user177356 | inviato il 07 Gennaio 2020 ore 13:23
Visto che sembra che il momento di scoramento sia passato, vorrei farti una domanda: perché hai questa repulsione per gli stili di vita che, nei paesi meno sviluppati, si allineano agli standard occidentali?
Io ho sempre trovato molto interessanti queste "isole" all'interno dei paesi che ho visitato. Ho imparato di più sul Vietnam parlando con dei giovani "borghesi" in giro la sera a Saigon (loro stessi la chiamavano così) piuttosto che girando per le zone rurali del nord. Perché a ben guardare, quello che sembra un banale scimmiottare Londra o New York rivela invece una reintrepretazione di quegli stili di vita secondo la cultura locale. |
| inviato il 07 Gennaio 2020 ore 13:47
TheRealB penso che sia per lo stesso motivo che un viaggio risulta "avvincente" se è fatto in terre e culture lontane da quella che si è abituati a vivere . Pensaci bene : quali sono i viaggi ritenuti più "interessanti" ? Quelli dove c'è poca spesa e dove le genti vivono in modo più differente possibile da quello conquistato nell'occidente . Ci sarà un perchè .
A breve entrerà in India ... non vedo l'ora . |
user177356 | inviato il 07 Gennaio 2020 ore 14:02
Yellowstone, non c'è dubbio che la crescita individuale sia alimentata dal confronto con culture differenti da quella nella quale si è nati e cresciuti. Tuttavia, anche se non credo sia il caso del nostro amico, ho spesso trovato nei viaggiatori (e sempre nei turisti) una valutazione negativa in tutti i casi nei quali si sono imbattuti in aree o luoghi permeati di culture e usanze (apparentemente) occidentali. Mi è sembrato spesso un moto di stizza egoistica, come se i locali non dovessero permettersi di rovinare l'esperienza esotica di chi viaggia, facendogli trovare il centro delle loro città troppo simile a quello delle città dalle quali proviene. Insomma, come se le condizioni delle popolazioni dovessero rimanere impermeabili ai cambiamenti, ai miglioramenti, solo per preservare la verginità della loro cultura.
Il che è poi in netto contrasto proprio con il principio che guida il viaggiatore verso mete esotiche (nel senso letterale del termine, cioè "lontane" dal proprio quotidiano). Insomma, contaminarsi culturalmente a livello individuale va bene, ma quando lo fanno gli altri (per motivi forse più impellenti del piacere del viaggio e della propria crescita culturale) diventa "tradimento della propria cultura". |
| inviato il 07 Gennaio 2020 ore 18:05
TheRealB, hai espresso esattamente il mio pensiero, che mi girovagava in testa da giorni senza che riuscissi a definirlo meglio.
Senza voler fare l'antropologo o il sociologo da quattro soldi, e profondamente convinto che il nostro viaggiatore (per il quale provo ammirazione) non la pensi esattamente così, mi pare che spesso non si voglia accettare il fatto che tutti i popoli hanno il diritto di aumentare il proprio livello di vita, cosa che inevitabilmente porta a un certo appiattimento verso gli usi e i costumi delle società più ricche.
Il mito del buon selvaggio rischia di far sempre capolino quando si parla di paesi sottosviluppati (e, ribadisco, non è sicuramente quanto il nostro ospite voglia far trasparire dai suoi scritti).
Per quanto riguarda poi l'aspetto "avvincente" del viaggio ovviamente ognuno la vede a modo suo, ma dal mio punto di vista le foto (meravigliose!) che accompagnano la narrazione, unite alla narrazione stessa e a esperienze analoghe fatte da miei conoscenti, mi fanno venire tutto meno che voglia di visitare certi posti (quantomeno il Pakistan, ma sono sicuro che per l'India - di cui si legge infinitamente di più - sarà lo stesso): sinceramente, l'assoluta noncuranza nei confronti delle più elementari regole igieniche non mi pare un sintomo di "cultura vergine" ma solo di cattiva gestione di ciò che si ha, quando poi in fondo basterebbe uno sforzo minimo per migliorare le proprie condizioni.
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| inviato il 07 Gennaio 2020 ore 19:01
x Andreammm
“ non si voglia accettare il fatto che tutti i popoli hanno il diritto di aumentare il proprio livello di vita „
Intorno a tal frase potremmo discutere un giorno intero ed ovviamente non è cosa buona inquinare il topic del nostro eroe viaggiatore se non per qualche spot e riflessione come lui ha illustrato .
Questa tua frase mi riporta ad un'altra frase letta in questo forum e che mi è rimasta in mente . Non ricordo le parole esatte ma l'autore si interrogava sul fatto che noi "che abbiamo aumentato il proprio livello di vita" non siamo più davvero liberi e per essere ritenuti davvero liberi , il mondo occidentale , pensa che bisogna mollare ogni bene e vivere senza vincoli ...
Luglio ed Agosto insieme non si possono avere , la moglie ubriaca con la botte piena nemmeno . Insomma siamo in un bel casino e quasi quasi vien da pensare che l'essere umano ha sempre da lamentarsi .
Io penso che la libertà sia l'essere contenti di quel che si è costruito e si continua a costruire con la propria vita . Chiudere gli occhi la sera con felicità nel cuore è aver fatto bingo ... indipendentemente dalle 2 ore di lavoro piuttosto che dalle 20 , indipendentemente da una scelta piuttosto che l'altra ... ecc ecc .
Simile al nostro report ai confini dell'India , io ho un amico che fa lo Stewart da decenni e può serenamente dire che con la sua abilità nel destreggiarsi nel suo ambito , ha potutot viaggiare bene in ogni dove esoprattutto di farsi amici in ogni luogo del pianeta . Lui ha avuto una vita molto piena di emozioni , sentimenti , cultura e tutto ciò che un ampissimo e variegato contatto umano può portare . E' Libero più di altri ? |
| inviato il 07 Gennaio 2020 ore 21:35
ciao Gianluca,
a te, novello Marco Polo , auguri di un buon anno...in viaggio !!! Le esperienze, gli incontri, gli accadimenti ti arricchiranno e ti rimarranno per tutta la vita...
Approfitto per salutare, se permetti, anche tua moglie che tu hai citato solo una volta e che certamente è molto vicina a te con l'animo anche se non fisicamente...
Di cuore a entrambi l' augurio di un indimenticabile 2020 ...magari da finire insieme...
Un abbraccio...Giacomo |
| inviato il 07 Gennaio 2020 ore 21:41
@Arrigo2: sorry, hai ragione, solo che essere concisi su questi argomenti è difficile... |
user2034 | inviato il 07 Gennaio 2020 ore 21:42
per il filtro la butto lì, mutuando dalle motoseghe e dai decespugliatori , gommapiuma .
Io i filtri per i motori agricoli li faccio con le spugne per lavare i piatti  inumiditi con olio minerale |
| inviato il 08 Gennaio 2020 ore 7:47
x Arrigo2
“ Il viaggio in Australia era piu`scorrevole e meno disturbato da 4 sfigati che riempiono pagine Triste Siate piu`brevi „
Grazie per la titolazione .
Se rispondo non va bene , se rispondiamo ma lungo non va bene ... uffa ... soffri di isteria ? 
Risponderemo in modo più conciso 
Tornando all'ammiraglia , io penso che il filtro di gomma piuma si un'ottima soluzione . Lo ho usato anche io anni fa per le moto  |
| inviato il 08 Gennaio 2020 ore 9:40
Se stai pensando al nord Europa ti consiglio vivamente l'Estonia, è davvero sottovalutata |
| inviato il 08 Gennaio 2020 ore 15:43
Estonia?? Sono posti alla portata di qualunque persona che abbia voglia e soldi per uscire di casa ... Il viaggio che sta facendo Gianluca e un altra cosa... Ci va una motivazione interiore alla portata di pochi |
| inviato il 08 Gennaio 2020 ore 15:47
Ecco Dinoveronese . Colgo l'occasione per chiederti se siamo veramente sicuri di questo .
Quindi , a tuo modo di vedere , quale sarebbe la motivazione che spinge Gianluca ad attraversare Iran, Pakistan e tutti i paesi fino attraversati ?
Ha ancora almeno 10 mesi a disposizione e mi auguro davvero sentitamente che Gianluca prosegua nel suo racconto perchè , più di ogni cosa , a me pare sia bravissimo nel riportare le sue emozioni di viaggio . |
| inviato il 08 Gennaio 2020 ore 16:31
Yellowstone.... Credo che Gianluca abbia le sue motivazioni che non conosco e non e necessario che le conosca perché sicuramente e qualcosa di intimo e personale.
Forse mi sono spiegato male ...andare in Estonia che e una nazione europea con un popolo molto europeo dove i problemi di sicurezza sono minimi.
Non e come attraversare paesi con culture totalmente differenti dalle nostre con lingue incomprensibili per noi ...dove trovare qualcuno che parla inglese e un miracolo ... Dove e possibile incontrare ostilità ed i rischi nel viaggiare possono essere alti o molto alti ...
Se c'è qualcuno che pensa che il belucistan o il Pakistan siano come l'Estonia... Va bene però non condivido |
| inviato il 08 Gennaio 2020 ore 17:14
Non e`difficile spiegare chi e`Gianluca,Gianluca e`quello strano tipo che se lo metti davanti a 2 grotte di cui una illuminata e l`altra nera come il carbone lui entra in quella nera come il carbone,in quella illuminata ci entrano tutti e da scoprire non c`e`piu`niente  |
| inviato il 08 Gennaio 2020 ore 17:24
Ah ok , le vostre risposte sono le più ovvie e le immaginavo ma pensavo celaste qualcosa in più .
Infine il concetto di viaggiare è molto soggettivo ed ognuno ha il proprio cosi come le motivazioni che spingono un individuo ad un viaggio sono personali .
Cmq questo viaggio vissuto live con Gianluca è fantastico ! |
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