamo affidamento come facevano i nonni sull'aumento di pdc verso l'infinito, oggi restiamo spesso delusi, lo sfondo non viene nitido, perché la pdc, diaframmando, aumenta davanti al soggetto, e poco dietro, contrariamente a quanto avveniva con gli schemi più classici. I fissi Zeiss e il Canon 24-70 II ne sono un esempio lampante. Se fai un paesaggio in iperfocale con il Milvus 15, butti la foto. |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 11:50
Col 16-35 sarebbe stato diverso .. mettendo a fuoco sul cactus veniva sfocato lo sfondo perché ha una pdc minore anche a diaframma chiuso. Non chiedetemi perché. |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 11:56
Mi correggo .. sul fico d'india, ora ricordo, ho messo il promontorio dietro il primo piano a fuoco , di fatto Taormina e poi ho compensato l'apertura. Verissimo, se focheggi il primo piano non avrai mai infinito a fuoco. |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 13:35
se può servire, altro esempio.. Scatto con p45+ e lente 28mm. Lente che ha curvatura di campo e maf , a infinito essendo in verticale, corrispondente all'isola che per la curvatura sta sul bordo.. Chiusura a f20 per ingigantire la pdc che in un 28 su 49mm di sensore diventa meno di un 21... qua il prima e dopo..
e qua la versione big. ulysseita.prodibi.com/a/48r40xdzeg4l56/i/qlmm7g5ykeoxr9r per me basta curare la scatto con l'attenzione che serve di volta in volta e non servono stacking.. |
| inviato il 04 Aprile 2020 ore 2:30
Confermo il parere di Peppe con il Batis 18 se non focheggi ai bordi rimangono morbidi. Riguardo al Tamron 17-28 va fatto lo stesso discorso del Batis si focheggia sul bordo. |
| inviato il 04 Aprile 2020 ore 10:22
quando dite che focheggiate al bordo intendete focheggiare al bordo più lontano giusto? |
| inviato il 04 Aprile 2020 ore 12:02
giusto |
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